lunedì 30 novembre 2020

[RdL] Passeggiata al chiaro di luna

Frederigo De' Frederighi (portrait by Andrei-Pervukhin)

Casa delle meraviglie di madama Leonilda, notte del 6° enhor crescente (30 aprile)

La costruzione del piano è un po’ incerta come al solito. "Tu voli?" "Si..." "Sei invisibile?" "No, ma passo attraverso i muri". Diogenes si può teletrasportare ma non vede. Si propone di fare il giro largo. E c’è che dubita del senso di orientamento. Passare dalle fogne sarebbe pericoloso per i mostri non-morti che ci saranno...

Di casa De' Frederighi si sa che di notte la servitù se ne va, rimarranno solo lui e la servetta. Si farà quindi alla vecchia maniera. Fioravante e Myristica, ossia i più agili silenziosi e utili allo scopo, entreranno dal tetto. Per arrivare all’obbiettivo occorrerà attraversare un ponte due strade principali e mezza città senza farsi scoprire. Lo scarabeo e La Fiera vengono affidati a Piotr. Il westan difenderà lo scarabeo a costo della vita probabilmente perché in base alle visioni di Rayanna è proprio la sua vita ad essere in gioco.

I due appena usciti dalla stanza incontrano casualmente Flordalia nei corridoi, in un primo tempo negano di voler uscire ma lei è così perspicace che indica loro la più discreta uscita secondaria.

Lisalania, notte del 6° enhor crescente (30 aprile)

Il cielo è abbastanza limpido e non blocca la luce della luna, la città è silenziosa e il silenzio è interrotto dal latrare dei cani e dal verso di qualche gufo. Si muovono passando da un ombra all’altra sfruttando ogni spiraglio di buio. Silenziosi come topi attraversano il ponte ma prima di uscire dal parapetto si sentono passi venire nella loro direzione. Con uno scatto oltrepassano la strada senza essere visti, ma Fioravante non è stato abbastanza silenzioso e ha insospettito le guardie che avanzano per controllare. Sprecacenere si mimetizza e diventa tutt’uno con una porta... il suo addestramento lo ha salvato. Le strade più grandi sono tutte presidiate da guardie che fanno la ronda. A fatica, fra scalate, salti dai tetti e attraversamenti di incroci, i due riescono a raggiungere il tetto della casa di De' Frederighi.

Casa di De' Frederighi, notte fonda del 6° enhor crescente (30 aprile)

Scassinando un lucernaio penetrano in una stanza buia che è piena di cianfrusaglie, probabilmente la soffitta. Un’altra botola porta di sotto tramite una scala che scende verso un corridoio buio. Non appena aperta la botola una figura dalle forme femminili si affaccia da una porta e guarda in direzione di una porta socchiusa da cui filtra la luce di una lanterna e dalla quale si sente un mormorio lamentoso. Dopo pochi istanti la donna si rinchiude di nuovo dentro alla stanza senza aver nemmeno sospettato della presenza di intrusi. Myristica scende in avanscoperta col favore del buio e scopre un uomo in là con gli anni farneticare e cercare informazioni su dei libri. In base a quello che dice sembra gravemente disturbato. Il desiderio di ucciderlo immediatamente la pervade, ma sceglie di riunirsi a Fioravante e si posiziona a lato della porta della servetta per precauzione. Proseguendo l’ispezione, l’abitazione sembra quella di un accumulatore seriale. Alcune teche, molta confusione, oggetti appoggiati su altri oggetti. Molto difficile in quella confusione trovare la pergamena. Dopo aver perquisito la stanza Fioravante riconosce parecchie cose interessanti ma troppo ingombranti per essere sottratte. Poi gli occhi cadono sulla pergamena di Kalarones che però ha il sigillo rotto ed è stata srotolata. De' Frederighi deve averla letta ed essere impazzito. Fioravante percepisce che è avvenuta una forte magia ma ormai sembra svanita. La pergamena è vuota... si è trasferita sul corpo di De' Frederighi... Mentre decidono il da farsi, una voce femminile da sopra chiede nel silenzio se ci sia qualcuno. Myristica sparisce nelle ombre e Fioravante si appiattisce come al solito. La donna scende con una ciabatta in mano. Myristica attende immobile mentre la figura si avvicina, 5 metri, 4, 3, 2 e poi… vede qualcosa, si gira di scatto e urlando cerca di fuggire ma la arbrone la immobilizza e le tappa la bocca, mentre Fioravante le dà una botta in testa per tramortirla. Viene quindi legata, imbavagliata e riportata nel suo letto. Myristica decide allora di portare a termine la “sua” missione personale e tenta di freddare l’odiato De' Frederighi con una freccia ma ce ne vogliono due per abbatterlo. 

