lunedì 25 febbraio 2013

[RdL] Dietro le sbarre

(c) by Peter Farsang
Chaim entra per primo.
L’interno della locanda è ampio ed accogliente. Ci sono numerosi avventori che occupano quasi tutti i tavoli. Ad un angolo, vicino al caminetto, un cantore accompagnato da un pifferaio ed un tamburino sta cantando una storia in rima. Le sue parole sono quasi completamente inghiottite dal vociare degli avventori. Nell'aria aleggia una leggera cortina di fumo dagli aromi dissonanti: legna bruciata, tabacco, arrosto, vino. Tra i tavoli girano alcuni garzoni indaffaratissimi con le ordinazioni. Dall'altra parte della stanza c'è un lungo bancone dove sono seduti molti avventori. Sulla sinistra c’è un arco che conduce ad un’altra stanza simile a questa. Gli avventori sono di tutte le etnie, cosa insolita che probabilmente dipende dall'imminente festa per l’anno nuovo. Chaim individua un uomo che corrisponde perfettamente alla descrizione di Ezio Degani seduto da solo ad un tavolo. La piuma di fagiano toglie ogni dubbio, e quindi Chaim decide di sedersi poco lontano, “intromettendosi” nelle discussioni di due perfetti sconosciuti.
Parsic entra per secondo, e dopo essersi guardato intorno si apposta nei pressi del caminetto.
Mentre Loreline e Maliny attendono fuori, Kirsten entra per iltima. Non individua Ezio, ma lui riconosce lei per via della penna di fagiano e la fa chiamare da un garzone. Si presentano e lui chiede di cosa si tratta l’affare. Kirsten temporeggia poi dice che non è il caso di parlare in un luogo così affollato ed invita Ezio a parlare in un altro luogo. Egli accetta e dopo aver vuotato i bicchieri escono e si incamminano, seguiti a distanza dal resto del gruppo.
Chaim è particolarmente rumoroso ed Ezio capisce di essere seguito, ma ovviamente non sa che gli inseguitori sono d'accordo con Kirsten, quindi per capire le intenzioni dell’inseguitore i due si fermano e si fanno raggiungere da Chaim per vedere se questi prosegue oltre. Chaim fa finta di nulla e quando li supera butta lì una battuta (“Su, dai, dalle un bacino!”). Ezio risponde piuttosto bruscamente (“Fatti gli affari tuoi, sporco pellescura!”) e, a causa del suo “sangue caldo”, Chaim passa subito alle mani. Mentre i due si stanno prendendo a pugni, Loreline si fa avanti e nella sua veste di Guardiano Errante accompagna tutti nel presidio dei Guardiani.
Mentre Ezio e Chaim sono interrogati a proposito della rissa (naturalmente l'interrogatorio di Chaim è una finzione), Loreline di nascosto manda a chiamare il Dr. Galenio.
Una volta giunto al presidio dei Guardiani Erranti, il Dr. Galenio e Loreline conducono un interrogatorio serrato nei confronti di Ezio. Degani dice di essere uno psicoscienziato sotto copertura addestrato da Erik il Rosso. Quando gli viene chiesto di descrivere questo Erik, Ezio appare sorpreso di come non riesca a ricordarsi il suo aspetto. Racconta però di come Erik lo abbia iniziato alla psicoscienza ed alla costruzione delle arcanomacchine, e di come lo abbia istruito alla costruzione di un intensificatore in grado di amplificare enormemente il potere Autocontrollo. Questo potere, amplificato dalla macchina, è in grado di aumentare a dismisura la sua forza e la sua massa muscolare, trasformandolo nel Bruto. Aggiunge che il processo purtroppo aumenta anche la produzione di testosterone, il che rende bramosi ed aggressivi. Difatti l’attacco al carico d’oro non era pianificato, ma quando Ezio, divenuto il Bruto, ha visto il carico, travolto dall'euforia ha deciso di attaccarlo per poi darsi alla fuga. L’oro rubato attualmente giace in fondo al fiume, poco lontano da dove il Bruto è stato visto immergersi. Alla domanda specifica Ezio dice che è stato Erik il Rosso a decidere quando effettuare l’esperimento.
In virtù del furto e dei delitti commessi Loreline decide per la pena di morte. Il Dr. Galenio chiede ed ottiene la possibilità di effettuare un ulteriore interrogatorio nel Palazzo del Sapere utilizzando la psicoscienza per dragare i ricordi di Ezio. Loreline accetta e lascia disposizione che il prigioniero sia giustiziato secondo la Legge dell’Impero dopo che la Corporazione abbia effettuato l’interrogatorio.

