lunedì 30 dicembre 2019

[RdL] Ingenua malvagità

(Lukomorie by Lucy Lisett)

Lisalania, sera del 5° nehener crescente (20 aprile)

Mentre si comincia a parlare di un piano per sottrarre la pergamena a De' Frederighi ci si prepara per il viaggio a Coppetti.
Nella notte un incubo/visione di Rayanna, tenuto nascosto ai compagni, le lascia il dono del controllo del proprio difetto elettrico. Quando è in arrivo la scarica i peli della schiena le si drizzano... La sciamana è sconvolta da quello che ha visto: stava per uccidere una donna incinta... Si confida solo con Myristica.
Fioravante parla al padre Leandro per convincerlo a proporre la vendita di oggetti a De' Frederighi. Il padre suggerisce di andare da solo ed è commosso perché finalmente suo figlio segue le sue orme.

Est di Coppetti, metà mattino del 5° ahoer crescente (21 aprile)

Partenza per la casa su zampe di gallina nei pressi di Coppetti. Il carro rimane ai limitare del bosco. Dopo un primo momento l’ambiente diviene tetro, nebbia e umidità non giovano all’umore. Viene avvistata una bambolina su di un ramo di un albero morto. Fioravante ma anche Piotr percepiscono un grande male in quello che sembra il simbolo di una azione efferata compiuta senza sensi di colpa come la malvagità di un bambino.
Presto ci si imbatte in una seconda bambolina poi una terza poi diventano molto frequenti.
Poi un cartello scritto come da un bambino con molti errori di ortografia intima di andar via rafforzato dal disegno di tre teste infilate in una picca.
Il terribile cartello nel bosco vicino a Coppetti
Si arriva alla casa su zampe di gallina. Una casa priva di finestre costruita su tre tronchi di albero. Molte piccole impronte che vanno e vengono sono scoperte alla base della casa sinistra. Una piattaforma a 3 metri è raggiungibile da una scala a pioli che cede al primo tentativo. Un'altra scala a pioli, più robusta della prima, porta ad una botola che entra nella casa. Piotr in testa al gruppo viene investito da un liquido maleodorante e cade trascinando il maestro Yanagi al suolo, 6 metri più sotto... La mistura, probabilmente composta di feci e interiora putrescenti, attira numerosi insetti che ostacolano ogni azione del westan. Il gruppo penetra nel primo piano dove vi sono diverse casse di dimensioni molto diverse tra loro, una testa deforme mummificata su una picca e diversi ciuffi di erbe secche che pendono da un soffitto basso. La trappola è stata azionata manualmente... il gruppo non è solo. Un altra botola porta al piano superiore e si sentono dei passettini nel soffitto. Prima di salire le casse vengono aperte per sicurezza, in quella più grande Piotr trova una trappola di spuntoni che provvede a rendere innocua. Rompendo un'altra cassa il westan si arreca molto danno rimanendo investito da una frana di pietre levigate ovali, simili a quelle poste nei bulbi oculari della testa mummificata.
Affacciandosi al piano di sopra Piotr schiva le frecce (o aghi di cerbottane?) di 4 creature molto piccole. Questi sparano dal fondo di un corridoio creato da una parete fatta di materiale accatastato. Yanagi scatta verso il fondo ma le creature stanno già fuggendo in un altro corridoio improvvisato a serpentina, Hisui segue il maestro ma mancando del suo equilibrio scivola sul terreno cosparso di grasso e va lunga fino in fondo al corridoio. Piotr decide invece di abbattere la parete aprendosi un varco per tagliare loro la strada. Mossa che era stata sicuramente prevista. L’intera casa è teatro di trappole rudimentali...

