lunedì 28 dicembre 2020

Lettera di addio di Hessefa

Hessefa Nal Barim (Cleopatra by San Yang)

Segue la lettera consegnata alla compagnia da Hessefa in punto di morte.

Se state leggendo queste righe, ancora una volta non sono stata all’altezza delle aspettative.

Da quello che ho capito studiando gli scritti di Kalarones, il rituale richiede uno sforzo sovrumano per essere attivato. Il solo riportare le scritture nella pergamena mi ha ridotta allo stremo delle forze, temo che attivare il rituale possa essere più pericoloso del previsto.

Temo che attivare il rituale richieda l’estremo sacrificio.

Ma che altro posso fare? Le sorti di Lisalania e forse di tutta Marahan sono appese ad un filo e questo è l’unico spiraglio di salvezza che abbiamo.

La mia risolutezza vacilla se solo penso a cosa andrò a perdere… l’idea di non poter più vedere Carenna mi paralizza. Spero di essere forte, ditele che lo sono stata.

Da quando l’ho vista danzare per la prima volta ai Cinque coltelli, il mondo mi è crollato addosso. Non tanto per la mia reputazione - quella è stato un prezzo equo - ma perché ho capito che per la mia intera vita ho sbagliato tutto. Ho applicato i rigidi dettami di Kessef senza capirne veramente il senso. Come può essere la danza di Carenna immorale quando dona così tanta gioia a chi vi assiste? Come posso giudicare immorale La casa delle meraviglie quando la sua esistenza porta sollievo ai lisalensi e ricovero a chi è vittima di ingiustizie? Come si può giudicare immorale l’omosessualità quando questa è una delle forme del vero amore tra due esseri viventi? Capisco perché Carenna permetta a Diogenes di fare le sue orazioni ai Cinque coltelli. Quel pazzo probabilmente è l’unico saggio in un mondo di pazzi, e anche lei deve averlo capito.

Non potrò mai ringraziare abbastanza Carenna per tutto quello che mi ha dato. Grazie a lei ho aperto gli occhi ed ho spezzato il giogo degli insegnamenti che mi sono stati impartiti. Mi ha fatto rinascere, ed anche se sono trascorsi pochi giorni il tempo trascorso con lei ha portato nella mia vita più gioia di quanta ne posso contenere.

Tutto sommato sono stata fortunata. Correrò questo rischio per lei, non potrei sopportare l’idea di non aver dato il meglio di me per farla vivere in un mondo migliore. Questo sarà il mio contributo alla sua felicità.

Ditele che sono stata forte, ditele di esserlo altrettanto.

Addio.


Immagine (c) by San Yang

lunedì 21 dicembre 2020

[RdL] Buco nero spirituale

Ancient Sentinel (Real-time) by Velimir Kondic

Lisalania, mezzogiorno del 7° tahner crescente (2 maggio)

Mentre il dubbio di una probabile disfatta si insinua nelle menti dei compagni, Piotr appare come galvanizzato e sprona le guardie della sacerdotessa urlando parole rabbiose e corre verso l’epilogo dello scontro. "A MOOOOORTEEEE!!! Soldati avanti! Non temete l’oscurità. Per Hessefa!!!" E porta il suo colpo. La creatura assorbe comunque parte del danno nonostante la corazza sia incrinata, inoltre rigenera immediatamente parte dei danni. Una delle guardie si tiene il petto ferita, mentre l’altra la protegge.

Rayanna si mette a riflettere sull’origine della creatura paragonandola alle sanguisughe di Bugat, ma il paragone si ferma là. E’ la materializzazione fisica di un anomalia che normalmente è nella dimensione spirituale. Con i suoi poteri riesce a capire che è una creatura molto potente (livello 7) e che nella zona precisa dove si trova la creatura c’è come un vuoto spirituale.

Due giganti meccanici spuntano da dietro le pareti del forte e avanzano verso il campo di battaglia.

Fioravante raccoglie arco e frecce da un caduto, mentre il Maestro affianca Piotr colpendo con un pugno con una forza sovrumana. La creatura viene scagliata a terra facendo tremare il terreno, come fosse stata colpita da un meteorite. L'onda d'urto sbalza Diogenes indietro di tre metri e va a sfondare una delle tende del campo di prigionia. Mentre la creatura cade a terra nelle figure geometriche che formano il corpo si percepisce stupore. Da un'ennesimo orifizio viene sputato qualcosa grande come un cocomero che colpisce uno dei giganti... Un’altra letale freccia di Myristica va a segno. Il corpo della creatura scurisce fino a diventare nero ed inizia ad agitare freneticamente i tentacoli perdendo interesse nei confronti degli avversari. Diogenes solleva e scaraventa svariate tonnellate di terreno, che come un onda si infrangono contro la creatura rischiando di seppellire anche Yanagi e Piotr. Il westan non si aspettava la frana e non fa in tempo a spostarsi, ritrovandosi parzialmente travolto. Yanagi invece saltando sulle rocce in direzione della cascata la scala ad una velocità maggiore di quanto questa si stia abbattendo su di lui. Si inizia a percepire una strana vibrazione provenire dal terreno. Piotr si infuria e tiene la posizione, Diogenes si teletrasporta in cerca di Ted, Fioravante si apposta tenendo la creatura sotto tiro ed il maestro si riunisce alla sua discepola mentre i giganti avanzano.

Le vibrazioni diventano un rombo, Piotr trancia un tentacolo che quando cade a terra continua ad agitarsi nello stesso modo di prima... Rayanna colpisce un altro tentacolo con un potere che lo fa diventare incandescente. Diogenes trova Ted in mezzo alle macerie. E' ferito gravemente ed ha diverse lesioni da schiacciamento, oltre ad essere intrappolato per una gamba sotto ad un enorme masso che il filosofo non riesce a spostare nemmeno con un suo potere. In lontananza si sentono grida di furore, parzialmente attutite dalle mura del palazzo.

Da sotto la montagna di terriccio il rombo diventa un piccolo terremoto, nel frattempo i due giganti stanno combattendo tra di loro. Uno dei due è stato colpito dal proietto "sputato" dalla creatura, ed ora è parzialmente coperto da una sorta di melma nera. Il gigante "infetto" sconfigge l'avversario buttandolo a terra di schiena. Il gigante caduto inizia ad agitarsi nel tentativo di rialzarsi con gli stessi successi di una tartaruga caduta sul dorso.

Piotr trancia un secondo tentacolo, ed anche questo continua ad agitarsi... brutto segno.

Myristica colpisce il blocco di "pece" appiccicato al gigante che avanza. La freccia colpisce con talmente tanto vigore che esplode scalzando via parte di questa sostanza dall’armatura con un effetto molto scenico.

In una frazione di secondo la creatura prima sparisce, facendo crollare tutto il terriccio che le era sopra nel vuoto generato, poi esplode in una deflagrazione che investe tutto il gruppo.

Il gigante continua a dirigersi verso il cratere non è chiaro a quale scopo. Forse la sostanza eiettata dal mostro ne ha preso il controllo?

Miristica lancia un’altra freccia, stavolta incendiaria, alla sostanza misteriosa. Il tiro è quasi perfetto e un’altra parte di questa poltiglia viene staccata. Inoltre il braccio sinistro del gigante cade ciondoloni sul suo fianco. La piastra pettorale colpita due volte sembra incrinata.

Diogenes tocca Ted e si teletrasporta nell’atrio della Corporazione per affidarlo alle cure di Nollo Tarcone.

Fioravante mira alla piastra incrinata facendo poco danno.

Il gigante cala la mazza su Piotr con un colpo terribile che tuttavia il westan riesce a schivare, il pilota sembra impaurito e grida qualcosa reso incomprensibile dalla confusione. Piotr lo colpisce in un punto preciso e la piastra di copertura della gamba si indebolisce. Sotto la piastra ci sono dei meccanismi che non possono sanguinare... Yanagi carica furiosamente e colpisce dietro al ginocchio del gigante, staccandolo e facendolo volare lontano. Il gigante per un momento rimane fermo poi si inclina di lato e finisce a terra sul braccio destro immobilizzandolo. In lontananza dal fronte del palazzo si sentono sempre più forti le urla di battaglia.

Diogenes saluta Ted per l'ultima volta e si teletrasporta nuovamente sul campo di battaglia.

Piotr crea una fessura nella corazza a colpi di spada. Dall'interno si sentono sempre più distintamente le urla del pilota, che con accento auran implorano pietà e di farlo uscire. La melma nera sembrerebbe inerme, e Piotr scoperchia il gigante a forza di muscoli strappando una piastra e gettandola via urlante.

L'espressione del volto del pilota non corrisponde alle sue azioni e salta addosso a Piotr a mani nude gridando “aiutami ti prego!” Sembra infettato da questa melma. Anche tramortendolo il corpo continua ad attaccare per cui viene rapidamente immobilizzato e legato.

Piotr dà fuoco ai residui di melma mentre gli altri ispezionano il cratere per accertarsi di aver distrutto completamente la creatura. 

Un'enorme folla di prigionieri e cittadini stanno combattendo contro le guardie ed i soldati.

Diogenes si accorge dei suoi seguaci raggruppati nella folla e la folla ora si accorge di lui... tutti iniziano ad inneggiare al loro “salvatore”. L’ingresso viene sfondato, tuttavia un rombo proviene da dentro il palazzo e i ribelli fuggono strabuzzando gli occhi per il terrore. Intuendo quello che sta succedendo, Diogenes utilizza un potere per far crollare parte delle mura sul mastodonte del nomarca, bloccandone la fuga. Il gruppo si ricongiunge mentre la folla scavalca le macerie per assaltare il castello.

"Lisalania è libera!", esulta qualcuno, "Lisalania è libera!" è il grido di vittoria che si diffonde rapidamente per la città.


Resoconto a cura di Piotr
Immagine by Velimir Kondic

lunedì 14 dicembre 2020

[RdL] Fuggite, sciocchi!

Machina Arcana - Spawn of Azathoth by Jakub Bazyluk

Fattoria dei Listazzone, sera del 7° ahner crescente (1 maggio)

All’esterno non sembrano esserci movimenti. Il cadavere di Frederigo viene spostato al piano terra e ci si appresta a ispezionare il perimetro per renderlo sicuro e identificare il luogo adatto per sbarazzarsi del corpo. Ci sono tracce di passaggio umane, probabilmente zombie. Una vanga creata dalla magia di Rayanna viene utilizzata da Piotr per fare una buca adatta e il corpo viene prima deturpato (per renderlo irriconoscibile nel caso venga trovato), poi privato della testa e infine seppellito.

