lunedì 24 febbraio 2020

[RdL] Piromani

PRIPYAT BEAST by Keith Thompson
Fattoria abbandonata, primo pomeriggio del 5° enhor crescente (23 aprile)

Aprendo il portone scorrevole un zaffata intensa putrida assale il gruppo. In uno spiazzo di 6-7 metri si trova un cumulo di letame e creature ammassate smembrate alla rinfusa fra cui anche resti umani.
Con un potere Fioravante cerca di spostare un braccio umano dal cumulo per permettere a Rayanna di analizzarlo, ma si alza una creatura mostruosa fatta di corpi.
Rayanna tenta di incendiare la creatura con un potere, la quale se la prende prima con Fioravante che riesce a defilarsi senza essere notato poi per poco non ingoia Yanagi.
Myristica tenta un colpo di freccia letale ma l’indecisione sull’efficacia dello stesso fa sì che scivoli malamente. Piotr mette a segno un colpo con una nuova tecnica appresa che dovrebbe finire sul colpo gli avversari ma sottostima la reale potenza della creatura che gli si avventa contro tentando invano di ingoiarlo. Il westan infila un forcone tra le fauci spalancate della bestia costringendola a ritirarsi per liberarsi poi porta un poderoso colpo per abbassarne le difese. Il resto lo fa il maestro Yanagi con un paio di calci ben assestati che abbattono l’ammasso di resti.
Dai cespugli alle spalle del letamaio escono una ventina di omuncoli che rimangono in un primo momento sorpresi dal vedere il gruppo, poi cominciano ad accerchiarli tirando frecce mantenendosi a distanza di 20 metri.
Piotr incita i compagni a ritirarsi nella stalla mentre lui rifiata proprio di fronte al portone in attesa dell’ondata di creature.
Yanagi salta in avanti facendo da bersaglio attirando a sé le frecce ma schivandole con grazia, Myristica e Fioravante corrono dentro ma la arbrone è molto più veloce e attraversa tutta la stalla mentre Diogenes stava accorrendo nel verso opposto.
Rayanna ha il solito attacco e riesce a scaricare l’elettricità sul corpo del mostro caduto che si rianima e parla… Chiama “madre” e si avvicina a Rayanna la quale fugge a gambe levate oltrepassando Piotr.
Gli omuncoli lanciano frecce al solito senza successo ma alcuni raggiungono la stalla scalandone le pareti per entrare da buchi nel tetto.
Diogenes con i suoi poteri fa schiantare due coppie di omuncoli che lanciavano frecce dalla balaustra, Fioravante urla a Rayanna di incendiare la stalla e lei malauguratamente gli dà retta. Piotr decide di farsi da parte per far passare la creatura che insegue Rayanna fino alla trappola di fuoco che la sciamana sta progettando, e si dirige verso gli omuncoli più vicini all’esterno, ma il maestro decide, per la seconda volta a suon di calci, di abbattere il mostro che va a incastrarsi nella parete della stalla sfondandola con la testa. Rayanna insiste col piano originario di incendiare tutto e la stalla in effetti comincia a fumare parecchio.
Piotr abbatte con un colpo 2 omuncoli che aveva raggiunto ma gli altri erano già fuggiti via e molti di essi si ritrovano con una freccia nella schiena.
Due uomini escono dalla boscaglia e decimano gli omuncoli a suon di frecce.

Debellata la minaccia e crollata la stalla bruciata, i gruppi fanno conoscenza, i due sono di Crestadorata, si tratta di un auran di nome Ibnetes Rhal-Hazim, una sorta di ranger con cane chiamato Pataikos e un Llud che pare il capo di nome Encore D’Urso.
Nell’ultima settimana hanno distrutto almeno tre nidi ma questi esseri continuano ad aumentare di numero e farsi più audaci, comunicano l’ubicazione dell’ultimo nido che hanno trovato e invitano tutti ad una bevuta alla locanda di Crestadorata.
Andati vita i due strani soggetti si termina l’ispezione della casa, anche lì tutto ciò che non era fissato è stato portato via dagli omuncoli e ogni angolo è abbellito da cumuli di feci. Cercando vengono trovate due botole, una nel soffitto ed una in cucina al piano terra, e...

