lunedì 30 dicembre 2019

[RdL] Ingenua malvagità

(Lukomorie by Lucy Lisett)

Lisalania, sera del 5° nehener crescente (20 aprile)

Mentre si comincia a parlare di un piano per sottrarre la pergamena a De' Frederighi ci si prepara per il viaggio a Coppetti.
Nella notte un incubo/visione di Rayanna, tenuto nascosto ai compagni, le lascia il dono del controllo del proprio difetto elettrico. Quando è in arrivo la scarica i peli della schiena le si drizzano... La sciamana è sconvolta da quello che ha visto: stava per uccidere una donna incinta... Si confida solo con Myristica.
Fioravante parla al padre Leandro per convincerlo a proporre la vendita di oggetti a De' Frederighi. Il padre suggerisce di andare da solo ed è commosso perché finalmente suo figlio segue le sue orme.

Est di Coppetti, metà mattino del 5° ahoer crescente (21 aprile)

Partenza per la casa su zampe di gallina nei pressi di Coppetti. Il carro rimane ai limitare del bosco. Dopo un primo momento l’ambiente diviene tetro, nebbia e umidità non giovano all’umore. Viene avvistata una bambolina su di un ramo di un albero morto. Fioravante ma anche Piotr percepiscono un grande male in quello che sembra il simbolo di una azione efferata compiuta senza sensi di colpa come la malvagità di un bambino.
Presto ci si imbatte in una seconda bambolina poi una terza poi diventano molto frequenti.
Poi un cartello scritto come da un bambino con molti errori di ortografia intima di andar via rafforzato dal disegno di tre teste infilate in una picca.
Il terribile cartello nel bosco vicino a Coppetti
Si arriva alla casa su zampe di gallina. Una casa priva di finestre costruita su tre tronchi di albero. Molte piccole impronte che vanno e vengono sono scoperte alla base della casa sinistra. Una piattaforma a 3 metri è raggiungibile da una scala a pioli che cede al primo tentativo. Un'altra scala a pioli, più robusta della prima, porta ad una botola che entra nella casa. Piotr in testa al gruppo viene investito da un liquido maleodorante e cade trascinando il maestro Yanagi al suolo, 6 metri più sotto... La mistura, probabilmente composta di feci e interiora putrescenti, attira numerosi insetti che ostacolano ogni azione del westan. Il gruppo penetra nel primo piano dove vi sono diverse casse di dimensioni molto diverse tra loro, una testa deforme mummificata su una picca e diversi ciuffi di erbe secche che pendono da un soffitto basso. La trappola è stata azionata manualmente... il gruppo non è solo. Un altra botola porta al piano superiore e si sentono dei passettini nel soffitto. Prima di salire le casse vengono aperte per sicurezza, in quella più grande Piotr trova una trappola di spuntoni che provvede a rendere innocua. Rompendo un'altra cassa il westan si arreca molto danno rimanendo investito da una frana di pietre levigate ovali, simili a quelle poste nei bulbi oculari della testa mummificata.
Affacciandosi al piano di sopra Piotr schiva le frecce (o aghi di cerbottane?) di 4 creature molto piccole. Questi sparano dal fondo di un corridoio creato da una parete fatta di materiale accatastato. Yanagi scatta verso il fondo ma le creature stanno già fuggendo in un altro corridoio improvvisato a serpentina, Hisui segue il maestro ma mancando del suo equilibrio scivola sul terreno cosparso di grasso e va lunga fino in fondo al corridoio. Piotr decide invece di abbattere la parete aprendosi un varco per tagliare loro la strada. Mossa che era stata sicuramente prevista. L’intera casa è teatro di trappole rudimentali...

Fine ventottesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine (c) Lucy Lisett

giovedì 26 dicembre 2019

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #16


In quel tempo, Diogenes amava scendere in quella parte del fiume ove le donne si recavano per lavare i vestiti. Quell’estate era infatti particolarmente calda, e gli schizzi d’acqua, nonché la brezza che c’era in quel luogo, ristoravano il Maestro dalla calura. Diogenes, inoltre, trovava piacevole la compagnia delle lavandaie della città, di cui apprezzava il buonumore, la vitalità e l’inguaribile ottimismo.

Un giorno, mentre il Maestro era seduto sulla riva del fiume a godersi la fresca brezza, un nobile della città scese con fare deciso ed arrabbiato al fiume. Le lavandaie fecero silenzio, intimorite dalla presenza del nobile, il quale iniziò un lungo soliloquio per criticare Diogenes e il fatto che un membro di una importante famiglia di Lisalania passasse il suo tempo ad intrattenersi con delle donne mentre sbrigavano faccende di basso livello. Diogenes ascoltò distrattamente la requisitoria del nobile ed alla fine, senza togliere i piedi nudi dall’acqua, rispose: “Vi ringrazio, mio Signore, per i vostri appunti. Si sente che avete una mente aperta; tanto che ne sento gli spifferi sin quaggiù, nonostante la calura.”

Il nobile allora non ebbe altra scelta se non andarsene, tra le risatine delle lavandaie.

giovedì 19 dicembre 2019

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #15


In quel tempo, Diogenes aveva deciso di dare alle sue orazioni un nuovo impulso. Avendo infatti notato che il pubblico faceva fatica a seguire i concetti di filosofia più alti che Egli proponeva, e di conseguenza disertava i suoi spettacoli, per rendere comprensibili a tutti le sue idee, le ammantava di grande ironia e autoironia, facendo largo uso di esempi tratti dalla vita quotidiana.

Il risultato fu positivo, e il Maestro consolidò un vasto pubblico, ricettivo ad accogliere le idee che proponeva. Così facendo, d’altra parte, si attirò l’ostilità di qualche intellettuale e nobiluomo che invece apprezzava il suo precedente stile oratorio.

Uno di questi intellettuali, durante uno spettacolo, apostrofò così Diogenes, che aveva appena fatto una battuta sulla morte: “Un uomo saggio sa che la morte è cosa tetra, e affronterebbe l’argomento con tutta la serietà che richiede.” Diogenes gli rispose sorridendo: “Io ritengo che la serietà sia apprezzabile soltanto nei fanciulli; negli uomini saggi è il riflesso della rinuncia a una vita di gioia.” L’intellettuale se ne andò contrariato, mentre il pubblico applaudiva il Maestro per la battuta ben riuscita.

lunedì 9 dicembre 2019

[RdL] Cinguettii

Ted (Character portraits for Rival Knight by Lulu Zhang)

Presidio della Corporazione, Lisalania, mattino del 5° nehener crescente (20 aprile)

