lunedì 29 aprile 2024

ALLARME! ALLARME!

Baurot by Tsvetomir Georgiev

Belkar, notte del 1° enhor crescente (26 marzo)

Belletto scorge in lontananza un gruppo di persone in avvicinamento. Stanno suonando trombette e sonaglini, anche se in modo sommesso. Nel tentativo di nascondersi da loro cade nuovamente in acqua.

Jean Jacques, udito il tonfo, si avvicina, ma quando vede il gruppo fin troppo appariscente pensa si tratti di un diversivo e torna sul ponte a controllare che non arrivi nessuno da altre direzioni.

Sottocoperta Leucosia e Runcil cercano Paski. Lo trovano in un corridoio, barcollante, sembra alla ricerca del bagno. Leucosia si insospettisce ma quando fa per dire a Runcil di bloccarlo l'ufficiale si è già mosso ed ha afferrato Paski chiedendogli chi sia in realtà. In tutta risposta Paski si divincola dalla morsa di Runcil dislocando le articolazioni delle spalle per poi darsi alla fuga con le braccia ciondoloni.

Leucosia contatta telepaticamente Azlyn avvisandola del pericolo, ma il fuggitivo irrompe nel corridoio nello stesso momento. Quando però vede Azlyn e Cleto decide di fuggire verso l'esterno. L'automa di Klick inizia ad urlare ALLARME! ALLARME! senza sosta.

Nel mentre il gruppo rumoroso si è avvicinato. Si tratta di un gruppo di pagliacci dall'aria inquietante. Lo strombazzare deve essere legato ai loro movimenti perché non ci sono strumenti musicali in vista. Alcuni di loro hanno l'aspetto robusto, altri sono minuti e visibilmente deformi.

Belletto porta la mano allo stocco e intima loro di allontanarsi. Uno dei pagliacci piccoli e deformi si stava avvicinando a Belletto, ma alle sue parole si ritrae emettendo uno squittio. In tutta risposta uno dei suoi compagni di taglia più grande lo stende con uno scappellotto decisamente violento, tanto da lasciarlo a terra esanime. Lo stesso clown che ha sferrato il colpo osserva con attenzione Belletto, poi la compagnia di guitti riprende il suo cammino.

Poco dopo esce in coperta il fuggitivo, prontamente intercettato da Jean Jacques che gli punta lo stocco intimandogli di fermarsi. L'uomo non sente ragioni e si lancia verso il molo, non prima di essere colpito alle gambe dal piatto della lama di Jean Jaques.

Leucosia raggiunge Azlyn, e nonostante il chiasso di Cleto percepisce due tonfi sul ponte della nave. Sospettosa manda Azlyn a controllare mentre lei resta di guardia alla stiva.

Jean Jaques si lancia all'inseguimento di Paski, riuscendo a colpirlo nuovamente.

Autolycus è rimasto attonito dalla scena del fuggitivo e Jean Jaques che saltano dal ponte al molo. Si riprende appena in tempo per vedere due aquiloni neri fluttuare sopra la nave ed altrettante figure scure atterrare sul ponte. Si avvicina goffamente verso quella atterrata poco lontano da lui, intimandole rumorosamente di andarsene, ma la figura svanisce nelle ombre.

Anche Klik vede una figura atterrare sul ponte. Pensando sia venuta per rapire Cleto la colpisce con una violenta spallata. L'effetto dell'impatto è aumentato dal potere psicoscientifico attivato poco prima: al contatto dei due corpi un lampo di luce sbalza all'indietro la figura, che colpisce il parapetto e precipita in acqua.

Azlyn appena salita sul ponte vede una figura muoversi tra le ombre, e la colpisce con un'onda d'urto. L'attacco deve essere andato a segno perché la figura emette un gemito e viene distratta quanto basta per essere afferrata da Autolycus.

Klik arrivato da Cleto lo tacita e comunica a gesti con Leucosia, mimando la caduta di una figura fuoribordo. Da dietro la porta della stiva si sentono dei rumori.

