Torralta, metà mattino del 7° Sener pieno (2 agosto)
L’ufficiale brone con il braccio al collo - che si presenta come Kurlag - non da’ segno di riconoscere Medòm, ed il nordan fa altrettanto.Le trattative si svolgono in fretta: i brone controllano i documenti trasportati dalla compagnia e liberano i sei cavalieri. Il gruppo viene invitato a restare per il pranzo, e sebbene la richiesta sia al limite dell’inappropriato, per non rischiare di arrecare offese l’offerta è accettata.
Il pranzo è composto da piatti semplici e discorsi molto ponderati. Alla sua conclusione Kurlag, con evidente sorpresa degli altri ufficiali brone, invita Medòm a restare più a lungo, mentre gli altri sono congedati. Il nordan cerca di rifiutare l’offerta, ma senza troppi giri di parole Kurlag dice che può restare come ospite o come prigioniero, a lui la scelta. Ovviamente accetta l’invito, e decidono di restare con lui i compagni Bodo ed Anudahabi. Anche i cavalieri appena liberati decidono di restare: non possono abbandonare chi è venuto in loro soccorso. Tolbaras ed i soldati, invece, tornano a Casteltilean per far rapporto sull’accaduto.
Torralta, pomeriggio del 7° Sener pieno (2 agosto)
Gli “ospiti” sono alloggiati in una delle poche costruzioni integre di Torralta. Nell’edificio sono sempre presenti 4 guardie brone e due servitrici molto avvenenti. Mentre sono liberi di muoversi all’interno dell’edificio, possono uscire solo scortati, e comunque sempre all'interno delle mura. Non sembrano esserci possibilità di fuga. Bodo ammazza il tempo provandoci con le servitrici, senza troppo successo.Torralta, sera del 7° Sener pieno (2 agosto)
Il gruppo è di nuovo a tavola con Kurlag ed il suo luogotenente Vassiliov. Il brone, appreso che Medòm e gli altri sono mercenari, offre loro denaro - molto - per passare dalla loro parte o anche solo per tenersi fuori dai conflitti. Medòm si dice disposto ad accettare anche gratis purché gli sia garantita l’incolumità. Kurlag si dice d’accordo, ma affinché la posizione di Medòm sia corroborata è necessario che la comunichi al suo attuale Signore, ossia il marchese Vorgèl Tilean.Ma Medòm, da quando è stato nominato baronetto, è anche un vassallo del marchese, ed una dichiarazione del genere equivarrebbe ad una condanna per alto tradimento.
Naturalmente Medòm si tira indietro.
La cena finisce, ma l’unico che sembra averla gradita è Kurlag.
Immagine (c) by Alex Bidge