Piotr si reca in corporazione con la scusa di ritirare le analisi del suo sangue ma prima si reca dal dottor Zanoch per riferirgli dei viaggi nel tempo, del medaglione, e della sua importanza supposta nel conflitto contro gli auran. Il luminare si dimostra molto interessato ma prima di tutto esorta Piotr a non mettere a rischio la fiducia in lui del resto del gruppo. Per effettuare analisi sull’oggetto dovrebbe come minimo poterlo esaminare di persona e Piotr spera di poter convincere gli altri.
Partaker porta una notizia buona ed una cattiva invece, sembra che il sangue di Piotr sia naturalmente non ospitale per il virus della Sanguisuga di Bugat ma al tempo stesso è “sporco”. Un’alimentazione troppo ricca di grassi e di proteine animali e poca verdura lo porteranno ad una morte prematura e offre al westan una scorciatoia non ancora testata e quindi non sicura…

Palazzo De Frederighi, Lisalania, mattino del 5° nehener crescente (20 aprile)

Intanto Myristica appostata vicino a casa di De Frederighi pedina la serva Eleste uscita di soppiatto dal retro, che si reca facendo un giro lungo per sviare possibili curiosi, in una casa nobile. Entra dalla porta sul retro apertasi dopo aver bussato con codice (3 colpi 1 colpo 2 colpi). Una signora anziana ben vestita che pare la padrona di casa le ha aperto. Origliando Myristica apprende che l’argomento è una gravidanza non voluta che vuol mantenere nascosta e scopre il nome dell’anziana, Madama Elvira.
La serva tornando a casa viene approcciata in modo un po’ maldestro da Myristica che ottiene quasi solo di farla arrabbiare ma almeno porta a casa qualche idea su come avvicinare De Frederighi, infiltrarsi tra la servitù.

Residenza Von Matterhorn, Lisalania, primo pomeriggio del 5° nehener crescente (20 aprile)

Tornato a casa Piotr fa appena in tempo a chiedere consigli di alimentazione vegetariana a Rayanna quando la solita scossa fa perdere i sensi a lui e a Yanagi. Risvegliati dallo shock parte la solita discussione sull’opportunità di farsi curare.
Tornano tutti tranne Fioravante e si discute sul da farsi e anche del più e del meno in un clima che è tutt’altro che di fiducia reciproca: Hisui in particolare ma anche il maestro sono ancora sospettosi nei confronti di Piotr. Hisui infastidisce anche Myristica che se la prende di nuovo con Piotr e in tutto questo anche Galaele riceve frecciate dalla arbrone.
Il povero Ted era intimorito da queste tutte queste espressioni di rabbia che quasi non diceva una delle poche cose intelligenti della discussione, il parere sull’opportunità di fidarsi più del dottor Zanoch che della dottoressa Alariana.
Viene narrata la storia del maestro Yanagi che un tempo aveva “fenomenali poteri cosmici in un minuscolo spazio vitale”. Poi un giorno al risveglio era come se non ci fossero più. E poco dopo il suo dojo fu attaccato… non si sa se le cose sono collegate.
Myristica domanda a Diogenes di Madama Elvira, Elvira Silenzi, sembra sia una “mammana” (levatrice che fa aborti clandestini).
Cosa fare dunque?
Far esaminare il gioiello al dottor Zanoch? Fioravante ancora non si vede e non si può prendere decisioni in merito.
Partire alla ricerca di altre sanguisughe?
Scoprire qualcosa su De Frederighi?

I cinque coltelli, Lisalania, pomeriggio del 5° nehener crescente (20 aprile)

Si va tutti alla locanda I cinque coltelli per schiarirsi le idee… sempre pedinati dai 4 miliziani senza fascia. La locanda è più affollata del solito, evidentemente l’amicizia di Carenna con la sacerdotessa dà i suoi frutti. Inoltre ci sono delle “brave persone” mandate appunto dalla sacerdotessa che tengono lontano gli scocciatori.
Diogenes offre due brocche di birra pagando di tasca propria ma Piotr, ricordando le parole di Partaker circa lo sporco del suo sangue, ordina una brocca d’acqua fresca...
Parlando con Carenna, Diogenes viene a sapere che la squadra dei Ceppi è responsabile della cattura e morte del barbiere quindi viene spiegato il movente degli omicidi.
Carenna sembra abbia un’amicizia particolare con la sacerdotessa e domanda a Diogenes (unico nobile di sua conoscenza) di intercedere presso De Frederighi per acquisire una pergamena che egli rifiuta di venderle. Facendo così estinguerebbe il suo debito alla locanda e anzi avrebbe un conto aperto a vita.

Fine ventisettesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine (c) Lulu Zhang

giovedì 5 dicembre 2019

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #14


In quel tempo, Diogenes otteneva a Lisalania grande riscontro nelle sue orazioni. Il popolo lo ascoltava e spesso metteva in pratica le idee che il Maestro proponeva. Veniva salutato da tutti, apprezzato da molti, ossequiato dai più. Molti nel popolo lo vedevano come un leader, anche se egli schivava la definizione e le responsabilità che potevano derivare da quella parola.

Una sera però, un nobile del luogo gli si avvicinò, mentre era ai Cinque Coltelli. Il nobile aveva conosciuto i genitori del Maestro, ed insisteva che egli avrebbe dovuto seguire le loro orme ed essere un faro per il popolo che avrebbe voluto tornare a prima dell’invasione Auran. Secondo il nobile, Diogenes avrebbe dovuto assumersi le sue responsabilità, abbandonare le frivolezze con cui si dilettava e iniziare a comandare il popolo, guidandolo verso un nuovo rinascimento.

Il nobile parlò a lungo e Diogenes lo ascoltò con attenzione tra un boccale di birra e l’altro; quando gli venne chiesto perché non volesse comandare e quale fosse la sua aspirazione, il Maestro sorrise e mentre si alzava per allontanarsi disse: “Quando ho più idee degli altri, dono agli altri queste idee, se le accettano; questo è comandare”

lunedì 2 dicembre 2019

[RdL] Falso come una moneta da un milione di drog

Scarabeo di Ketet Hatorisis (Southlands by butterfrog)

Residenza Von Matterhorn, Lisalania, sera del 5° sener crescente (19 aprile)

Rayanna valuta di (non) curarsi, ma teme di perdere parte della sua magia. Le hanno detto che la madre è stata colpita da un fulmine e si è indotto il parto. Lei ha sviluppato strani poteri, poteri che la madre non ha. Del padre non sa nulla perché fu allontanato prima di sapere che la madre fosse incinta.
Non sa molto di lui [tranne che] era un llud importante di nome Rayan.
Diogenes chiede [a Lily e Marshall, N.d.GM] di informarsi sul numero di persone dell’entourage di Efedra Asteracei così da surclassarne il numero.
Fioravante stima l’oggettistica rinvenuta nel tempio 2500 drog e 1000 per l’abito rituale e la porta a casa dal padre in serata. Il padre è molto pensieroso nemmeno da uno sguardo agli oggetti ma rivela di aver accettato di vendere falsi per la resistenza.
Durante la notte Rayanna si sveglia all’improvviso dopo quello che potrebbe somigliare ad un incubo ma che la sciamana sa bene essere un pezzo di uno dei futuri possibili, dato che ha il potere di essere presente in punti diversi dello spazio-tempo: si trova al tavolo con Fioravante, Yanagi e Ulfriss tutti feriti e sconvolti tanto che Ulfriss [dopo aver detto di non essere riuscito a trovare gli altri, N.d.GM] tracanna dell’alcol e fa un brindisi al sacrificio di Piotr. Fioravante piagnucola “è colpa mia, non avrei dovuto vendere lo scarabeo a De Frederighi