Fattoria dei Listazzone, mattino del 7° tahner crescente (2 maggio)

La notte passa fin troppo tranquilla e nella mattinata successiva Diogenes si teletrasporta nello studio di madama Leonilda per recuperare la sacerdotessa. E’ giunto il momento. Hessefa e le sue guardie sono trasportati alla fattoria. Viene scelto l’esterno della fattoria per eseguire il rituale e tutti aiutano a tracciare simboli sul terreno. Quando l’energia dell’anomalia diventerà fisica bisognerà distruggerla. Myristica sale su un albero e Galaele sul tetto, entrambi armati di arco. Piotr e le guardie della sacerdotessa rimangono in mezzo all’aia pronti a difendere Hessefa e gli altri un po’ a distanza in cerchio. La Fiera affidata a Piotr viene attivata ma si scalda in modo anomalo... Hessefa spezza il sigillo ed inizia il rituale. Le lettere si staccano dalla pergamena e iniziano a ruotarle intorno fino ad avvilupparla in un bozzolo che prende le fattezze di un uomo molto grande e luminoso che ispira un senso di soggezione. L’uomo si gira verso nord-ovest ed emette un grido fatto di luce verso il cielo molto lontano. Il raggio consuma quest’uomo fino a che si trasforma nell’urlo di Hessefa che rimane a mezz’aria tremante e poi ricade al suolo. Piotr presta i primi soccorsi, il corpo è freddo cadaverico ma lei apre gli occhi anche se non riesce a mettere a fuoco. Indica la tasca dove Piotr trova una lettera e pronuncia le sue ultime parole: “Ditele che l’amo” ed infine esala l’ultimo respiro. Il cielo sta diventando plumbeo e in lontananza si sentono dei tuoni, una tempesta in arrivo. Le nubi si addensano nella parte ovest di Lisalania.

Con la velocità di Rayanna tutti viaggiano verso l’occhio del ciclone, guardie comprese che vogliono affrontare questa cosa come avrebbe voluto la loro sacerdotessa.

Lisalania, mezzogiorno del 7° tahner crescente (2 maggio)

Risalendo il fiume viene trovata una imbarcazione parzialmente nascosta che sarà usata per attraversarlo e quindi raggiungere la cittadella da sud. Le nubi stanno vorticando più o meno sopra la cittadella stessa, ancora il temporale non si è trasformato in tromba d’aria, è molto buio nonostante sia mattina. Diogenes si teletrasporta prima di tutti dall’altra parte (non c’è più l’effetto fionda) in attesa dei due giri di battello che servono agli altri per superare le acque. Sbucando dal bosco nel retro della cittadella si osserva una sorta di palizzata a lato della cittadella, probabilmente il campo di prigionia di cui hanno sentito parlare. I fulmini in cielo delineano una sorta di figura gigantesca. Qualcosa esce dalle nuvole, dei tentacoli che si allungano sul campo di prigionia e si ritraggono trascinando verso l’alto esseri umani. Piotr consegna la lettera a Diogenes e comincia a correre verso il campo seguito dagli altri.

Diogenes con i suoi poteri abbatte una porzione di palizzata abbattendo una torretta e le guardie che in cima ad essa stavano tirando con l’arco verso il mostro. Un tentacolo afferra una delle guardie prima che tocchi terra e lo trascina, urlante, verso l'alto. Gli sfortunati che vengono afferrati sembra che vengano “assorbiti” dalla superficie del mostro.

In una delle sue facce della creatura si apre un orifizio da cui esce un raggio di energia centrato su Piotr ed il maestro. Piotr si ripara dietro lo scudo ma Yanagi viene completamente investito dal raggio. Piotr carica, avvicinandosi ci si sente stranamente più leggeri e porta il solito colpo per abbassare le difese colpendolo in uno degli spigoli del corpo poligonale... istantaneamente è come se si incrinasse tutta la superficie. Diogenes e Fioravante vengono colpiti dai tentacoli dai quali escono tentacoli più piccoli urticanti e molto dolorosi. Da un nuovo orifizio un altro raggio infuocato colpisce Myristica. La vicinanza con i tentacoli crea una forte irritazione che rende la battaglia più difficile, tranne al coriaceo Piotr che con un colpo poderoso della Fiera trancia uno dei tentacoli facendone fuoriuscire dell'icore viola. Yanagi lo colpisce riuscendo a superare la naturale coriacietà del mostro. Myristica si posiziona su di una torretta libera, Fioravante si nasconde dietro una tenda (scoprirà che a nulla vale nascondersi dalla creatura), mentre Diogenes, resosi conto di essere incapace di danneggiare il mostro, si teletrasporta indietro, accanto ad uno dei prigionieri a terra.

Piotr che lo ha colpito più pesantemente di tutti si accorge di un particolare fastidioso: la creatura rigenera. Yanagi fa una finta e Fioravante fugge dal campo di battaglia mentre dall’alto della torretta una micidiale freccia Arbrone viene scagliata e colpisce il bersaglio. La creatura inizia a mostrare i primi segni di accusare i danni. Diogenes che si tiene a distanza cerca di svegliare il prigioniero svenuto aiutandolo poi a fuggire.

La creatura viene colpita in pieno da una specie di palo che la infilza. Da molto lontano alle spalle del gruppo la voce di Ted grida un “fuggite!” Ted dall’alto delle mura del castello ha azionato una ballista e colpito il bersaglio, attirando l'attenzione della creatura che ignorando tutto e tutti si dirige verso quella direzione. Dal corpo del mostro viene emesso l'ennesimo raggio infuocato in direzione della torretta da dove Ted lo aveva attaccato che, colpita, esplode e poi collassa su sé stessa...

Fine sessantunesima puntata.


Resoconto a cura di Piotr
Immagine by Jakub Bazyluk

giovedì 10 dicembre 2020

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #33


In quel tempo, Diogenes stava tenendo una piccola orazione non ufficiale ai commensali di un paio di tavoli dei 5 Coltelli.

Egli parlava di bellezza, arte, perfezione ed imperfezione; tutti argomenti che aveva già affrontato in alcune orazioni pubbliche.

Fu allora che uno dei presenti, un ascoltatore attento, lo interruppe: “Scusate signore, ma neanche un mese fa sostenevate l’esatto contrario in piazza. Non vi sembra di mancare di coerenza? E non vi sembra la mancanza di coerenza un difetto?”

Diogenes, senza sentirsi per nulla messo in discussione, sorrise bonariamente e rispose: “La coerenza, mio attento ascoltatore, è l’ultimo rifugio di chi è privo di immaginazione.”, poi continuò a contraddirsi per il resto della serata.

lunedì 7 dicembre 2020

[RdL] Premiata ditta di traslochi Lisalania

Burning Home by Andreas Rocha

Casa di De' Frederighi, notte fonda del 6° enhor crescente (30 aprile)

Un lavoro di fino che solo eroi ben addestrati e silenziosi avrebbero potuto portare a termine è finito così male che nemmeno un irruento westan in armatura di piastre qualunque avrebbe fatto peggio... Anche arrotolando il cadavere nel tappeto sarebbe impossibile trasportare 80 kg attraverso mezza città senza farsi vedere dalle guardie. Forse tornando a prendere Diogenes con un teletrasporto si risolverebbe il problema. Fioravante rimane per studiare la pergamena e per controllare la situazione e Myristica torna velocemente per avvisare il filosofo.

Casa delle meraviglie di Madama Leonilda, notte fonda del 6° enhor crescente (30 aprile)

"Non possiamo sempre usare il teletrasporto mi avete sempre detto!", borbotterebbe Piotr se solo lo avessero svegliato. Myristica invece decide di coinvolgere unicamente Diogenes che si teletrasporta con l’arbrone nel salotto di De' Frederighi. Il solito effetto fionda si interpone al potere di teletrasporto.  I due si ritrovano nel buio più completo. Myristica nell'accendere una torcia fa avvampare delle pergamene e l’incendio si propaga in una vicina libreria. Mentre il fuoco divampa incontrollato i due tentano di salire verso i piani superiori per ricongiungersi con Fioravante ma si frappongono quattro porte chiuse. Diogenes, che una volta era stato a casa di De' Frederighi, a memoria sceglie la porta più probabile che lo conduca al piano di sopra, ma un istante prima di toccare la maniglia si rende conto che qualcosa non va e per un soffio riesce a schivare una trappola che gli avrebbe imprigionato e ferito la mano... La maniglia non si muove di un millimetro, così, incuranti delle fiamme che stanno divampando, scassinano l’altra porta ed attraversati due corridoi si trovano all'aperto, in un cortile interno.

Intanto Fioravante comincia a sentire odore di fumo che arriva da sotto e carica sulle spalle il tappeto avviandosi verso una finestra che dà sul cortile interno. Affacciandosi riconosce Dioneges che si guarda intorno e decide di buttare giù il tappeto dalla finestra che investe l’ignara e non vista Myristica... Fioravante si cala senza problemi e dopo essersi accertato che stiano tutti bene si ricorda della serva di De' Frederighi ed eroicamente rientra per salvarla, mentre gli altri due si teletrasportano in salvo. In quel momento un'esplosione infrange le finestre del secondo piano. L'incendio sarà utile per cancellare le prove… 

Casa delle meraviglie di Madama Leonilda, notte fonda del 6° enhor crescente (30 aprile)

Diogenes Myristica e un tappeto arrotolato compaiono all’improvviso nella stanza della casa delle meraviglie svegliando tutto il gruppo che dormiva. "Non possiamo sempre usare il teletrasporto mi avete sempre detto!" Ecco ora lo ha detto.

Fioravante tenendo coperto il volto salva la serva caricandosela incosciente sulle spalle e calandosi nel cortile interno per poi riarrampicarsi e dileguarsi fra tetti mentre anche il terzo piano della casa di De' Frederighi esplode.

Nel cuore della notte si decide di avvisare la sacerdotessa. Madama Leonilda viene sbattuta giù dal letto per annunciare ad Hessefa l’arrivo di sei persone e un tappeto arrotolato di più di due metri.

Piotr si carica in spalla il voluminoso tappeto ma si incastra fra i muri e nel muoverlo un rumore di ossa rotte proviene dall’interno. Per muoverlo occorre tagliare una delle estremità con un coltello mettendo in mostra un piede ciondolante del cadavere...

Il primo incontro con la sacerdotessa si conclude con un nulla di fatto: troppo scossa per dire altro li caccia dalla sua stanza. Il tappeto spostato a fatica per il viaggio di andata ritorna nella stanzetta del gruppo in attesa che Hessefa si calmi.