“Questo è per il clan Eleuthera!”, dice l’assassina. 

“Io l’ho fatto solo... per volere di Ingramio”, replica il vecchio esalando l'ultimo respiro.

Il corpo senza vita è completamente coperto di scritte fino alla base del cranio. Essendo improbabile riuscire a trasportare il cadavere o scuoiarlo come propone Myristica, Fioravante tenta di decifrare il testo ma il significato non gli è chiaro, ma capisce che si tratta di un rituale e l'efficacia del testo è legato al potere della pergamena che si è trasferito sul corpo. Fioravante vuole tentare di portare via il corpo arrotolato in un tappeto. Forse si potrebbe semplicemente lasciarlo lì per tornare a prenderlo con Diogenes e teletrasportarlo via, il tutto prima che si trasformi in un pericoloso non-morto...

Fine cinquantanovesima puntata.


Resoconto a cura di Piotr
Immagine by Andrei-Pervukhin

giovedì 12 novembre 2020

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #32


In quel tempo, Diogenes cercava di fuggire in ogni modo dagli incarichi lavorativi che il padre, il Conte Lorenzo, voleva affidargli. 

Il Conte Von Matterhorn, infatti, credeva che se avesse riempito di impegni lavorativi Diogenes, egli sarebbe stato costretto ad affrontarli in qualche modo e non avrebbe più avuto tempo, o forze, per le sue orazioni e le sue uscite serali.

Fu allora che Diogenes mise a punto il suo metodo per evitare accuratamente ogni contatto verbale, o scritto, con il padre. La sua giornata aveva rigidi orari, anche mattinieri, ed ogni minuto della sua giornata era programmato rigidamente sullo schivare gli incarichi che potevano essergli attribuiti dal Conte.

Durante questo periodo, Diogenes trascorreva spesso le serata all’Insegna Grigia, ben sapendo che fosse impossibile incontrare lì il padre. Fu allora che uno dei suoi seguaci gli chiese: “Maestro, ultimamente affrontate la vota in modo molto schematico solo per evitare di svolgere compiti che probabilmente vi lascerebbero più libertà nell’organizzare le vostre giornate. Per ché lo fate?”

Diogenes sorrise, tracannò l’ultimo sorso di birra e rispose: “Lo faccio, amico mio, perché quando non si ha carattere, bisogna pur darsi un metodo, altrimenti tutto andrebbe a catafascio.”

Poi si alzò e si diresse verso il luogo in cui avrebbe dovuto essere alla nona ora della sera.

lunedì 9 novembre 2020

[RdL] Il successo non consiste nel non commettere errori, ma nel non ripeterli una seconda volta (o una terza)

Madama Leonilda (Yuda by Tetsuo Hara)

Fattoria Listazzone, sera del 6° tehner crescente (29 aprile)

Ad uno dei portoni si sente battere vigorosamente, una figura ammantata con un bastone piuttosto elaborato e con voce femminile chiede di parlare con Rayanna.

Dice di chiamarsi Aswana ed è una strana versione del passato di Rayanna che è anche molto meno ingenua. Aswana la mette in guardia dall’uso troppo disinvolto del balzo temporale perché troppo pericoloso; infatti nell’ultimo salto manidilama è tornato in vita. Aswana informa la sciamana che la Rayanna anziana sta cercando di creare delle complessità nella trama del tempo e che dovrebbe prestare molta attenzione a non sconvolgere troppo la linea temporale. Rayanna dà ascolto alla nuova versione di sé e non più a quella saggia e anziana e non vuole più saltare nel tempo.