E' l’alba del 13° Tahner di stagione nuova (13 marzo)

lunedì 18 febbraio 2013

[Equip] Cavallo Meccanico

(c) by CircuitDruid

Tipo: Mezzo Terrestre
Velocità: 20/30/40/50 (normale/rapido/corsa/scatto)
Punti Strutturali: 20
Valore di Protezione: 2
Reperibilità: 46
Costo: 64200
Speciale: Funziona impiegando il Fuoco. Ha un serbatoio in grado di caricare 2 Unità di Carburante, che gli garantiscono un'autonomia di 120 km (60 per UdC).

I primi cavalli meccanici risalgono all'anno 21 TE (2227 dell'Impero Llud) e, sebbene tecnologicamente sorpassati da altri mezzi di locomozione decisamente più efficienti, sono ancora ampiamente richiesti e diffusi. Le ragioni sono molteplici, ma la principale sta nel fatto che il cavallo meccanico rappresenta un classico esempio di transizione all'era della Rivelazione di Dolgas. Il cavallo come mezzo di locomozione è infatti un'immagine profondamente radicata nel tessuto sociale, e la sua meccanizzazione racchiude l'idea del vecchio espresso con la potenza del nuovo.

Questi oggetti, che nonostante la loro diffusione continuano a generare meraviglia, a causa del loro prezzo e della difficile reperibilità sono rapidamente diventati simbolo di uno status sociale elevato, tanto che la maggior parte della nobiltà ne fa orgoglioso sfoggio quando si tratta di parate o simili eventi.

In realtà, come accennato, i cavalli meccanici dal punto di vista di utilità sono di fatto poco più di un giocattolo. La capacità di viaggiare praticamente senza interruzioni diventa secondaria di fronte alla sua lentezza ed alla sua scarsa manovrabilità, senza considerare che in caso di guasto è quasi impossibile eseguire una riparazione senza un tecnico esperto.

I cavalli meccanici funzionano (come la maggior parte dei veicoli meccanici) grazie al Fuoco. Il loro serbatoio è in grado di contenere 2 UdC, anche se ovviamente possono caricarne altre come bagaglio. Ogni UdC garantisce un'autonomia di 60 km.
La loro Forza è 40, ma non sono in grado di combattere né di eseguire alcuna manovra di combattimento a cavallo (ad eccezione della carica).
I cavalli meccanici sono difficili da manovrare, e richiedono un Test in Controllare Mezzi Terresti penalizzato di -2 o un Test in Cavalcare penalizzato di -4.

lunedì 11 febbraio 2013

[RdL] Come un sogno al risveglio

(c) by David J. Findlay
Mister X propone il seguente accordo: nei giorni a venire avrebbe inviato loro una lettera nella quale si citava il nome "Erik il Rosso". Nella missiva avrebbe descritto luogo ed orario adatti per catturare Ezio Degani. Dopo che il gruppo accetta lo sconosciuto attiva un potere psicoscientifico: improvvisamente tutti si sentono estremamente affascinati dall'uomo, dalla sua cortesia e dai suoi modi affabili, si sentono stupiti ed anche un po' imbarazzati di come egli li abbia accolti amichevolmente. Sono talmente mesmerizzati dalla sua presenza che quando egli dice "quindi siamo d'accordo: voi non mi avete mai visto" effettivamente tutti i ricordi legati all'incontro svaniscono come un sogno al mattino. Solo Parsic, con notevole sforzo, è riuscito a resistere all'arcano, ma anche se non perde il ricordo dell'incontro alla sola idea di far torto a quel galantuomo tradendo il segreto della sua esistenza lo contraria, per cui decide di tenere le cose per sé.
A questo punto Mister X saluta cordialmente e si ritira. Il gruppo esce dalle fogne ricordando solo che avrebbero ricevuto una lettera, e che l'avrebbero riconosciuta perché avrebbe citato "Erik il Rosso". Ricordano anche che la lettera avrebbe contenuto dettagli su come catturare Ezio Degani, ma non ricordano null'altro. Perplesso, il gruppo torna ai suoi alloggi.
Non avendo null'altro da fare che attendere, Loreline decide di recarsi al Tempio Grigio dello spiritualismo a pregare Sutsuke, mentre gli altri decidono di seguirla. Durante il tragitto Loreline subisce un secondo agguato. Contrariata, decide di tornare ai suoi alloggi e restare lì fino all'arrivo della missiva.
Parsic e Kirsten invece decidono di girare per il mercato, dato che l'approssimarsi del capodanno ha portato in città numerosi saltimbanchi e venditori di amenità. Kirsten acquista un'erba proveniente dalla torrida in grado di assorbire qualsiasi odore, e maledice la sua sfortuna per non averla trovata prima di scendere nelle fognature.
Tornano a casa e dopo cena ricevono una missiva:
Il nostro amico comune Erik il Rosso mi dice che avete un interessante affare da propormi.
Possiamo incontrarci stasera alla locanda I Tre Boccali.
Come segno di riconoscimento indosserete una lunga piuma di fagiano nel copricapo.
Vi aspetterò anche domani sera, dopodiché vi considererò non interessati.
Ezio
Il gruppo chiede informazioni riguardo alla locanda e dopo aver appreso che si tratta di un luogo molto popolare decide di recarsi all'appuntamento.
La locanda è piuttosto grande e visto il numero di uscite si scarta immediatamente l'idea di intercettare tutti i varchi. Dopo aver stabilito una strategia per aumentare le possibilità di acciuffare Ezio si decidono ad entrare.

