lunedì 29 aprile 2019

[RdL] Povero Pietrino!

Secluded Farmhouse by sabin-boykinov
Lisalania, sera del 3° Tehner crescente (8 aprile)

"Povero Pietrino" - piangeva l’uomo ubriaco - "come potevo immaginare che aprendolo avrei trovato quella cosa?!"
Diogenes parlando con l’uomo riesce a capirne la storia, sembra che sia un fattore di nome Alberico e che abbia aperto con il coltello la pancia del figlio adottivo per vederne uscire una "cosa" ora contenuta nella cassa sanguinolenta sul tavolo.
Piotr afferra la cassa col coperchio inchiodato e cerca di guadagnare velocemente l’uscita ma mentre cerca di tenerla chiusa cede da una fessura sul fianco e la creatura informe che ne esce cerca di aggredirlo con due lunghi artigli. Colto alla sprovvista il westan sferra un poderoso pugno che uccide istantaneamente quell'essere che immediatamente si liquefà tra il ribrezzo degli avventori della locanda.
Diogenes improvvisa una rappresentazione teatrale che raccoglie le attenzioni del pubblico distogliendole da quella scena rivoltante.
Mentre l’inserviente pulisce e Piotr va nel retro per lavarsi, Rayanna e Ulfriss si avvicinano al contadino per tranquillizzarlo e parte la solita improvvisa scarica elettrica dalla sciamana che li stordisce entrambi, mentre il maestro riesce a schivare con consueta semplicità anche gli archi voltaici. Il contadino comincia a contorcersi per la scossa ma…. Dalla sua pancia esce una creatura come quella della scatola solo molto più grande. Una freccia di Myristica penetra nelle parti molli del mostro e il maestro Yanagi con un colpo sapiente lo stordisce arrecandogli al contempo parecchi danni. Un improbabile Diogenes, probabilmente accortosi dell’inabilità temporanea di quella cosa, sfodera il suo stocco e continuando con  la recitazione la trafigge a morte liquefacendola... "MUORI MARRANO!!!"
La folla esulta! Bravo!!! Fischi e cosce di pollo vengono lanciati...
Ulfriss si china sui resti del fattore con un gesto di benedizione. Questo parassita è strano e per la sua esperienza dubita si tratti di un naga. Vero anche che dopo la Singolarità Noeliana si trovano in giro sempre più creature bizzarre.
Scopriamo da un avventore dove abitano il fattore e la moglie e non appena apprendiamo della sua esistenza ci diciamo tra noi che probabilmente sarà morta o peggio trasformata anch’essa.
Diogenes porge un sacchetto con 250 drog a Carenna: "provvedi ad una degna sepoltura!"
La locandiera visibilmente alterata risponde a tono "Grazie agli dei i clienti si sono bevuti le tue cazzate ma attento che la prossima volta ti avveleno la birra!"
Prima di uscire dal locale alcuni clienti chiedono a Diogenes se ci sarà una replica e si complimentano per lo spettacolo. Diogenes si congeda da loro facendosi da solo la critica al suo spettacolo... lo definisce "...una metafora di come il male ci cresca dentro e che possiamo sconfiggerlo solo grazie ad un aiuto esterno."
Stabiliamo che queste creature sono Sanguisughe di Bugat, un tempo anomalie ora forse sono diventate una vera e propria specie. Ci interroghiamo su cosa fare dei resti del fattore contenuti in 3 secchi. La possibilità di portarli alla corporazione delle scienze che qui in città ha un distaccamento specializzato in cure mediche, viene scartata subito per non dover dare troppe spiegazioni. Allora si decide di bruciarle fuori città. Diogenes e il maestro che viene ospitato a casa del filosofo, decidono di andare a dormire invece gli altri si recano fuori città.

Durante il cammino per la seconda volta parte una scarica dalla giovane sciamana... Il cocciuto westan si rifiuta di trasportare i secchi o fare qualunque altra cosa se non accompagnarli e dopo mezz’ora buona di cammino, ci pensa un po’ su, e si rende conto che non sarebbero mai stati in grado di bruciare dei resti così liquidi. Infatti dopo 3 ore di sforzi verranno sepolti parzialmente carbonizzati. Nel viaggio di ritorno saranno fermati dalla guardia cittadina e a fatica inventandosi la storia poco plausibile dello studio delle erbe (di notte...) riescono a passare e andare anche loro a dormire.