Fine ventottesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine (c) Lucy Lisett

giovedì 26 dicembre 2019

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #16


In quel tempo, Diogenes amava scendere in quella parte del fiume ove le donne si recavano per lavare i vestiti. Quell’estate era infatti particolarmente calda, e gli schizzi d’acqua, nonché la brezza che c’era in quel luogo, ristoravano il Maestro dalla calura. Diogenes, inoltre, trovava piacevole la compagnia delle lavandaie della città, di cui apprezzava il buonumore, la vitalità e l’inguaribile ottimismo.

Un giorno, mentre il Maestro era seduto sulla riva del fiume a godersi la fresca brezza, un nobile della città scese con fare deciso ed arrabbiato al fiume. Le lavandaie fecero silenzio, intimorite dalla presenza del nobile, il quale iniziò un lungo soliloquio per criticare Diogenes e il fatto che un membro di una importante famiglia di Lisalania passasse il suo tempo ad intrattenersi con delle donne mentre sbrigavano faccende di basso livello. Diogenes ascoltò distrattamente la requisitoria del nobile ed alla fine, senza togliere i piedi nudi dall’acqua, rispose: “Vi ringrazio, mio Signore, per i vostri appunti. Si sente che avete una mente aperta; tanto che ne sento gli spifferi sin quaggiù, nonostante la calura.”

Il nobile allora non ebbe altra scelta se non andarsene, tra le risatine delle lavandaie.

giovedì 19 dicembre 2019

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #15


In quel tempo, Diogenes aveva deciso di dare alle sue orazioni un nuovo impulso. Avendo infatti notato che il pubblico faceva fatica a seguire i concetti di filosofia più alti che Egli proponeva, e di conseguenza disertava i suoi spettacoli, per rendere comprensibili a tutti le sue idee, le ammantava di grande ironia e autoironia, facendo largo uso di esempi tratti dalla vita quotidiana.

Il risultato fu positivo, e il Maestro consolidò un vasto pubblico, ricettivo ad accogliere le idee che proponeva. Così facendo, d’altra parte, si attirò l’ostilità di qualche intellettuale e nobiluomo che invece apprezzava il suo precedente stile oratorio.

Uno di questi intellettuali, durante uno spettacolo, apostrofò così Diogenes, che aveva appena fatto una battuta sulla morte: “Un uomo saggio sa che la morte è cosa tetra, e affronterebbe l’argomento con tutta la serietà che richiede.” Diogenes gli rispose sorridendo: “Io ritengo che la serietà sia apprezzabile soltanto nei fanciulli; negli uomini saggi è il riflesso della rinuncia a una vita di gioia.” L’intellettuale se ne andò contrariato, mentre il pubblico applaudiva il Maestro per la battuta ben riuscita.

lunedì 9 dicembre 2019

[RdL] Cinguettii

Ted (Character portraits for Rival Knight by Lulu Zhang)

Presidio della Corporazione, Lisalania, mattino del 5° nehener crescente (20 aprile)

Piotr si reca in corporazione con la scusa di ritirare le analisi del suo sangue ma prima si reca dal dottor Zanoch per riferirgli dei viaggi nel tempo, del medaglione, e della sua importanza supposta nel conflitto contro gli auran. Il luminare si dimostra molto interessato ma prima di tutto esorta Piotr a non mettere a rischio la fiducia in lui del resto del gruppo. Per effettuare analisi sull’oggetto dovrebbe come minimo poterlo esaminare di persona e Piotr spera di poter convincere gli altri.
Partaker porta una notizia buona ed una cattiva invece, sembra che il sangue di Piotr sia naturalmente non ospitale per il virus della Sanguisuga di Bugat ma al tempo stesso è “sporco”. Un’alimentazione troppo ricca di grassi e di proteine animali e poca verdura lo porteranno ad una morte prematura e offre al westan una scorciatoia non ancora testata e quindi non sicura…

Palazzo De Frederighi, Lisalania, mattino del 5° nehener crescente (20 aprile)