E' la sera del 13° Ahner di stagione nuova.

giovedì 7 febbraio 2013

Regali di natale

Da qualche tempo mi frullava in testa l'idea di realizzare dei sacchetti porta-dadi personalizzati con il simbolo di Lords of Knowledge. Dopo qualche incertezza iniziale ho fatto l'elenco di quello che serviva e mi sono messo in moto per assemblarli. L'obbiettivo era quello di averli pronti per le feste natalizie in modo da omaggiarne i più assidui seguaci di LoK.
Anzitutto mi sono procurato una stoffa adatta. Non è stato semplice come mi aspettavo perché trovare una stoffa bianca, dello spessore e della morbidezza giusta non è facile, anche perché non sono un frequentatore assiduo di mercerie.
Per un sacchetto serve un lembo ed un cerchio per il fondo
Poi ho sfruttato l'abilità di mia madre che ha cucito la stoffa. Prima di essere tacciato di schiavismo nei confronti dei miei stessi genitori, voglio solo sottolineare che mia madre impiegava meno tempo a cucire un sacchetto di quanto io ne impiegassi a tagliare la stoffa.
Mani esperte e precise
In breve sono stati cuciti 15 sacchetti ed il caso ha voluto che lo scampolo comprato fosse della dimensione esatta, evitando così sprechi. Siccome non sono poi così efficiente, ho dimenticato completamente la dimensione dello scampolo...
Nemmeno 30 minuti dopo...
Ogni sacchetto è stato ripreso per la realizzazione dell'orlo dentro al quale sarebbe passato il laccio per la chiusura. Dopo poco il primo prototipo era pronto.
Il primo di quindici
A questo punto resta solo la decorazione, che di fatti è la parte più complessa e delicata. Le passate esperienze con le magliette mi hanno insegnato che lo stencil può dare buoni risultati, ma sono piuttosto brigosi, soprattutto se si tratta di applicarli 15 volte. Ho deciso quindi di realizzare una specie di timbro. Dalla vicina ferramenta ho comprato due tavolette 20x20, della stuoia in gomma e del mastice. Ho incollato la stuoia ad una tavoletta e vi ho inciso il simbolo di LoK, ed una volta rimossi i bordi ne è venuto fuori il timbro.
Non il massimo, ma sempre meglio di incidere una patata
Ora, costruito il timbro la cosa più logica che può venire in mente è quella di mettere del colore in un piattino, immergerci il timbro e poi timbrare il sacchetto. Non fatelo, non funziona (fortuna che prima ho provato su un vecchio straccio).
Quello che invece bisogna fare è spennellare il timbro con il colore e poi timbrare il sacchetto.
Come insegna il maestro Miyagi: suuuu... giuuuu... suuuu... giuuuu...
Prima di applicare il timbro bisogna ovviamente mettere la seconda tavoletta comprata (non ne avevo prese due a caso!) all'interno del sacchetto. Per evitare pasticci è meglio avvolgere la tavoletta nella carta perché il colore tende a passare la stoffa.
Queste mollette hanno 1001 usi!
Con il timbro non è stato difficile decorare tutti i sacchetti, ed alla fine ho deciso di farne 5 rossi. Fortunatamente lavare il timbro si è rivelata un'operazione semplice che non ha portato effetti collaterali.
Quindici di quindici
Fatto questo ho aspettato un giorno che il colore per tessuti si asciugasse. Il giorno dopo ho stirato i sacchetti e ci ho infilato i laccetti. Visto lo spessore della stoffa i risultati migliori li ho ottenuti con i cordini per tende, ma in certi casi ho utilizzato un cordino singolo più spesso.
Naturalmente essendo in tema di festività natalizie ho deciso di riempire i sacchetti con dei dolcetti. In fin dei conti tutti i destinatari avevano già almeno un set di dadi.
Schifezze adatte ad un giocatore di ruolo
Ed eccoli qui, pronti per essere consegnati a pochi eletti! Uno di questi sacchetti è addirittura arrivato oltre oceano, ma questa è un'altra storia!
Tredici?!? E gli altri due dove sono finiti?
Che dire? I destinatari sembrano aver apprezzato ed ho deciso di tenerne uno per me dato che il mio vecchio sacchetto aveva fatto il suo tempo. Posso dire che svolge egregiamente il suo lavoro sia da un punto di vista funzionale che da un punto di vista estetico, quindi ora avete un'ottima idea per i prossimi regali di natale, non sprecate l'occasione!