Residenza Von Matterhorn, Lisalania, mattino del 5° nehener crescente (20 aprile)

Di mattina Myristica a cui Rayanna ha nella notte riferito l’accaduto, si preoccupa di mandare a chiamare Fioravante e svegliare Diogenes per mettere tutti al corrente di queste nuove informazioni.
Piotr ha sempre saputo di essere destinato a fare grandi cose nella vita e una grande morte come un onorevole sacrificio sarebbe una fine più che degna.
Fioravante racconta di come è venuto in possesso dello scarabeo, lo ha rinvenuto in una catacomba, nell’unica tomba che aveva una iscrizione: “Ketet Hatosiris”. L’oggetto emana delle radiazioni magiche ma non ha ancora avuto il tempo di studiarlo a fondo. Lo cede a Rayanna per esaminarlo ma al momento meno opportuno una scarica elettrostatica parte dalla sciamana e attraversa lo scarabeo. Con la coda degli occhi Piotr e Diogenes scorgono dei simboli proiettati sul soffitto. Una luce meno potente della scarica di Rayanna e l’oscuramento della stanza permettono di proiettare l’intero messaggio sul soffitto in penombra:

Questo è posto nel riposo di Ketet Hatorisis
Nata da Pasht e Akela sotto il faraone Hontokeb IX, nel 2661° anno
Salvatrice di noi tutti.

Il suo amore bruciò le navi, spezzò le catene e mise fine al giogo della sua razza.

Per volere del sacerdote Hosoteph di Datsaca il suo nome venne messo al bando della
memoria, per amore di chi ha liberato il suo nome vivrà in eterno in questa pietra e
nelle tradizioni.

Così è nel 2729° anno dell’era dei faraoni, 54° anno della liberazione, 49° anno della
fondazione di Garata.

Così è per sempre.

Il calendario auran parte dalla fondazione di Garata e l’anno è il 2917, quindi lo scarabeo è vecchio di quasi tremila anni. Si tratta di una scoperta archeologica grandiosa. Ora si è in grado di datare con esattezza la fine del primo impero auran.
Cominciano le congetture, Piotr vede un collegamento con le sue profezie, crede che il medaglione possa contribuire a rovesciare gli auran e propone di informare il Dr Zanoch essendo l’unico interlocutore valido che è interessato a combatterli ma la sua proposta viene rifiutata nettamente.
L’aura magica non è spiegata ancora perché la profezia è proiettata solo grazie al gioco di minuscole lenti. Nella cultura whirn, suggerisce Hisui, si narra che dei divini guerrieri addestrati dagli dei (con le stesse tecniche del maestro Yanagi) hanno sconfitto gli auran e liberato il suo popolo. All’inizio della rivolta si narra di molti vascelli in fiamme come nella profezia proiettata.
[Tornano Lily e Marshall con delle notizie.] Nella notte un altro miliziano è stato trovato morto alla Corte Giuvenile, un altro componente della squadra dei Ceppi. (e anche stavolta Myristica aveva un alibi, che delusione)

Lungofiume, Lisalania, mezzogiorno del 5° nehener crescente (20 aprile)

Viene il momento di recarsi alla locanda Lungofiume. Diogenes parte con tutto il suo entourage, Fioravante lo segue a distanza e rimane fuori mentre gli stranieri del gruppo su indicazioni del filosofo devono starsene il più lontano possibile.
Myristica uscirà con l’intento di andare dalla cameriera di De Frederighi mentre Piotr andrà invece da Partaker per vedere come sono i risultati delle sue analisi del sangue.
Il filosofo si reca al pranzo. Tavolo per due carne al sangue doppi sensi e vino ricercato.
Efedra Asteracei rimprovera il filosofo del poco preavviso che ha dato per il suo discorso e cerca, passandogli un discorso preconfezionato, di convincerlo a pronunziarlo sulla pubblica piazza dopo pagamento stranamente equivalente al suo debito presso Carenna.
[Dopo averlo letto, Diogenes scoppia a ridere, divertito.]
“Questo discorso è falso come una moneta da un milione di drog”. Pur dando atto alla miliziana che non tutto ciò che è auran è male prosegue dicendo che “L’odio che si spande dalla Corte Giuvenile sia fastidioso e puzzi più di una latrina. Inoltre i vostri ceppi continuano a cadere. Posso offrire i miei servizi per trovare questa accetta?”
Usando il potere di lettura nella mente il filosofo riesce a capire che Efedra non gli sta credendo del tutto ma sembra estranea alla macchinazione ipotizzata dalla arbrone per fingere omicidi che non esistono.
I commensali si lasciano con degli auguri che paiono più minacce che altro.
“Abbiate cura di voi”, dice Efedra.
“L’amore vince sempre su invidia e odio”, ribatte Diogenes.
Diogenes, alla fine del pasto, esce dalla locanda e si sente osservato. Fioravante riesce ad individuare 4 individui senza fascia che lo pedinano e finiscono per piantonare casa Von Matterhorn...

Fine ventiseiesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine by Hugo Solis (c) Kobold Press

lunedì 25 novembre 2019

[RdL] La prima degli assassini

Seyou (Stealth Mage by Adrian-W)

Presidio della Corporazione di Lisalania, mezzogiorno del 5° sener crescente (19 aprile)