Casa delle meraviglie di Madama Leonilda, mattino del 7° ahner crescente (1 maggio)

All’indomani mattina la sacerdotessa si presenta alla porta del gruppo. Il racconto di Fioravante su come Frederigo De' Frederighi sia morto ("ci ha aggrediti abbiamo dovuto difenderci") non convince, ma poco importa. Occorre trovare un luogo fresco e spazioso dove analizzare il corpo. Dopo lunga discussione la cantina de I cinque coltelli sembra l’unico posto adatto allo scopo.

(Si viene a sapere di un campo di prigionia a nord del castello che dovrà essere liberato prima o poi.) 

I cinque coltelli, primo pomeriggio del 7° ahner crescente (1 maggio)

Nel pomeriggio viene organizzato il trasporto nelle cantine di Carenna.

Il corpo viene esaminato. E’ come tatuato su tutta la sua superficie di simboli incomprensibili che sono potenti e sacri rituali naga. Dopo circa quattro ore il gruppo è convocato nelle cantine per conoscere i risultati. La sacerdotessa ha compreso come applicare i poteri della pergamena nella situazione attuale, si può concentrare l’anomalia del mondo spirituale e farla diventare qualcosa di fisico così da poterla distruggere. Il rituale va compiuto in un luogo isolato. Hessefa usa un rituale per trasferire nuovamente le iscrizioni sulla pergamena.

Mentre si decide il da farsi Myristica cerca informazioni per la sua vendetta chiedendo a Diogenes di un certo Ingramio (il nome fatto da De' Frederighi). Il filosofo conosce un certo Ingramio De' Foschi, zio o cugino di Samaele con cui andava molto d’accordo. E' una persona vicina al Visir e vive a Nuova Selota. Una sorta di nobile uomo di affari. Myristica non gradisce la curiosità di Piotr sul chiedere informazioni, alimentando così la sua naturale diffidenza del westan.

Dopo aver stabilito che si tratta del luogo più adatto, ci si prepara per il viaggio alla fattoria dei Listazzone per liberarsi del corpo e mettere in sicurezza il luogo per eseguire il rituale.

Fttoria dei Listazzone, sera del 7° ahner crescente (1 maggio)

Nella soffitta della fattoria il gruppo compare nei pressi della testa d’alce che subito inizia ad emettere mugolii...

Fine sessantesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine by Andreas Rocha

lunedì 30 novembre 2020

[RdL] Passeggiata al chiaro di luna

Frederigo De' Frederighi (portrait by Andrei-Pervukhin)

Casa delle meraviglie di madama Leonilda, notte del 6° enhor crescente (30 aprile)

La costruzione del piano è un po’ incerta come al solito. "Tu voli?" "Si..." "Sei invisibile?" "No, ma passo attraverso i muri". Diogenes si può teletrasportare ma non vede. Si propone di fare il giro largo. E c’è che dubita del senso di orientamento. Passare dalle fogne sarebbe pericoloso per i mostri non-morti che ci saranno...

Di casa De' Frederighi si sa che di notte la servitù se ne va, rimarranno solo lui e la servetta. Si farà quindi alla vecchia maniera. Fioravante e Myristica, ossia i più agili silenziosi e utili allo scopo, entreranno dal tetto. Per arrivare all’obbiettivo occorrerà attraversare un ponte due strade principali e mezza città senza farsi scoprire. Lo scarabeo e La Fiera vengono affidati a Piotr. Il westan difenderà lo scarabeo a costo della vita probabilmente perché in base alle visioni di Rayanna è proprio la sua vita ad essere in gioco.

I due appena usciti dalla stanza incontrano casualmente Flordalia nei corridoi, in un primo tempo negano di voler uscire ma lei è così perspicace che indica loro la più discreta uscita secondaria.

Lisalania, notte del 6° enhor crescente (30 aprile)

Il cielo è abbastanza limpido e non blocca la luce della luna, la città è silenziosa e il silenzio è interrotto dal latrare dei cani e dal verso di qualche gufo. Si muovono passando da un ombra all’altra sfruttando ogni spiraglio di buio. Silenziosi come topi attraversano il ponte ma prima di uscire dal parapetto si sentono passi venire nella loro direzione. Con uno scatto oltrepassano la strada senza essere visti, ma Fioravante non è stato abbastanza silenzioso e ha insospettito le guardie che avanzano per controllare. Sprecacenere si mimetizza e diventa tutt’uno con una porta... il suo addestramento lo ha salvato. Le strade più grandi sono tutte presidiate da guardie che fanno la ronda. A fatica, fra scalate, salti dai tetti e attraversamenti di incroci, i due riescono a raggiungere il tetto della casa di De' Frederighi.

Casa di De' Frederighi, notte fonda del 6° enhor crescente (30 aprile)

Scassinando un lucernaio penetrano in una stanza buia che è piena di cianfrusaglie, probabilmente la soffitta. Un’altra botola porta di sotto tramite una scala che scende verso un corridoio buio. Non appena aperta la botola una figura dalle forme femminili si affaccia da una porta e guarda in direzione di una porta socchiusa da cui filtra la luce di una lanterna e dalla quale si sente un mormorio lamentoso. Dopo pochi istanti la donna si rinchiude di nuovo dentro alla stanza senza aver nemmeno sospettato della presenza di intrusi. Myristica scende in avanscoperta col favore del buio e scopre un uomo in là con gli anni farneticare e cercare informazioni su dei libri. In base a quello che dice sembra gravemente disturbato. Il desiderio di ucciderlo immediatamente la pervade, ma sceglie di riunirsi a Fioravante e si posiziona a lato della porta della servetta per precauzione. Proseguendo l’ispezione, l’abitazione sembra quella di un accumulatore seriale. Alcune teche, molta confusione, oggetti appoggiati su altri oggetti. Molto difficile in quella confusione trovare la pergamena. Dopo aver perquisito la stanza Fioravante riconosce parecchie cose interessanti ma troppo ingombranti per essere sottratte. Poi gli occhi cadono sulla pergamena di Kalarones che però ha il sigillo rotto ed è stata srotolata. De' Frederighi deve averla letta ed essere impazzito. Fioravante percepisce che è avvenuta una forte magia ma ormai sembra svanita. La pergamena è vuota... si è trasferita sul corpo di De' Frederighi... Mentre decidono il da farsi, una voce femminile da sopra chiede nel silenzio se ci sia qualcuno. Myristica sparisce nelle ombre e Fioravante si appiattisce come al solito. La donna scende con una ciabatta in mano. Myristica attende immobile mentre la figura si avvicina, 5 metri, 4, 3, 2 e poi… vede qualcosa, si gira di scatto e urlando cerca di fuggire ma la arbrone la immobilizza e le tappa la bocca, mentre Fioravante le dà una botta in testa per tramortirla. Viene quindi legata, imbavagliata e riportata nel suo letto. Myristica decide allora di portare a termine la “sua” missione personale e tenta di freddare l’odiato De' Frederighi con una freccia ma ce ne vogliono due per abbatterlo. 

“Questo è per il clan Eleuthera!”, dice l’assassina. 

“Io l’ho fatto solo... per volere di Ingramio”, replica il vecchio esalando l'ultimo respiro.

Il corpo senza vita è completamente coperto di scritte fino alla base del cranio. Essendo improbabile riuscire a trasportare il cadavere o scuoiarlo come propone Myristica, Fioravante tenta di decifrare il testo ma il significato non gli è chiaro, ma capisce che si tratta di un rituale e l'efficacia del testo è legato al potere della pergamena che si è trasferito sul corpo. Fioravante vuole tentare di portare via il corpo arrotolato in un tappeto. Forse si potrebbe semplicemente lasciarlo lì per tornare a prenderlo con Diogenes e teletrasportarlo via, il tutto prima che si trasformi in un pericoloso non-morto...

Fine cinquantanovesima puntata.


Resoconto a cura di Piotr
Immagine by Andrei-Pervukhin

giovedì 12 novembre 2020

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #32


In quel tempo, Diogenes cercava di fuggire in ogni modo dagli incarichi lavorativi che il padre, il Conte Lorenzo, voleva affidargli. 

Il Conte Von Matterhorn, infatti, credeva che se avesse riempito di impegni lavorativi Diogenes, egli sarebbe stato costretto ad affrontarli in qualche modo e non avrebbe più avuto tempo, o forze, per le sue orazioni e le sue uscite serali.

Fu allora che Diogenes mise a punto il suo metodo per evitare accuratamente ogni contatto verbale, o scritto, con il padre. La sua giornata aveva rigidi orari, anche mattinieri, ed ogni minuto della sua giornata era programmato rigidamente sullo schivare gli incarichi che potevano essergli attribuiti dal Conte.

Durante questo periodo, Diogenes trascorreva spesso le serata all’Insegna Grigia, ben sapendo che fosse impossibile incontrare lì il padre. Fu allora che uno dei suoi seguaci gli chiese: “Maestro, ultimamente affrontate la vota in modo molto schematico solo per evitare di svolgere compiti che probabilmente vi lascerebbero più libertà nell’organizzare le vostre giornate. Per ché lo fate?”

Diogenes sorrise, tracannò l’ultimo sorso di birra e rispose: “Lo faccio, amico mio, perché quando non si ha carattere, bisogna pur darsi un metodo, altrimenti tutto andrebbe a catafascio.”

Poi si alzò e si diresse verso il luogo in cui avrebbe dovuto essere alla nona ora della sera.

lunedì 9 novembre 2020

[RdL] Il successo non consiste nel non commettere errori, ma nel non ripeterli una seconda volta (o una terza)

Madama Leonilda (Yuda by Tetsuo Hara)

Fattoria Listazzone, sera del 6° tehner crescente (29 aprile)

Ad uno dei portoni si sente battere vigorosamente, una figura ammantata con un bastone piuttosto elaborato e con voce femminile chiede di parlare con Rayanna.

Dice di chiamarsi Aswana ed è una strana versione del passato di Rayanna che è anche molto meno ingenua. Aswana la mette in guardia dall’uso troppo disinvolto del balzo temporale perché troppo pericoloso; infatti nell’ultimo salto manidilama è tornato in vita. Aswana informa la sciamana che la Rayanna anziana sta cercando di creare delle complessità nella trama del tempo e che dovrebbe prestare molta attenzione a non sconvolgere troppo la linea temporale. Rayanna dà ascolto alla nuova versione di sé e non più a quella saggia e anziana e non vuole più saltare nel tempo.