Si torna al piano originario: cercare pergamena e sacerdotessa.

Lisalania, mattino del 6° enhor crescente (30 aprile)

Col viaggio veloce si raggiunge la campagna intorno a Lisalania, Galaele entra in città e affitta una camera ai Cinque coltelli, dove poi il resto del gruppo si teletrasporterà. Nell’attesa del teletrasporto in una stanza sicura, una pattuglia di soldati quasi scopre il gruppo che riesce a nascondersi in un boschetto nei pressi della strada. Convincere Carenna non è facile perché rischia la forca. Comunque alla fine riesce a mettere in comunicazione la sacerdotessa che ha trovato rifugio presso la Casa delle meraviglie di madama Leonilda. Il problema successivo è raggiungere la Casa delle meraviglie senza farsi scoprire. Si opta per il teletrasporto diretto nello studio di madama Leonilda, che ovviamente Diogenes conosce bene.

Casa delle meraviglie di madama Leonilda, tarda mattinata del 6° enhor crescente (30 aprile)

Stanza riccamente addobbata con tinte preponderanti al viola e porpora. Mentre Diogenes si sta camuffando per poi andare a cercare la padrona di casa, la statuaria madama Leonilda entra nella stanza.

Fatti i “rumorosi” convenevoli Leonilda acconsente alle richieste ed esce per avvisare l’ospite che “non si trova sicuramente tra quelle mura” del loro arrivo.

La sacerdotessa accetta di vedere il gruppo, che viene condotto in segreto nelle sue stanze.

I morti hanno preso vita, la cosa è molto più grande di loro. La sacerdotessa offre il suo aiuto. Un risveglio... Arliatark dopo essere stato attaccato da una creatura che lo ha ucciso torna in vita. Gli zombie sono un fenomeno insolito ma non impossibile. Quando un corpo muore può tornare in vita se lo spirito della persona era molto forte. Ma lo spirito subisce un decadimento e non è più come prima e questo spiegherebbe nuova etica distorta del professore. La pergamena sembra l’unico appiglio per rimettere a posto le cose, sebbene la sacerdotessa ammetta di non conoscerne il contenuto. Se non dovessero bastare le sue arti, Hessefa è disposta a riportare tutte le informazioni in merito all’inquisitore dal quale si sta nascondendo, senza tuttavia fare menzione del gruppo.

Per quanto riguarda la pergamena di Kalarones: nella città di Kalarones si dice abbia vissuto una divinità nelle spoglie mortali di un sacerdote. Dopo la sua morte sono state rinvenute alcune pergamene vergate da lui. Il contenuto, si dice, non è adatto agli occhi di un mortale, di conseguenza non ne sono mai stati rotti i sigilli. L’integrità del sigillo e parte del pregio dell’oggetto. Si narra che il contenuto parli di alcuni dei più profondi segreti dei rituali naga. Visto il potere contenuto potrebbe essere persino pericoloso maneggiarla, occorrerà quindi fare molta attenzione.

Si preannunciano giorni molto bui. La situazione politica pure è complicata. Il gruppo ci si riaggiorna a quando sarà in possesso della pergamena.

L’ospitalità è sacra ma il lavoro è lavoro. Per un paio di giorni il gruppo viene accolto gratuitamente, servizi particolari da pagare a parte e viene affidato alle cure della gioviale Flordalia.

Nella loro stanza inizia una discussione su come rub... recuperare la pergamena. Molte informazioni Myristica le aveva già raccolte per suo conto in diversi appostamenti nei primi giorni che si trovava in città. L’appiglio più promettente sembra essere la servetta incinta di De Frederighi, ma anche l’opzione collezionismo col padre di Fioravante potrebbe essere interessante.

Fine cinquantottesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine by Tetsuo Hara