L’ora di pranzo vede arrivare delle sfoglie che sembrano fritte e acqua fresca. Non si può dire che sia buono ma sicuramente nutriente. Trattasi di razioni speciali prodotte dalla corporazione che durano anche anni senza marcire e qualcuno persino le trova buone.
Rayanna acconsente al sondaggio mentale, il dottor Zanoch provvede a creare una rappresentazione visiva così che tutti possano vedere il responsabile dell’installazione dei macchinari. Zanoch non lo riconosce, ma almeno esclude dai sospettati il responsabile della struttura della corporazione.
Messo al corrente delle profezie non riesce però ad interpretarle. Piotr crede che ricalchino in qualche modo gli eventi attuali ma non si riesce a capire cosa o chi sia il corvo bianco.
Passando da Partaker si ottengono diverse informazioni: l’embrione asportato dal Castagnari è stato cresciuto in vitro e si sta rivelando una creatura nuova dotata di 4 arti e una grossa coda come quelle affrontate nel tempio sconsacrato. La creatura è priva di cavità orale e ha due rostri negli arti inferiori dai quali succhia energia vitale.
Si preoccupa che i colpiti da questi rostri possano aver contratto il parassita ma il solo Piotr acconsente all’analisi del sangue. Si meraviglia di come un piccolo ago possa fare così male anche più del dolore provato dai luminosi. Non tutti hanno colto questa sua affermazione.
Per la parcella delle varie creature riportate in corporazione si raggiunge la cifra di 9750 drog e Partaker prova a piazzare al posto del vile denaro razioni speciali e “servizi”. Parlando poi con il tesoriere improvvisato Nollo si patteggia per 5000 subito e 4500 dopo 3 giorni.
Il maestro Yanagi era rimasto fuori per evitare l’incontro con Partaker al quale avrebbe dovuto dare una risposta alla proposta di contratto per donare il corpo alla scienza. Partaker si assicura di comunicare ai suoi compagni che anche dopo la sua morte il suo corpo potrebbe essere ceduto dietro compenso...

Lisalania, primo pomeriggio del 5° sener crescente (19 aprile)

Si scatena una discussione sulla divisione dei drog e Yanagi dopo aver minacciato di comprare oppio col ricavato del cuore di albero ritorna nei ranghi.
Distratti da queste discussioni, durante il tragitto per il tempio dei luminosi, in un vicolo il gruppo viene preso di sorpresa, un brutto colpo avvelenato raggiunge Yanagi. Dall’ombra esce un wirn spada alla mano che parla con voce femminile “sono qui per completare un lavoro che abbiamo lasciato in sospeso, prima toccherà a te e poi a quella baldracca (Hisui)” Hisui si offre di affrontare il killer al posto del suo maestro ma Yanagi contrariato dall'attacco a sorpresa decide per un tutti contro uno. Diogenes si fa da parte incitando il maestro mentre Piotr che concorda nel rispondere in modo più deciso ad un poco onorevole attacco a tradimento di un sicario, si infuria e si avvicina pronto ad intervenire.
Yanagi con grazia e agilità si avvicina ma manca il colpo. La killer invece colpisce di nuovo e per il maestro si mette male. Piotr a questo punto colpisce in modo devastante con la sua ascia e la allontana dal compagno ferito e Diogenes con un potere della mente la mette in fuga. Nonostante le gambe della wirn siano più corte di quelle dei westan purtroppo riesce a sfuggire a Piotr che si era lanciato all’inseguimento incapace di trattenere la sua ira.
Hisui ha riconosciuto la killer, è Seyou e ha già cercato di ucciderla quando il dojo è stato invaso.

Insegna Grigia, primo pomeriggio del 5° sener crescente (19 aprile)

Myristica nel frattempo si era recata all’Insegna Grigia, non fidandosi di Piotr e pensando saggiamente di moltiplicare le probabilità di successo nel recapito del messaggio lo affida all’oste Severio. Per mandare questo tipo di messaggi si rivolgerà a “il pezza” uno straccione e per sicurezza non ci sarà nulla di scritto.
Apprende anche che l’orazione pubblica di Diogenes ha smosso le acque, sembra ci sia chi vuole cogliere al balzo l’opportunità di una rivolta e chi invece spinge per essere ancora più accorti.
Andando a controllare dall’erborista sembra che nella sua strada ci siano molte fasce blu, molte più del solito. Infine si reca a casa di Diogenes per aspettare gli altri.

Monastero spiritualista, pomeriggio del 5° sener crescente (19 aprile)

Piotr è accompagnato al tempio per fare la donazione, oltre a poco più di 500 drog pensa ingenuamente di donare una bottiglia di grappa viola che però non entra nella cassetta delle donazioni. Sono tutti astemi, luminosi e cavalieri quindi Ulfriss non era una eccezione.
Piotr ancora più ingenuamente si informa se i luminosi possano risolvere il problema elettrico di Rayanna ignaro del fatto che tra custodi e sciamani non corre buon sangue.

Lisalania, pomeriggio del 5° sener crescente (19 aprile)

Dal fabbro in processione per vendere il cuore di albero. Il compratore è un certo Vernaro Sguazzati un tipo non certo a posto, un razzista, quindi si opta per l’intermediazione di Teobolfo. Il fabbro si vede costretto a non accettare Piotr al lavoro non presentandosi ormai da giorni e dovendo ripartire a breve.
Ultima tappa il messaggio al falegname. Piotr entra da solo nella bottega del calzolaio Mezzoboschi suo contatto e recapita il messaggio. Viene a sapere che a causa del lavoretto delle fogne il falegname si è inguaiato e si è dovuto nascondere.

Residenza Von Matterhorn, Lisalania, sera del 5° sener crescente (19 aprile)

Mentre Myristica era a casa Von Matterhorn un messaggero reca un invito per Diogenes. Scostando la giacca per dare la busta all’enturage del filosofo mette in mostra la fascia blu tipica delle milizie. La busta reca un delicato profumo femminile. Tornati tutti a casa Diogenes legge l’invito. L’indomani è invitato a pranzo alla locanda Lungofiume da Efedra Asteracei. Prima ancora di sapere che si tratta di una propagandista della Corte Juvenile a Piotr puzza di trappola. La milizia ha usato l’unica esca buona per Diogenes, una femmina.
Ma questo non ferma Diogenes che sta nel frattempo preparando un’altra orazione perché non vuole essere travisato e causare ribellioni. Il suo è un messaggio di amore...

Fine venticinquesima puntata

Resoconto a cura di Piotr
Immagine (c) by Adrian Wilkins

giovedì 21 novembre 2019

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #13


In quel tempo, Diogenes aveva da poco terminato il suo compito di istitutore dei rampolli Von Matterhorn, per cui cercava nuovi campi di interesse nei quali specializzarsi. Essendo presente in Lisalania un Centro Medico della Corporazione, cercò di interessarsi a quella branca del sapere, nella speranza di poter lavorare all’interno del Centro Medico.

Conduceva le sue ricerche per la gran parte nella Biblioteca del Conte Von Matterhorn, ma non disdegnava di apprendere nozioni di base anche da Erboristi e guaritori di campagna, pur trovando gli argomenti, nel complesso, abbastanza noiosi.

Fu allora che giunse a Lisalania il Centro Medico Itinerante del Dott. Schulz, un dottore della capitale che millantava studi alla Cittadella. Il dottore in questione si prodigava a vendere nelle strade quello che lui definiva “unguento miracoloso” in grado di guarire, con una piccola passata nella zona interessata, ogni tipo di dolore muscolare, osseo e reumatologico.