Si torna al piano originario: cercare pergamena e sacerdotessa.

Lisalania, mattino del 6° enhor crescente (30 aprile)

Col viaggio veloce si raggiunge la campagna intorno a Lisalania, Galaele entra in città e affitta una camera ai Cinque coltelli, dove poi il resto del gruppo si teletrasporterà. Nell’attesa del teletrasporto in una stanza sicura, una pattuglia di soldati quasi scopre il gruppo che riesce a nascondersi in un boschetto nei pressi della strada. Convincere Carenna non è facile perché rischia la forca. Comunque alla fine riesce a mettere in comunicazione la sacerdotessa che ha trovato rifugio presso la Casa delle meraviglie di madama Leonilda. Il problema successivo è raggiungere la Casa delle meraviglie senza farsi scoprire. Si opta per il teletrasporto diretto nello studio di madama Leonilda, che ovviamente Diogenes conosce bene.

Casa delle meraviglie di madama Leonilda, tarda mattinata del 6° enhor crescente (30 aprile)

Stanza riccamente addobbata con tinte preponderanti al viola e porpora. Mentre Diogenes si sta camuffando per poi andare a cercare la padrona di casa, la statuaria madama Leonilda entra nella stanza.

Fatti i “rumorosi” convenevoli Leonilda acconsente alle richieste ed esce per avvisare l’ospite che “non si trova sicuramente tra quelle mura” del loro arrivo.

La sacerdotessa accetta di vedere il gruppo, che viene condotto in segreto nelle sue stanze.

I morti hanno preso vita, la cosa è molto più grande di loro. La sacerdotessa offre il suo aiuto. Un risveglio... Arliatark dopo essere stato attaccato da una creatura che lo ha ucciso torna in vita. Gli zombie sono un fenomeno insolito ma non impossibile. Quando un corpo muore può tornare in vita se lo spirito della persona era molto forte. Ma lo spirito subisce un decadimento e non è più come prima e questo spiegherebbe nuova etica distorta del professore. La pergamena sembra l’unico appiglio per rimettere a posto le cose, sebbene la sacerdotessa ammetta di non conoscerne il contenuto. Se non dovessero bastare le sue arti, Hessefa è disposta a riportare tutte le informazioni in merito all’inquisitore dal quale si sta nascondendo, senza tuttavia fare menzione del gruppo.

Per quanto riguarda la pergamena di Kalarones: nella città di Kalarones si dice abbia vissuto una divinità nelle spoglie mortali di un sacerdote. Dopo la sua morte sono state rinvenute alcune pergamene vergate da lui. Il contenuto, si dice, non è adatto agli occhi di un mortale, di conseguenza non ne sono mai stati rotti i sigilli. L’integrità del sigillo e parte del pregio dell’oggetto. Si narra che il contenuto parli di alcuni dei più profondi segreti dei rituali naga. Visto il potere contenuto potrebbe essere persino pericoloso maneggiarla, occorrerà quindi fare molta attenzione.

Si preannunciano giorni molto bui. La situazione politica pure è complicata. Il gruppo ci si riaggiorna a quando sarà in possesso della pergamena.

L’ospitalità è sacra ma il lavoro è lavoro. Per un paio di giorni il gruppo viene accolto gratuitamente, servizi particolari da pagare a parte e viene affidato alle cure della gioviale Flordalia.

Nella loro stanza inizia una discussione su come rub... recuperare la pergamena. Molte informazioni Myristica le aveva già raccolte per suo conto in diversi appostamenti nei primi giorni che si trovava in città. L’appiglio più promettente sembra essere la servetta incinta di De Frederighi, ma anche l’opzione collezionismo col padre di Fioravante potrebbe essere interessante.

Fine cinquantottesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine by Tetsuo Hara

lunedì 26 ottobre 2020

[RdL] Passeggeri del tempo

Azzurrina Kayori Yaraka Della Torre Blu (Ozryel BY Adorael)

Fattoria Listazzone, mattino del 6° tehner crescente (29 aprile)

Piotr non sente ragioni, convinto - come spesso gli accade - di avere la verità in tasca, cerca di convincere Rayanna a compiere il balzo in un punto determinato del tempo che a lei preoccupa molto. Facendo il balzo tutti quanti indietro, i doppioni del passato sono morti a Campiglia e la batteria è esplosa ed è quindi evidente (per lui) che troppi morti in contemporanea hanno mandato all’aria tutto. Quando invece sono saltati solo in due le cose sono avvenute sì diversamente, ma il risultato non è cambiato perché il mostro è stato sconfitto comunque.

La soluzione meno dannosa è che Rayanna al massimo accompagnata da Piotr (visto che già lui come lei arriva dal futuro) salti indietro e avvisi gli altri che possono così interrompere il loro attacco prima di causare danni irreversibili.

Il momento migliore è Campiglia prima che Rayanna ricomparisse senza sapere dove fosse stata. E’ ipotizzabile che fosse saltata nel tempo (senza ricordarlo) e che non sia presente in quel momento nella linea temporale quindi morirebbe solo il doppione di Piotr in una azione direttamente collegata agli eventi in questione. Quindi un impatto minimo.

Qualunque altro punto nel tempo e con un viaggio di massa influirebbe pesantemente nel corso degli eventi. Si rischierebbe, a seconda del momento scelto, di essere tutti giustiziati dalla resistenza oppure di morire tentando di assaltare la nave-volante o chissà che altro.

Il discorso di Piotr ha ben poca presa su Rayanna e sugli altri che sono intenzionati a non ripetere l’esperienza del pericoloso balzo temporale. Non rimarrà che portare le informazioni raccolte alla resistenza e poi forse in corporazione o magari cercare sopravvissuti fra amici e parenti.

Bosco ad est di Lisalania, primo pomeriggio del 6° tehner crescente (29 aprile)

Dopo aver recuperato Galaele come la prima volta, il gruppo col potere viaggio veloce di Rayanna si dirige alla miniera della resistenza rimanendo alla larga da Lisalania. Ad un terzo della distanza il viaggio si interrompe in un vicolo cieco in una conca nel bosco che si rivela essere il luogo di un'imboscata. Kaisho accompagnato da una donna dalle mani di uccello ed altri quattro Wirn lancia una sfida a Yanagi e la sua allieva. Diogenes teletrasporta tutti in salvo presso la miniera ma non prima che la donna uccello, nonché moglie di Kaisho, possa investire tutti con un urlo stridulo e doloroso.

Miniera di Sartori, primo pomeriggio del 6° tehner crescente (29 aprile)

Alla miniera non viene dato certo il benvenuto: solo Piotr viene fatto passare. Porta le informazioni di cui è a conoscenza ai tre "capi" della miniera: Erinnio, il Toro e Doriana. Le informazioni sono preziose ma al momento risolvere la crisi dei non morti non è una priorità della resistenza, anzi potrebbero trarne un vantaggio tattico qualora gli auran fossero distratti a combatterli. Piotr apprende che hanno un piano per raggiungere il Dr Zanoch e tra sé e sé spera che queste informazioni giungano alle sue orecchie.

Con un pugno di mosche Piotr torna a riferire agli altri l’accaduto. Diogenes aveva iniziato a studiare meglio il diario ma è interrotto dalla cacciata delle guardie della resistenza. Decidono di cercare la tomba dello psicoscienziato sepolto nei pressi della miniera per capire se l’effetto della frattura arrivi anche lì e se i non morti possano essere intelligenti. Il luogo è perso nella memoria purtroppo e si decide per accamparsi e proseguire lo studio. Dopo poco Myristica è la prima ad accorgersi di un nutrito gruppo di zombie che si dirige verso loro. Mentre ci si riavvicina alla miniera pedinati dai non morti si discute sulla meta, occorre trovare un posto sicuro dove teletrasportarsi per studiare il diario e preparare un piano di azione. La solita improvvisa scarica elettrostatica viene scaricata su Piotr che stavolta non aspettandosela cade pesantemente faccia a terra, svenuto. Rayanna e Myristica iniziano a battibeccare mentre Diogenes si gode la scena e il maestro fuma oppio e nessuno pensa di risvegliare il westan a terra. Fortunatamente gli zombie sono lenti e non raggiungono mai i compagni rimanendo però sempre fissi all’orizzonte. Teletrasporto nella soffitta della fattoria Listazzone.

Fattoria Listazzone, tardo pomeriggio del 6° tehner crescente (29 aprile)

La solita testa d’alce inquietante è appesa alla parete ma questa volta Myristica con uno scatto di nervi la butta a terra… la testa mugola nello stupore generale... Piotr si rende conto che anche il cibo riprenderà vita quindi senza provviste vegetariane il rifugio rimarrà sicuro per breve tempo.

Finalmente il diario viene studiato approfonditamente. Diogenes capisce che una parte del lavoro di Arliatark gli è oscuro perché è legato ai rituali naga, alla magia dei custodi. La stessa batteria spirituale è psicoscienza che fa il lavoro della magia spirituale. La soluzione non viene quindi dalla psicoscienza. Forse la sacerdotessa auran esautorata, con la pergamena di Kalarones cercata da Arliatark, potrebbero risolvere la questione. Occorrerà trovare l’una e l’altra e magari per strada recuperare anche il Dottor Zanoch. Si decide il primo passo: la pergamena. Penetrare nella notte stessa nell’abitazione di Federigo de Federighi per rubarla poi andare ai 5 coltelli per chiedere a Carenna della sacerdotessa. Mentre ci si prepara Rayanna si assopisce e ha una visione illuminante: una vecchissima signora le parla “Dimentichi sempre il fatto che sei solo TU che viaggi nel tempo, gli altri sono passeggeri”.

Mentre la sciamana racconta la visione e Piotr si morde la lingua soffocando un “ve lo avevo detto” , Myristica ha un’illuminazione: non sa spiegarsi come le sia passato di mente ma prima del viaggio nel tempo il corpo di Rayanna non giaceva più a fianco del pozzo ma era scomparso. Torna in auge l’idea di Piotr di far saltare indietro la sola Rayanna ma a questo punto sembrano tutti convinti di voler saltare ancora più indietro per non far incrinare i rapporti con la resistenza. Come convincere però i cocciuti compagni a non affrontare Arliatark? Piotr suggerisce di dire ognuno a Rayanna qualcosa da scrivere in un messaggio che possa convincere le proprie copie del passato...

Fine cinquantasettesima puntata.