Lisalania, mattina del 3° Enhor crescente (9 aprile)

Il gruppo si riunisce l’indomani mattina e si dirige verso la casa del fattore. Per tutto il viaggio Piotr sbufferà e borbotterà, non riesce a capire perché devono imbarcarsi in questa cosa col rischio di avere problemi con gli auran e per giunta senza essere pagati per farlo. Ma è sempre meglio "marciare per non marcire" come dice un detto westan.
Ulfriss ha un corvo che lo accompagna e col quale riesce a comunicare. Questo corvo di nome Irafn viene mandato in avanscoperta e lo avvisa della presenza del cadavere di una donna. Arrivati alla casa Piotr, Ulfriss ed il maestro entrano e trovano la pelle della donna sul pavimento ed una striscia di sangue che esce dalla porta sul retro e si dirige verso un boschetto. Dopo aver mandato un messaggero alla guardia cittadina, scelto fra l’entourage del filosofo, per avvisarli di questo nuovo cadavere, il gruppo al completo si mette sulla pista del parassita. Piotr non sbuffa più ne borbotta. Sembra un segugio, cammina spedito seguendo le tracce, ormai ha sentito l’odore del sangue e nulla lo può fermare.
Seguiamo queste tracce fino ad una spaccatura nelle rocce accendiamo delle torce ed entriamo westan in testa visto che il buio non gli crea problemi.
Dopo una decina di metri vediamo una mezza dozzina di creature appese al soffitto attorno ad un cristallo incastonato in una gabbia a 3 metri di altezza.
Diogenes, che apprendiamo essere anche al soldo della corporazione, ipotizza essere un dispositivo psicoscentifico per creare delle anomalie sul piano spirituale ma non se la sente di spingersi oltre con le congetture perché ha saltato diverse lezioni di psicoscienza...
Mentre discutono dall’alto una settima creatura di cui non ci eravamo accorti si butta sul filosofo cercando di colpirlo ma questi lo schiva quasi con agilità. Sferriamo diversi colpi ed in ultimo lo stocco di Diogenes abbatte il secondo nemico in una sera.
A questo punto anche gli altri 6 si lasciano cadere e attaccano, sono a 15 metri. Piotr si pianta in difesa col suo scudo e attende la carica dei mostri con un menefrego dentro il cuore. Uno dopo l’altro cadono sotto i colpi dei suoi compagni e solo uno riesce a portare un colpo al difensore graffiandolo con i lunghi artigli. Il sangue inizia a bollire ma la possente tempra del westan gli consente di passare indenne e sopravvivere a questa sorta di veleno.
Discutiamo un po’ sul da farsi e decidiamo che distruggere il cristallo potrebbe essere molto pericoloso quindi pensiamo di portare la notizia alla corporazione. Piotr vorrebbe tenersi fuori dalla faccenda e non far sapere alla corporazione del nostro intervento mentre Myristica che solitamente mantiene un basso profilo insiste stranamente per andare in prima persona con Diogenes.

Fine seconda puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine (c) by Sabin Boykinov

lunedì 15 aprile 2019

[RdL] Cronache da Lisalania

Luminous Echo: Charene

Lisalania, 3° Tehner crescente, 88° anno dalla Rivelazione di Dolgas (8 aprile)

Chi per un caso fortuito chi in cerca di una bevuta offerta e chi per discutere di filosofia con Diogenes “il filosofo dalle mani bucate”, degli improbabili personaggi si sono ritrovati nello stesso luogo alla stessa ora e sono diventati un gruppo dopo aver condiviso una serata da leoni...

All’esterno della bettola L'Insegna Grigia mentre il westan (Piotr) dava di stomaco dopo la vittoria sofferta alla gara di bevute, un filosofo un cavaliere (Ulfriss) un prete (Egbert) e una sciamana (Rayanna) assistevano allo scontro di tre miliziani col maestro Yanagi, un anziano whirn che con movimenti aggraziati senza portare nemmeno un colpo metteva KO i tre inesperti ragazzotti. In disparte nell’ombra anche una arbrone (Myristica), interessata a conoscere il maestro, si godeva la scena.

Dopo lo scontro il filosofo dalle “pezze firmate al culo” offre da bere e convince l’oste Severo Agostinelli, che si dice in giro essere un ex boia, a mettere sul suo conto una bottiglia della sua miglior grappa. Non appena la bottiglia tocca il bancone il westan colto da un raptus improvviso la rompe addosso al grosso oste... Solo l’abile arte oratoria del sacerdote e il pagamento di 500 drog trattengono Severo dal decapitare il già basso westan e salvano anche la sciamana Rayanna dal pagare in natura. Altra bottiglia sul conto del filosofo stavolta mezza vuota (o mezza piena) ma stavolta si decide di andare a bere fuori. Mentre si passano la bottiglia e sta finalmente per arrivare il turno di Piotr il westan, dalla sciamana parte un arco voltaico che ferisce tutti e Piotr va giù come un sasso perdendo conoscenza. Anche la seconda bottiglia si rompe. Sembra che alla ragazza capiti spesso...

Il gruppo decide di riportare Piotr alla bottega del fabbro dove vive e lavora e lo trascinano a fatica in quella direzione. Arrivati davanti si mettono a discutere abbandonando il westan faccia a terra in mezzo alla strada e arrivano tre componenti della guardia cittadina che vista la scena intervengono per far sgombrare la pubblica via. Vengono indispettiti dall’oratoria del filosofo e la situazione sta per precipitare quando il comportamento conciliante degli altri del gruppo fa si che si allontanino senza arrestare nessuno.