Alcuni psicoscienziati del Centro Medico si prodigarono nello smentire pubblicamente le affermazioni di questo sedicente dottore, il quale, però, riusciva comunque a vendere con profitto il suo prodotto per le strade.

Durante una delle sue dimostrazioni, Diogenes era presente, così come lo era uno psicoscienziato della Corporazione, il quale smontava pezzo pezzo le argomentazioni del dottor Schulz mentre questi le esponeva. Nonostante tutto una buona metà di coloro che avevano assistito al dibattito comprò convinto l’unguento, alcuni addirittura insultando lo psicoscienziato. Diogenes trovò l’esperienza molto istruttiva, mentre lo psicoscienziato si allontanava borbottando di quanto fosse stupido negare così la verità dei fatti, in favore della ciarlataneria.

Il Maestro, allora, cinse con un braccio lo psicoscienziato e, con il suo miglior sorriso, disse: “Purtroppo, amico mio, devi sapere che per rendere vero ciò che è palesemente falso, è sufficiente dire tutte le menzogne necessarie.”

lunedì 18 novembre 2019

[RdL] I tre segreti di Piotr

Luminoso Altelio (Traitor priest by butterfrog)

Monastero spiritualista, alba del 5° sener crescente (19 aprile)

Piotr legato mani e piedi steso su tavolo di marmo con una catena robusta. Tendendo i muscoli e quasi provocandosi uno strappo rompe una delle catene che provoca scintille sul soffitto. In quel momento un luminoso accompagnato da altri entrano nella stanza. Per precauzione dovevano incatenarlo a sua insaputa perché l’entità avrebbe potuto indurlo a fuggire. Vengono chiamati i flagellatori per estirpare il male... Piotr sopporta il dolore come solo un westan sa fare e rende il lavoro dei torturatori molto difficile. Dopo poco per fortuna l’entità si palesa, il corpo si irrigidisce i muscoli si tirano al punto di deformare il viso e gli occhi sono buttati all’indietro... con voce non sua Piotr proferisce la sua terza profezia:
IL CORVO BIANCO DAGLI IBIS COVATO
IN CATENE D’ORO E GABBIE D’ONORE
NUTRITO A SANGUE NE FU NAUSEATO
E PIENO CHE FU DI TANTO LIVORE
SOTTRASSE LE ALI DAL NIDO NATIVO
DEL SAVIO DOTTOR SPERANDO L’ARRIVO
Dopo l’ennesima fustigatura Piotr perde i sensi.

Lisalania, mattino del 5° sener crescente (19 aprile)

Mentre i torturatori sono all’opera Diogenes fa radunare il gruppo per andare a conoscere il dr. Zanoch. In vestaglia esponendo le parti basse all’aria fa colazione togliendo l’appetito a Rayanna e dando il voltastomaco a Fioravante.
Diversi discorsi vengono fatti mentre il westan soffre:
- Diogenes sta rischiando grosso di venire preso dai miliziani
- Dr. Zanoch è un membro di spicco della corporazione famoso per aver salvato Laveta dal morbo. Un lontano parente di Rayanna fuggi da Laveta perché molte case furono espropriate per costruire parti di un macchinario gigantesco che fece ammalare poi molte persone del morbo chiamato poi di Laveta.
- Zanoch vorrebbe leggere nella mente di Rayanna per capire chi è il responsabile dei macchinari attira creature, Rayanna è scettica e deciderà poi il da farsi. Rayanna rifiuta anche di farsi curare
- Diogenes: "Pudore... un’altra catena che la borghesia ti impone, liberati dalle catene e quando lo farai... la mia stanza è in fondo a destra."
- Per finire il discorso di Dé Federighi sembra che abbia ingannato Diogenes attirandolo a Nuova Selota per fare un discorso durante il quale degli agitatori hanno fatto partire dei disordini che gli auran hanno utilizzato come scusa per far fuori dei nemici fra cui la famiglia di Myristica. Questo Dé Federighi è conosciuto anche da Fioravante, sembra che fosse un collezionista e che avesse fatto a volte debiti con suo padre, non aveva mai navigato in buone acque finanziariamente.
- Fioravante racconta che alcuni soggetti della resistenza hanno chiesto al padre di coprire dei loro loschi affari. Sembrano far parte di un gruppo chiamato ORIO ma non ne sa di più. Forse Piotr ha dei contatti però. Fioravante e Myristica propendono per prendere posizione contro gli auran mentre Diogenes crede che la guerra porti solo sangue e dolore fra la povera gente e propende per un accordo diplomatico con gli auran.

Monastero spiritualista, mattino del 5° sener crescente (19 aprile)

Piotr si risveglia in una cella su di un letto decisamente più comodo del tavolo dove è stato torturato. Le sue abrasioni sono state curate e le sue cose sono nella stanza. Si fa accompagnare in refettorio dove viene nutrito a pane secco e latte di capra e incontra il luminoso torturatore. Vi erano due entità senzienti dentro di lui che dovrebbero essere andate via. Ma Piotr sembra avere una certa predisposizione e potrebbero tornare, dovrà fare esercizi di meditazione. La profezia gli viene consegnata ma i luminosi brancolano nel buio circa il suo significato.
In tutta calma Piotr si prepara sperando che i suoi compagni tornino a prenderlo perché essendo straniero non vuole girare da solo per la città.

Lisalania, mattino del 5° sener crescente (19 aprile)

Il compagni dopo una buona colazione e una lunga chiacchierata si mettono in marcia per raggiungere il tempio e tornare in corporazione dal dr Zanoch. Per strada il solito arco voltaico arreca danni a tutti e fa svenire mezzo gruppo. Myristica svenendo caccia un urlo terribile da arpia che richiama l’attenzione dei miliziani. Ne arrivano ben 5 che cominciano con le loro frasi antisemite nei confronti di Rayanna e Hisui (Myristica era camuffata). Diogenes grazie alla sua parlantina o forse con uno dei suoi poteri inganna i miliziani poi avviene qualcosa di nuovo, si raduna una piccola folla che difende gli “stranieri”... le coscienze sono state smosse dal discorso della sera prima del filosofo Diogenes.
In breve i miliziani se ne vanno con la coda fra le gambe.