Belletto sale sul ponte, dove Runcil dice di essere sotto attacco. I due si dividono per ispezionare il ponte, dirigendosi in direzioni opposte.

Jean Jaques è sul punto di far capitolare Paski quando qualcosa impatta violentemente sul fuggitivo in un'esplosione di panna montata. Paski si blocca come se avesse urtato un muro, e cade supino, esanime. E' stato colpito da una torta lanciata da uno dei pagliacci. A giudicare dagli effetti la torta è stata appesantita in qualche modo, e comunque è stata lanciata con forza inaudita. A Jean Jaques non resta che chiedere ai pagliacci di trattenere Paski mentre lui torna verso la nave per controllare la situazione.

La figura trattenuta da Autolycus si rivela essere più esile e "morbida" di quanto lui si aspettasse... la figura sembra intuire l'istante di turbamento del ragazzone e ne approfitta per divincolarsi dalla presa, gettandosi poi in acqua.

Sottocoperta si sentono rumori molto forti dalla stiva, poi con uno schianto la porta viene sfondata scaraventando Cleto contro la parete opposta. Emerge una strana creatura delle dimensioni di un grosso cane dall'aria minacciosa.

Azlyn, dopo aver constatato che l'ombra si sta allontanando a nuovo, contatta Leucosia e viene avvertita della creatura. La ragazza avvisa Autolycus che corre sottocoperta per dare man forte. Arriva appena in tempo per vedere Leucosia sfrecciare di spalle nella direzione opposta. La creatura l'ha colpita con una poderosa testata scagliandola metri più indietro. Il ragazzone stringe i denti e salta in avanti verso la creatura, colpendola con il potente sonnifero che serbava per i momenti disperati. La creatura si scrolla di dosso Autolycus, ma dopo pochi passi crolla a terra addormentata.

Belkar, mattino del 2° ahner crescente (27 marzo)

La notte è proseguita senza ulteriori intoppi. Dopo un'ispezione accurata si è appurato che dalla stiva non manca nulla. La porta della stiva e la gabbia della creatura - un "baurot" - vengono sistemati e le bestie vengono nutrite. Con grande scorno di Jean Jaques sia i pagliacci che il finto Paski non sono più dove li aveva lasciati, e quindi non è possibile indagare sui mandanti.

Ciononostante il conte Divini è molto grato al Palco 51 di come hanno gestito la situazione.

Il vero Paski viene ritrovato in una vicina locanda, dove era stato portato da Alain per essere curato dall'intossicazione.

Dopo che il conte ha salutato tutti calorosamente esprimendo il desiderio di poterli reincontrare, la Ithaqua riprende il suo viaggio di ritorno.

Fine terza puntata.


Diario a cura di Klik
Revisione a cura di Ohmnibus
Immagine (c) Tsvetomir Georgiev

lunedì 15 aprile 2024

All’erta!

Paski Lavedauren (autore sconosciuto)

Belkar, 1° enhor crescente (26 marzo)

I passeggeri della Ithaqua sono scesi per passare la notte in locanda. Uno di loro, Alain Berset, ha accompagnato il povero Paski a curarsi dall'intossicazione. Il Palco 51 fa la conoscenza degli altri componenti dell’equipaggio: Arthem, un nordan, è il sottoufficiale terzo in comando della Ithaqua; Rajele dalla pelle azzurra e occhi gialli è un marinaio older; Il Ruvido è un marinaio corpulento scontroso e insolitamente silenzioso o forse muto.

Lo spettacolo viene eseguito per soli cinque spettatori ma con l’impegno di tutti è un grandissimo successo nonostante la leggerezza del testo.

Durante il rinfresco offerto dopo lo spettacolo si tenta di allacciare contatti con l’equipaggio e vengono raccolte altre informazioni. Rajele è stata allontanata dal suo villaggio per il colore insolito della sua pelle e il conte l’ha presa con se. La stiva è carica di reperti e animali strani provenienti dall’isola di Tiwia. L’ingegnere della nave è una corporativa e ha il compito di far funzionare la nave venduta al conte Divini.

