lunedì 31 ottobre 2016

[RdL] Attacco al campo brone

Rhinosserou by Motise

Valle senza nome, tarda mattina del  6° Tahner pieno (25 luglio)

Il gruppo si avvicina in modo guardingo alla struttura. Dopo aver evitato un paio di trappole, giungono ad una recinzione composta da cavi metallici orizzontali. Secondo il dr. Zanoch sono elettrificati, ed è meglio non toccarli. Anudahabi si avvicina per esaminarli, ma inciampa e ci finisce addosso. Una scarica elettrica lo attraversa, folgorandolo, ma per fortuna un Ammazzagiganti lo allontana prontamente dai cavi, scongiurando il peggio. Lo sciamano è comunque ferito e privo di conoscenza. Il gruppo decide di riunirsi alle compagnie mercenarie in modo da sottoporre Anudahabi a cure mediche e procurarsi l’equipaggiamento necessario per neutralizzare i cavi elettrificati.

Primo pomeriggio del  6° Tahner pieno (25 luglio)

Il gruppo si riunisce al grosso della compagnia. I capitani mercenari, vista la presenza di un campo ben organizzato, decidono di affrontare il campo brone con un numero congruo di uomini.
A metà pomeriggio Anudahabi sta molto meglio. Il gruppo riparte verso l’accampamento brone, questa volta scortato da 50 uomini, tra cui Sir Martòn, il Capitano Calliana ed il Capitano Rhinosserou.

Campo Brone, tardo pomeriggio del  6° Tahner pieno (25 luglio)

In poco tempo la recinzione elettrificata viene abbattuta e superata.
Nella zona Anudahabi ed il dr. Zanoch percepiscono l’effetto del nullificatore di armoniche, e si rendono conto di non poter utilizzare i loro arcani. Anudahabi, ancora ferito, resta indietro con 10 soldati dell’esercito regolare, mentre il dottore decide comunque di entrare nell’accampamento per fornire la sua consulenza in caso siano rinvenute arcanomacchine.
Il campo risulta stranamente deserto. Le poche baracche sono vuote e piene di polvere. Presto Medòm e Bodo si rendono conto che si tratta di una trappola, ma è troppo tardi: sul campo iniziano a piovere macigni che sfondano i tetti degli edifici e colpiscono i mercenari. Segue una fuga precipitosa per allontanarsi dal campo. Purtroppo due dei Lancieri di Lagogrande non ce la fanno, ed anche Vilkor subisce gravi ferite ed una seria frattura al braccio destro.
Anudahabi, che era rimasto indietro, non ha potuto far altro che assistere impotente all’attacco. Ha però visto da dove i massi sono stati scagliati, ed è lì che tutti si dirigono, in cerca di risposte.
Giunti sul luogo, però, ci si accorge che si tratta di una catapulta meccanica azionata automaticamente. La catapulta ora è senza munizioni, quindi non costituisce più un problema.
Vilkor, accompagnato da 10 uomini dell’esercito regolare, torna verso il grosso delle truppe, e forse si incamminerà per tornare a Faer. Con il braccio in quelle condizioni non può certo continuare la missione.
Nel frattempo gli altri valutano che se il campo del nullificatore è presente, la vera base non può essere lontana. Gli uomini rimasti si accampano in modo da riprendere le ricerche l’indomani. I Lancieri di Lagogrande, Rhinosserou in testa, tornano al campo brone per recuperare i corpi dei fratelli caduti. Bodo li segue per effettuare ulteriori indagini, ma si perde sulla via del ritorno e passa la notte in solitudine nel bosco.

lunedì 17 ottobre 2016

[RdL] Pensiero laterale

Lion Knight by BobKehl

Nord-est di Pontelargo, tarda mattina del  5° Nehener pieno (20 luglio)

Tutti i tentativi di aprire un varco nel crollo risultano fallimentari. Bodo, Anudahabi, Jaser ed i cinque figli di Kamen non hanno gli attrezzi e soprattutto il tempo necessari all’operazione. Fortunatamente Vilkor, Medòm e Zanoch stanno bene, e lo psicoscienziato ha un piano per uscire di lì, anche se questo significa essere teletrasportati a Faer e quindi terminare prematuramente la missione. Di comune accordo, gli uomini non intrappolati si allontanano dalla grotta per riunirsi al grosso delle truppe, in modo da rimettersi in marcia.

