lunedì 30 ottobre 2023

Prede

Grimock (Bone Crusher by Michał Przybiński)

Tempio del guado, mattino del 3° sener calante (4 ottobre)

La sera prima, su richiesta di Rodrigo, Diomira esamina la “maschera del morto”. Si tratta di un potente artefatto che permette di rivolgere ai trapassati una domanda sul luogo dove si passa la notte. Una volta ottenuta la risposta la maschera dovrebbe staccarsi dal volto. Le informazioni sono accompagnate da un monito di Diomira: “il rapporto con i morti porta un grave fardello”…

E' così che durante la notte nei suoi sogni Rodrigo incontra Azibar, spirito del luogo. Gli chiede se nel tempio ci sono ricchezze non ancora rinvenute, e viene a sapere che tale Sartudef ha una "sepoltura opulenta". Per ottenere tale tesoro occorrerebbe violare dei sepolcri. Non che sia un problema in sé, ma dover ridiscendere nel cuore del tempio fa desistere il Ferretti dai suoi intenti.

Il mattino si discute il da farsi. Si tenta di far reagire le tre chiavi con le armi seguendo una intuizione sbagliata di Bastiano. Quel che ne risulta è che le chiavi sembrano comportarsi solo come deboli rilevatori di magia.

Wotan si trasforma ancora una volta in pantera, e fondendosi con le ombre della foresta riesce ad avvicinarsi abbastanza da capire la sua posizione. Il nemico, un enorme umanoide molto muscoloso, li attende in una piccola radura artificiale, creata abbattendo alcuni alberi. Si tratta di un punto strategico  che gli permette di tener d'occhio l'unica possibile zona di passaggio del gruppo. Grimock è intento a divorare un cervo intero, e non sembra aver notato Wotan. Ha con sé una lunga e robusta lancia, il cui manico sembra una betulla sfrondata, oltre ad una specie di grossa piccozza d'osso. La sua cavalcatura è veramente enorme e piena di speroni ossei pericolosi. Dalle dimensioni sembrano un gigante che cavalca un ippopotamo.

Si valuta l'idea di proseguire il viaggio verso il punto di impatto della cometa, forse più per il fatto che Grimock si trova fra il gruppo e Torana. Tuttavia l'opzione non presenta particolari vantaggi tattici: il terreno è svantaggioso per il gruppo, e Grimock può comunque raggiungerli ed attaccarli. Si decide di trasformare il cacciatore in preda: il piano consiste nell’avvicinarsi furtivamente con formazione a mezzaluna; i più furtivi ai bordi e Bastiano al centro a fare da esca. Giunti a distanza di ingaggio, mentre Bastiano si lancia in un corpo a corpo Rodrigo tenta di sottrargli l'arma - come ha già fatto con  Lucinda - e gli altri lo accerchiano.

Giungla di Tiwia, metà mattino del 3° sener calante (4 ottobre)

Le aspettative vengono disattese quando Giannunzio e Diomira si fanno scoprire prematuramente. Grimock con una accelerazione impressionante raggiunge Diomira e la schianta a terra, ferendola gravemente. La cavalcatura spunta da sinistra caricando a testa bassa Giannunzio. Il nordan viene mancato, meno fortunati sono Rodrigo e Yelena che erano a poca distanza. Bastiano sbuca dal sottobosco e colpisce violentemente la bestia. Wotan e Silvy combattono in piena sintonia, ma è il westan che sfrutta meglio la sua posizione e, non visto, colpisce sia la bestia sia Grimock con spietata precisione: la bestia resta accecata da un occhio, il gigante subisce una grave ferita.

Rodrigo si muove alle sue spalle per assestare il colpo finale, ma...

Fine sessantacinquesima puntata.



Diario a cura di Bastiano
Revisione a cura di Ohmnibus
Immagine (c) Michał Przybiński

lunedì 16 ottobre 2023

La corsa dei prescelti

Ark: Scorched Earth - Skull Torch Skin by Jose David Cifuentes Ulloa

Tempio del guado, pomeriggio del 3° tahner calante (3 ottobre)

Bastiano avvisa Giannunzio che il suo piano non ha funzionato. Fortunatamente il campione non sembra avere intenzione di attaccare il tempio, ma con buona probabilità aspetterà che il gruppo si inoltri nella giungla. Skidzo riferisce di un cambiamento all’interno del tempio, dell’acqua fuoriesce dal pozzo e sembra che una sorta di pavimento sia stato spinto fino in cima alla piattaforma. La via di uscita è stata azionata, ma i compagni sono rimasti di sotto... preoccupati della loro sorte i tre decidono di salire sulla piattaforma e aspettare che ridiscenda verso il fondo. L'attesa è breve.