Qualche mese prima un componente dell’equipaggio è stato scoperto fare il doppiogioco con una associazione criminale che spacciava stupefacenti.

Rollo si rivolge direttamente al conte che si rivela essere una immensa fonte di conoscenze e un ottimo divulgatore, per un ora e mezza parla di sé e della sua missione di portare la cultura nel mondo affascinandolo enormemente e facendogli desiderare di partire con la Ithaqua...

Dopo aver verificato la chiusura degli oblò e preparato dei segnalatori di movimento il gruppo si posiziona per la sorveglianza. Autolycus si riposa per essere svegliato all’occorrenza, Leucosia va di ronda, Belletto presidia il molo, Jean Jaques il ponte, mentre Klik e Azlyn si occupano di presidiare l'accesso alla stiva. Rollo pensa di impedire l’uso della gru della nave e si barrica nella stanza dei comandi, ma invece di tenere gli occhi puntati sulla grata della stiva trascrive tutte le parole del conte nel suo diario.

Belkar, notte del 1° enhor crescente (26 marzo)

Alle 23 circa una figura barcollante con qualcosa in entrambe le mani si avvicina alla nave. Belletto nel tentativo di nascondersi scivola in acqua... Risalito sul molo si accorge che la figura è Paski con due secchi di frattaglie puzzolenti: il cibo delle bestie della stiva. Belletto ispeziona il contenuto dei secchi prima di farlo passare, ma salito sulla nave incontra Leucosia che giustamente sospettosa gli impedisce di nutrire gli animali mandandolo a dormire. Se qualcuno si introducesse nella stiva per razziarla almeno rischierebbe di venire assalito dalle bestie affamate da tre giorni di digiuno.

Rollo viene mandato a chiamare per disquisire della questione e il piccolo regista decide di svegliare anche Autolycus e radunati gli altri fa loro un discorso motivazionale spiegando che: 

La locuzione stare all’erta – o anche la semplice esclamazione all’erta! – alcuni ritengono nasca da una espressione del linguaggio militare che significava originariamente ‘stare su un’altura (per poter vedere in tempo l’arrivo dei nemici)’ e che poi ha acquisito il significato più generico di ‘stare attenti, vigili’. Si richiama il sostantivo erta che indica una salita con una forte pendenza, una costa scoscesa, o anche semplicemente un luogo in alto, un’altura. Occorre a questo punto fare alcune precisazioni sull’origine del sostantivo: come ha recentemente dimostrato da Toqueville (in “Lingua nostra” anno 78 dopo la rivelazione), l’espressione stare all’erta non indica esattamente lo ‘stare su un’erta’, ma lo ‘stare in posizione eretta’. Nel linguaggio militare l’espressione era usata in vari contesti, ma si è poi cristallizzata soprattutto nei richiami che si scambiano le sentinelle coi superiori come “All’erta!” – “All’erta sto!”: richiami che servono per verificare che la sentinella sia in piedi e non dorma. E infatti con il significato di ‘stare ben ritto in piedi’ l’espressione era in uso ben prima di entrare nel gergo militare. Quindi all’erta amici miei! 

Detto questo ritorna a barricarsi nella sua postazione.

Fine seconda puntata.


Diario a cura di Bastiano
Immagine (c) autore sconosciuto

lunedì 8 aprile 2024

Arte e sicurezza

Alissa Redwine (Lady Dimitrescu | Resident Evil by desenhista on ArtStation)

Belkar, 1° enhor crescente (26 marzo) dell’89° anno dalla Rivelazione di Dolgas

L’area messa a disposizione dall'ARCA (Accademia di Ricerca e Composizione Artistica) alla compagnia "Palco 51" non è molto grande, il palco misurerà 80 metri quadrati e la piccola sala accoglie una dozzina di posti, solitamente riservati a critici ed addetti ai lavori. Da un corridoio laterale si accede ad uno stanzone che viene solitamente usato come unico grande camerino.

