lunedì 19 gennaio 2015

[RdL] Piedi di piombo

(c) Andreas Rocha

Everek, sera del 4° nehener crescente (13 aprile)

Dopo essere tornati ad Everek, la compagnia si divide per la notte. Medom viene invitato dal dr. Zanoch a non allontanarsi dalla città in quanto “persona informata sui fatti” in relazione all’arrivo di Efrone. Medom accetta, ed anzi chiede ed ottiene di poter alloggiare alla corporazione.
Nel frattempo Chaim e Maliny raccontano al prof. Kimmen quanto accaduto nel pomeriggio e quanto scoperto su Efrone. Il professore è soddisfatto del resoconto, ma dice che al momento non ha le risorse necessarie per dare la caccia al latitante.

Everek, mattino del 4° ahoer crescente (14 aprile)

La compagnia si riunisce per discutere sul da fare. L’idea è quella di tornare al cimitero per cercare tracce che conducano ad Efrone. Vengono interrotti dall’improvvisa ricomparsa di Kaisho, che li saluta con nonchalance. Racconta che, una volta arrivato al tempio per avvertire i custodi della cattività di After, ha visto Efrone Malanato in persona, ed ha deciso di nascondersi.
Dato che Kaisho (insieme a Kirsten, il dr. Zanoch ed altri al momento non presenti) ha avuto modo di affrontare Efrone, ne conosce il potere e preferirebbe evitare di dargli la caccia. Della stessa opinione è anche Maya, mentre Maliny e Chaim dicono che starsene con le mani in mano non sarebbe utile né sicuro: Efrone potrebbe comunque cercare di toglierli di mezzo.
Di comune accordo la compagnia decide di operare un’indagine seguendo una strategia di cautela. Non lontano da Everek si erige uno dei fortini dei Naradæ, uno dei sei ordini cavallereschi della Lumia. Vista l’audacità dimostrata da Efrone, potrebbe darsi che abbia cercato rifugio proprio presso di loro. Maliny e Chaim, con in mano un ritratto di Efrone, andranno al forte a verificare questa ipotesi. I due non sono mai stati visti dal custode, ed è improbabile che veda in loro una minaccia; d’altro canto in caso di pericolo ci sarebbero i cavalieri a difenderli.
Definiti gli utlimi dettagli, Chaim e Maliny si incamminano verso il forte.

lunedì 5 gennaio 2015

[RdL] Il cunicolo

Immagine (c) by Feesh

Everek, Presidio della Corporazione, mezzogiorno del 4° nehener crescente (13 aprile)

Chaim ha appena completato il suo ciclo mattutino di esami, sotto la supervisione di Maliny, quando arrivano Maya, Kirsten e Parsic. I nuovi arrivati condividono con i sodali quanto appena accaduto nel tempio. Dopo una breve discussione la compagnia decide di interrogare la persona più vicina a Merasor: Medom, il nordan con il quale il custode è arrivato in città.
Mentre gli altri vanno avanti, Kirsten e Maliny si recano dal prof. Kimmen per informarlo della presenza di Efrone. Kimmen è scettico, non tanto per mancanza di fiducia in Kirsten ma quanto per paura di uno sbaglio di persona: mobilitare la corporazione per dare la caccia ad un Maestro del Tempio innocente non sarebbe una buona mossa né dal punto di vista di immagine né dal punto di vista politico. Propone quindi a Kirsten di sottoporsi ad una lettura del pensiero per stabilire la veridicità di quanto dice (o meglio per vedere Merasor attraversi i ricordi della ragazza). Kirsten accetta. Kimmen chiude gli occhi e si concentra, per riaprirli poco dopo, soddisfatto di quello che ha visto. Comunica alle due donne che diramerà un allarme alle altre sedi della corporazione, preparandosi a dare la caccia ad Efrone. Nel frattempo darà disposizioni affinché il dott. Zanoch si unisca a loro, dato che insieme a Kirsten ha già affrontato Efrone.

Everek, Vecchia Locanda, mezzogiorno del 4° nehener crescente (13 aprile)

Medom è tranquillamente seduto alla locanda intento a degustare l’ottimo pranzo quando viene avvicinato dalla compagnia.
Risponde senza problemi alle domande, affermando tuttavia che non conosce affatto Merasor. L’ha incontrato qualche giorno prima ad Illata, una città ad ovest di Everek, ed ha accettato di accompagnarlo dietro compenso. Una volta arrivati ad Everek, poi, ha deciso di restare a sua disposizione per qualche tempo in virtù del fatto che si è proposto di rimborsare qualsiasi spesa di alloggio alla Vecchia Locanda. Durante il viaggio Merasor non è stato particolarmente loquace, come pure Medom, del resto. L’unica cosa raccontata dal custode è che era diretto al tempio di Shogiru presso Everek.
La compagnia, con in mano un pugno di mosche, decide di tornare al tempio per interrogare gli adepti. Medom, appresa la verità su Merasor, li segue.

