lunedì 29 gennaio 2018

[RdL] Calma apparente

Blacksmith by Nikkolainen

Casteltilean, mattino del 7° Tehner pieno (5 agosto)

Un gran numero di soldati imperiali si stanno ammassando nella valle attorno a Casteltilean, pronti per un’avanzata massiccia. Il terreno della zona è collinoso ed i soldati sono migliaia, per cui l’avanzata avverrà per piccoli gruppi.
Il piano consiste nell’arrivare a Torralta in massa, conquistarla rapidamente e quindi procedere fino ai guadi, per poi espandersi verso nord e sud per riconquistare le terre perdute.
Medòm va dal marchese Tilean per informarsi sull’assalto. Il marchese sta discutendo con Deniels, Tamara, Vrenovsky e l’ammiraglio Hardar, capitano della Tempesta.
Gli comunicano che i lancieri di Lagogrande parteciperanno al primo assalto insieme agli Ammazzagiganti, anche se non è stata rilevata la presenza né di giganti né di colossi. Dopo aver ringraziato per le informazioni, Medòm si ritira.
Il gruppo si incontra per pranzo. Si parla del più e del meno. Bodo e Medòm decidono di impiegare il tempo prima della partenza prendendo lezioni sull’uso delle arcanomacchine dalla giovane Armida, mentre Anudahabi va a parlare con il fabbro Hiragar - un brone - per chiedergli dettagli sulla cultura della sua razza. L’uomo è molto impegnato e dice all’anziano che potranno parlarne a cena.

Casteltilean, sera del 7° Tehner pieno (5 agosto)

Medòm si reca all’accampamento degli Ammazzagiganti per incontrare sir Martòn e comunicargli che intende unirsi a loro per il primo assalto. Il capitano gli consegna un martello da guerra e lo nomina “brigadiere di testa”, fraintendendo che il nordan voglia unirsi in pianta stabile. Medòm accetta il fraintendimento come un segno del destino.
Anudahabi incontra Hiragar e parlano del più e del meno. Il fabbro non conosce bene la cultura dei brone, vivendo nell’impero llud da moltissimo tempo, ma racconta quel poco che ricorda.

Casteltilean, mattino del 7° Enhor pieno (6 agosto)

Bodo si fa accompagnare da Medòm dagli Ammazzagiganti. Il westan vuole conoscere i punti deboli dei giganti, soprattutto quelli suscettibili ad un attacco con arco e frecce.
Sir Martòn rimanda i due dall’ing. Dabloise, lo studioso che fornisce intelligence e supporto tecnico ai mercenari. Questi spiega che i giganti sono molto differenti tra di loro. In qualche caso il pilota vede il campo di battaglia attraverso una feritoia, ed un arciere esperto può colpirlo attraverso di essa; molti altri modelli non hanno questo difetto dato che la visione del campo di battaglia avviene attraverso specchi e lenti, senza fornire nessuna parte del corpo direttamente esposta.

Immagine (c) by Nikolay Fomin