Intanto Myristica appostata vicino a casa di De Frederighi pedina la serva Eleste uscita di soppiatto dal retro, che si reca facendo un giro lungo per sviare possibili curiosi, in una casa nobile. Entra dalla porta sul retro apertasi dopo aver bussato con codice (3 colpi 1 colpo 2 colpi). Una signora anziana ben vestita che pare la padrona di casa le ha aperto. Origliando Myristica apprende che l’argomento è una gravidanza non voluta che vuol mantenere nascosta e scopre il nome dell’anziana, Madama Elvira.
La serva tornando a casa viene approcciata in modo un po’ maldestro da Myristica che ottiene quasi solo di farla arrabbiare ma almeno porta a casa qualche idea su come avvicinare De Frederighi, infiltrarsi tra la servitù.

Residenza Von Matterhorn, Lisalania, primo pomeriggio del 5° nehener crescente (20 aprile)

Tornato a casa Piotr fa appena in tempo a chiedere consigli di alimentazione vegetariana a Rayanna quando la solita scossa fa perdere i sensi a lui e a Yanagi. Risvegliati dallo shock parte la solita discussione sull’opportunità di farsi curare.
Tornano tutti tranne Fioravante e si discute sul da farsi e anche del più e del meno in un clima che è tutt’altro che di fiducia reciproca: Hisui in particolare ma anche il maestro sono ancora sospettosi nei confronti di Piotr. Hisui infastidisce anche Myristica che se la prende di nuovo con Piotr e in tutto questo anche Galaele riceve frecciate dalla arbrone.
Il povero Ted era intimorito da queste tutte queste espressioni di rabbia che quasi non diceva una delle poche cose intelligenti della discussione, il parere sull’opportunità di fidarsi più del dottor Zanoch che della dottoressa Alariana.
Viene narrata la storia del maestro Yanagi che un tempo aveva “fenomenali poteri cosmici in un minuscolo spazio vitale”. Poi un giorno al risveglio era come se non ci fossero più. E poco dopo il suo dojo fu attaccato… non si sa se le cose sono collegate.
Myristica domanda a Diogenes di Madama Elvira, Elvira Silenzi, sembra sia una “mammana” (levatrice che fa aborti clandestini).
Cosa fare dunque?
Far esaminare il gioiello al dottor Zanoch? Fioravante ancora non si vede e non si può prendere decisioni in merito.
Partire alla ricerca di altre sanguisughe?
Scoprire qualcosa su De Frederighi?

I cinque coltelli, Lisalania, pomeriggio del 5° nehener crescente (20 aprile)

Si va tutti alla locanda I cinque coltelli per schiarirsi le idee… sempre pedinati dai 4 miliziani senza fascia. La locanda è più affollata del solito, evidentemente l’amicizia di Carenna con la sacerdotessa dà i suoi frutti. Inoltre ci sono delle “brave persone” mandate appunto dalla sacerdotessa che tengono lontano gli scocciatori.
Diogenes offre due brocche di birra pagando di tasca propria ma Piotr, ricordando le parole di Partaker circa lo sporco del suo sangue, ordina una brocca d’acqua fresca...
Parlando con Carenna, Diogenes viene a sapere che la squadra dei Ceppi è responsabile della cattura e morte del barbiere quindi viene spiegato il movente degli omicidi.
Carenna sembra abbia un’amicizia particolare con la sacerdotessa e domanda a Diogenes (unico nobile di sua conoscenza) di intercedere presso De Frederighi per acquisire una pergamena che egli rifiuta di venderle. Facendo così estinguerebbe il suo debito alla locanda e anzi avrebbe un conto aperto a vita.

Fine ventisettesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine (c) Lulu Zhang

giovedì 5 dicembre 2019

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #14


In quel tempo, Diogenes otteneva a Lisalania grande riscontro nelle sue orazioni. Il popolo lo ascoltava e spesso metteva in pratica le idee che il Maestro proponeva. Veniva salutato da tutti, apprezzato da molti, ossequiato dai più. Molti nel popolo lo vedevano come un leader, anche se egli schivava la definizione e le responsabilità che potevano derivare da quella parola.