Svegliato finalmente Piotr si decide di continuare la serata andando a bere e mangiare in un altra locanda, I Cinque Coltelli. Anche qui Diogenes ha un lungo conto che raramente paga ma è comunque ben visto dalla bella proprietaria Carenna che proprio quella sera si esibisce in un ballo sensuale. Come provano le dita racchiuse in una teca in bella mostra nella sala è solita mozzare le dita a chi allunga le mani negli spettacoli.

Terminato lo spettacolo dal momento che Diogenes non avrebbe pagato mai, Carenna chiede a lui ed al suo gruppo di amici di risolverle un problema, un avventore maleodorante sta rovinandole gli affari e dovrebbero convincerlo ad uscire dal locale. Diogenes accompagnato dal maestro e scortato da Piotr si avvicina al tavolo dell’uomo; sembra essere un contadino visibilmente ubriaco e ha sul tavolo una scatola sporca di terra che emana odore di sangue...

Fine prima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine (c) by Wen

martedì 9 aprile 2019

Lords of Cyphers: Prima sessione

Party

Scherzo, scherzo, non cambierò mai il nome di Lords of Knowledge (al più aggiungerò un sottotitolo).

Ieri sera si è svolta la prima sessione seria con le meccaniche del Cypher Sysyem, il sistema generico scritto da Monte Cook.

Al tavolo erano presenti un po' tutte le categorie di giocatori: vecchi amici che avevano già giocato a LoK, vecchi amici che non avevano mai provato LoK, nuovi amici (che ovviamente non conoscevano LoK) e addirittura nuovi amici che non avevano mai giocato di ruolo. Eravamo in otto: sette giocatori più me.

Le settimane scorse, infatti, mi sono messo alla ricerca di nuovi giocatori, e la cosa credo mi sia sfuggita di mano - per fortuna! The more the merrier!

E' passato moltissimo tempo dall'ultima volta che ho gestito così tante persone, ma tutto sommato non è stato difficile.

L'unico difetto riscontrato con il Cypher System è la creazione del personaggio, che per chi non conosce le opzioni disponibili può dilungarsi molto tra la scelta di descrittori e focus. Difatti nei giorni scorsi è stata dedicata un'intera serata all'argomento. Va anche detto che chi conosce bene le opzioni, delineata un'idea del personaggio il tempo di creazione si aggira attorno ai 15 minuti - il tempo che ci ho messo a creare i PG per chi non era riuscito a farlo prima.

Mi sento di sottolineare questo particolare: al tavolo, come accennato, c'era anche chi non ha mai giocato di ruolo. Di fronte ad una scheda pregenerata non sono serviti più di 20 minuti per spiegare il funzionamento delle regole e le capacità del personaggio. A quel punto il giocatore è entrato immediatamente nel ruolo ed i test si sono risolti con una semplicità imbarazzante. Adoro il sistema di LoK III ed ho passato anni a perfezionarlo, ma di certo mi ci sarebbe voluto più tempo per spiegarne le meccaniche. E' anche per questa ragione che ho deciso di adottare il Cypher System.

E via, si inizia. Ho molta vergogna nel confessare che la storia ha avuto inizio in una taverna (spero che i giocatori sappiano perdonarmi un giorno), ma la narrazione - ad ora ancora sandbox - è partita immediatamente con la collaborazione di tutti. Abbiamo preso confidenza con la città di Lisalania (creata per questa occasione), i suoi abitanti ed i suoi problemi, e soprattutto con i personaggi stessi, le cui storie si intrecciano in una fitta trama di conoscenze reciproche (grazie alle regole sui legami).

Alcuni giocatori hanno scelto per i propri personaggi i Difetti Speciali che ho adattato dalle regole di LoK ed applicati tramite la meccanica del Dado Ora, il tutto con molto profitto dal punto di vista della narrazione (anche se qualcuno è rimasto a bocca asciutta... per due volte! Ma questo lo racconterò un'altra volta).

In questa prima sessione non ci sono stati combattimenti. O meglio: c'è stato un combattimento, ma la situazione era tale che si è risolto senza il lancio di alcun dado a favore del personaggio. Anche questa una piccola magia del Cypher System: se la difficoltà di un compito scende al di sotto di un certo livello, non viene effettuato alcun test. Come in questo caso, dove un maestro di arti marziali è stato affrontato da un gruppetto di teppistelli, e si è risolto con gli aggressori che se la sono data a gambe perché non riuscivano a colpire il vecchietto.
Nella prossima sessione vedremo di mettere alla prova anche gli scontri fisici.

Per ora è tutto. Sono molto soddisfatto sia dell'adattamento (per quanto verificato finora) sia dei giocatori, sia dei personaggi. Stiamo costruendo un bel gruppo di gioco, speriamo le nostre avventure siano lunghe e prosperose.

Immagine (c) by PainDude