Resoconto a cura di Piotr
Immagine by Adorael

lunedì 19 ottobre 2020

[RdL] Il westan che morì male (diverse volte)

Time Traveler by Yee Hun

Fattoria Listazzone, pomeriggio del 6° tehner crescente (29 aprile)

Potrebbe andare peggio di così saltando indietro nel tempo? Con questa frase si chiude la discussione furibonda per decidere il da farsi. Tornare indietro per impedire l’anomalia. 

Si decide per fare prima una prova e saltare indietro di 5 minuti. Piotr accompagnerà Rayanna.

I due compaiono in soffitta mentre i rumori provenienti dall’esterno suggeriscono che sta infuriando la battaglia col mostro non morto. Ma qualcosa non è come deve essere. Rayanna giace col collo spezzato e la carcassa del mostro tappa il pozzo dal quale Piotr non è uscito con un colpo sensazionale di ascia come è accaduto la prima volta. I viaggiatori provenienti dal futuro si palesano e convincono dell’accaduto i compagni.

Il breve viaggio nel tempo ha insegnato che non possono esistere due copie dello stessa persona in contemporanea e che la linea degli eventi si modifica per rendere possibile il viaggio stesso. Così le copie del passato devono morire per lasciare il posto a quelle del futuro e così cadono la prima volta due compagni del gruppo.

Una nuova discussione furibonda sul da farsi ha luogo prima di coricarsi per la notte. Durante il suo turno di guardia Diogenes si ricorda di studiare alcuni oggetti recuperati dal cadavere di Arliatark. Trova diversi doppi drog (interi e spezzati) per un valore complessivo di 50.000 e leggendo il diario si rende conto di aver trovato tardivamente informazioni importanti. Pare fosse stato posseduto da una creatura non ben definita, la macchina, che chiama "batteria spirituale", è stata costruita sopra una sorta di amplificatore naturale, l’eccedenza di energia si legava al mondo materiale creando le speciazioni.

Fattoria Listazzone, mattino del 6° enhor crescente (30 aprile)

Viene fatta una copia del diario per sicurezza e si decide per saltare indietro nel tempo. L'idea è tornare a pochi minuti prima dell'attacco ad Arliatark in modo da eliminare i loro sé stessi del passato ed evitare completamente l’attacco e la distruzione della batteria spirituale. Inoltre in seguito hanno intenzione di portare tutte le informazioni sul suo operato di cui dispongono alla Corporazione, sperando così di poter impedire l’apocalisse zombie.

Galaele decide di rimanere e non fare il salto: l'idea di uccidere il sé stesso del passato lo turba, e sostiene che avrebbe preferito vivere prigioniero dei tengu piuttosto che morire.

Fattoria Listazzone, mattino del 6° tehner crescente (29 aprile)

Rayanna con uno sforzo immane riesce a portare tutti e sette indietro nel tempo nel momento in cui i loro io del passato si trovavano a Campiglia prima di scontrarsi con Arliatark, ma questa volta non si allontanano dalla soffitta della fattoria, attendendo il momento in cui sarebbe dovuta esplodere la batteria spirituale creando l’anomalia. I drog e gli oggetti di Arliatark scompaiono così come il suo diario, ma non la sua copia fatta saggiamente da Diogenes. Mentre si accende l’ennesima discussione si sente un rombo lontano e un’onda d’urto investe il gruppo. Il macchinario è esploso comunque. Le copie del passato sono riuscite comunque nel loro intento.

Senza perdere tempo Diogenes si teletrasporta da solo alle terme di Campiglia per cercare di ritrovare diario e altri oggetti, operazione che risulta difficile per i turbamenti nel tessuto Noeliano; dopo poco ritorna coperto di fuliggine e a mani vuote.

Saltare o non saltare più? Questo è il problema. E se non si salta occorrerà recuperare Galaele dai tengu. E la testa di mani di lama? Chissà se oltre agli oggetti si rischia di perdere anche la memoria. Quante volte avrà viaggiato nel tempo senza rendersene conto Rayanna? Con questi ed altri interrogativi sta iniziando l’ennesima discussione.

Fine cinquantaseiesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine by Yee Hun

giovedì 15 ottobre 2020

Il diario di Arliatark

BOOK by LIN .

Il diario è composto da circa 40 pagine infarcite di disegni, formule matematiche, scarabocchi e testo apparentemente senza senso. Occasionalmente contiene dei frammenti di testo comprensibile, riportati di seguito.

13° Nehener calante - 14 dicembre

“...dopo essere stato colpito dalla creatura sono caduto in un deliquio per un tempo che non saprei indicare. Il risveglio non è stato improvviso ma graduale, attraverso un lungo periodo di confusione in cui non avevo il pieno controllo delle mie azioni. Fortunatamente i miei studi condotti segretamente fuori dalle aule della corporazione mi hanno permesso di imporre la mia volontà tra le altre, più deboli, che albergavano in quel miserabile corpo. A quel punto è stato relativamente semplice sollevarmi dalla mia condizione.”

1° Sener nuovo - 20 dicembre

“...ho pieno ricordo della vita prima dell’incidente, eppure non mi spiego molte cose. Per esempio, è facile ottenere ciò che voglio, e ciò mi permette di portare avanti i progetti che ho per questo corpo. Mi chiedo perché prima avessi tutto quegli scrupoli a ricorrere alla coercizione o finanche alla violenza…”

2° Sener - 27 dicembre

“...sembra che le mie azioni risultino sgradite. Non ne colgo il motivo: si rendono ben conto che la loro vita è miserabile, altrimenti perché ostentano tutta questa invidia nei confronti della nobiltà? Eppure sono sconvolti quando uno di loro muore o anche solo sparisce. Temo che dovrò trasferirmi nuovamente.”

3° Sener - 3 gennaio

“Questa notte ho avuto una visione. Se le mie teorie sono giuste posso ancorare la mia essenza al regno materiale e raggiungere l’immortalità. E’ tutto così semplice per la mia mente scevra di ogni recalcitranza! Ecco perché alla Corporazione non raggiungeranno mai questi risultati.”

3° Ahoer - 5 gennaio

“Ho bisogno di un luogo adatto ai miei esperimenti. Devo cambiare modo di agire in modo da non essere costretto a muovermi da un luogo all’altro. Se le informazioni che ho raccolto sono corrette dovrei trovare un posto adatto nei pressi di Crestadorata.”

3° Enhor - 7 gennaio

“Non avrei mai pensato di trovare un posto così. Questa Campiglia sembra essere stata abbandonata dopo la chiusura del centro termale, ed ironia della sorte è proprio questo luogo che meglio si presta ai miei esperimenti: ampi spazi in un seminterrato dove poter costruire apparecchiature al riparo della maggior parte delle interferenze noeliane...”

4° Tehner nuovo - 13 gennaio

“Sembra che a Campiglia o più probabilmente a Lisalania qualcuno sia in possesso della pergamena di Kalarones. Dovrò entrarne in possesso quanto prima, sono sicuro possa dare un forte impulso ai miei esperimenti.”

5° Ahner - 15 gennaio

“Non è stato facile individuare gli obbiettivi, né rapirli. Per la logistica è stato più semplice: quel Bennio Vassalli si crede troppo importante per porre attenzione a certi affarucci secondari… ed ora ho un luogo di riferimento anche a Crestadorata dove farmi consegnare tutto il materiale di cui ho bisogno. Piegare la mente dei due è stato facile, ma per questa Jal’Haleba dovrò porre più attenzione per non rischiare di danneggiarla.”

7° Ahoer nuovo - 2 febbraio

“...nella mente di quella donna ho trovato idee interessanti. Credo sia giunto il momento di migliorare ulteriormente questo corpo.”

11° Sener nuovo - 28 febbraio

“La batteria spirituale è attiva. Ora non resta altro che” (interrotto)

11° Ahoer - 2 marzo

“La batteria spirituale funziona come previsto, ma percepisco qualcosa che non va. Sembra che qui vicino dimorino dei fastidiosi tengu… sono venuti a ficcare il naso a Campiglia e li ho dovuti cacciare.”

12° Ahner - 5 marzo

“Ho capito che la causa è la batteria spirituale. Ha una sorta di effetto diapolizzante che indebolisce i legami noeliani. Sembra che nella zona si stiano moltiplicando le speciazioni.”

12° Nehener - 8 marzo

“Incredibile! La batteria immagazzina più energia di quella che assorbe! L’eccedenza (ma da dove arriva?) viene espulsa con polarità invertita e si lega al regno materiale originando speciazioni. Se solo avessi capito prima cosa stava accadendo! Ora la batteria è sovraccarica e disattivarla potrebbe” (interrotto)

12° Tehner - 10 marzo

“...gli omuncoli sono facili da manipolare, ma per quelle maledette sanguisughe dovrò piazzare delle trappole. Se non agisco subito gli abitanti delle città vicine si metteranno in allarme… sono costretto a rimandare gli studi sulla batteria spirituale...”

13° Tahner - 13 marzo

(macchie di sangue)

“Queste creature sono molto interessanti nella loro semplicità. Peccato siano così fragili. Piazzerò altre trappole per catturarne ancora.”

13° Ahoer - 16 marzo

“...ed alla fine del procedimento è sufficiente utilizzare i tubi di sospensione per far evolvere le sanguisughe in salamandre. So che dovrei dedicarmi alla batteria spirituale, ma sono sicuro che questi esperimenti vogliano condurmi da qualche parte.”

1° Ahner crescente - 20 marzo

“In città sono tutti ubriachi per i festeggiamenti, così ho avuto la possibilità di muovermi con maggiore libertà. Seguendo le emanazioni sono giunto ad una strana costruzione nei pressi della quale sono stati compiuti atti nefandi. In quel luogo una tribù di omuncoli era nascosta tra gli alberi, spaventata. Il loro capo, Gomundo, mi ha raccontato di volersi stabilire con la sua gente in quella costruzione, ma un orco la occupava già. Ho deciso di guadagnarmi la loro fiducia eliminando questa creatura - non so se si trattasse di un orco, ma era piuttosto orrenda in verità. Gomundo era molto felice, ma per assicurarmi che lui e la sua gente non si allontanassero da lì ho lasciato un dispositivo abulizzante.”

4° Sener crescente - 12 aprile

“Questa notte è accaduto qualcosa… strano il modo in cui mi abbia fatto rabbrividire il grido di un uomo che con tutte le sue forze tenta di non tornare in vita… e strano che io l’abbia sentito così distintamente. Dovrò preoccuparmene?”

4° Ahoer - 14 aprile

“...sembra che degli impiccioni si siano messi sulle mie tracce. Cercherò di far fare loro parte del mio lavoro.”

