lunedì 29 aprile 2013

[Equip] Autorespiratore

(c) by lisan al Ghaib

Tipo: Generico
Reperibilità: 38
Costo: 3200
Speciale: Permette di respirare per 1 ora, eventualmente in modo non continuo. Dopo questo periodo è necessario sostituire il filtro, che costa 600 Drog ed ha una reperibilità pari a 32.

Gli autorespiratori sono dispositivi che permettono di respirare in ambienti ostili (fumi o gas tossici) o addirittura in totale assenza di aria (sott'acqua).
I primi esemplari vedono la luce intorno all'anno 11 della Rivelazione (2217 dell'Impero Llundian), costruiti per permettere agli studiosi della Corporazione di effettuare esperimenti in ambienti rischiosi e per le manutenzioni subacquee dei primi prototipi di navi transoceaniche.
Nel tempo subirono notevoli migliorie, soprattutto per quanto riguarda la miniaturizzazione, al fine di poter dotare i reparti speciali dell'attrezzatura necessaria alle infiltrazioni subacquee.

Gli autorespiratori consistono in una maschera collegata ad un dispositivo di arricchimento grande circa come una bottiglia da 2 litri. Il dispositivo può essere alloggiato sul torace o sulla schiena, in base al tipo di operazione da effettuare.
Un filtro permette di respirare per un'ora. Allo scadere di questo periodo va sostituito entro 5 minuti altrimenti si subiscono gli effetti del soffocamento. La sostituzione può essere effettuata in pochi secondi (qualcuno in più se il dispositivo di arricchimento è sulla schiena), ma deve essere fatto all'asciutto.
I filtri sono cilindri larghi 5 cm e lunghi 20, e devono restare all'asciutto. Costano 600 drog e possono essere trovati con una reperibilità di 32.

lunedì 22 aprile 2013

[RdL] L’Attendente di Consigliere del Giudizio

(c) by Viktor Fetsch
Loreline e Parsic si recano sul luogo dove sembra essere stato avvistato il carretto con le erbe, secondo l'informatore di Parsic. E' giorno di mercato e c'è molto viavai. Pongono domande sia ai mercanti che ai paesani, ma la descrizione che forniscono è troppo generica e non cavano un ragno dal buco. Decidono di seguire il percorso effettuato dal carico (sempre secondo l'informatore), ma all'improvviso Loreline si ritrova con un quadrello di balestra conficcato su una spalla. A causa della ressa e della distanza, il "cecchino" riesce a fuggire. I due decidono di tornare al presidio dei Guardiani Erranti.
Qui Karx, l’Attendente di Consigliere del Giudizio che è al comando del presidio, prende Loreline da parte per discutere sul suo operato.
E' indiscusso che sono stati sferrati numerosi attentati rivolti alla sua persona, l'ultimo pochi minuti prima. Filo Elioto, interrogato su richiesta della stessa Loreline, dice di essere stato maltrattato da una donna che corrisponde alla sua descrizione accompagnata da un custode e da un'altra ragazza. Anche se Loreline dice di non aver violato il codice, il semplice fatto di aver pestato i piedi a qualcuno di importante in abiti civili può essere la causa degli attentati. Per quanto sia rude l'operato di un Guardiano Errante, è improbabile che qualcuno attenti alla sua vita per vendetta, dato che la violenza o peggio l'uccisione di un Guardiano Errante è il peggiore dei crimini.
Karx per risolvere la situazione insiste affinché Loreline si allontani da Llus. In un momento differente non avrebbe dato tregua agli attentatori, ma questi si sono rivelati estremamente sfuggenti, Filo Elioto si è dimostrato tutto sommato pulito ed il movimento causato dall'imminente capodanno impone ai Guardiani di concentrarsi sulla salvaguardia dei numerosi nobili in visita alla città.

Il giorno dopo, mentre Loreline si prepara a partire, Chaim e Parsic tornano alla prima oppieria, dove riescono a convincere il reticente proprietario a farsi dare l'indirizzo del fornitore, un nordan di nome Toruk.

E' il mattino del 13° Nehener di Stagione Nuova (15 marzo)

lunedì 15 aprile 2013

[Equip] Hishiki, il tè della tigre

(c) by Lilia Osipova

Tipo: Generico
Reperibilità: 32
Costo: 850
Speciale: Dopo circa 15 minuti dall'assunzione (1d10+5) fornisce un modificatore di +2 all'Agilità (modificando di conseguenza tutti i valori derivati: Movimento, Abilità, ecc.). L'effetto dura 1d20+40 minuti, ed è cumulabile fino a 2 volte.