Una sera però, un nobile del luogo gli si avvicinò, mentre era ai Cinque Coltelli. Il nobile aveva conosciuto i genitori del Maestro, ed insisteva che egli avrebbe dovuto seguire le loro orme ed essere un faro per il popolo che avrebbe voluto tornare a prima dell’invasione Auran. Secondo il nobile, Diogenes avrebbe dovuto assumersi le sue responsabilità, abbandonare le frivolezze con cui si dilettava e iniziare a comandare il popolo, guidandolo verso un nuovo rinascimento.

Il nobile parlò a lungo e Diogenes lo ascoltò con attenzione tra un boccale di birra e l’altro; quando gli venne chiesto perché non volesse comandare e quale fosse la sua aspirazione, il Maestro sorrise e mentre si alzava per allontanarsi disse: “Quando ho più idee degli altri, dono agli altri queste idee, se le accettano; questo è comandare”

lunedì 2 dicembre 2019

[RdL] Falso come una moneta da un milione di drog

Scarabeo di Ketet Hatorisis (Southlands by butterfrog)

Residenza Von Matterhorn, Lisalania, sera del 5° sener crescente (19 aprile)

Rayanna valuta di (non) curarsi, ma teme di perdere parte della sua magia. Le hanno detto che la madre è stata colpita da un fulmine e si è indotto il parto. Lei ha sviluppato strani poteri, poteri che la madre non ha. Del padre non sa nulla perché fu allontanato prima di sapere che la madre fosse incinta.
Non sa molto di lui [tranne che] era un llud importante di nome Rayan.
Diogenes chiede [a Lily e Marshall, N.d.GM] di informarsi sul numero di persone dell’entourage di Efedra Asteracei così da surclassarne il numero.
Fioravante stima l’oggettistica rinvenuta nel tempio 2500 drog e 1000 per l’abito rituale e la porta a casa dal padre in serata. Il padre è molto pensieroso nemmeno da uno sguardo agli oggetti ma rivela di aver accettato di vendere falsi per la resistenza.
Durante la notte Rayanna si sveglia all’improvviso dopo quello che potrebbe somigliare ad un incubo ma che la sciamana sa bene essere un pezzo di uno dei futuri possibili, dato che ha il potere di essere presente in punti diversi dello spazio-tempo: si trova al tavolo con Fioravante, Yanagi e Ulfriss tutti feriti e sconvolti tanto che Ulfriss [dopo aver detto di non essere riuscito a trovare gli altri, N.d.GM] tracanna dell’alcol e fa un brindisi al sacrificio di Piotr. Fioravante piagnucola “è colpa mia, non avrei dovuto vendere lo scarabeo a De Frederighi

Residenza Von Matterhorn, Lisalania, mattino del 5° nehener crescente (20 aprile)

Di mattina Myristica a cui Rayanna ha nella notte riferito l’accaduto, si preoccupa di mandare a chiamare Fioravante e svegliare Diogenes per mettere tutti al corrente di queste nuove informazioni.
Piotr ha sempre saputo di essere destinato a fare grandi cose nella vita e una grande morte come un onorevole sacrificio sarebbe una fine più che degna.
Fioravante racconta di come è venuto in possesso dello scarabeo, lo ha rinvenuto in una catacomba, nell’unica tomba che aveva una iscrizione: “Ketet Hatosiris”. L’oggetto emana delle radiazioni magiche ma non ha ancora avuto il tempo di studiarlo a fondo. Lo cede a Rayanna per esaminarlo ma al momento meno opportuno una scarica elettrostatica parte dalla sciamana e attraversa lo scarabeo. Con la coda degli occhi Piotr e Diogenes scorgono dei simboli proiettati sul soffitto. Una luce meno potente della scarica di Rayanna e l’oscuramento della stanza permettono di proiettare l’intero messaggio sul soffitto in penombra:

Questo è posto nel riposo di Ketet Hatorisis
Nata da Pasht e Akela sotto il faraone Hontokeb IX, nel 2661° anno
Salvatrice di noi tutti.