Fine trentaquattresima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine by Keith Thompson

giovedì 13 febbraio 2020

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #19


In quel tempo, Diogenes era da poco entrato a far parte della famiglia Von Matterhorn e il Signor Lorenzo, complice la partenza dei figli per la cittadella, pensò che fosse una buona idea introdurre il nuovo rampollo nell’alta società.

Diogenes non era altrettanto convinto che fosse una buona idea, ma per rispetto e riconoscenza verso il suo Signore accettò il volere del Conte.

Oltre ad una serie di lezioni su economia, politica e galateo, che Diogenes digeriva a fatica, il Signor Lorenzo decise di invitarlo e fargli visitare quella che era una sorta di associazione dei nobili della città. Un luogo nel quale l’aristocrazia si ritrovava, secondo il Conte, per discutere i destini di Lisalania e i propri affari, senza l’asfissiante presenza delle famiglie.

La prima cosa che notò Diogenes nel club fu la totale assenza di donne tra i membri; il Signor Lorenzo si giustificò dicendo che le donne non erano ammesse, non avendo le stesse capacità e responsabilità degli uomini. Perplesso Diogenes rispose: “Sono convinto che se si forniscono alle donne occasioni adeguate, le donne possono fare tutto.”

Il Conte sembrò interessato alla risposta, ma rimase in silenzio e proseguì nelle presentazioni e nel giro dei locali.

L’altra cosa che Diogenes notò fu l’anzianità della maggior parte dei presenti, il fatto che molti sembravano avere acciacchi fisici di varia natura. Tossivano, facevano fatica ad alzarsi dalle sedie, avevano un aspetto tetro e malaticcio. Altra cosa, ancor più inquietante, per tutti i 30 minuti passati in quel luogo, Diogenes non vide mai nessuno sorridere: né i membri dell’associazione, né i servitori. Fu allora che il Maestro non seppe trattenersi e si rivolse al Conte: “Mio Signore, perché frequentate questo posto grigio? Non vi rispecchia affatto.” Il Signor Lorenzo ci pensò su per un secondo e rispose: “Credo sia per l’atmosfera di alta moralità che si respira al suo interno.” Diogenes, incredulo, diede un ultimo sguardo ai presenti e disse: “Non si può dire che un’atmosfera di alta moralità sia molto propizia alla salute, o alla felicità”.

E così si concluse l’esperienza del Maestro all’interno dell’associazione dei Nobili di Lisalania.

lunedì 10 febbraio 2020

[RdL] Papaveri e papere

Strada per Crestadorata, mattino del 5° enhor crescente (23 aprile)