Bastiano fa di tutto per restare tranquillo, ma non riesce a trattenersi dall'alzare lo sguardo alla ricerca dell'unica luce proveniente dalla cima del pozzo. Quello che vede, però, è un piccolo cerchio bianco che si restringe fino a quasi sparire. Ingoiato dalla terra, viene colto da un intenso attacco di claustrofobia. Nel tentare una fuga impossibile aggredisce a graffi e calci entrambi i suoi compagni. A nulla valgono i tentativi di Giannunzio per far rinsavire il combattente.

Cuore del tempio, pomeriggio del 3° tahner calante (3 ottobre)

Silvy nell'attesa ispeziona le radici e trova una rarissima specie di muffa utile per la produzione di medicine. I tentativi di Carenna di accorciare le distanze con la older si scontrano con la di lei freddezza.

Gli altri, che si sono inoltrati nel corridoio laterale, arrivano in uno slargo cubico di circa cinque metri di spigolo. Sulla destra tre piedistalli con sopra altrettanti oggetti: una lancia spezzata, un arco senza corda ed una torcia consumata. Le armi degli eroi dell'isola. Alle spalle degli oggetti la parete reca delle incisioni con dei motivi geometrici che ricordano, rispettivamente, delle fiamme, il vento e delle nubi.

Diomira percepisce una forte aura arcana provenire dagli oggetti e capisce che questo potere è stato acquisito per via di qualcosa che si è verificato attorno a loro, o per come sono stati utilizzati.

Sulla parete opposta un'incisione occupa la parete nella sua interezza. Rappresenta Ungharaf circondato da montagne. Il suo occhio è chiuso e la figura delle nuvole è sopra la sua testa.

L'esplorazione è interrotta da un forte rumore proveniente dalla stanza principale: l'ingresso all'ascensore si è aperto e ne sono usciti Bastiano, Giannunzio e Skidso in una mischia furibonda. Libero dallo spazio angusto il westan si infiamma e scotta il guerriero, che finalmente si riprende. Dopo un momento di tentennamento sembra chiaro che la crisi sia stata superata, per cui si riprende l'ispezione del tunnel. Bastiano però resterà nella stanza principale, dove c'è più luce e più spazio.

Secondo Wotan il tempio è stato costruito in memoria degli eroi che hanno compiuto l'impresa. Giannunzio afferma che loro si trovano lì perché destinati ad essere i nuovi eroi. Secondo Diomira invece sono lì solo perché sono un gruppo di testardi tombaroli.

Dopo essersi accertata che non ci fossero trappole, Diomira prende la torcia. Nelle sue mani l'oggetto si rigenera, tornando ad essere integra, quindi avvampa emettendo una luce molto intensa. La sacerdotessa viene pervasa da un senso di euforia e completezza. Ora percepisce chiaramente un enorme potere nell'oggetto. Proclama sé stessa "La Portatrice di luce", e rimugina su quale possa essere un nome consono per l'artefatto.

Silvy osserva l'arco: non riconosce il legno con cui è stato costruito, ma sembra chiaro che l'oggetto abbia fatto il suo tempo: oltre a mancare del tutto la corda, il legno ha perso elasticità ed ha un aspetto molto fragile. Ma come per la torcia, non appena viene impugnato questo riacquista vigore ed una corda appare dal nulla. Non solo l'arma emana un'aura portentosa, ma la ragazza si accorge che incoccando una delle frecce magiche trovate al tempio delle scimmie avviene un qualche tipo di sinergia.

Wotan, un po' titubante, afferra infine la lancia. Questa si ripara sotto il suo sguardo, la punta smussata di ossidiana torna ad essere affilata come un rasoio, la sua oscura brillantezza assorbe e riflette la luce emessa dalla torcia di Diomira. Piume dai colori sgargianti - di creature che Wotan non riconosce - appaiono alla base della punta. Pur non essendo esperto il westan si rende conto che l'arma è molto leggera e maneggevole.

Rodrigo pretende di poter maneggiare la lancia, ma ci si rende conto che nelle sue mani torna nello stato in cui l'hanno trovata. Sembra chiaro che funzioni solo nelle mani di chi ha toccato per primo l'oggetto. Secondo Bastiano questo spiega il perché nelle incisioni ai piani superiori è rappresentata una  moltitudine di persone che corre freneticamente verso la fossa.

Proseguendo l'esplorazione si giunge ad un vicolo cieco dopo circa venti metri. La roccia delle pareti sembra diventare più chiara man mano che si avanza, probabilmente perché il corridoio è stato allungato nel tempo.

