giovedì 5 marzo 2020

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #20


In quel tempo, Diogenes aveva tenuto alcune lezioni nei paesi limitrofi, come Mandolina e Coppetti, attirando così l’attenzione di tutta la zona sulla sua filosofia e le sue capacità oratorie.

Forse grazie al passaparola di qualche viaggiatore, notizie e stralci delle sue orazioni arrivarono fino a Serravalle, alle orecchie di un oratore politico che riscuoteva un certo successo nella capitale. L’oratore decise allora di recarsi sino a Lisalania per ascoltare una delle orazioni di Diogenes e cercare di carpirne i segreti.

L’oratore ascoltò una delle orazioni del Maestro, che riscosse l’usuale successo, poi cercò di prendere da parte Diogenes per commentare l’orazione con lui. Si avvicinò e, afferrato il Maestro per un braccio, disse: “Avete una bella orazione, Signore, ma mi pare che vi soffermiate troppo alla superficie delle cose per essere veramente incisivo o interessante.”

Diogenes si strinse ancora di più all’oratore, toccandogli il braccio a sua volta, e rispose: “Solo dopo aver esaurito la superficie delle cose ci si può spingere a cercare quel che c’è sotto. Spesso, però, la superficie delle cose è inesauribile.”

Poi divincolò il braccio e si diresse a ricevere i meritati complimenti della folla che aveva ascoltato l’orazione.

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