Ben pochi viandanti per la via, un fattore che trasporta ortaggi dice che ha saputo da Oreste che più giù Germano e famiglia sono spariti e conferma di aver subito attacchi, recentemente gli sono state rubate fave e ravanelli e ha trovato piccole impronte nei campi. Ora è costretto a portare al mercato quello che gli resta per sfamare la famiglia. Vengono acquistati un broccolo da donare a Piotr per la sua dieta, un sacco di patate da Rayanna e un vaso di miele dal Yanagi che lo userà per produrre oppio.
Tutto in regola fino al bivio per cresta dorata, dove sorge una capanna di legno. L’occupante riferisce di attacchi di mostriciattoli e che lì vicino nel boschetto ne ha personalmente visti. Questa pista viene ignorata.
Sul più bello la solita scarica di Rayanna viene indirizzata sul sacco di patate che esplode in aria provocando diversi sospetti nell’uomo della capanna.
Si prosegue fino ad un altro bivio. Seguendo la strada di destra ci si accorge dopo poco che è stata abbandonata ormai da anni. Ne segue una discussione sul da farsi ci si chiude in comitato e vince la mozione di Piotr che prevede di ritornare in direzione della fattoria di Germano ma non senza dare prima un’occhiata in giro.
Il gruppo si divide, Piotr e Myristica cercano tracce ed erbe invano, Fioravante avanza sulla strada curioso di scoprire dove porti, Diogenes e Rayanna rimangono sul carro e Yanagi va in cerca di papaveri e si sa chi cerca trova...
Addentrandosi oltre un rovo a suon di pugni e facendosi anche parecchio male, il maestro raggiunge una radura piena di papaveri bianchi e rossi e ne riempie un sacco intero. Per cercare di ritornare dà fuoco al rovo con dell’olio di roccia ma dopo poco l’incendio va fuori controllo ed è costretto ad aggirare l’ostacolo per tornare al punto di sosta del carro.
Rayanna nel frattempo si concentra per ottenere un presagio e Diogenes si rende conto che nel farlo diventa vecchia. “Il tempo è relativo” dirà poi la sciamana rischiando di innescare una noiosa discussione filosofica con Diogenes. Nella visione del passato vede uscire da un cespuglio nei pressi di dove ora si trovano 4 omuncoli e uno di loro si spaventa per qualcosa sulla strada cercando di far fuggire gli altri. Ne nasce una discussione e vengono alle mani poi finalmente fuggono via. Del fumo comincia a salire nel bosco...
Fioravante che era avanzato aveva scambiato per uccelli quelli che sono suoni gutturali quand’è che da un cespuglio escono 4 omuncoli. Estrae la spada della Belarga urlando ai compagni “Sono qui venite! AAAARRRGGGHHH!!”.
Gli omuncoli fuggono via spaventati ma riesce ad afferrarne uno.
Accorrono di corsa Myristica e Piotr mentre Diogenes arriva a scatti con piccoli teletrasporti. Myristica lega l’omuncolo mentre Piotr, indirizzato da Fioravante, si infila nel cespuglio all’inseguimento facendosi largo a colpi di ascia. In direzione del carro la colonna di fumo si sta ingrossando. Myristica rimane per chiamare Piotr mentre Diogenes porta via col teletrasporto Fioravante e il prigioniero.
Nella foga dell’inseguimento Piotr finisce in una trappola, pesta un nido di vespe e si procura diverse punture, correndo urlando a squarciagola per poco non investe Myristica, la ragazza riesce a fuggire illesa mentre il lento westan dovrà subire un’altra raffica di punture prima di mettersi in salvo.
Tutti al carro anche il maestro. Mentre si tenta di comunicare con la creatura l’incendio continua ad espandersi... la colpa del quale ricade sugli omuncoli e il vecchio maestro con lo sguardo innocente non ci pensa nemmeno lontanamente ad autodenunciarsi... Per una volta Piotr col linguaggio primordiale se la cava meglio del filosofo nel comunicare con l’omuncolo che risponde al nome di Dugro, ma l’impresa sembra comunque impossibile. L’incendio ormai è fuori controllo anche se Piotr stima che alla strada si fermerà, quindi il prigioniero viene messo fuori combattimento con del buon oppio e si riparte in direzione della fattoria abbandonata.

Fattoria abbandonata, primo pomeriggio del 5° enhor crescente (23 aprile)

Dopo 20 minuti si raggiunge la fattoria. Ci sono 4 edifici nessuno con segni di vita. L’edificio principale è stato plausibilmente attaccato, una finestra è rotta verso l’interno e la porta ha almeno un cardine rotto. I recinti sono vuoti e tutto è trasandato.
Il carro con prigioniero e un paio di guardie [Ted e Galaele, N.d.GM] viene lasciato nel centro dell’aia mentre si procede all’ispezione degli edifici.
Il capanno degli attrezzi è stato saccheggiato ed è completamente vuoto. Tutto quello che non era inchiodato è stato sottratto e ci sono innumerevoli piccole impronte una sull’altra.
La stalla ha un largo corridoio centrale e dei box laterali. Lo sterco sembra vecchio di una decina di giorni al massimo ci saranno stati ovini e bovini e ci sono macchie di sangue come se avessero ucciso delle bestie. In fondo al corridoio un altro portone ma questa volta chiuso.

Fine trentatreesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine by Jonas Jensen

domenica 9 febbraio 2020

XXIV


Auguri LoK! E' passato un anno dall'annuncio dei lavori ad una quarta edizione, ed avrei voluto regalare a tutti un'anteprima, ma purtroppo come spesso accade in questi casi sono stato distratto dalle fragorose risate del dio della procrastinazione. Poi mi sono accorto che dagli inizi del lavoro alla terza alla sua effettiva pubblicazione sono passati 7 anni, e quindi mi son detto che in fin dei conti la situazione non è così grave.