Everek, Tempio di Shogiru, primo pomeriggio del 4° nehener crescente (13 aprile)

Al tempio vengono accolti dalle guardie rimaste a controllare l’edificio e dall'adepto Lorenzio, preoccupato di quanto sta accadendo.
Lorenzio informa il gruppo che il nuovo maestro del tempio è sparito senza lasciare tracce. Risponde alle domande della compagnia dicendo che Merasor si è presentato tre giorni prima affermando di essere stato inviato dal Tempio di Melàs per sostituire il Maestro After. Solo quando la compagnia glie lo fa notare si rende conto che è passato troppo poco tempo dalla sparizione di After all'arrivo di un sostituto. Quando apprende che Merasor altri non è che un pericoloso criminale mostra forte preoccupazione per la sicurezza del tempio e di tutti quelli a conoscenza della sua presenza. Chaim lo blandisce, e dice che piuttosto è il caso di cercare approfonditamente all'interno del tempio, nel caso Merasor/Efrone sia ancora nascosto.
La compagnia trova una traccia nella biblioteca sotterranea. Un pannello di metallo è stato smosso, rivelando un cunicolo. Il pannello ha tutta l’aria di non essere stato utilizzato da lungo tempo prima di essere stato aperto poco tempo prima. Il cunicolo è pieno di ragnatele strappate. Lo stesso adepto Lorenzio dice di non aver mai sospettato della presenza del cunicolo, nonostante sia passato svariate volte di fronte al pannello. La compagnia decide di imboccare il cunicolo.

Luogo imprecisato nei sotterranei di Everek, pomeriggio del 4° nehener crescente (13 aprile)

Il cunicolo è di appena un metro per un metro, ed escluso Parsic la compagnia si muove con grande difficoltà, quasi strisciando.
Il cunicolo sembra interminabile ed avvolto nell'oscurità più totale, rischiarata solo dalla lanterna arcana di Maliny. Dopo un’ora di cammino la compagnia inizia a mettere in dubbio la decisione di essersi inoltrati così tanto, ma decidono di andare avanti.
Dopo circa mezz'ora il cunicolo sbocca finalmente in una piccola sala dalle pareti in marmo. L’ambiente è umido. Una scala sale verso l’alto, dove c’è una botola chiusa. Dopo una rapida ispezione individuano il meccanismo per sbloccarla ed aprirla. Salgono la scala e si trovano in una sorta di tempietto di circa tre metri per tre. Tre pareti sono in marmo istoriato con i motivi tipici dello spiritualismo, nella quarta c’è un cancello completamente invaso da rampicanti, che per alcuni tratti sono penetrati all'interno della struttura. Nella parete opposta al cancello c’è un piccolo altare, anche questo in stile spiritualista.
Chaim e Medom si accorgono di qualcosa che non va. All'esterno si sentono rumori di passi strascicati che si avvicinano. Non fanno in tempo ad estrarre le loro armi che due coppie di braccia penetrano tra i rampicanti nel tentativo di ghermire i membri del gruppo. Le mani adunche mancano di alcune falangi ed artigliano l’aria con unghie spezzate. La pelle è livida e lacera, mostrando ferite incrostate grondanti nero icore. Zombie, senza dubbio.
Fortunatamente il cancello non permette alle creature di raggiungere la compagnia. Mentre Chaim e Medom le attaccano, Kirsten usa un arcano per stabilire quante creature ci siano nella zona, e quello che apprende non promette nulla di buono: circa due dozzine di creature stanno convergendo sulla struttura.
Parsic tenta il tutto per tutto. Si concentra e raccoglie tutta la sua energia spirituale, la plasma secondo i rituali naga appresi in gioventù e la comprime fino a farla esplodere in un’invisibile onda d’urto. La compagnia quasi non si accorge di nulla, a differenza delle creature all'esterno del tempietto, a giudicare dalle urla di dolore. Le braccia penetrate tra i rampicanti cessano di agitarsi, ed i passi strascicati si allontanano.
Quando escono dal tempietto si rendono conto della situazione: questo altro non è che una piccola cappella votiva al centro del cimitero di Everek, dove ci sono ancora molti degli zombie che infestano la zona.