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Monte Wulter, metà giornata del 3° tehner crescente (8 aprile)
Chaim è prontamente soccorso da Maya. I sortilegi della donna sciamano risanano le ferite del brone, ma nulla può cancellare il ricordo dell’orrore delle tre creature. Intanto i resti di due di esse iniziano a dissolversi in rivoli di denso fumo bianco, che si dissipa dopo aver disegnato delle spirali in aria.
Maya e Kirsten hanno impiegato gran parte della loro energia spirituale, e chiedono di poter riposare per il resto della giornata. Thomas usa le sue abilità di cacciatore esperto e trova una piccola insenatura tra due massi sopra ai quali è caduta una roccia piatta. La nicchia non è grande, ma sufficiente per ripararsi durante la notte. Il resto del pomeriggio trascorre tra la meditazione, la ricerca di legna da ardere e qualcosa da mangiare. Per la notte vengono stabiliti dei turni di guardia.
Chaim, attanagliato dal terrore, rotola via di lato e si lancia in una corsa folle verso il buio del bosco. Kirsten e Maliny, tremanti come foglie, si rannicchiano dietro Maya e Thomas, che invece resistono all'impulso di fuggire. Maya pronuncia parole antiche, ed una luce magica appare sul volto della creatura illuminando l'ambiente ed accecandola.
La creatura, furiosa per essere stata accecata, con un colpo poderoso dall'alto verso il basso colpisce la roccia piatta che fa da “tetto” al loro riparo improvvisato. Con un suono secco la roccia si spacca e si inclina pericolosamente, riversando una pioggia di detriti sulla compagnia. Maya, nonostante la situazione, trova la concentrazione necessaria per invocare Gurunth, e dal fuoco allestito per la notte si librano delle fiamme che avviluppano danzando la creatura, trasformandola in un’enorme torcia vivente. Il mostro emette un grido straziante, mentre la sua pelle sfrigola e crepita sotto le fiamme voraci, poi l'urlo cessa, la creatura si accascia e si consuma come fosse un origami di carta velina troppo vicino ad una candela. Quando del corpo non resta più nulla le fiamme, sazie, si riuniscono al fuoco di campo senza lasciare traccia dell'accaduto.
Dopo qualche ora incontrano un torii, elemento che Parsic identifica come chiaro segno della vicinanza di un antico luogo sacro. Passando sotto di esso gli avventurieri si sentono come alleggeriti di una sensazione fastidiosa. Si sentono disorientati per un istante, poi si accorgono che la convinzione di viaggiare nella direzione sbagliata è sparita. Convinti di essere prossimi alla loro destinazione, la Compagnia degli Erranti si rimette in marcia con vigore rinnovato.
Monte Wulter, notte del del 3° tehner crescente (8 aprile)
E’ durante il turno di Maya che una delle creature torna alla carica. Presenta alcune ferite sul corpo, e secondo la older si tratta di uno dei superstiti del precedente combattimento. Maya sveglia prontamente gli altri che si preparano alla battaglia, ma quando la creatura emette il suo ruggito di nuovo la sensazione di terrore puro penetra fin dentro le loro ossa, paralizzandoli per un istante.Chaim, attanagliato dal terrore, rotola via di lato e si lancia in una corsa folle verso il buio del bosco. Kirsten e Maliny, tremanti come foglie, si rannicchiano dietro Maya e Thomas, che invece resistono all'impulso di fuggire. Maya pronuncia parole antiche, ed una luce magica appare sul volto della creatura illuminando l'ambiente ed accecandola.
La creatura, furiosa per essere stata accecata, con un colpo poderoso dall'alto verso il basso colpisce la roccia piatta che fa da “tetto” al loro riparo improvvisato. Con un suono secco la roccia si spacca e si inclina pericolosamente, riversando una pioggia di detriti sulla compagnia. Maya, nonostante la situazione, trova la concentrazione necessaria per invocare Gurunth, e dal fuoco allestito per la notte si librano delle fiamme che avviluppano danzando la creatura, trasformandola in un’enorme torcia vivente. Il mostro emette un grido straziante, mentre la sua pelle sfrigola e crepita sotto le fiamme voraci, poi l'urlo cessa, la creatura si accascia e si consuma come fosse un origami di carta velina troppo vicino ad una candela. Quando del corpo non resta più nulla le fiamme, sazie, si riuniscono al fuoco di campo senza lasciare traccia dell'accaduto.
Monte Wulter, alba del del 3° enhor crescente (9 aprile)
Ripresosi dall’incontro notturno, il gruppo si rimette in cammino seguendo le indicazioni di Kaisho ed il sortilegio di guida di Maya.Dopo qualche ora incontrano un torii, elemento che Parsic identifica come chiaro segno della vicinanza di un antico luogo sacro. Passando sotto di esso gli avventurieri si sentono come alleggeriti di una sensazione fastidiosa. Si sentono disorientati per un istante, poi si accorgono che la convinzione di viaggiare nella direzione sbagliata è sparita. Convinti di essere prossimi alla loro destinazione, la Compagnia degli Erranti si rimette in marcia con vigore rinnovato.