Il suo amore bruciò le navi, spezzò le catene e mise fine al giogo della sua razza.

Per volere del sacerdote Hosoteph di Datsaca il suo nome venne messo al bando della
memoria, per amore di chi ha liberato il suo nome vivrà in eterno in questa pietra e
nelle tradizioni.

Così è nel 2729° anno dell’era dei faraoni, 54° anno della liberazione, 49° anno della
fondazione di Garata.

Così è per sempre.

Il calendario auran parte dalla fondazione di Garata e l’anno è il 2917, quindi lo scarabeo è vecchio di quasi tremila anni. Si tratta di una scoperta archeologica grandiosa. Ora si è in grado di datare con esattezza la fine del primo impero auran.
Cominciano le congetture, Piotr vede un collegamento con le sue profezie, crede che il medaglione possa contribuire a rovesciare gli auran e propone di informare il Dr Zanoch essendo l’unico interlocutore valido che è interessato a combatterli ma la sua proposta viene rifiutata nettamente.
L’aura magica non è spiegata ancora perché la profezia è proiettata solo grazie al gioco di minuscole lenti. Nella cultura whirn, suggerisce Hisui, si narra che dei divini guerrieri addestrati dagli dei (con le stesse tecniche del maestro Yanagi) hanno sconfitto gli auran e liberato il suo popolo. All’inizio della rivolta si narra di molti vascelli in fiamme come nella profezia proiettata.
[Tornano Lily e Marshall con delle notizie.] Nella notte un altro miliziano è stato trovato morto alla Corte Giuvenile, un altro componente della squadra dei Ceppi. (e anche stavolta Myristica aveva un alibi, che delusione)

Lungofiume, Lisalania, mezzogiorno del 5° nehener crescente (20 aprile)

Viene il momento di recarsi alla locanda Lungofiume. Diogenes parte con tutto il suo entourage, Fioravante lo segue a distanza e rimane fuori mentre gli stranieri del gruppo su indicazioni del filosofo devono starsene il più lontano possibile.
Myristica uscirà con l’intento di andare dalla cameriera di De Frederighi mentre Piotr andrà invece da Partaker per vedere come sono i risultati delle sue analisi del sangue.
Il filosofo si reca al pranzo. Tavolo per due carne al sangue doppi sensi e vino ricercato.
Efedra Asteracei rimprovera il filosofo del poco preavviso che ha dato per il suo discorso e cerca, passandogli un discorso preconfezionato, di convincerlo a pronunziarlo sulla pubblica piazza dopo pagamento stranamente equivalente al suo debito presso Carenna.
[Dopo averlo letto, Diogenes scoppia a ridere, divertito.]
“Questo discorso è falso come una moneta da un milione di drog”. Pur dando atto alla miliziana che non tutto ciò che è auran è male prosegue dicendo che “L’odio che si spande dalla Corte Giuvenile sia fastidioso e puzzi più di una latrina. Inoltre i vostri ceppi continuano a cadere. Posso offrire i miei servizi per trovare questa accetta?”
Usando il potere di lettura nella mente il filosofo riesce a capire che Efedra non gli sta credendo del tutto ma sembra estranea alla macchinazione ipotizzata dalla arbrone per fingere omicidi che non esistono.
I commensali si lasciano con degli auguri che paiono più minacce che altro.
“Abbiate cura di voi”, dice Efedra.
“L’amore vince sempre su invidia e odio”, ribatte Diogenes.
Diogenes, alla fine del pasto, esce dalla locanda e si sente osservato. Fioravante riesce ad individuare 4 individui senza fascia che lo pedinano e finiscono per piantonare casa Von Matterhorn...

Fine ventiseiesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine by Hugo Solis (c) Kobold Press