5° Sener - 19 aprile

“Forse dovrei preoccuparmi di quel gruppo di avventurieri? Sembrano dotati di capacità interessanti, ma mi sfugge la logica delle loro azioni, ammesso ce ne sia una. Nel dubbio metterò in coltura altre salamandre, e forse potrei far qualcosa di utile anche di quel fattore...”

6° Ahner - 24 aprile

“Quegli sciocchi hanno osato aggredirmi nel mio laboratorio. Devo dar loro atto di essere stati abili se sono riusciti ad arrivare qui. Per fortuna non hanno danneggiato la batteria, né hanno intuito la sua funzione. Devo prepararmi al loro ritorno, perché so che lo faranno quanto prima.”


Immagine by LIN .

lunedì 12 ottobre 2020

[RdL] L’anomalia Diogenes

Zombie (Amalanhig by Brian Valeza)

Laboratorio di Arliatark, mattino del 6° tehner crescente (29 aprile)

Il terremoto non sembra fermarsi e il teletrasporto non sembra funzionare per via di turbamenti nel tessuto noeliano della realtà. Rayanna apre un tunnel spaziotemporale che porta il gruppo all’esterno, in una strada brulicante di omuncoli che scappano in ogni direzione, chi a piedi e chi usando improbabili cavalcature (capre, cinghiali, mucche, ecc..). Piotr tenta di guidare i compagni fuori dal paese ma una mandria imbufalita per poco non travolge il maestro e Fioravante. Rayanna, utilizzando un potere che accelera gli spostamenti, in pochi minuti porta tutti alla radura dove incontrarono i tengu.

Bosco dei tengu, tardo mattino del 6° tehner crescente (29 aprile)

Nell’attesa del loro arrivo tutti si prendono una pausa, Diogenes studia i dispositivi trovati sul cadavere di Arliatark e si esamina la testa mozzata di mani di lama che sembra non essere esangue. Myristica esce in perlustrazione e si accorge di essere osservata ma non sembrano essere i tengu che arrivano in volo proprio in quel momento. Piotr grazie ai suoi sensi raffinati e alla sua esperienza, stabilirà successivamente essere tre tengu nascosti tra gli alberi a tenerli d'occhio.

Il capo degli uccelli non sembra felice del risultato delle azioni del gruppo, hanno percepito una forte anomalia nel flusso degli spiriti... “Ci sia da lezione: utilizzare metodi umani, anche se contro umani, porta solo sventura”. Comunque avendo tenuto fede al patto Galaele viene liberato.

Proprio nel momento della liberazione una scarica elettrostatica viene rumorosamente emessa da Rayanna. Diogenes riesce ad assorbirla senza causare danni. Tuttavia i tengu si spaventano e viene sfiorato l’incidente diplomatico.

Dato l’addio ai tengu, che probabilmente lasceranno la zona visti i nuovi problemi sopraggiunti, si scatena una feroce discussione sul da farsi. Piotr vorrebbe portare Diogenes e il gruppo dove più sarebbe utile, oltreconfine unendosi all’esercito llud, visto anche che sono ricercati dagli auran, Corporazione e non sono più i benvenuti nemmeno tra le fila della resistenza. Rayanna non vuole saperne di aiutare la resistenza e vorrebbe andare per la sua strada. Fioravante ha affetti in città e vorrebbe usare tattiche da guerriglia in attesa dello scoppio della guerra mentre Diogenes intende liberare Ted ed i suoi altri collaboratori.

Verso la fattoria Listazzone, mezzogiorno del 6° tehner crescente (29 aprile)

Ci si incammina in direzione della fattoria di Esterina Listazzone continuando la discussione. Ad un certo punto un gruppo di persone all’apparenza esuli camminano lentamente strascicando i piedi o zoppicando 60 metri avanti al gruppo nella stessa direzione. Sembrando bisognosi di assistenza Piotr accorcia le distanze, arrivati più vicino ci si accorge che qualcosa non va in loro. Ai lati della strada molti cadaveri si rianimano e gli stessi esuli si girano e si stringono attorno al gruppo. I morti camminano. I colpi portati prontamente dal maestro non sortiscono alcun effetto apparente. Il gruppo è ormai accerchiato e con un ultimo sforzo Diogenes teletrasporta tutti alla fattoria. Il teletrasporto non è però istantaneo come al solito ma ha difficoltà a partire. Sembra che qualcosa di grave sia successo alla realtà. Una nuova anomalia causata dalla distruzione del macchinario forse. Che Arliatark nei suoi vaneggiamenti avesse ragione?

Fattoria Listazzone, primo pomeriggio del 6° tehner crescente (29 aprile)

Il teletrasporto porta il gruppo regolarmente dove Diogenes voleva. Il piazzale antistante la fattoria dei genitori di Esterina. La casa viene messa in sicurezza e approntata per la notte. La cantina è stata saccheggiata probabilmente dagli uomini di padron Bennio e anche la soffitta è stata messa a soqquadro. Si decide di riempire delle brocche al pozzo per la notte. L’acqua non è torbida ma maleodorante e in fondo al pozzo si vede galleggiare il braccio di un cadavere. Per cercare di ripulire il pozzo in previsione di fare campo base in quel luogo, su consiglio di Fioravante, Piotr si cala per rimuovere il braccio putrido che avvelena l’acqua ma mentre sta scendendo lungo la fune da dietro il fienile spunta il mostro semicarbonizzato e marciscente che pare tornato in vita che attacca. Piotr è sorpreso con le brache calate nel pozzo, Myristica scaglia frecce che sembrano fare poco danno mentre Fioravante dopo aver schivato gli attacchi accende la Fiera pronto a dar battaglia e permettere al compagno di risalire. Diogens si teletrasporta dietro il pozzo incitando e impartendo ordini mentre il maestro corre giù per le scale per dare assistenza.

Il mostro dopo aver quasi travolto Fioravante continua la sua corsa e si getta sul pozzo chiudendolo con la sua mole. Piotr sbatacchiato mantiene salda la presa ed evita di cadere. Appeso alla corda si infuria e comincia a menare fendenti potenti che spingono indietro la creatura che si riversa poi sul fianco.

Nel giro di poco il gruppo ha la meglio sulla creatura. Ci si prepara per passare la notte alla fattoria carichi di domande e dubbi. Chi sarà sopravvissuto al risveglio dei morti? Quanto sarà estesa questa anomalia? La resistenza esisterà ancora o sarà stata sopraffatta dal risveglio degli innumerevoli cadaveri che erano nella miniera?

Fine cinquantacinquesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine by Brian Valeza

lunedì 5 ottobre 2020

[RdL] Mani di lame

Esperimento n°7 (Weapon by Franco Carlesimo)

Laboratorio di Arliatark, mattino del 6° tehner crescente (29 aprile)

Dopo l’urlo del professore tutti i tubi si rompono, ne escono cinque salamandre di Bugat ed un essere dalle cui mani spuntano lame affilate.

Piotr riesce col secondo colpo a disattivare un oggetto alla cintura di Arliatark che cominciando a far scintille fa sparire l’aura protettiva. Il professore è troppo preso a lottare con i demoni interiori per contrastare i colpi coordinati del maestro e della sua allieva. Infine un colpo di tallone spezza la sua colonna vertebrale e cade a terra esalando l’ultimo respiro.

Myristica cecchina con precisione “l’uomo delle lame” piantandogli una freccia nel visore rendendolo temporaneamente cieco. L’essere si contorce ad una velocità innaturale poi balza in piedi, scatta verso l’arciera e cerca di portare un colpo alla cieca, Myristica schiva contrattacca e va a segno ma non riesce ad interrompere l’azione del nemico che colpisce numerose volte il filosofo.

Le sanguisughe si avvicinano mentre Piotr esorta Diogenes ad “arrotolare il terreno su nemici e macchinario per andare poi a casa”, ma lo psicoscienziato, che sa bene cosa deve fare, tenta di assorbire energia dal macchinario che nel frattempo aveva iniziato a pulsare. Rayanna si libra in aria, la sua pelle sembra invecchiare di colpo e mentre è in volo emana scariche di elettricità che per poco non colpiscono i crypto di Diogenes il quale riesce nell’intento di assorbire energia dal macchinario quasi riuscendo a spegnerlo. 

Nell’aria, proveniente non si sa da dove, un grido - nuoooo pazzi!-

Myristica attacca e si rende conto che il mostro dalle mani taglienti si sta rigenerando. Mani di lama allora attacca furiosamente alla cieca e colpisce tutti comprese le salamandre. Una di loro muore e l’altra va a ingrossare le fila delle compagne che affrontano gli altri invasori 

Yanagi ha presto la meglio su tutte le quattro salamandre [sfruttando le aperture di guardia conseguenti i loro goffi attacchi].

Mentre la sala comincia a tremare arrivano degli omuncoli a portare la notizia al professore dell’arrivo in città di intrusi...

Diogenes, ferito, si teletrasporta più vicino al macchinario per assorbirne l'energia e Rayanna gli vola dietro per proteggerlo.

La solita voce si materializza nella mente dei compagni dicendo che “disattivando la macchina succederebbero cose brutte, che peggioreranno le speciazioni e che tutta la zona ne sarà colpita. Il gruppo avrà molti morti sulla coscienza”... Nessuno di loro gli crede ovviamente.

Rayanna raccoglie le sue energie per colpire la macchina. Il suo aspetto muta e da una donna matura ringiovanisce fino a diventare una bambina, quindi scaglia un'ondata di gelo così intensa da far spezzare qualcosa all'interno del macchinario, che si spegne e piomba nel silenzio.

Piotr senza più nemici a sbarrargli la strada carica rabbiosamente "mani di lame" e lo sventra buttandolo indietro di tre metri. La sospettosa Myristica, che ha visto rigenerarsi miracolosamente le carni dell’avversario, si avvicina, attiva la "Fiera" ed è pronta a decapitarlo.

Yanagi corre urlando verso gli omuncoli mentre il soffitto comincia a crollare. Gli esserini si danno alla fuga. Diogenes saccheggia il corpo di Arliatark trovando alcune cose interessanti. Myristica fallisce per due volte i tentativi di decapitare "mani di lame" e può raccogliere la testa solo dopo che Piotr, con un pesante colpo d’ascia, l’ha fatta volare via. L’ultima bottiglia di grappa viola del westan viene usata per bruciare il corpo del mostro che non voleva saperne di smettere di rigenerarsi.

Mentre il soffitto continua a crollare il gruppo si riunisce attorno a Diogenes per il teletrasporto...