L'hishiki, detto anche tè della tigre, è una tisana prodotta dall'infusione delle foglie di hishiri, una pianta originaria del Whirtar.
Le proprietà di questa pianta non passarono inosservate ai primi majoshu, i capostipiti delle scuole di addestramento dei difensori ombra. Essi ne apprezzarono gli effetti al punto da coltivarle in modo da poterne disporre a piacimento. I majoshu erano soliti consumare l'hishiki prima di ogni missione.
Dopo la Rivelazione di Dolgas fu possibile esportare questa sostanza in tutta Marahan, anche se nel resto del mondo è molto meno diffusa (ma non meno apprezzata).

Il tè della tigre si produce dall'infusione di piccole foglioline verdi quasi del tutto prive di aroma. L'infusione produce una tè verde molto torbido dal sapore forte e lievemente balsamico.
Gli effetti si manifestano dopo circa 15 minuti (1d10+5) e consistono in un aumento di +2 dell'Agilità. I valori derivati sono modificati di conseguenza (+1 alle Abilità, +0.33 al Movimento, ecc.). La dose tipica è rappresentata da una tazza (circa 200 cl.), ma è possibile assumerne una dose doppia raddoppiando gli effetti. Ogni dose ulteriore causa come effetto collaterale dei tremori che penalizzano di 2 l'Agilità, per cui tre dosi equivalgono ad una dose singola e 4 dosi non causano effetti (o meglio gli effetti positivi e negativi si annullano). Ogni dose ulteriore causa la penalità suddetta.
Gli effetti, sia positivi che negativi, durano circa un'ora (1d20+40 minuti), dopodiché spariscono al ritmo di 1 punto ogni 5 minuti.

lunedì 8 aprile 2013

[RdL] Luoghi equivoci

(c) by Angela R. Sasser
Il mattino del 13° Sener il gruppo si sveglia di buon’ora per cercare un nuovo alloggio ed iniziare le indagini sul furto.
Come prima cosa si recano tutti al Tempio dei Celesti, dove fanno alcune domande al Maestro Fares per valutare una pista da seguire. Kirsten, in virtù della collaborazione tra ordini cavallereschi e tempio, chiede la possibilità di avere un alloggio, ma il Maestro è costretto a rifiutare perché, a causa del caos che precede e che seguirà il capodanno, non ci sono posti disponibili. Il Maestro consiglia alla ragazza di rivolgersi al fortilizio dei Samae, a poca distanza dalla città.
Le domande di Loreline poste al Maestro non permettono di ottenere informazioni di grande interesse. Scopre che il valore delle erbe non è particolarmente alto, ed il disagio arrecato al Tempio è maggiore della perdita economica. Sia il Maestro che il Tempio non hanno nemici particolari, quindi non sembra esistere alcun movente. Tuttavia durante il colloquio Loreline riesce a ricordare che queste erbe sono oppiacei leggeri, e quindi valuta che il furto sia stato perpetrato a causa di queste proprietà.
Alcune indagini rivelano che esistono due oppierie in città. Non esistono leggi che si oppongono al consumo di oppio per cui non si tratta di edifici clandestini.
Kirsten si divide dal gruppo e passa agli alloggi del Conte Gauric per chiedere ospitalità, ma non è presente per cui lascia una lettera al coppiere Alisan.
Gli altri decidono di indagare nelle oppierie fingendosi clienti che necessitano di grosse quantità di oppiacei, eventualmente chiederanno di contattare direttamente il fornitore.
Il gruppo si divide in tre. Chaim va ad indagare alla prima oppieria, sita vicino al porto (ma entro le mura), Maliny va ad indagare nell’altra, vicino al quartiere dei miasmi. Loreline e Kirsten (appena tornata dagli alloggi del conte) faranno invece qualche domanda nella zona dove è stato trasportato il carico secondo l'informatore di Parsic.
Chaim si ritrova in un posto molto sporco e defilato, dove alcuni clienti assumono oppio in squallidi giacigli. Dice al gestore di aver bisogno di un grosso quantitativo di oppio, e vuole i riferimenti del mercante che rifornisce il luogo. Il gestore è titubante e dice che prima vuol sentire il mercante, per cui si danno appuntamento per il giorno dopo.
[completare]
Maliny, giunta sul posto, scopre che l'oppieria si chiama La Piuma Rosa ed è anche un bordello. Teresina, il donnone che la accoglie, in risposta alle sue domande dice che il posto si rifornisce da vari mercanti che vendono solo all’ingrosso. Anche in questo caso si rimanda la discussione al giorno dopo, allorché avrà preso accordi con i fornitori.