Mentre la compagnia è intenta a effettuare le prove de “La locandiera” di Rollone, la porta si spalanca e la loro impresaria Alissa Redwine entra e si accomoda su una poltrona accendendosi una sigaretta su un lunghissimo cannello. Dopo aver assistito alla rappresentazione ed essersi complimentata con i suoi attori, invita tutti a seguirla per prendere una boccata d’aria, ma conoscendo l'impresaria c'è sicuramente qualcosa sotto.

Alissa conduce il gruppo al porto dove di fronte ad una nave attraccata c’è concitazione. Sale per conferire con gli occupanti e lascia la compagnia all’esterno, dove un capannello di astanti sta facendo confusione attorno ad un marinaio apparentemente ubriaco che vola per terra mentre un altro, dall’aspetto tipico del pescatore, ride sguaiatamente. Sulla spalla di quest'ultimo pende, tranciato, un enorme tentacolo.

Leucosia si informa dalla guardia della nave, un brone di nome Runcil, e viene a sapere che la nave appartiene al conte Aliberto Divini. Rollo è più interessato alla storia del tentacolo fuori misura e si avvicina al “pescatore” Alain Berset, che evidentemente non vedeva l’ora di raccontare la sua storia. Per giorni la creatura li aveva inseguiti mandandoli fuori rotta poi la avevano condotta verso un branco di squali che l’avevano sbranata e lui coraggiosamente le aveva dato il colpo di grazia staccandole un tentacolo. L’altro marinaio per scommessa ha mangiato il tentacolo avente evidentemente effetti allucinogeni.

Alissa conosce bene il conte Divini anche se non lo vedeva da diverso tempo e ha organizzato uno spettacolo teatrale per l’equipaggio direttamente a bordo, inoltre la compagnia dovrà occuparsi della sicurezza del carico.

La nave conta un equipaggio di sette marinai più il conte e il suo braccio destro; è moderna e al centro è parcheggiata una macchina volante che desta immediatamente l’interesse di Klik. Mettendo in acqua il velivolo si creerà spazio sufficiente alla rappresentazione. Con un breve giro di ispezione si identificano i due accessi alla stiva dove si consiglia di non andare se non per emergenze. Da sopra una pesante grata è rimuovibile da una gru e viene usata per effettuare il carico della nave, mentre da un corridoio laterale si accede con una porta per ispezione senza alcuna serratura. Gli oblò sono bloccati dall’interno. Il carico è prezioso e molto vario, in parte è vivo e “pericoloso” e potrebbe far gola a molti ladri su commissione. La maggior parte dei magazzini del porto è controllata dalla Mercantile Grigia, ma in città lavora anche il Sodalizio dei Leali Vigilanti, che però non svolgono solo servizio di vigilanza. Sono famosi per portare a termine il loro ingaggio senza accettare di essere corrotti da altri, cosa che si traduce in una sorta di racket... chi vuole stare tranquillo paga i Leali. La ARCA e Leali si pestano i piedi frequentemente...

Si decide di mettere in scena un loro cavallo di battaglia, "Il Cosmo nel Cointreau" e poco prima della rappresentazione Rollo fa il solito discorso motivazionale a favore della meno esperta attrice Leucosia e di chiunque voglia ascoltarlo:

Un giorno, il mio maestro di recitazione mi assegnò un compito particolarmente difficile: recitare un lungo monologo tratto da un testo antico, pieno di parole complesse e concetti astrusi.

...

Mi immersi nello studio del testo con zelo e dedizione. Passavo ore e ore a memorizzare le parole, cercando di capire il significato di ogni frase. Ma più studiavo, più il testo sembrava sfuggirmi, come se fosse scritto in una lingua sconosciuta.

...

