lunedì 22 luglio 2019

[RdL] Paria nata dalla tempesta

Necrofori giganti (Flash|Post-World by Alexandra Khodjayan)

Miniera abbandonata, primo pomeriggio del del 4° Nehener crescente (13 aprile)

Mezza dozzina di sanguisughe piombano sul gruppo dall’alto, Yanagi con un balzo evita l’attacco mentre Ulfriss riesce almeno a resistere al contagio. Fioravante ne cattura una lanciando la sua rete piombata e Diogenes con fare teatrale sfodera lo stocco lo sventola in aria ma si conficca nel soffitto... Piotr a questo punto per salvare il filosofo si frappone fra lui e le creature. Risultato dello scontro 4 creature eliminate 2 catturate e il crollo della via di fuga che si sarebbe potuto evitare puntellando il soffitto nella parte debole del corridoio.

Il gruppo si divide, un drappello va in esplorazione lungo quello che sembra essere un fiume artificiale, Diogenes assistito da Fioravante cerca di rendere inoperativo il cristallo e Rayanna nata dalla tempesta viene emarginata per il grosso rischio che comporterebbe una scarica elettrica su macchinari delicati. Rimane in disparte a parlare con Galaele che capisce bene il problema dell’essere emarginati… Dopo un minuto alla prima dolorosa scossa la sua compassione è messa in discussione.

Il maestro esplorando i luoghi già incontrati si accorge di altre macchie di sangue sul soffitto in direzione dei tunnel con i pozzi asciutti mentre il drappello di esploratori trova una chiusa che parrebbe comandare il riempimento dei pozzi nel primo corridoio.
Mentre Diogenes è al lavoro sul congegno si sente un clac sordo e la terra che trema sotto i piedi, il soffitto si sta abbassando e non c’è più la porta, sono momenti di panico quando il maestro a schiaffi risveglia i tre compagni vittime della solita illusione del cristallo.

Con i poteri psichici di Rayanna, (divenuta improvvisamente indispensabile) si scopre che questo secondo cristallo, che è letteralmente identico al primo, è stato messo in funzione della stessa persona dal volto inquietante forse coperto da maschera con parti meccaniche come braccia cibernetiche allungabili. Alcune frasi sono rimaste impresse nella mente della older “...vediamo se pollicino seguirà la traccia di molliche” cosa significherà? Forse i macchinari sono stati posizionati in linea per attirare i mostri a Lisalania? E a quale scopo?
Con questi interrogativi e disattivata la macchina non senza ricevere pochi danni si decide di investigare nella profondità dei pozzi. Probabilmente la chiusa è stata costruita per prosciugare i tunnel per poter estrarre minerale oppure è un ingegnoso sistema di difesa, non è chiaro. Nell’apprestarsi a far scendere il maestro in uno dei pozzi ci si rammenta della presenza di Irafn, il corvo viene spedito a cercare informazioni. Come si pensava ci sono delle piattaforme galleggianti che all’arrivare dell’acqua si sollevano per consentire il passaggio. I 3 pozzi sono collegati come vasi comunicanti e non essendo chiaro il significato del cartello esposto nel primo si decide aprendo la chiusa di riempirne uno solo per precauzione.
Si attraversa il ponte galleggiante percorrendo poi un corridoio con aria più fredda e si comincia a sentire odore di muffa e di carne putrefatta. Si giunge in una stanza con terreno soffice smosso e diversi resti umani probabilmente derivati dalla trasformazione delle sanguisughe. Piotr pensa ad una trappola e Fioravante con la coda dell’occhio coglie un movimento. Decidiamo di legare ad una corda il maestro che con passo leggero si avventura verso i resti per perquisirli. Uno dei corpi si muove ancora, sembra stia sprofondando e dal terriccio spuntano mezza dozzina di insetti giganti che si nutrono di cadaveri.
La corda si tende e il maestro viene strattonato indietro a 4 metri dalle possenti braccia westan ma non abbastanza per essere fuori pericolo. Con agilità ed esperienza Yanagi si scrolla di dosso gli insetti saprofagi. Nel frattempo gli arcieri scagliano qualche freccia. Il maestro passa al contrattacco e con un poderoso colpo ne scaraventa via uno, sembrano avere un carapace molto resistente. Piotr ne abbatte un altro e il maestro riesce ad imprigionarne 3 in una ragnatela magica. Diogenes e Fioravante avendo la stessa idea di aggirare il nemico si ritrovano quasi a scontrarsi verso il tunnel nuovo dal quale si sentono arrivare passi rapidi e pesanti... Una creatura grottesca di due metri e mezzo con una spada conficcata nel petto esce dall’ombra. Puzza come la morte stessa e in un attimo attacca Diogenes che schiva miracolosamente il colpo per poi andare addosso a Fioravante il quale sferra un colpo con la spada corta che provoca almeno dolore perché questo mostro emette improvvisamente un urlo con frequenza femminile. Sembra essere una naga.

Fine dodicesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine (c) Alexandra Khodjayan

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