Al tempio il gruppo si ricostituisce, Piotr appare diverso più tranquillo (o forse frastornato?) e non fa parola delle torture subite ma comunica che secondo i luminosi la possessione è svanita. Tutti si recano alla corporazione per incontrare il famoso dottore.
Dopo una lunga attesa e dopo aver compilato diversi questionari Zanoch riceve in una stanza senza finestre, pare schermata in qualche modo, all’interno del palazzo della corporazione. Zanoch è interessato più che altro ai loro contatti con la resistenza. Lui ha partecipato in prima linea alla guerra llud – brone e non può muoversi liberamente al di fuori dell’ambasciata. La corporazione stessa lo tiene sott’occhio perché non si esponga (e non esponga la corporazione). Propone di fare da tramite con la resistenza. Lui è interessato a rovesciare gli auran e offre i suoi servigi. Sa che nelle prigioni del forte è tenuto un uomo importante, Vilcare del Toro detto Toro Rosso, un condottiero che si era mosso per contattare la resistenza ma è stato catturato.
Piotr si dimostra molto interessato e si sta assumendo il compito di portare un messaggio alla resistenza. Il magazzino dove sono stati rinvenuti componenti trafugati che ora è vuoto, era della resistenza e il proprietario il falegname Erminio Casimeo è fuggito.
Erminio Casimeo a detta di Zanoch è il capo della resistenza. A lui dovrà essere recapitato il seguente messaggio:
IL TORO ROSSO È TENUTO PRIGIONIERO NELLE SEGRETE DEL FORTE
UN AMICO COMUNE È DISPOSTO A COLLABORARE
Se saranno interessati a liberare il Toro chiederanno poi a lui chi è l’amico comune.

Per quanto riguarda le creature rinvenute anche Zanoch non capisce lo scopo, un esperimento condotto non legalmente senza scrupoli? La creazione di un esercito per una guerra imminente? Dovranno essere condotte altre indagini seguendo le altre segnalazioni ricevute. Occorre leggere nella mente di Rayanna perché in molti potrebbero corrispondere alla descrizione della maschera di ferro. Persino il direttore del presidio... Se rifiuta l’intromissione nella sua mente si potrebbe casualmente farglielo incontrare per vedere se lo riconosce.

Fine ventiquattresima puntata

Resoconto a cura di Piotr
Immagine (c) by Hugo Solis

lunedì 11 novembre 2019

[RdL] Filosofi, westan e ballerine

Dr. Abir Zanoch (Gnosis - Kamden by Tom Namielski)

Lisalania, pomeriggio del 5° tahner crescente (18 aprile)

L’eloquenza di Diogenes e soprattutto il suo rango permette al gruppo di passare ma non senza sguardi storti e battute rivolte alla “feccia che dovrebbe essere tenuta legata” visto che sono successe cose brutte in città.

La bottega delle erbe, Lisalania, pomeriggio del 5° tahner crescente (18 aprile)

Prima tappa l’erborista Deoboldo per la crisi di astinenza del maestro.
L’erborista (che già ha il destino segnato avendo infastidito Myristica) tenta di spillare quattrini allo straniero Yanagi e la situazione degenera all’arrivo di 4 miliziani, solo l’intervento di Diogenes, che sfrutta il buon nome del suo signore, permette al maestro di acquistare ben 10 dosi ad un prezzo normale. Mentre il gruppo arriva a casa Von Matterhorn per strada non vi sono altri che llud, gli stranieri sono fuggiti o nascosti, la solita scossa di Rayanna e le solite raccomandazioni a curarsi fanno convincere Piotr invece della sciamana. Il westan non si fida più di se stesso e il recente attacco nei confronti di Yanagi lo spingono a chiedere a Diogenes di scortarlo al tempio per estirpare la presenza maligna dal suo corpo.

Residenza Von Matterhorn, Lisalania, pomeriggio del 5° tahner crescente (18 aprile)

Seconda tappa residenza Von Matterhorn.
Voci riportate dai servitori di Diogenes riportano che ci sono stati 3 omicidi, il primo (Myristica) in un vicolo e gli altri due nel sonno. In tutti e tre i casi la fascia blu [simbolo di riconoscimento dei miliziani, N.d.DM] è stata messa in bocca al cadavere. Pare anche che Carenna abbia dei nuovi buttafuori, due auran che hanno difeso una westan da due miliziani molto sgarbati.

Monastero spiritualista, tardo pomeriggio del 5° tahner crescente (18 aprile)

Terza tappa Tempio.
Diogenes scorta il westan, per la prima volta non avviene il contrario. Il luminoso Altelio non ha novità sulla prima profezia di Piotr e viene informato della sua seconda. Piotr decide di internarsi per farsi togliere il suo “problema” visto che ha rischiato di fare male ai suoi amici, non ha senso attendere visto anche i recenti problemi in città.

Quartieri corporativi, Lisalania, sera del 5° tahner crescente (18 aprile)

Quarta tappa Corporazione.
Diogenes si reca da Partaker e fa la conoscenza del famoso dottor Zanoch uno dei pochi che dopo l’evento [la Singolarità Noeliana avvenuta circa 16 anni prima, N.d.DM] è riuscito ad usare i suoi poteri come prima. Le nuove scoperte di Diogenes gli interessano molto, sembra che la sanguisuga di Bugat estirpata dal Castagnari stia crescendo in coltura in modo simile alla descrizione delle “sanguisughe mutate”.
Anche tutte le altre creature affrontate (topi mutati, necrofori, elementali, ghoul, talpa mutata e umanoidi pallidi delle fogne) destano l’interesse del dottore che vuole conoscere anche gli altri del gruppo. Forse per via dei complimenti di Zanoch al filosofo che ha il pregio di aver reso una disciplina “secondaria” come la filosofia molto fruibile, Diogenes vuota il sacco sulla posizione del magazzino della resistenza...
Zanoch si offre di leggere nella mente di Rayanna, col suo permesso, per ottenere l’immagine del responsabile dei macchinari, l’uomo con i componenti cibernetici.

Piazza del pozzo, Lisalania, sera del 5° tahner crescente (18 aprile)

Ultima tappa di Diogenes Piazza principale.
Una orazione pubblica. I suoi galoppini spargendo la voce in città di osteria in osteria di via in via radunano una piccola folla. Una quarantina di persone fra cui alcuni miliziani. Nel centro della piazza rialzato il pozzo secco simbolo della città. Da lì Diogenes tiene la sua orazione: “DELLA LIBERTÀ”
Una orazione sentita. I miliziani si mettono all’erta e crescono di numero, anche la folla cresce. Ad un certo punto sembrano dirigersi minacciosi verso il filosofo anche se alcuni di loro si tolgono le fasce convinti dall’eloquenza del nobile. La folla si interpone e li spinge ai margini proteggendo Diogenes che inneggia intanto alla libertà e dal fondo Myristica nell’ombra urla “morte agli oppressori” e qualcuno la imita.
Scortato dalla folla Diogenes riesce a ritornare a casa dove incontra il conte. Il minerale gli viene affidato e viene aggiornato da Diogenes stesso dei suoi spostamenti e delle sue azioni. Una copia dell’orazione gli viene consegnata.
Myristica invece fa un salto all’insegna grigia dove Severio Agostinelli dopo averle offerto una birra le dà alcune informazioni; la cosa strana sulle morti è che gli ultimi due sono appartenenti allo stesso gruppo, la “squadra dei Ceppi”.
Tornata alla residenza Von Matterhorn si intrufola in camera di Diogenes e lo sveglia in malo modo. Vuole sapere di una orazione che fece a Nuova Selota e di colui che lo aveva spinto a parlare, tale De’ Frederighi per motivi che non intende comunicare al filosofo. L’indomani mattina continueranno il discorso.