lunedì 4 febbraio 2013

[Equip] Mal'ospite

(c) Gemma Hart

Tipo: Veleno
Reperibilità: 32
Costo: 1500
Speciale: Si attiva solo se combinata a sostanze alcoliche. Dopo 4 ore provoca la perdita di 2d6 Punti Ferita ogni ora.

Il mal'ospite deve il nome ad una sua caratteristica che lo rende ideale per intossicare ospiti indesiderati senza provocare sospetti. La sostanza infatti si attiva solo in presenza di alcool, cosicché una volta aggiunta alle pietanze solo chi consuma bevande alcoliche ne subisce gli effetti negativi.
La notorietà del mal'ospite si è diffusa ampiamente dopo la condanna del barone Farelli, nobile di un piccolo territorio nel sud dell'Oruneet. Un Guardiano Errante insospettito dalla repentina ribalta economica del barone si accorse che essa era dovuta alla misteriosa dipartita dei suoi concorrenti in affari. Le sue indagini lo portarono ad essere ospite al desco del barone, ma come sua consuetudine si astenne dal bere alcolici. L'insistenza del barone ad accettare un bicchiere di brandy lo insospettì, e fortunatamente si limitò ad assaggiarlo. Tanto bastò a mettere a repentaglio la sua vita, ma riuscì comunque a superare la notte, ed il giorno seguente arrestò il barone per tentato omicidio di un Guardiano Errante - uno dei peggiori crimini contemplati dal Codice.

Il mal'ospite è una polvere estratta da un tubero diffuso nel Bosco di Confine. La sua somministrazione è innocua, a meno che non si assuma anche dell'alcool (almeno un bicchiere di vino, o mezzo di brandy).
Se attivata dall'alcool, la sostanza dopo tre ore provoca crampi allo stomaco, sudori freddi, tremori, vomito. Solitamente questi effetti sono scambiati per un'indigestione e sono ignorati. Dopo un'ora da questi sintomi alla forte nausea si accompagna vomito con tracce di sangue, e da questo momento la vittima dell'avvelenamento perde 2d6 Punti Ferita per ogni ora che non possono essere recuperati prima di assumere un antidoto. L'effetto dura 24 ore, per cui è molto difficile sopravvivere a questo veleno senza aiuti medici.
L'avvelenamento da mal'ospite può essere curato con un Test Difficile in Conoscenze Mediche utilizzando le comuni sostanze medicamentali presenti in una borsa da medico, o tramite un Arcano di cura di origine sciamanica.

venerdì 1 febbraio 2013

Torta di compleanno

Come di consueto (a parte qualche eccezione) anche quest'anno si è festeggiato il compleanno di LoK (il 17°, per la precisione) con un'eccellente torta di compleanno prodotta dalla cuoca ufficiale Magaolimpia.
Questo è un compleanno importante per Lords of Knowledge, perché è l'anno in cui verrà rilasciata la prima edizione grafica (i cui contenuti printer friendly sono già disponibili dal 5 di gennaio).
Voglio cogliere l'occasione per ringraziare sentitamente gli artisti di deviantART che hanno acconsentito all'uso delle loro opere nel manuale di Lords of Knowledge, in particolare Martin "HeroDees" Maceovič che per primo ha contribuito. Il consenso ricevuto da questa splendida comunità mi ha dato lo slancio necessario per portare a conclusione questa edizione, la cui lavorazione è iniziata nel lontano ottobre 2006.

Grazie a loro e a tutti quanti hanno contribuito alla realizzazione di questo sogno.