lunedì 9 giugno 2014

[RdL] Faccia a faccia con il mostro

(c) by Svetlin Velinov

Everek, alba del 3° sener crescente (5 aprile)

Come programmato la sera prima, la Compagnia si incammina di buon’ora per dare la caccia alla creatura. L’idea è quella di portare con sé alcuni otri di vino per poterla attirare verso il carro con le botti di vino avvelenato, preparato il giorno prima ad est di Everek.

Bosco a nord di Everek, mattino del 3° sener crescente (5 aprile)

Costeggiano il lato ovest del bosco a nord di Everek, finché non scorgono al suo interno alcuni bagliori, chiaro segno di incendio. Inoltratisi nella vegetazione scoprono alcune aree dove gli alberi sono schiantati e bruciacchiati. Qua e là si solleva ancora qualche fiammella, ma nessun rischio di incendio. Si accorgono che queste aree sono in linea lungo l’asse nord-sud, e concludono che si tratta di tracce lasciate dalla creatura che, probabilmente, è in grado di volare solo per piccoli tratti.
Poco più a nord, in cima ad una collinetta, scorgono infatti la creatura. Sembrerebbe addormentata. Sotto di lei i resti dell’imbarcazione di trasporto merci, dove si notano ancora numerosi barili intatti. Le teste sono tutte appoggiate a terra, come i petali di un fiore appassito.
Sicuri che pochi otri di vino non avrebbero mai allontanato il mostro dal suo bottino e troppo intimoriti per agire in qualsiasi altro modo, la compagnia si accorda affinché Kirsten torni ad Everek per indicare l’ubicazione della creatura e per richiedere rinforzi.

Everek, mattino del 3° sener crescente (5 aprile)

Giunta in città Kirsten incontra il dr. Abir Zanoch, uno psicoscienziato di Llus sua vecchia conoscenza. La sede centrale della corporazione ha avuto notizia dell’attacco avvenuto il giorno prima, ed ha inviato il dottore insieme ad una squadra Omega di quattro uomini per analizzare la minaccia.
Appresa l’ubicazione di Brapir Akrak, la squadra Omega decide di “stabilire un contatto visivo”. Il dr. Zanoch e Kirsten approfittano della capacità di volare della squadra per unirsi al resto della Compagnia degli Erranti.

Giaciglio di Brapir Akrak, tarda mattinata del 3° sener crescente (5 aprile)

Valutato lo stato semi-comatoso della creatura, la squadra Omega decide di sferrare un attacco congiunto per neutralizzarla. La compagnia, che non ha nulla in contrario, resta defilata nel bosco insieme al dr. Zanoch.
I membri della squadra Omega sono equipaggiati con il meglio offerto dalla Corporazione delle Scienze, ed infliggono un duro colpo alla creatura. Ma questa si desta immediatamente, e contrattacca con furia inaspettata. Le teste di Brapir Akrak saettano avanti e indietro con la rapidità di un serpente, e la squadra Omega viene presto messa in difficoltà. Alcune delle teste del mostro cadono a terra senza vita, ma anche gli uomini corazzati della Corporazione subiscono delle perdite, ed una volta rimasti in due decidono per una ritirata strategica.
La Compagnia degli Erranti decide allora di sferrare un attacco a sorpresa. Maya invoca gli dèi affinché proteggano i suoi compagni; Kaisho, Kirsten ed il dr. Zanoch si scagliano sulla creatura, ormai barcollante, con armi ed arcani. Il dr Zanoch viene colpito da una delle teste, ma anche grazie agli incantesimi d Maya evita il peggio e se la cava con qualche contusione. Il mostro, fiaccato prima dall’alcol e poi dalla squadra Omega, dopo strenui quanto inutili tentativi di annientare i nemici, soccombe sotto i colpi della Compagnia degli Erranti.

lunedì 2 giugno 2014

[RdL] L'attacco di Brapir Akrak

Artist:Svetlin Velinov
©Magic the Gathering
©2014 Wizards of the Coast LLC.