Mattino del 5° sener crescente (19 aprile), anno 88

Il maestro Yanagi si sveglia bene, riposato e curato. Il suo oppio è un vero toccasana per l’artrite e ha anche il potere di liberare la mente per permettergli di continuare la sua ricerca interiore o illuminazione o qualcosa del genere.
Piotr invece si sveglia incatenato ad un tavolo e pensa che forse non è stata una buona idea internarsi...

Fine ventitreesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine (c) by Tom Namielski

giovedì 7 novembre 2019

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #12

Il sapere nuovo #12

In quel tempo, Diogenes era seduto con i suoi leali seguaci ad un tavolo dell’Insegna Grigia. Il Maestro sembrava pensoso, ma il resto del tavolo sembrava molto interessato all’imminente matrimonio della giovane Guberta col banchiere Teomondo. Alcuni sostenevano che Guberta stesse per sposarsi soltanto per convenienza, essendo Teomondo uomo molto ricco, e che avesse rifiutato la corte del contadino Pontervo, molto più bello e molto più povero di Teomondo. Pareva addirittura che il contadino si fosse sessualmente offerto a Guberta, anche solo per una volta, prima del matrimonio. Tanto era l’amore che provava per lei; ma Guberta aveva rifiutato volendosi mantenere vergine fino al matrimonio.

Il dibattito si infiammò quando gli astanti si divisero in due fazioni: alcuni sostenevano che fosse giusto sposarsi per opportunità, altri sostenevano che fosse necessario l’amore. Fu allora che qualcuno si voltò verso Diogenes e chiese se fosse più importante la stabilità economica o l’amore.

Il Maestro si alzò, si rimise il cappello e sorridendo rispose: “L’amore è la risposta, ma mentre si aspetta la risposta, il sesso può suggerire ottime domande.”

E si incamminò verso il prostibolo di Madama Leonilda.

lunedì 4 novembre 2019

[RdL] Crisi (di vario genere) nel gruppo

Arrigo Figulo (Harry J Potter by blvnk-art)

Coppetti, sera del 5° ahner crescente (17 aprile)

Alla Brocca di Vino si sente odore di carne e funghi. Dopo l’ordinazione nel tavolo vicino qualcuno emette un gemito e lascia cadere un bicchiere che va in frantumi. Un tizio barbuto si tiene la testa dolorante e barcolla verso l’uscita, non si ferma alle domande preoccupate di Piotr e corre via veloce. Dalla locandiera apprendiamo che l’uomo andato via senza pagare si chiama Arrigo Figulo e ne conosce la dimora. In un altro tavolo 3 lavoratori si danno di gomito e ridacchiano: “quello è fuori di testa” ci dicono “è tutto strano e racconta storie di streghe, girava con un eremita strano più di lui ma ora non si vede più in giro”.

Coppetti, mattino del 5° tahner crescente (18 aprile)

Passa la notte e l’indomani mattina dopo colazione uscendo dalla locanda Piotr impazzisce estrae l’ascia e sta per colpire il maestro quando Diogenes con un potere lo ammansisce mentre Myristica rassicura la locandiera che era fuggita terrorizzata. Piotr è costretto a scusarsi per il suo comportamento.
Yanagi vuole tornare a Lisalania perché è in crisi di astinenza da oppio. Si scatena un litigio tutti contro tutti, Piotr si offende perché gli dicono di curarsi e controribatte che nel gruppo ci sono una che lancia fulmini un drogato in crisi di astinenza e un’assassina e poi è lui che si deve far curare? Hisui gli si rivolta contro e il suo maestro inizia una diatriba verbale interminabile spalleggiandola.
Myristica e Rayanna vanno inutilmente, in cerca di erbe medicinali che possano dar sollievo all’artrite del maestro, mentre gli altri vanno a parlare col sindaco, Piotr rimane fuori tallonato dai due whirn che non vogliono lasciarlo solo per tenerlo sotto controllo.
Aldogiovannini sostiene che Arrigo sia un bravo ragazzo forse troppo per la gente di Coppetti. Quel giorno sta poco bene e non è andato al lavoro e rivela il suo indirizzo.
Fuori Piotr da’ di matto di nuovo, all’improvviso sferra una micidiale piattonata a Yanagi che viene sbalzato 3 metri lontano dimenticandosi del male alle gambe ma scoprendo nuovi dolori alla colonna vertebrale. Yanagi non riesce a contrattaccare poi improvvisamente come era venuta la possessione svanisce e il westan abbassa le armi. Il maestro porta lo stesso il colpo come per vendicarsi di quello ricevuto poco prima.
“Potevi anche fermarti” dice Piotr “potevi fermarti prima tu” ribatte il maestro. Sembrava tutto rientrato se non fosse che all’arrivo del resto del gruppo Hisui, fastidiosa come una spina sotto l’unghia fa la spia... E’ il giorno delle discussioni.
Il gruppo si reca a casa di Arrigo che fa entrare solo Diogenes.
L’eremita che ora è morto gli ha insegnato l’uso della magia. Il dolore alla testa era dovuto alla vicinanza con la bambolina voodoo, un simbolo utilizzato dalle streghe. Sicuramente arriva da una zona del bosco dove i cacciatori sanno di non dover andare, si dice ci sia una capanna senza porte né finestre che poggia su zampe di gallina. Li non girano animali e vi sono appese sparse ovunque molte di quelle bamboline. Arrigo non può andare là perché questi oggetti mi danno fastidio ma indica approssimativamente una zona a metà strada fra Coppetti e Mandolina di sopra ad est del tempio.
C’è anche una leggenda che parla di un uomo nero che rapisce i bambini.
Arrigo chiede a Diogenes di mantenere il segreto perché qualcuno lo sta cercando ed è meglio che non sappia chi sia questo qualcuno.

Verso Lisalania, pomeriggio del 5° tahner crescente (18 aprile)

Si decide di tornare a Lisalania per risolvere diversi affari prima di investigare ulteriormente, il minerale viene disseppellito e per strada dai viandanti si sentono voci preoccupanti di ammazzamenti di giovani della milizia. Ancora fuori Lisalania incrociamo una donna westan dalla carnagione più chiara del normale (forse mezzosangue). Ha uno scudo appeso alla schiena e un grosso maglio, dei lavoratori la scherniscono. Piotr si sta facendo avanti quando Yanagi interviene malamente come fosse un ruffiano nel chiaro intento di mettere in difficoltà il suo compagno il quale disinteressandosi della consanguinea si rimette a sedere dando del vecchio di me*da al whirn. Peccato che queste sterili diatribe abbiano impedito al gruppo di ricavare utili informazioni dalla westan. Dove stava andando? Era forse stata cacciata?
Passando i lavoratori usano offese nei confronti degli stranieri del carro allora, usando un potere, Diogenes scaglia una pietra in testa ad uno dei lavoratori... Le risate di scherno si spengono improvvisamente.
Arrivati a Lisalania vi sono appoggiati alle pareti delle case dei giovani con fascia blu, miliziani che all’arrivo del carro gli vanno incontro e...