Sì perché sebbene il materiale non sia ancora degno di essere pubblicato (nemmeno in bozza) è comunque a buon punto. Come già accennato i playtest si sono rivelati molto positivi, e la campagna che stiamo giocando procede in modo eccellente, anche grazie alle nuove note di colore introdotte dal Cypher System.

Ancora "un po'" di pazienza (notate le virgolette) e darò un collegamento alla bozza. Nel frattempo accontentatevi del link alla ricetta del pan di spagna usato come base della torta, che è molto buono anche se non mi riesce mai di fare decorazioni decenti.

Ah, il nome della IV edizione sarà "LoK × CS". Che ne pensate?

lunedì 3 febbraio 2020

[RdL] Illimitato potere

Hebi Hoi-mun (NORAGI | HEBI by Hoi Mun)
Lisalania, tardo pomeriggio del 5° tehner crescente (22 aprile)

Diogenes Von Matterhorn si reca alla cittadella ad informare degli sviluppi il comandante Lassaliti. La cittadella brulica di soldati, sembra che le guardie cittadine siano state temporaneamente esautorate perché il Nomarca ritiene non essere in grado di fare il loro mestiere. Da Lassaliti Diogenes apprende che proprio a sud sono state attaccate diverse fattorie ed alcune di esse sono state abbandonate, da quelle che sembrano essere bande di bambini, probabilmente omuncoli visto il ritrovamento della casa dalle zampe di gallina riferito dal filosofo. Lassaliti mette in guardia Diogenes anche sulla situazione cittadina, il suo discorso si è incastrato con altri tragici eventi e dovrebbe aspettarsi ritorsioni, lord Von Matterhorn ha faticato parecchio negli ultimi concili cittadini per difendere la posizione del figlio adottivo. Ci sono teste calde in città che si stanno ulteriormente riscaldando e si sfogheranno presto con chiunque gli capiti a tiro. Si decide la partenza per Crestadorata per investigare e disattivare altri cristalli e mettere in sicurezza le campagne.
Nella notte Rayanna ha un’altra esperienza:
I muscoli sono ancora contratti per scarica elettrica appena ricevuta. Sente vicino a lei una donna che singhiozza, e vede con la coda dell’occhio un albero spaccato in due avvolto dalle fiamme. Rayanna vede le cose in modo strano, ed i suoi movimenti sono impacciati. Sente la donna parlare tra i singhiozzi “Rayanna… muoviti ti prego! Piangi!”. È rivolta ad un fagotto sporco di sangue che tiene in grembo. Rayanna ha freddo, ma quando tenta di lamentarsi l’unico suono che esce dalla sua gola è un vagito. La donna lascia cadere distrattamente il fagotto e corre verso Rayanna.“Rayanna! Rayanna sei viva! Sei viva!”. La raccoglie in un abbraccio, e questa volta le lacrime della donna sono di gioia.
Rayanna si sveglia di soprassalto nel suo letto. È sconvolta, non sa più chi è! Decide di confidarsi prima con Myristica e poi col resto del gruppo. Myristica non fa quasi in tempo a commentare con un caustico “speriamo che questo non influisca con la tua capacità di controllare le scariche!” che una scarica frigge tutto il gruppo.

Lisalania, mattino del 5° enhor crescente (23 aprile)

Chi è veramente Rayanna? La domanda rimbalza nei pensieri di tutti. La vera Rayanna sembra esser morta con il fulmine e un altro essere è stato accolto da una madre disperata come propria figlia. Un naga? Uno spirito un essenza divina? Rayanna non sembra intenzionata a chiedere agli dei, che strana sciamana, ma mostra il desiderio di tornare dalla madre per chiedere spiegazioni.
Una perla di saggezza esce dalla bocca di un improbabile Piotr, tanto che è costretto a ripeterla due volte per farsi ascoltare e lascia tutti sbigottiti, “No ragazza tu SAI chi sei ora, sei la figlia di tua madre Laras. Non sai chi eri prima!”
Per cercare il padre di Rayanna Diogenes decide di interpellare il conte. Rayan è un llud di una famiglia benestante che si è trasferito 20 anni prima da Porto Lumoso forse a Lisalania, non è molto e per giunta il conte ha questioni urgenti che ritarderanno la ricerca.