E' il pomeriggio del 13° Sener di Stagione Nuova (14 marzo)

lunedì 1 aprile 2013

[Equip] Dispositivi di Telepresenza

(c) by Mike Cochran

Tipo: Speciale
Reperibilità: 40
Costo: 12300 Drog
Speciale: Arcanomacchina (Livello di Affinità 20, Consumo di Base 4 PM). Permette di comunicare a distanza con un altro dispositivo simile di cui si conosce l'ubicazione.

I dispositivi di telepresenza, chiamati amichevolmente sfere di cristallo, sono stati sviluppati in seno alla Corporazione per evidenti questioni logistiche.
Il loro sviluppo è datato intorno all'anno 18 di Dolgas (anno 2224 dell'Impero Llundian), non appena lo studio della Psicoscienza suggerì la possibilità di realizzare dispositivi del genere.
I primi erano estremamente ingombranti e delicati, e furono utilizzati per le comunicazioni tra le sedi principali della Corporazione (oltre ovviamente ad alcuni luoghi strategici). Le evoluzioni susseguitesi nel tempo resero questi oggetti molto meno ingombranti e pratici da usare, anche se ancora non esistono (ufficialmente) versioni portatili. Ad oggi sono presenti nella maggior parte degli uffici della Corporazione, nelle ambasciate ed ovviamente nelle abitazioni dell'alta nobiltà.
I dispositivi di telepresenza permettono di comunicare con qualsiasi altro dispositivo costruito secondo la stessa tecnologia conoscendone semplicemente l'ubicazione. In particolare il chiamante deve aver visto il dispositivo ricevente, e questo non deve essere stato spostato, altrimenti non può essere raggiunto. A parte queste limitazione una sfera di cristallo può chiamarne un'altra senza nessun tipo di connessione fisica.

Fisicamente il dispositivo di telepresenza si presenta come un ripiano di circa 50 cm di diametro con ai lati (o di fronte) due sfere. Toccando le sfere con entrambe le mani ed attivando il dispositivo è possibile effettuare una chiamata ad un altro dispositivo di cui si conosce l'ubicazione. Se il dispositivo di destinazione è stato spostato, disattivato o se comunque non è raggiungibile, il chiamante percepisce l'impossibilità di stabilire un contatto. In caso contrario nel dispositivo di destinazione apparirà il volto ed il busto del chiamante come un'immagine traslucida e sbiadita, a pochi centimetri sopra il ripiano. Dal dispositivo di destinazione sarà inoltre possibile udire la voce del chiamante, se questi decide di parlare. Il chiamante può evitare di farsi vedere, nel qual caso al posto del suo volto apparirà un semplice alone verdastro. Per rispondere alla chiamata è sufficiente appoggiare entrambe le mani sulle sfere del dispositivo ricevente, come per attivarlo ma senza la necessità di farlo, a questo punto anche il chiamante vedrà ed udrà il ricevente (che a sua volta può sottrarre la sua immagine).
Da notare che l'audio trasmesso dai dispositivi di telepresenza non è quello percepito dalla macchina ma quello udito da chi lo sta usando. Quindi se un utente percepisce un rumore, questo sarà normalmente trasmesso, mentre se ad esempio ha dei tappi alle orecchie e non è in grado di sentirlo, il rumore ambientale non viene trasmesso. Anche la voce di chi parla è trasmessa secondo lo stesso principio, e siccome dei tappi alle orecchie non impediscono di udire la propria voce questa sarà inviata anche in tale condizione. Un utente sordo dalla nascita non può trasferire suoni con i dispositivi di telepresenza.

I dispositivi di telepresenza sono arcanomacchine il cui Livello di Affinità è 20 ed hanno un Consumo di Base di 4 Punti Magia. Esistono versioni dotate di un accumulatore interno di Punti Magia (allo stesso modo degli AMP) che permettono di effettuare chiamate spendendo un solo Punto Magia, a patto che siano ricaricati periodicamente. Questi dispositivi non hanno funzioni speciali e possono effettuare chiamate a destinatari diversi senza dover essere nuovamente attivati.