Mentre il dr. Zanoch entra in meditazione per recuperare le energie psichiche, gli altri due compagni ispezionano le casse. Sembrano contenere componenti necessari alla costruzione di nullificatori di armoniche.

Uscito dalla meditazione, il dr. Zanoch propone ed attua una nuova soluzione: invece di teletrasportare tutti e tre a Faer, apre un varco teletrasportando blocchi di roccia in regioni lontane visitate in passato.
L’espediente funziona ed i tre si mettono in marcia per raggiungere la colonna.

Verso Tilean, tarda mattina del  6° Tahner pieno (25 luglio)

Dopo alcuni giorni di marcia senza nessuna grossa sorpresa, gli esploratori sono tornati riferendo di una costruzione metallica - una sorta di antenna - che spicca tra le cime degli alberi in una valle poco vicina.
Il gruppo, accompagnato da tre energumeni della compagnia degli Ammazzagiganti, si mette in moto per indagare sull’avvistamento.

Giunti nei pressi della valle vedono la strana costruzione far capolino tra gli alberi. Secondo il dr. Zanoch potrebbe benissimo essere un nullificatore di armoniche.

Durante l’avvicinamento il gruppo si imbatte in tre brone armati di spade e balestre. Mentre due di loro rallentano il gruppo, il terzo cerca di fuggire, ma viene raggiunto da un attacco cinetico del dr Zanoch che lo tramortisce.
I tre sono catturati ed interrogati. Il primo sembra deciso a non parlare, ma quando uno degli Ammazzagiganti gli fracassa una rotula, cambia registro, rivelando che nel campo c’è un dispositivo di cui non conosce la funzionalità, ed è protetto costantemente da cinque uomini. Altri due gruppi di tre uomini si aggirano invece per il bosco alla ricerca di intrusi.

I tre prigionieri vengono legati ad un albero, poi il gruppo si rimette in movimento verso il campo nemico.

lunedì 10 ottobre 2016

[RdL] Misure estreme

Earthquake by Steve Ellis

Nord-est di Pontelargo, mattina del  5° Nehener pieno (20 luglio)

Dopo essersi inoltrati in una galleria artificiale (con tutta probabilità un tempo una miniera), la compagnia giunge in una grande sala. All’interno oltre a numerose casse un gruppo di brone, due dei quali fluttuano a mezz’aria. Sulle prime sembrano ignorare i nuovi arrivati, intenti a discutere animatamente tra di loro, ma pochi istanti dopo quattro di loro li caricano, mentre i restanti due volano fino al soffitto. Invece di ingaggiare combattimento, i quattro brone tentano di superare il gruppo - anche se nel far questo espongono il fianco agli attacchi e subiscono varie ferite.
Bodo si rende conto che non stanno tentando di caricare, ma cercano invece di scappare da qualcosa: la preoccupazione - quasi terrore - sui loro volti spinge il westan ad incitare a gran voce la ritirata. Gli unici a non arretrare sono Vilkor, Medòm ed il dr. Zanoch.
Nel frattempo i due uomini che si stanno librando in volo hanno poggiato le mani su una trave portante prossima all’ingresso della sala, salmodiando qualche oscuro arcano. Dopo sinistri scricchiolii, la trave cede, causando un crollo che sigilla l’ingresso alla sala.
Mentre il resto della compagnia era già arretrato nel tunnel, salvandosi, Zanoch, Vilkor e Medòm si sono addentrati nella sala. Fortunatamente si sono salvati - ed hanno messo fuori combattimento i due studiosi dell’Ordine del Sapere brone - ma ora sono intrappolati.
Zanoch redarguisce duramente gli altri due chiedendo senza avere una risposta sensata del perché non siano fuggiti all’allarme lanciato da Bodo. I due gli chiedono che differenza faccia, e lui risponde che sarebbe stato in grado di teletrasportarsi in salvo, ma ora deve pensare anche a loro.
Nel frattempo, dall’altra parte del crollo, Bodo, Anudahabi ed i cinque Figli di Kamen che li accompagnano cercano un modo di disostruire il passaggio, senza riuscirci.