Partenza per il sud. Le strade sembrano normali ci sono soldati di pattuglia che fermano il gruppo e dopo alcuni controlli li lasciano continuare. Il gruppo viene seguito anche dai soliti miliziani in borghese senza fascia.
Avviene una cosa bizzarra, un istante prima il gruppo è fra  la gente nella strada e un istante dopo tutte le persone sono sparite, anche Hisui e Myristica.
Da dietro l’angolo esce un whirn con due punti disegnati in fronte che guarda il gruppo e dietro di lui un altro più grosso con un’armatura metallica e l’elmo cornuto che pare il capo dell’altro, ha un simbolo sulla spalla composto da 3 virgole. Sembra essere Kaisho. Dopo una frase minacciosa rivolta al maestro attacca in modo fulmineo brandendo due katane. L’altro whirn si avvicina al gruppo a passi tranquilli. Le spade taglienti saettano invisibili anche ad occhi allenati verso il maestro. Per tutti Yanagi doveva essere morto. Invece l’anziano grande maestro si sente pervaso dalla potenza di un tempo e schiva miracolosamente i colpi letali dell’assassino, girando poi intorno al bersaglio per disorientarlo gli lancia una fiala di olio di roccia in faccia e poi porta una serie di potentissimi colpi che mettono in ginocchio il killer. Nel fare questo il volto dell’anziano si sfigura e persino Piotr rimane impressionato dalla potenza che trasuda. Nonostante la posizione svantaggiosa e il buon colpo portato da Piotr, Kaisho riesce agilmente a schivare l’ascia westan. Un potente nemico! All’improvviso la folla ricompare come pure Myristica e Hisui.
Le impronte trovate nel vicolo dimostrano non essere stata una illusione e Diogenes sembra ricordare da una lezione, a cui non era stato molto attento, di un concetto di alcuni psicoscienziati che avrebbero trovato il modo di sfruttare lo spazio più volte.
Alcuni assassini whirn sono in grado di uccidere in pieno giorno, forse con questo sistema.
Piotr sospetta che dietro le morti dei miliziani possa esserci Kaisho, come avrebbe fatto l’assassino ad agire indisturbato entrare uccidere e uscire dalla caserma senza essere fermato se non con un viaggio nello spazio multiplo? Ma questi sospetti li ha tenuti per sé perché fino a quel momento il killer aveva scelto le sue vittime fra la milizia.
Hisui è impressionata e felice di sapere che il maestro ha finalmente mostrato il suo leggendario potere, lei non lo aveva mai visto ma da giovane si diceva che trasmutasse spesso.

Dopo poco un altro spiacevole incontro, un gruppo di 5 fra cui alcuni psicoscienziati si para davanti. Escono da edificio requisito da corporazione adibito ad alloggi per viaggiatori corporativi che era l’abitazione di Diogenes prima della sua adozione quando ancora si chiamava Stinson. Uno di loro è lord Samaele, ha sempre bullizzato Diogenes colpevole solo di star più simpatico al loro maestro. Con loro anche tale Hrazim Al-Hotep, pilota del gigante meccanico.
Il maestro Yanagi tenta di comunicare ma viene ignorato ed il suo gesto per attirare l’attenzione viene preso male. Dopo alcune offese rivolte alle "bestie straniere" gli studiosi se ne vanno.
Un pezzo della storia di Diogenes viene raccontato un po’ di malavoglia. Genitori morti nell’invasione, il giovane Diogenes va alla cittadella per studiare, poi diventa istitutore per i figli di Von Matterhorn e infine viene adottato dal lord stesso.
Che ironia, uno che non era attento alle lezioni è diventato un istitutore.
Serata piena di rivelazioni, anche Piotr rispondendo alle domande dice qualcosa di sé e delle motivazioni che lo hanno spinto ad attraversare un oceano per combattere gli auran ma i segreti peggiori vengono taciuti.

Fine trentaduesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine by Hoi Mun