Giannunzio si concentra sui volti rappresentati nei riquadri. Si accorge che sono rappresentati in tre stili differenti, probabilmente ad ogni stile corrisponde un gruppo etnico. Tra questi volti ne individua uno particolarmente somigliante al Re Scimmia, anche se manca della caratteristica corona. Wotan si accorge che la roccia entro i riquadri suona vuota, e si conviene che ognuno è una tomba. Sì ma di chi? Degli eroi? Dei custodi del luogo? Di quanti hanno superato la prova? O semplicemente di persone importanti?

A gruppi di due - tre persone si risale in superfice tramite l'ascensore idrico.

Tempio del guado, sera del 3° tahner calante (3 ottobre)

Dopo aver fatto una rapida ispezione, Wotan conferma quanto supposto da Bastiano: Grimock è lontano dal tempio ma probabilmente in una posizione che gli permette di sapere se il gruppo dovesse mettersi in movimento.

Mentre si prepara l'accampamento, Diomira, Silvy e Wotan cercano di capire di più sugli artefatti.

La torcia, ribattezzata da Diomira "Torcia divina" o "Luce di Tiretsu-keru", una volta attivata resta accesa per 24 ore, durante le quali chi la impugna può variare l'intensità della luce emessa. In questo periodo aiuta ad orientarsi nelle terre selvagge arrivando a dimezzare il tempo necessario per raggiungere una meta.

La lancia, oltre ad essere molto affilata, conferisce a chi la impugna la capacità di mettere in atto alcune tecniche di combattimento che obbligano l'avversario a mantenersi a distanza ed è in grado di infliggere ferite che causano gran sanguinamento.

Silvy non è altrettanto fortunata, e non riesce a capire quali sono le caratteristiche dell'arco.

Ad ogni modo sembra proprio che i nuovi oggetti dovranno essere usati presto: passata quest'ultima notte al riparo del tempio il gruppo dovrà rimettersi in cammino e sembra inevitabile un incontro con il campione dei cavalcalupi...

Fine sessantaquattresima puntata.



Diario a cura di Bastiano
Revisione a cura di Ohmnibus

lunedì 9 ottobre 2023

Il destino di chi non è degno

The Temple's Guardian by Emiliano Delgado

Gli scivoli, mezzogiorno del 3° tahner calante (3 ottobre)

Osservando il naga appena evocato, Diomira riesce a dare una spiegazione al suo senso di deja-vù: il serpente alato ha ispirato delle divinità pagane. La creatura, per la sua maestosità o per la sua pericolosità, ha colpito la fantasia di alcune comunità isolate che si sono convinte trattarsi di una divinità. L'assenza di un custode o uno sciamano hanno fatto attecchire queste convinzioni pagane, che Diomira ha avuto occasione di studiare in passato - anche se non approfonditamente come ora vorrebbe.

Mentre la custode è assorta nei suoi pensieri, il combattimento fra le due creature infuria. La femmina si avvinghia al corpo del naga e gli morde violentemente il muso, lacerandolo e causando un fiotto di fluidi corporei che rendono il pavimento ancora più scivoloso. Aileen e Rodrigo riescono a mantenere l’equilibrio, ma nonostante la sua forma felina Wotan perde aderenza e scivola oltre la fine della discesa, cadendo ed impattando impatta pochi metri più in basso in un terreno pianeggiante. Rodrigo valuta di afferrare la coda del mostro per tirarlo verso il basso, ma si rende subito conto che l'azione è estremamente difficile. Decide dunque di correre in soccorso di Silvy, ancora impegnata con i cuccioli. La creatura emette un forte grido che lascia tutti temporaneamente assordati. Aileen è pervasa da un senso di inutilità e si spaventa a tal punto da cercare l'aiuto del dio felino. Improvvisamente la whirn si ritrova in una zona oscura e, spariti i suoi tentacoli, cade a terra - anche se nessun tipo di pavimento risulta visibile. Appare un'enorme pantera che le se avvicina con aria minacciosa: “La morte è il destino di chi non è degno”, dice il dio, e Aileen dovrà dimostrare di esserlo superando una prova. La visione si interrompe improvvisamente. Dalle pareti fuoriesce un'enorme quantità di oscuri tentacoli brulicanti . Uno di questi afferra Aileen, salvandola dal rovinare fino al fondo della discesa. Gli altri si avvinghiano alle creature volanti - anche il naga evocato da Diomira - e le stritolano violentemente, tingendo le pareti di icore e frattaglie.

Tempio del guado, esterno, mezzogiorno del 3° tahner calante (3 ottobre)

All’esterno il campione sta avvicinandosi al tempio. Bastiano è intenzionato a fare da esca per attirarlo dentro, in modo che Giannunzio, nascosto nei cunicoli laterali, possa attaccarlo ai fianchi. Bastiano sente avvicinarsi la fine e affida la sua arma a Skidzo, con la richiesta di riconsegnarla a Wotan assieme alle sue cose.

