lunedì 3 marzo 2025

Tra Choro e Leucosia interferire è eresia

Roccia del Serpente

Collina delle Ossa, metà giornata del 3° tehner crescente (8 aprile)

Klik arretra allontanandosi dalla battaglia per sentirsi più sicuro mentre JJ si lancia all’attacco colpendo con lo stocco qualcosa di legnoso dentro l’armatura del cavaliere. Leucosia continua a lanciare improperi allo spettro per mantenerlo in fuga e l’arcibarone impartisce ordini a tutti gestendo al meglio la battaglia per poi tentare di colpire col suo pesante maglio. Il cavaliere fa un balzo avanti mulinando la spada con un ampio arco teso a colpire tutti i presenti alla mischia. Con un balzo Choro supera tutti affronta il cavaliere e assesta un colpo che lo fa barcollare. 

Rollo si rivolge di nuovo agli spettri con voce profonda e convincente: “Fratelli! Ascoltate la storia di Batta, Chango e Tussuk. Di come sono morti... come voi!!! Morti perché hanno osato oltrepassare la pietra del serpente. Tornate a dimorare nell’oscurità. Anime maledette!” 

Gli spettri si sono lanciati uno sguardo e appaiono meno determinati e pericolosi e Rollo avendo ottenuto quello che si era prefissato si defila nascondendosi nella boscaglia.

Dalla testa mozzata esce un liquido nero denso che si appiccica all’avambraccio del povero Klik. Solo Azlyn riesce a farglielo saltare via prima che faccia troppi danni. Belletto da' il suo contributo con una frase caustica portando “sciagura” al cavaliere e Klik si ributta nella mischia lanciando lampi taglienti. Leucosia osserva un luccichio nel luogo dove era seduto il cavaliere e sempre maldicendo lo spettro si avvicina lentamente per indagare. La battaglia impazza, JJ ubbidisce agli ordini dell’arcibarone impegnando gli spettri mentre il cavaliere continua ad incassare colpi, Klik viene temporaneamente paralizzato dalla paura e Rollo cerca di capire dove sia rotolata la testa, la troverà solo a scontro finito. Leucosia finalmente giunta all’albero raccoglie un medaglione composto da un mosaico di vetro raffigurante il simbolo di un cervo. Lo impugna e rivolgendosi al cavaliere ottenendo di paralizzarlo per un istante, quanto basta all’arcibarone per sferrare il colpo finale. L’armatura crolla, il medaglione si incrina e gli spettri lanciano un terribile urlo prima di svanire.

Nei pressi vengono rinvenute le spoglie, vecchie di una decina di anni, di tre persone che vengono seppellite con un gesto di misericordia da Belletto. JJ si appropria della spada e dello scudo, entrambi imbevuti di potere magico, mentre Leucosia si infila in tasca il medaglione che ha alcune proprietà interessanti. Rollo infila in un sacco il cranio e l’elmo del cavaliere per riportarlo in città. Il resto del corpo e l’armatura viene seppellito con l’intento di, magari, ritornare a prenderlo qualora la famiglia si mostrasse interessata e volesse pagare una lauta ricompensa.

Lo stemma secondo Makrov appartiene alla famiglia Alberone dell’ Orunet, sembra che molti anni fa la famiglia dell’arcibarone abbia rubato dei meriti sul campo di battaglia; l’arcibarone non sembra interessato a riportare le spoglie per riappacificarsi con loro.

La battuta al cinghiale prosegue e dopo poco viene raggiunta una formazione rocciosa che somiglia ad un serpente. Rollo mette a conoscenza il gruppo del contenuto del diario e della pericolosità del luogo dove sono giunti e l’arcibarone decide di spostare lì il campo per proseguire la sua avventura. Ordina ad una parte del gruppo di tornare a smontare il campo. Belletto, Leucosia, Rollo e Choro si mettono in cammino, una volta giunti al campo notano subito che qualcosa non va. Il campo è stato saccheggiato da qualche animale che, a dispetto dei sospetti iniziali, non sembra essere il cinghiale. Le provviste sono sparite. Quattro persone dovranno portare le cose di otto e Leucosia si rifiuta di caricarsi come un mulo. Scoppia un litigio furibondo con Choro che in un primo momento subisce la presenza terrificante ed è costretta a fuggire ma quando la morsa magica viene rilasciata ritorna più arrabbiata che mai e riesce a darle due poderosi pugni prima che Belletto e Rollo riescano a separarle. 

Caricandosi più del dovuto, ma facilitati dall’aver perso il peso delle provviste, il gruppo si riunisce e viene preparato il nuovo campo. Alcune cose non di vitale importanza sono rimaste indietro e verranno recuperate all’indomani mattina o nel viaggio di ritorno. La notizia della perdita del cibo viene accolta con preoccupazione da Makrov che si augura che la caccia al cinghiale vada a buon fine per evitare di dover finire prematuramente la battuta. 

Presi da parte solo i componenti del Palco 51 Leucosia inizia una discussione sull’accaduto e su eventuali provvedimenti da prendere nei confronti di Choro...

Fine diciannovesima puntata.


Diario a cura di Eros Rollone
Revisione a cura di Ohmnibus

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