lunedì 11 gennaio 2021

[RdL] Epilogo

Sunset by Conar Cross

Diogenes

Quando le polveri sollevate dalla rivolta cittadina si diradano, il popolo reclama a gran voce Diogenes come nuovo sindaco di Lisalania.

Diogenes dal canto suo è tornato al presidio della Corporazione di Lisalania per accertarsi dello stato di salute di Ted che, purtroppo, non ce l'ha fatta a causa delle numerose ferite riportate. Travolto dal dolore Diogenes non protesta quando viene tratto in arresto da Veronica Tricemann, ispettore di conformità della Corporazione, per abuso di psicoscienza.

Il processo è breve e Diogenes risulta colpevole delle non-conformità riscontrate, tuttavia in base alle numerose prove fornite dal filosofo sulle attività delle ultime settimane volte al bene della comunità e, soprattutto, recuperati i preziosi resti della batteria spirituale di Arliatark, la Corporazione decide di patteggiare: Diogenes non sarà condannato ed anzi è libero di svolgere il ruolo di sindaco di Lisalania, in cambio però il nuovo sindaco avrebbe ceduto una porzione della città alla Corporazione.

Diogenes ingenuamente accetta. Da quel momento il filosofo svolge il ruolo di sindaco di Lisalania, ma è solo una facciata. Le decisioni sono di fatto prese dal concilio cittadino, di cui la maggioranza è composto da uomini di fiducia della Corporazione. I cittadini sono comunque soddisfatti da quel nuovo sindaco che frequenta le taverne e si ubriaca con loro.

Lisalania, di fatto, diviene un'enclave della Corporazione nell'Orulduul, e di conseguenza è solo marginalmente coinvolta dai conflitti tra Undauran e Llundian.

Myristica

Quel nome pronunciato in punto di morte da Frederigo De' Frederighi assilla Myristica. Decide di separarsi dalla compagnia per mettersi sulle tracce di Ingramio Eming. Le tracce la riportano a Nuova Selota, dove porta a termine la sua vendetta senza dar tempo ad Ingramio di proferire alcuna parola. Le guardie tuttavia vengono allertate e Myristica, per poter fuggire, è costretta a saltare nel vuoto, dove il mare si infrange sugli scogli. Il suo corpo non viene mai ritrovato e l'assassina Myristica viene data per morta.

Piotr

Per un breve periodo resta a Lisalania a godere della fama acquisita come "distruttore di demoni". Accetta l'incarico di guardia del corpo privata di Diogenes, ma presto si rende conto di lavorare per un sindaco fantoccio e decide di allontanarsi. Riesce a mettersi in contatto con quella che era la resistenza di Lisalania, ed una volta riuscito a raggiungere il territorio Llundian va ad alimentare le fila dei combattenti per la liberazione dell'Oruneet.

Fioravante

Vincolato dai legami di sangue, Fioravante è moralmente costretto a restare a Lisalania ad aiutare suo padre nella piccola bottega di antiquariato. Tuttavia dopo la scomparsa di Frederigo De' Frederighi, il rogo della sua immensa collezione e la la fuga della nobiltà auran dalla città, l'interesse per l'antiquariato scende moltissimo e presto la bottega si trova in difficoltà. Anche se l'interesse dell'ORIO per l'attività di Lenadro Sprecacenere improvvisamente viene meno, l'antiquario ha il cuore spezzato dall'improvvisa ed inspiegata partenza di Gabriele Sprimacciati, l'aiutante che Leandro sentiva quasi come un figlio. Fioravante sopporta malvolentieri quell'impiego noioso e l'invidia per l'affetto che il padre nutre per Gabriele - che lui non ha mai sopportato - lo fa star male, tanto che prende ad ubriacarsi regolarmente.

L'improvvisa malattia e la morte del padre, sebbene foriere di acutissimo dolore, lo sollevano da ogni obbligo morale. Nel giro di pochi giorni Fioravante vende tutta la sua eredità a prezzi ridicoli, e con il ricavato si imbarca nuovamente verso l'Undauran, deciso ad approfondire le vicende dietro l'origine dello scarabeo.

Maestro Yanagi di Kobo

Tornata la pace in città, il maestro si rimette in cammino alla ricerca di oppio a buon mercato. Non passa molto prima che Kaisho lo intercetti di nuovo e lo costringa a sfidarlo. Durante lo scontro Hisui - probabilmente esasperata dal comportamento da vecchio tossicomane - colpisce alle spalle il suo maestro con la spada che ha sempre portato al fianco ma non ha mai sguainato. In quel momento acquisisce tutti i poteri nascosti dal maestro, sottraendo anche quella parte di potere che in precedenza era stata assorbita da Kaisho, e dopo aver battuto tutti i presenti, se ne va.

Il maestro, dolorante, dopo essersi rialzato si spolvera le vesti e continua il suo viaggio, vagamente preoccupato dalla rapidità con cui si stanno esaurendo le sue scorte di oppio.

Rayanna

Una volta calmate le acque Rayanna si rende conto che lo scopo della sua vita - trovare il padre - ha perso di qualunque significato. Per un po' di tempo cerca di tenersi impegnata lavorando come erborista a Lisalania o cacciandosi in qualche avventura, finché un giorno non cade un fulmine nella direzione in cui si era incamminata alla ricerca di erbe, e da quel momento nessuno a Lisalania l'ha mai più rivista.


Immagine (c) by Conar Cross

giovedì 7 gennaio 2021

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #34


In quel tempo, Diogenes supervisionava annoiato le ristrutturazioni a casa Von Matterhorn.

I signorini Julius e Bernard erano partiti da poco, e il Conte aveva colto l’occasione per ristrutturare quella porzione di casa che intendeva destinare alle stanze del figlioccio. Ovviamente il Conte aveva pensato che fosse una buona idea affidare la supervisione dei lavori a Diogenes stesso, il quale invece li seguiva di malumore e con vena polemica, sollevando continue obiezioni al lavoro degli operai, dando continui consigli non richiesti, assillando il capocantiere con domande su eventuali problemi che si sarebbero potuti creare ma che erano ben lungi dal presentarsi.

Fu così che un pomeriggio il Conte si affiancò al figlioccio e gli spiegò che il capocantiere si lamentava delle continue intromissioni e domande, del fatalismo e di tutti i problemi che Diogenes vedeva anche dove non ne erano. Il Conte cercò di spiegare a Diogenes come fosse necessario non porre continui problemi agli operai, ma aiutarli nel trovare una soluzione.

A quel punto Diogenes si voltò stupito e, col tono più candido del mondo, disse: “Mio Signore, io sono un filosofo: ho un problema per ogni soluzione!!!” e si diresse verso il capocantiere ponendone uno nuovo.