Fine cinquantaquattresima puntata.


Resoconto a cura di Piotr
Immagine by Franco Carlesimo

giovedì 1 ottobre 2020

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #31


In quel tempo, Diogenes aveva declamato un’orazione nella pubblica piazza, e si era recato alla Locanda dei 5 coltelli per ricevere i meritati complimenti e dare sollievo alla sua gola secca con un po’ di vino.

Mentre brindava con i suoi seguaci e altri ammiratori, un commerciante emerse dalla folla e, con sguardo severo e fare prepotente, apostrofò il Maestro: “Vi sento sempre parlare; ovunque e di ogni argomento. Eppure voi non conducete nessuna attività profittevole per voi o per la comunità, non avete nessun ruolo nell’amministrazione cittadina, né all’interno della Corporazione. Siete solo un annoiato, indifferente a quello che gli accade attorno, che si autodefinisce filosofo per darsi un titolo che non esiste. Nelle vostre orazioni non spiegate mai nulla, non proponete mai soluzioni ai problemi che descrivete. Dov’è l’utilità in tutto questo?” 

Tutti i presenti rimasero in silenzio, osservando Diogenes in attesa di una sua replica, che non tardò molto ad arrivare, una volta che il Maestro ebbe sorriso come solo lui sa fare: “Vedi amico mio, la filosofia non ha nulla a che fare con lo spiegare, o con il risolvere. Si tratta di provare, e descrivere, ciò che ci circonda; in fin dei conti si tratta di indifferenza perspicace. Se quindi io sono così indifferente come sostieni, allora sono il più grande dei filosofi.”

Diogenes alzò il calice e tutti bevvero alla salute degli indifferenti.

lunedì 21 settembre 2020

[RdL] Tre metri dietro Piotr

Hanging Rat by Taj Mattingly

Miniera abbandonata, mattino del 6° tehner crescente (29 aprile)

Rayanna non si trova, le guardie sostengono sia uscita assieme al gruppo. Dall’analisi delle tracce non sembra essersi allontanata e per Fioravante, che percepisce il magico, potrebbe aver usato i suoi poteri per un salto spazio temporale. Non potendo attenderla in eterno il gruppo dà seguito al piano originario, teletrasportarsi a Campiglia nei pressi della torre per studiare la situazione.

Campiglia, mattino del 6° tehner crescente (29 aprile)

Non appena compiuto il salto qualcosa salta subito all’occhio e alle narici. Odore di fogna e mucchi di sterco di varie dimensioni calpestato da una miriade di piccole orme. Myristica e Fioravante si nascondono per osservare i dintorni mentre il resto del gruppo penetra nell’edificio vicino, dove già avevano fatto un sopralluogo. Quattro omuncoli giocano con un grosso topo legato appeso al soffitto e, distratti, non si avvedono della morte che li coglie impersonificata dall'ascia del westan e dei calci del maestro Yanagi. Altri tre o quattro creature vengono trucidate al piano di sopra rendendo sicuro l’edificio. 

Rayanna ricompare nella casa come se si fosse addormentata e non sa spiegare l’accaduto.

Fuori intanto la situazione sta peggiorando, un incredibile brulicare di migliaia di creature, persino sui tetti, sembra aver circondato la casa occupata dal gruppo e li spinge a ricongiungersi. 

Dopo aver usato la visione a distanza di Rayanna per controllare che Arliatark si trovasse nel suo laboratorio si procede al teletrasporto per avere il vantaggio della sorpresa. Il primo tentativo fallisce per colpa di una sorta di scudo protettivo che evidentemente il professore aveva installato conoscendo le abilità del suo nemico. Il secondo tentativo riesce ma con grande sforzo mentale del filosofo.

Arliatark è veloce ma incredibilmente Piotr lo è di più e si avvicina mentre una freccia letale di Myristica colpisce il bersaglio. Il westan cerca di portare un colpo per abbassare le difese ma senza riuscirvi. Il maestro con una azione combinata con la sua allieva invece colpisce molto duro. Anche Fioravante, che impugna l’arco di Galaele, manca il bersaglio: una sorta di aura di energia protegge lo psicoscienziato e rende quasi impossibile colpirlo.

Con un gesto rabbioso della mano Arliatark provoca un’onda d’urto che tenta di spazzare via tutti gli invasori. Piotr pianta i piedi e non si muove pur subendo non pochi danni, Yanagi schiva agilmente e fa una finta mettendosi in condizione di portare più facilmente il colpo successivo, mentre Diogenes assorbe l’onda d’urto proteggendo anche chi stava dietro di lui.

Il contrattacco del filosofo è durissimo, crea nella mente del professore una psicosi distruttiva che lo costringe a portare le mani alla testa per il dolore e ad emettere un urlo straziante che pare arrivare da ovunque tutto intorno... Il sospetto che sia collegato ai macchinari intorno balena subito nella mente dei compagni...

Fine cinquantatreesima puntata.


Resoconto a cura di Piotr
Immagine (c) Taj Mattingly

lunedì 14 settembre 2020

[RdL] Prima regola: negare anche di fronte all'evidenza

== Awakening == by Thomas Brissot

Miniera abbandonata, sera del 6° ahoer crescente (28 aprile)

Il gruppo si domanda il significato della frase “Il tocco del suo sangue”, ma lo fa molto brevemente perché la strada che percorrerà lo porterà dalla parte opposta di questi epici eventi.

Sbarazzarsi di Arliatark e salvare Galaele è l’obiettivo. Rayanna millanta di poter tornare facilmente indietro nel tempo dimenticandosi di spiegare le catastrofiche conseguenze sulla linea degli eventi, ma evidenziate prontamente da Diogenes che fortunatamente ricorda qualcosa che deve aver letto nei suoi studi (fra una visita all’osteria e a madama Leonilda). Piotr aveva già proposto di tornare indietro nel tempo ed impedire il rapimento dei compagni ma il piano è ritenuto troppo rischioso per le suddette conseguenze.

Diogenes si reca da Erinnio per far recapitare a Lassaliti un messaggio: “il colpevole degli omicidi abita dentro la bambina”.

Intanto fa ritorno al campo Severio l’ammazza giganti che riferisce di aver trovato un vecchio gigante nel bosco e di poterlo forse rimettere in funzione. Parte nel bosco affiancato da Piotr e un paio di ragazzi nerboruti per effettuare le riparazioni in quella stessa notte.

Mentre tutti si rilassano chi dormendo chi fumando e chi ciondolando inutilmente, Myristica incuriosita dalla nave volante decide di ispezionarla. Si nasconde nei pressi di un boccaporto e quando due dell’equipaggio vi entrano per fare un controllo si intrufola dalla passerella dietro di loro. I due raggiungono quella che sembra essere il punto di comando della nave e azionano un pannello. Purtroppo parlano in lingua auran e tutti i simboli lucette linee e cerchi sui visori sono sconosciuti a Myristica che si insospettisce ancora di più e decide di ispezionare ulteriormente la stanza dopo che l’equipaggio è uscito. Purtroppo qualcosa si accende, quello che sembra un conto alla rovescia diventa sempre più luminoso e preoccupante. Quando arriva allo zero scatta un allarme così rumoroso da rischiare di attirare l’attenzione dell'equipaggio, Myristica decide di sottrarre i primi fascicoli a portata di mano (un manuale di calibrazione per il cannone a pressione, dirà poi Fioravante) e di fuggire ma nel farlo urta uno degli uomini che stavano rientrando. E’ così veloce però da riuscire a non farsi riconoscere e fuggire nel buio del bosco per poi tornare a dormire come se nulla fosse... ma l’allarme viene dato.

Luogo imprecisato del bosco, notte del 6° ahoer crescente (28 aprile)

Nella notte le riparazioni al gigante vengono effettuate e al mattino è giunto il momento di brindare con un bicchierino di grappa viola che il Westan offre a Severio per scusarsi di una certa bottiglia rotta…

Miniera abbandonata, mattino del 6° tehner crescente (29 aprile)

Al mattino dopo il gruppo decide di andare a cercare Piotr ma all’uscita della miniera si para davanti Dairac accusandoli più o meno esplicitamente di essere penetrati nella “sua” nave. Myristica si auto accusa pensando che non ci sarebbero state grosse conseguenze ma si finisce davanti a Erinnio e complice un Diogenes nervoso per non aver dormito bene si finisce per litigare. Il gruppo non è più ben accetto ed è diventato nemico della resistenza.

Piotr di ritorno con Severio va a fare rapporto a Erinnio. Il westan lavorava per la resistenza prima ancora di conoscere il resto del gruppo, quindi non è nei guai come il resto dei suoi “compagni di viaggio”. Li seguirà per salvare Galaele ma potrà tornare in futuro e combattere ancora tra le fila della resistenza, anzi nel frattempo avrà il compito di “tenerli d’occhio”...

Fine cinquantaduesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine (c) Thomas Brissot

giovedì 3 settembre 2020

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #30


In quel tempo, Diogenes aveva appena finito di declamare una delle sue orazioni più riuscite e riceveva i complimenti dei suoi seguaci e del pubblico che aveva avuto la fortuna di assistere al discorso. 

Fu proprio in quel momento che un commerciante di Lisalania, noto per il suo modo di fare burbero, maleducato e volgare, decise di apostrofare il Maestro con epiteti che qui non verranno riportati per educazione e buon gusto. Mentre inveiva contro Diogenes, l’uomo gli agitava a pochi centimetri dalla faccia un dito, come se volesse con lo stesso colpirlo.

Il Maestro non si scompose e face uno di quei suoi pacati sorrisi con cui deliziava tutti, poi prese la mano minacciosa del commerciante tra le sue e la strinse con vigore ringraziandolo della critica costruttiva. L’uomo fu costretto ad andarsene senza ulteriori commenti.

A quel punto uno dei presenti chiese. “Ma come potete sopportare tanta cattiveria?”

Diogenes sorrise: “Il fatto, amico mio, è che io amo moltissimo l’umanità. Ma veramente molto, al di là dell’immaginabile. Anche perché, se presi uno a uno, gli esseri umani sono insopportabili.”

giovedì 20 agosto 2020

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #29

Il Sapere Nuovo

In quel tempo, Diogenes si sentiva molto frustrato. Teneva le sue prime orazioni  il suo stile era un po’ grezzo, riscontrava poco successo col pubblico e faceva fatica a rendere godibile la sua filosofia.

