giovedì 21 novembre 2019

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #13


In quel tempo, Diogenes aveva da poco terminato il suo compito di istitutore dei rampolli Von Matterhorn, per cui cercava nuovi campi di interesse nei quali specializzarsi. Essendo presente in Lisalania un Centro Medico della Corporazione, cercò di interessarsi a quella branca del sapere, nella speranza di poter lavorare all’interno del Centro Medico.

Conduceva le sue ricerche per la gran parte nella Biblioteca del Conte Von Matterhorn, ma non disdegnava di apprendere nozioni di base anche da Erboristi e guaritori di campagna, pur trovando gli argomenti, nel complesso, abbastanza noiosi.

Fu allora che giunse a Lisalania il Centro Medico Itinerante del Dott. Schulz, un dottore della capitale che millantava studi alla Cittadella. Il dottore in questione si prodigava a vendere nelle strade quello che lui definiva “unguento miracoloso” in grado di guarire, con una piccola passata nella zona interessata, ogni tipo di dolore muscolare, osseo e reumatologico.

Alcuni psicoscienziati del Centro Medico si prodigarono nello smentire pubblicamente le affermazioni di questo sedicente dottore, il quale, però, riusciva comunque a vendere con profitto il suo prodotto per le strade.

Durante una delle sue dimostrazioni, Diogenes era presente, così come lo era uno psicoscienziato della Corporazione, il quale smontava pezzo pezzo le argomentazioni del dottor Schulz mentre questi le esponeva. Nonostante tutto una buona metà di coloro che avevano assistito al dibattito comprò convinto l’unguento, alcuni addirittura insultando lo psicoscienziato. Diogenes trovò l’esperienza molto istruttiva, mentre lo psicoscienziato si allontanava borbottando di quanto fosse stupido negare così la verità dei fatti, in favore della ciarlataneria.

Il Maestro, allora, cinse con un braccio lo psicoscienziato e, con il suo miglior sorriso, disse: “Purtroppo, amico mio, devi sapere che per rendere vero ciò che è palesemente falso, è sufficiente dire tutte le menzogne necessarie.”

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