Con il passare dei giorni, la frustrazione aumentava. Mi sentivo impotente di fronte a quel testo, convinto di non essere in grado di interpretarlo con successo. Ne parlai col mio maestro e lui mi disse che “la recitazione è come un viaggio, devi lasciarti trasportare dalle parole e permettere al personaggio di prendere vita dentro di te."

...

Mi suggerì di "non concentrarti troppo sulle parole, di comprendere il sentimento che si nasconde dietro ogni frase, di immaginare di essere il personaggio e di vivere le sue emozioni più profonde."

Inspirato dalle sue parole sagge decisi di approcciare il testo in modo diverso. Abbandonai l'idea di dover memorizzare ogni singola parola e mi concentrai invece sul significato generale del monologo.

Le mie parole fluirono naturalmente, cariche di emozione e intensità. 

...

Fine prima puntata.


Diario a cura di Bastiano
Immagine (c) desenhista

lunedì 1 aprile 2024

Epilogo

Sunset rocks by Sergey Vasnev

Lucinda verrà interrogata con i metodi molto efficaci della Corporazione, ma sembra che abbia perso parte della memoria e non rivela nemmeno gli eventuali contatti della banda nella Corporazione. L’ombra deve aver preso il sopravvento su di lei ed una volta sparita si è portata via parte della sua vita.

I cavalcalupi non solo hanno assalito il presidio della Corporazione, ma anche il campo di fortuna intorno alla serra. In molti non ce l'hanno fatta, ed il capitano della guardia Selene Shurmak perde il braccio sinistro. Bastiano come promesso si mette a suo completo servizio, tuttavia la sua prima missione, trovare Ebaroth, si conclude con un nulla di fatto. La salute del capitano peggiora e Bastiano  la rimpiazza. Riesce a convincere la contessa ed organizza un drappello per mettere fine alla minaccia dei cavalcalupi. Wotan lo accompagna, intenzionato a piantare il seme della sua spada sulla montagna. Verranno dati per dispersi.

Diomira stipulerà un contratto con la città di Torana prestando il lascito di Shizuka per la ricostruzione. Col tempo verrà costruita anche la Chiesa del Nuovo Ordine sul terreno legittimamente acquistato. L'influenza del Nuovo Ordine farà molta presa su Torana tanto da attrarre nuovi pellegrini e diventare, dopo molti anni, la capitale del Nuovo Ordine.

Silvy, assetata di conoscenze, viene accettata di buon grado nei ranghi della Corporazione, soprattutto in virtù delle sue competenze sulla flora locale. Svelerà il segreto della megafauna, che si rivelerà una faccenda molto più complicata di quanto potesse sembrare.

Persa la vicinanza psicologica delle persone che tiravano fuori il suo lato migliore (Bastiano, Giannunzio, Carenna...), Rodrigo mette in atto il suo progetto di riempire lo spazio lasciato da Nico e la sua banda. Questo lo porterà ad avere conflitti più o meno aperti con Diomira, ma del resto fa tutto parte del business.

Giannunzio, con sorpresa di tutti, incassa il compenso e alla prima occasione si imbarca sulla Ithaqua per riprendere il suo viaggio verso mirabolanti avventure. Yelena dovrà far ricorso a tutte le sue tecniche Psicoscientifiche per non cadere nella depressione.

Aileen è molto turbata per l'accaduto, ma una nuova amica la aiuta a liberarsi dall'inquietudine: si tratta di Alona Ulrich, che però non ha grandi simpatie per Diomira ed anzi quando l'influenza di quest'ultima diventano troppo opprimente le due ragazze partono da Torana, intenzionate a stabilirsi in qualche sobborgo tranquillo nel continente. Le vere intenzioni di Alona si manifesteranno solo dopo alcuni mesi, quando sarà troppo tardi per Aileen per potersene sottrarre.

Fine.


Diario a cura di Bastiano
Revisione a cura di Ohmnibus
Immagine by Sergey Vasnev