Cuore del tempio, primo pomeriggio del 3° tahner calante (3 ottobre)

Nella sua forma felina Wotan si rialza da terra e si guarda intorno. Il corridoio prosegue in due direzioni: proseguendo secondo l'inclinazione della discesa da cui arriva il cunicolo si interrompe dopo una dozzina di metri, nella direzione opposta si giunge invece ad una stanza dopo una trentina di metri. La stanza ha sei colonne molto ravvicinate alle pareti, ed è divisa in due parti. Nella prima parte, quella più vicino all'ingresso, scalini portano ad una zona ribassata il cui pavimento è decorato con un volto - il dio del sole. La seconda parte, cui si giunge dopo essere risaliti tramite scalini dalla zona ribassata, c'è una colonna di almeno tre metri di diametro, molto più grande delle altre e, a differenza di queste che sono ottagonali, è perfettamente rotonda. Robuste radici si sono fatte strada nella stanza ed hanno ricoperto parte delle pareti.

Senza rendersene conto Wotan fa scattare una trappola. Alle sue spalle dei detriti cadono dal soffitto, ma non si tratta di una frana, giacché i detriti si alzano in piedi nella forma di un enorme essere di pietra. Alla sua destra la colonna centrale si apre e ne esce un secondo essere di pietra munito di scudo. Il suo corpo è tempestato di gemme azzurre da cui sembra tragga energia. Anche la colonna di sinistra è sul punto di aprirsi, ma le radici cresciute su di essa la tengono bloccata.

I costrutti sono lenti a muoversi ma portano dei colpi veloci e micidiali. Wotan li evita a fatica dando il tempo ai suoi compagni di raggiungerlo. L'automa più piccolo oltre allo scudo sembra essere protetto anche da un campo di energia. L’esperienza di Rodrigo contro creature mostruose e la potenza della forma felina di Wotan hanno la meglio sui guardiani, anche se hanno subito alcuni duri colpi, tanto che Wotan perde il controllo ed infierisce su uno dei costrutti morenti mentre riassume la sua forma umana. La presenza del westan nudo genera un certo imbarazzo in Yelena ed una curiosità interessata in Carenna.

Tempio del guado, esterno, primo pomeriggio del 3° tahner calante (3 ottobre)

In superficie il campione si avvicina ulteriormente, tanto che Bastiano ne scorge la sagoma e viene assalito dal dubbio che non possa passare dall'ingresso del tempio. Ad ogni modo non sembra intenzionato ad avvicinarsi ulteriormente: forse qualcosa gli impedisce di mettere piede sul terreno sacro del tempio. Bastiano attende sulla porta sperando che presto i suoi compagni riemergano almeno per poter essere in superiorità numerica. Ma il tempio non potrà proteggere il gruppo per sempre, al massimo il giorno dopo dovranno mettersi in cammino per il viaggio di ritorno e il campione avrà tutto il tempo di attaccarli lungo la via.

Cuore del tempio, pomeriggio del 3° tahner calante (3 ottobre)

La grossa colonna risulta cava, come un tubo che va verso l’alto. Ai lati si trovano due piedistalli: su quello di sinistra sono allineate otto tessere di pietra, recante ognuna un simbolo diverso, mentre su quello a destra ci sono quattro cavità della stessa dimensione delle tessere. Oltre la porta a sinistra dell'ingresso si apre un corridoio le cui pareti sono caratterizzate da due file di riquadri scolpiti sulle pareti. Al centro di ognuno un bassorilievo recante un volto stilizzato, ognuno differente dall'altro. A Rodrigo ricordano qualcosa, ma non riesce a capire cosa. Aileen intanto prova ad inserire negli alloggiamenti le tessere con i quattro simboli cardinali individuati nella stanza del pozzo. Dopo pochi istanti dalla colonna proviene un rumore di movimento meccanico, e l’apertura si chiude scorrendo lateralmente. Rodrigo tenta di bloccarla mettendoci qualcosa in mezzo, ma non riesce a reagire abbastanza rapidamente. Subito dopo si sente un forte rumore di acqua e qualcosa che si muove  verso l'alto all'interno della colonna-tubo. Sembra chiaro trattarsi di un dispositivo per la risalita, ma l'occasione di utilizzarlo sembra essere sfumata. Aileen tenta altre combinazioni, ma quello che accade è che la colonna di destra - quella bloccata dalla radice - scatta nuovamente e sembra sul punto di liberarsi dalle radici. Per giusta misura Wotan utilizza i suoi poteri per rinforzare il groviglio che tiene chiusa la colonna. Dopo poco la stanza piomba nuovamente nel silenzio.

Fine sessantatreesima puntata.



Diario a cura di Bastiano
Revisione a cura di Ohmnibus
Immagine (c) Emiliano Delgado