giovedì 9 luglio 2020

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #28


In quel tempo, Diogenes si godeva insieme ai suoi seguaci una bevanda rinfrescante, fuori dalla Locanda dei 5 coltelli. Era piena estate ed erano le prime ore della sera, il sole stava per calare.

Poche persone passeggiavano per la città, i più, infatti, preferivano trovare un angolo ventoso o in ombra e godersi un minimo di sollievo dall’afa. Anche nel vestire alcune “deroghe” erano concesse ai soliti abiti formali. Sia i nobili che la Guardia Cittadina, avevano abbandonato le giacche in casa e quasi nessuno indossava camice o tuniche che coprissero anche il collo. Persino le donne passeggiavano per strada alzandosi le gonne sino al ginocchio.

Mentre il Maestro si godeva la sua bevanda, lungo la via passò un anziano nobile, vestito di tutto punto: pantalone lungo, stivali, camicia bianca, panciotto, cravattino e una raffinata giacca di panno. Il nobile osservò con disprezzo gli avventori della Locanda con i vestiti sbottonati e aperti e con i pantaloni alzati, scosse la testa e passò oltre.

Uno dei seguaci di Diogenes incuriosito chiese: “Maestro, sapete chi era quell’uomo che ci guardava con tanto disprezzo?”.

“Era un Imperatore, chiaramente”. Spiazzato il seguace fece una seconda domanda: “Come fate a dirlo Maestro?”. Diogenes sorrise e, togliendosi il cappello e asciugandosi un po’ di sudore col dorso della mano, rispose: “Perché gli Imperatori guardano con disprezzo chi cerca di sopravvivere e passano oltre ignorandoli; al contrario coloro che vengono disprezzati dagli Imperatori restano dove sono in attesa che ne passi un altro.”

lunedì 6 luglio 2020

[RdL] Il potere logora... chi non ce l’ha

Dairac Pasenhor (Character Sketch by Nina Kunze)
Miniera abbandonata, mattino del 6° ahoer crescente (28 aprile)

Anche per il capitano Doriana, Arliatark è chiaramente fuori di testa. Il potere come spesso accade logora. Campiglia non è il luogo migliore per nascondere la nave ma se non c’è altro andrà bene. Bisognerà fare un giro molto lungo per evitare Lisalania ma la nave corre il rischio di venire comunque avvistata. Per il suo aiuto pretende la collaborazione stabile di Diogenes usando le parole "...però in cambio sarai mio". Il filosofo prende molto male la scelta di quelle parole e tronca qualsiasi possibilità di ulteriore negoziazione, con grande scorno di Fioravante e Hisui. "Visto com'è finito il precedente psicoscienziato macchinista ha fatto bene", pensano Piotr e Yanagi.

Nel frattempo l’ennesima scarica di Rayanna semina il panico rimbalzando su una pietra e andando a scatenare un principio di incendio subito spento da Piotr. Dopo questo evento la sciamana sarà considerata troppo pericolosa per poter viaggiare sulla nave volante.

Dairac torna sulla nave per poi scendere nuovamente da una passerella laterale. E' seguito da tre uomini della nave che stanno trasportando un fagotto di dimensione e forma umana. Sicuramente si tratta del corpo dello psicoscienziato assassinato poco prima. Arabella li conduce in un luogo poco lontano dalla miniera. Piotr nota che gli uomini sono armati (nonostante si abbiano dichiarato la resa) e si insospettisce.
Mentre Myristica svanisce nelle ombre per pedinare il gruppetto, Piotr e Yanagi si avvicinano al gruppetto e chiedono di poter verificare cosa si cela sotto il sudario, per accertarsi che non sia una messinscena. Le sue azioni rischiano di scatenare una rottura diplomatica. Lo stesso maestro ritiene strano che dei nemici che si sono arresi girino liberamente armi in pugno nel campo della resistenza e vuole scortare per precauzione la ragazza. Riesce a convincere mastro Erinnio, sopraggiunto per sedare gli animi, a presenziare alla sepoltura mentre Piotr viene soddisfatto e si accerta che il cadavere sia effettivamente tale.

Myristica torna per informare dell’accaduto Diogenes che sta studiando i cripto sottratti a Samaele. Quindi si reca non vista nei pressi delle stanze dei capi e riesce a cogliere origliando diverse informazioni. L'Occhio di Nahati monta una nuova arma, probabilmente un prototipo unico, che Doriana si è rifiutata di usare contro la folla radunatasi davanti alla Corte Giuvenile. E’ riuscita a convincere l'ingegnere della Corporazione a non farle fare rapporto dicendogli che conosceva l’ubicazione della base ribelle e la avrebbe usata direttamente su quell’obiettivo per stroncare la ribellione. Salvo poi, appena arrivati a destinazione, uccidere l'ingegnere per evitare che la notizia del tradimento di Doriana fosse giunto alla Corporazione. Sulla nave ci sono altri 15 uomini oltre al capitano e al primo ufficiale Dairac.

Seguono discussioni sul come Diogenes avrebbe dovuto affrontare la situazione e sul cosa fare nell'immediato futuro. Diogenes è intransigente: "Nell'immediato futuro voglio dormire, è passato troppo tempo dall'ultima volta che l'ho fatto." Gli altri convengono che si tratta di una buona idea e passano tutti le successive otto ore a dormire o comunque riposarsi.

Miniera abbandonata, sera del 6° ahoer crescente (28 aprile)

A seguito di un incontro fortuito per i corridoi della miniera, Doriana chiede chiarimenti riguardo a bisbigli che sente provenire da Fioravante. Diogenes le legge la mente e riesce a sentire la parola serund che in antica lingua auran significa “discendenza”. Fioravante capisce che la parola è legata allo scarabeo, e collega anche le tre profezie di Piotr. In modo un po' goffo ne parla a Doriana che mostra scarso interesse e replica dicendo che parlare di profezie al diretto interessato è causa di sventura. Ma quando estrae lo scarabeo lei come in trance lo tocca, ed in quel momento dall'oggetto si proietta un raggio di luce che forma la frase:
“Il tocco del suo sangue”...

Fine cinquantunesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Revisione a cura di Ohmnibus
Immagine (c) Nina Kunze