Campo dei Banditi, alba del 2° tahner crescente (4 aprile)

Dove prima era il campo dei banditi, ora c’è una distesa di morte e distruzione. La maggior parte degli alberi sono schiantati o bruciati, le tende che non sono state raggiunte dalle fiamme sono state divelte o schiacciate, ed il terreno è cosparso di corpi anneriti. Da queste macerie si levano i lamenti dei feriti ed i gemiti dei moribondi.
Il gruppo viene immediatamente raggiunto da un paio di superstiti, che raccontano ad Artemio di come improvvisamente si sia manifestata una creatura gigantesca con una moltitudine di teste. Benché i ruggiti della creatura abbiano svegliato tutti, non c’è stato tempo per fuggire. Una tempesta di fulmini e fiamme si è abbattuta come un uragano lasciando poche vie di scampo ai seguaci di Artemio. I pochi superstiti raccontano di una creatura dalle tozze gambe simili a quelle di una tartaruga di 10 metri, sovrastate da una moltitudine di teste che si agitavano convulsamente. La creatura dopo aver attaccato ferocemente il villaggio si è spinta verso sud.
La compagnia valuta che la creatura si sia mossa verso Everek, e decide di partire immediatamente alla volta della città per prestare soccorso e procurarsi l’alcool per indebolire Brapir Akrak. Tutti i cavalli sono stati uccisi o sono fuggiti nel bosco, impazziti per il terrore. Artemio suggerisce di andare verso il fiume Mosione e da lì discendere la corrente a bordo di un’imbarcazione, in modo da poter viaggiare più velocemente ed al contempo restare fuori dalla portata dei morti viventi che infestano le vie.
Raggiungono l’imbarcazione e si immettono nella corrente del fiume senza problemi.

Everek, mattino del 2° tahner crescente (4 aprile)

I bagliori rossastri che si riflettono sulle basse nubi sopra Everek non sono di buon auspicio, ed infatti quando arrivano in prossimità della città notano vari incendi nella zona ad ovest del fiume.
In lontananza intravedono l’enorme creatura al centro del fiume scagliare fiamme, fulmini e nubi di gas. Artemio, visti i problemi con la legge, nonostante l’emergenza decide di aspettare fuori dalle mura, mentre la compagnia entra in città.
Gli abitanti di Everek sono in preda al panico, e mentre la maggior parte di loro si accalca alle porte per fuggire, qualcuno approfitta per entrare nelle case abbandonate a rubare il possibile.
Giunti in prossimità del ponte la compagnia vede, al di là di questo, Brapir Akrak appollaiato sopra una nave da trasporto piena di barili. Le teste della creatura si abbassano con regolarità verso di essi, e le lingue biforcute saettano al loro interno per berne il contenuto (probabilmente birra a giudicare dal colore e dalla schiuma).
Kaisho e Maya decidono di approfittare del momento per andare da Tancredi, una conoscenza del whirn, a prendere del veleno da versare nella birra. Ottengono quello che cercavano, ma non trovano il modo di avvicinarsi alla nave senza correre rischio.
Intanto alcuni uomini della corporazione si sono messi a volare intorno alla creatura, attaccandola con dispositivi sconosciuti. Brapir Akrak reagisce furiosamente azzannando o bruciando gli aggressori. Dopo averne messi fuori combattimento un buon numero, più stanco che in difficoltà si innalza nel cielo e vola verso nord, trasportando via la nave ed il suo prezioso carico. La guardia cittadina e la corporazione hanno subito troppe perdite per seguire la creatura.

Everek, pomeriggio del 2° tahner crescente (4 aprile)

La compagnia si riunisce e contattano la guardia cittadina. Raccontano al capitano Larison della creatura e delle sue debolezze, citando la leggenda. Il capitano dice che la sera prima il maestro After si era recato al comando della guardia cittadina per allertare di questo pericolo, ma nessuno l’aveva preso troppo sul serio, e solo il rispetto nutrito verso l’anziano custode aveva spinto Larison a valutare la minaccia. Tuttavia nessuno si era anche lontanamente aspettato che la creatura avrebbe attaccato così presto.
Su richiesta della compagnia Larison requisisce due botti di alcolici dalla Locanda Vecchia (la Locanda del Fiume è andata distrutta) e Kaisho ne avvelena il contenuto. Larison fa portare queste botti fuori dalla città, verso est, in modo che Brapir Akrak, se è vero che è attirato dall’alcol, non avrebbe fatto altri danni in città.
Tuttavia tutti sono ben consci che la creatura se ne è andata con un grosso carico di birra, e ci vorrà un po’ prima che senta il bisogno di cercare altri alcolici.
La compagnia viene invitata a pernottare nelle stanze del comando della guardia cittadina.