lunedì 11 luglio 2022

La corsa più pazza di Tiwia

Ebaroth Plesil (Red eyes by Jens Claessens)

Torana, sera del 12° ahner pieno (4 settembre)

Lo scambio di accuse fra Diomira e Bastiano si interrompe alla sonora imprecazione di Rodrigo. Attraverso il cannocchiale stava analizzando la situazione: numerosi lavoratori chini nei campi intenti a raccogliere i papaveri, poco lontano delle capanne improvvisate difese da niente meno che una ballista puntata verso il sentiero. Ma proprio quando la sua attenzione cade sul tizio che conoscono come Ebaroth, questo starnutisce e poi si gira immediatamente verso Rodrigo, forse attratto dal riflesso della lente.

Il gruppo si sparpaglia immediatamente nel tentativo di nascondersi al limitare della boscaglia. Non sembra accadere nulla, e il gruppo inizia a discutere sul da farsi. Ridrigo, Silvy e Bastiano sono propensi per attaccare il campo per liberare i prigionieri (ed eventualmente appropriarsi dell'attività), ma Yelena e Carenna sostengono che non sono qui per questo, e che se vogliono aiutarli il modo migliore è tornare a Torana ad avvertire le autorità - anche perché sarebbero comunque dovuti tornare per riaccompagnarli in città.

La discussione fa distrarre il gruppo, a spesa di Silvy che viene colpita da un dardo di balestra. Ebaroth, Il Brillo ed Il Piccozza si sono avvicinati a portata ed hanno sferrato il primo attacco.

Rodrigo avanza incautamente, e lancia una bomba-ragnatela che imprigiona Il Brillo. Viene seguito da Bastiano e Giannunzio, intenzionati ad ingaggiare gli aggressori. Bastiano come un fulmine è sul punto di raggiungere Il Picozza, che però fugge in direzione della ballista, Giannunzio è leggermente indietro rispetto a Rodrigo, e scaglia sfere infuocate. Tutti e due sembrano aver individuato in Ebaroth il capo e tentano di ingaggiarlo in corpo a corpo, ma anche lui opta per una ritirata strategica.

Il Picozza beve da una bottiglietta e sputa una fiammata sulla ragnatela che lo imprigiona, ma fa male i calcoli e viene avvolto egli stesso dalle fiamme.

Ebarot lancia un dardo poi arretra. Viene superato da un proietto di ballista che centra Rodrigo: il guerriero per un attimo viene affascinato dalla precisione con cui è stato scagliato come una falena viene affascinata dalle fiamme, ed allo stesso modo si accorge troppo tardi dello sbaglio. Il colpo genera un'esplosione di dolore alla spalla, e l'impatto lo schianta a terra lasciandolo frastornato.

Diomira, con l'aiuto degli spiriti, spicca un balzo innaturalmente lungo ed atterra a fianco di Rodrigo per prestargli soccorso.

Silvy prima di scendere dall'albero colpisce il Brillo, ancora avvolto dalle fiamme, e lo stesso fa Wotan. Sembra che, in qualche modo, i due traggano mutuo beneficio quando imbracciano un arco contro lo stesso avversario.

Il Brillo è stato colpito anche ad un ginocchio ed è limitato nei movimenti. Giannunzio infierisce ulteriormente con un'altra sfera infuocata. Il criminale divampa ancor più intensamente per poi accasciarsi e spegnersi con un ultimo grido di dolore.

Giannunzio tenta quindi di accorciare le distanze con Ebaroth, ma inciampa e cade malamente. Da un punto della boscaglia scaturisce un fulmine che cade accanto a Giannunzio, e dove impatta col terreno appare Yelena, visibilmente preoccupata per il nordan.

Silvy e Wotan iniziano a loro volta a discendere la china, un po' insicuri sui loro passi, nel frattempo Il Santo sta ricaricando la ballista.

Bastiano dopo avergli fatto perdere l'equilibrio raggiunge Il Piccozza e si appresta a colpirlo.

Rodrigo si alza sibilando il suo odio verso Ebaroth. Diomira, constatato che il compagno è a posto, spicca di nuovo un salto sovrannaturale oltre Ebaroth per sbarrargli la strada. Il capo dei banditi la scosta con facilità, per poi entrare in un disco di ombra solida che si è creato alle spalle della sacerdotessa. Il disco scompare ed Ebaroth appare da un altro disco simile nei pressi della ballista.

Bastiano attacca due volte in rapida successione Il Piccozza, mancandolo. Anche alle spalle di questo appare un disco nero, e lui lo attraversa per mettersi in salvo. Il disco sparisce e dietro ad esso il guerriero vede un dardo di ballista in rapido avvicinamento, ma fortunatamente riesce ad evitarlo.

Ormai Contrari è in fuga da solo avanti al gruppo, unico bersaglio della ballista. Di fianco ad essa Lucinda sta mantenendo aperto il disco di ombra facendo toccare i pomoli dei suoi pugnali, e da questo appare Il Piccozza con aria beffarda. Insieme ad Ebaroth aiutano Il Santo a riarmare la pesante arma da assedio, ma non fanno i conti con la furia di Bastiano che li raggiunge prima che possano scoccare un altro colpo. Ebarot riesce ad attaccare Bastiano con la sua balestra, dopo di ché tutti i malviventi si mettono in fuga seguendo traiettorie diverse. Bastiano intende attaccare Il Piccozza, ma fra di loro si trova Lucinda che dopo aver schivato con apparente semplicità i suoi colpi fa di nuovo toccare i pomoli dei suoi pugnali. Questa volta il disco di ombra si apre alle sue spalle e ne esce una folata di vento nero simile ad uno stormo di pipistrelli spettrali che investono in pieno Bastiano facendolo arretrare di qualche metro e consentendole l'ennesima fuga tattica.

Fine trentaquattresima puntata.


Diario a cura di Bastiano
Revisione a cura di Ohmnibus
Immagine by Jens Claessens

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