Voleva in qualche modo riuscire a dimenticare e prendersi una pausa dalle sue preoccupazioni, perciò, insieme ai suoi primi seguaci, si recò alla Locanda dei 5 Coltelli, per poter annegare le sue preoccupazioni nell’alcool.

Insieme si sedettero a un tavolo e attesero la fine dello spettacolo della Locandiera per poter ordinare. La locandiera venne al tavolo, sussurrò qualcosa all’orecchio di Diogenes e si allontanò. Il Maestro allora si alzò dal tavolo, raggiunse la locandiera e le strinse la mano, salutandola poi con un bacio alla guancia.

Una volta usciti dalla locanda uno dei seguaci chiese a Diogenes: “Maestro, non volevate bere?”

Diogenes sorrise e rispose: “Volevo annegare le mie frustrazioni nell’acool, ma oggi sono stato battuto anche in arguzia: mi è stato detto che stasera chi beve per dimenticare avrebbe dovuto pagare prima.” 

Fu così che quella sera il Maestro non dimenticò di pagare.

giovedì 9 luglio 2020

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #28


In quel tempo, Diogenes si godeva insieme ai suoi seguaci una bevanda rinfrescante, fuori dalla Locanda dei 5 coltelli. Era piena estate ed erano le prime ore della sera, il sole stava per calare.

Poche persone passeggiavano per la città, i più, infatti, preferivano trovare un angolo ventoso o in ombra e godersi un minimo di sollievo dall’afa. Anche nel vestire alcune “deroghe” erano concesse ai soliti abiti formali. Sia i nobili che la Guardia Cittadina, avevano abbandonato le giacche in casa e quasi nessuno indossava camice o tuniche che coprissero anche il collo. Persino le donne passeggiavano per strada alzandosi le gonne sino al ginocchio.

Mentre il Maestro si godeva la sua bevanda, lungo la via passò un anziano nobile, vestito di tutto punto: pantalone lungo, stivali, camicia bianca, panciotto, cravattino e una raffinata giacca di panno. Il nobile osservò con disprezzo gli avventori della Locanda con i vestiti sbottonati e aperti e con i pantaloni alzati, scosse la testa e passò oltre.

Uno dei seguaci di Diogenes incuriosito chiese: “Maestro, sapete chi era quell’uomo che ci guardava con tanto disprezzo?”.

“Era un Imperatore, chiaramente”. Spiazzato il seguace fece una seconda domanda: “Come fate a dirlo Maestro?”. Diogenes sorrise e, togliendosi il cappello e asciugandosi un po’ di sudore col dorso della mano, rispose: “Perché gli Imperatori guardano con disprezzo chi cerca di sopravvivere e passano oltre ignorandoli; al contrario coloro che vengono disprezzati dagli Imperatori restano dove sono in attesa che ne passi un altro.”

lunedì 6 luglio 2020

[RdL] Il potere logora... chi non ce l’ha

Dairac Pasenhor (Character Sketch by Nina Kunze)
Miniera abbandonata, mattino del 6° ahoer crescente (28 aprile)

Anche per il capitano Doriana, Arliatark è chiaramente fuori di testa. Il potere come spesso accade logora. Campiglia non è il luogo migliore per nascondere la nave ma se non c’è altro andrà bene. Bisognerà fare un giro molto lungo per evitare Lisalania ma la nave corre il rischio di venire comunque avvistata. Per il suo aiuto pretende la collaborazione stabile di Diogenes usando le parole "...però in cambio sarai mio". Il filosofo prende molto male la scelta di quelle parole e tronca qualsiasi possibilità di ulteriore negoziazione, con grande scorno di Fioravante e Hisui. "Visto com'è finito il precedente psicoscienziato macchinista ha fatto bene", pensano Piotr e Yanagi.

Nel frattempo l’ennesima scarica di Rayanna semina il panico rimbalzando su una pietra e andando a scatenare un principio di incendio subito spento da Piotr. Dopo questo evento la sciamana sarà considerata troppo pericolosa per poter viaggiare sulla nave volante.

Dairac torna sulla nave per poi scendere nuovamente da una passerella laterale. E' seguito da tre uomini della nave che stanno trasportando un fagotto di dimensione e forma umana. Sicuramente si tratta del corpo dello psicoscienziato assassinato poco prima. Arabella li conduce in un luogo poco lontano dalla miniera. Piotr nota che gli uomini sono armati (nonostante si abbiano dichiarato la resa) e si insospettisce.
Mentre Myristica svanisce nelle ombre per pedinare il gruppetto, Piotr e Yanagi si avvicinano al gruppetto e chiedono di poter verificare cosa si cela sotto il sudario, per accertarsi che non sia una messinscena. Le sue azioni rischiano di scatenare una rottura diplomatica. Lo stesso maestro ritiene strano che dei nemici che si sono arresi girino liberamente armi in pugno nel campo della resistenza e vuole scortare per precauzione la ragazza. Riesce a convincere mastro Erinnio, sopraggiunto per sedare gli animi, a presenziare alla sepoltura mentre Piotr viene soddisfatto e si accerta che il cadavere sia effettivamente tale.

Myristica torna per informare dell’accaduto Diogenes che sta studiando i cripto sottratti a Samaele. Quindi si reca non vista nei pressi delle stanze dei capi e riesce a cogliere origliando diverse informazioni. L'Occhio di Nahati monta una nuova arma, probabilmente un prototipo unico, che Doriana si è rifiutata di usare contro la folla radunatasi davanti alla Corte Giuvenile. E’ riuscita a convincere l'ingegnere della Corporazione a non farle fare rapporto dicendogli che conosceva l’ubicazione della base ribelle e la avrebbe usata direttamente su quell’obiettivo per stroncare la ribellione. Salvo poi, appena arrivati a destinazione, uccidere l'ingegnere per evitare che la notizia del tradimento di Doriana fosse giunto alla Corporazione. Sulla nave ci sono altri 15 uomini oltre al capitano e al primo ufficiale Dairac.

Seguono discussioni sul come Diogenes avrebbe dovuto affrontare la situazione e sul cosa fare nell'immediato futuro. Diogenes è intransigente: "Nell'immediato futuro voglio dormire, è passato troppo tempo dall'ultima volta che l'ho fatto." Gli altri convengono che si tratta di una buona idea e passano tutti le successive otto ore a dormire o comunque riposarsi.

Miniera abbandonata, sera del 6° ahoer crescente (28 aprile)

A seguito di un incontro fortuito per i corridoi della miniera, Doriana chiede chiarimenti riguardo a bisbigli che sente provenire da Fioravante. Diogenes le legge la mente e riesce a sentire la parola serund che in antica lingua auran significa “discendenza”. Fioravante capisce che la parola è legata allo scarabeo, e collega anche le tre profezie di Piotr. In modo un po' goffo ne parla a Doriana che mostra scarso interesse e replica dicendo che parlare di profezie al diretto interessato è causa di sventura. Ma quando estrae lo scarabeo lei come in trance lo tocca, ed in quel momento dall'oggetto si proietta un raggio di luce che forma la frase:
“Il tocco del suo sangue”...

Fine cinquantunesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Revisione a cura di Ohmnibus
Immagine (c) Nina Kunze

lunedì 29 giugno 2020

[RdL] La manovra Piotr

Capitano Doriana Al Rateph (ST by Kseniia Tselousova)
Miniera abbandonata, alba del 6° ahoer crescente (28 aprile)

Erinnio viene prontamente informato dell’arrivo della nave volante dal gruppo, oramai abituato a sentire e riconoscerne il rumore. La resistenza cerca di armarsi per fronteggiare la minaccia incombente come può: archi e frecce. Mentre Diogenes si teletrasporta alla residenza Von Matterhorn per recuperare l’equipaggiamento gli altri tentano infruttuosamente di trovare un’altra uscita passando per il fiume sotterraneo, ma il percorso è sconosciuto, l’aria è poca e il buio rende tutto più complesso.

Residenza Von Matterhorn, alba del 6° ahoer crescente (28 aprile)

Arrivato nella stanza di Ted, Diogenes si accorge subito che qualcosa non va, la stanza è a soqquadro e dalla porta aperta sente le voci ed i suoni dei soldati che stanno perquisendo la residenza. Ted e altri due servitori vengono arrestati e portati via. Una delle guardie ha un sacco pieno di roba. Sperando si tratti dell'equipaggiamento dei suoi amici, si teletrasporta alle spalle del soldato per poi teletrasportare lui, sacco e soldato indietro, nei pressi della miniera. Ma invece di arrivare dentro alla miniera si ritrova di fronte a questa, e la nave volante è sopra le loro teste. Il soldato frastornato e spaventato lascia cadere il sacco e fugge. Diogenes prontamente afferra il sacco ed entra in miniera: fortunatamente nel sacco c'è l'equipaggiamento tanto agognato.

Miniera abbandonata, alba del 6° ahoer crescente (28 aprile)

Piotr richiude la chiusa nella speranza che l'acqua dei pozzi scenda mostrando una via di uscita ma anche questo tentativo è un buco nell'acqua.
Gli uomini della resistenza si preparano al combattimento: il piano consiste nello sparpargliarsi nel bosco per colpire la nave con quello che hanno, aumentando le possibilità di fuga di ognuno di loro. Piotr propone a Rayanna di creare un tunnel spazio-tempo per penetrare in massa nella nave volante ed attaccarli a sorpresa dall'interno. Mentre sta fantasticando di passare alla storia nella battaglia di inizio della nuova guerra impossessandosi di una nave volante con quella che sarebbe stata nominata “manovra Piotr”, Myristica che era uscita in avanscoperta si accorge che la nave sta esponendo bandiera bianca.
Fra lo stupore di tutti la nave atterra e il capitano Doriana Al Rateph col secondo in comando Dairac Pasenhor si arrendono alla resistenza con alcuni soldati a lei fedeli. La donna dice di averne abbastanza del comportamento del suo popolo, secondo Erinnio è famosa per aver evitato inutili spargimenti di sangue e per questo è sempre stata osteggiata. Doriana informa di essere stata costretta ad uccidere lo psicoscienziato addetto ai motori, unico non fedele a lei ma alla corporazione. Tuttavia uno psicoscienziato è necessario a riattivare i motori della Occhio di Nahati, e serve in fretta perché gli uomini di Skiorh Kerruth non ci metteranno molto a localizzare la nave. Diogenes si dichiara in grado di mettere in moto la nave, ma deve prima dirimere il dilemma morale: salvare Galaele o aiutare la resistenza?

Fine cinquantesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Revisione a cura di Ohmnibus
Immagine (c) Kseniia Tselousova