Fine ventiduesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine (c) by Bianca R.

lunedì 28 ottobre 2019

[RdL] Mezzi amici

Figura di stecchi (Blair Witch Scarecrow Stickman by BehindTheRowsStudio)

Tempio abbandonato, 5° ahner crescente (17 aprile)

Rayanna mentre esce dalla porta per andare ad ispezionare le rune trovate da Piotr appare agli occhi del westan per un attimo molto vecchia. Nel combattimento precedente era apparsa invece a Myristica molto giovane. C’è qualcosa di strano intorno alla older ma i suoi compagni non hanno ancora messo insieme i pezzi. All’interno della stanza Diogenes e Fioravante costruiscono una piramide di fortuna e il filosofo vi sale per disattivare il congegno ma all’ultimo crolla rovinosamente a terra facendosi male. Piotr allora porta dentro casse e barile per costruire un’altra piramide. Diogenes subisce l’effetto del cristallo e usa qualche potere sull’ignaro westan e mette in dubbio la reale stabilità della costruzione. In breve si scatena quasi una rissa. Fioravante resosi conto che Diogenes non è in se lo fa rinvenire a ceffoni e questa volta si riesce a disattivare il congegno.

Piotr vuole dare un’accetta a Ted perché possa difendere meglio il suo mentore ferito, ma lui non sa cosa farsene e Diogenes in persona rifiuta l’arma.

Da una porta sfondata nella stanza si arriva ad un corridoio che con probabilità porta ad un’uscita ed a una stanza dove ci sono 6 corpi in differente stato di decomposizione e 4 di questi hanno segni inequivocabili di uscita della sanguisuga. Per non rischiare abbattiamo i due mostri ancor prima che possano uscire e nel fare questo ci accorgiamo che erano in fin di vita ma comunque ancora vivi. Un gesto di pietà dal momento che di lì a breve avrebbero generato entrambi uno di quegli esseri. Viene prelevata una delle larve da portare a Partaker per studio, dal momento che si tratta di un mostro mutante e non semplicemente una sanguisuga di Bugat.
Sui corpi vengono trovati oggetti utili al riconoscimento

  1. uomo anello argento raffigurante viticci faretra con freccia magica
  2. donna abiti ciano
  3. uomo bracciale di rame colorato
  4. fischietto legno e cuoio lavorato richiamo anatre
  5. uomo mani macchiate di mallo di noci foulard a scacchi nero e rosso
  6. il più vecchio come data morte diciamo settimane, bambolina voodoo

Piotr prende la bambolina fino a che qualcuno che sa quello che fa la possa disattivare.
In quel momento la solita e dolorosa scossa elettrica parte da Rayanna...
Passando dall’apertura ad arco si arriva ad una voragine di 12 mt apertasi nel terreno impossibile da aggirare. Occorre passare dalla porta chiusa con le rune.

Stavolta Fioravante e Diogenes vengono a capo del meccanismo di apertura del portone. Serve uno scongiuro. Prima Rayanna tenta invano di aprire un varco spazio temporale poi utilizzando un cripto in suo possesso riesce ad aprire. Fioravante posiziona un picchetto per evitare la richiusura. Tutti dentro, il gruppo arriva dall’altra parte della voragine ed in quel momento il picchetto cede. In trappola? Il maestro trova una leva di pietra che comanda l’apertura. Per scongiurare di nuovo la chiusura e lasciare tempo a Diogenes di ispezionare la stanza Piotr si frappone sul percorso della porta scorrevole per mantenerla aperta a forza di braccia facendo però un errore di valutazione sulla potenza necessaria. In breve la porta si chiude con Piotr in mezzo che si incastra e riceve danno. Momenti concitati Piotr riesce a guadagnare un cm spingendo Fioravante tenta di puntellare la porta con la spada corta rovinandola e Myristica ritarda ad abbassare la leva perché teme possa rompersi e in fondo il westan sembra abbastanza robusto anche da morto per mantenere aperta la via di fuga. Di tutto questo Piotr non si avvede perché come avviene nei momenti peggiori ha una delle sue solite crisi. Questa volta le sue articolazioni si disarticolano e la testa ruota di 180 gradi e girato spalle alla porta comincia a spingere e il portone dapprima si apre poi si distrugge.
Allora? Andiamo? Dice il westan un po’ disorientato...

Il corridoio dopo 500 metri porta effettivamente ad una uscita su di un torrente. Impossibile seguire oltre le tracce che si vedevano nel tunnel.

Coppetti, tardo pomeriggio del 5° ahner crescente (17 aprile)

Tornati a Coppetti il gruppo informa il borgomastro sui ritrovamenti. Sembra che il fischietto sia di Peo Vitielli e il foulard di Gobbo Valenzetti. Il maestro invece cerca dell’oppio per le sue artriti ma riesce a reperire in erboristeria solo del tabacco.

Fine ventunesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine (c) 2015 by Chuck Ryan, Behind The Rows Studio

giovedì 24 ottobre 2019

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #11

Il sapere nuovo #11

In quel tempo, Diogenes aveva scoperto che anche in altre città vicine a Lisalania, come Coppetti, e persino nella capitale, altri, come lui, tenevano dissertazioni sulla religione e la politica da piccoli palchi.

Spinto dalla curiosità, Diogenes decise di recarsi nella capitale per ascoltare una di queste orazioni. L’oratore si chiamava Garbato, e tenne un discorso sgrammaticato e poco convincente sulla politica, sulla situazione della regione dopo l’invasione Auran e la necessità per il popolo di ribellarsi. Il discorso era mal posto, ma le idee interessanti e il Maestro era colpito da come si potessero esprimere in modo inappropriato concetti così interessanti. Il pubblico era comunque abbastanza numeroso e sembrava attratto in qualche modo da quell’orazione bislacca.

Mente Garbato continuava la sua orazione, Diogenes venne avvicinato da un nobile del luogo, che gli si rivolse così: “Voi che sembrate uomo di un certo rango, concorderete certamente con me che non è possibile esprimersi in questo modo in pubblico.”

Diogenes scrutò il nobile e rispose: “Concordo, ma ritengo che dal fango dell’orazione spuntino buone idee su cui riflettere.”

“Idee pericolose, di rivolta.” Replicò il nobile.

Fu allora che Diogenes sorrise e, mentre dava una pacca sulla spalla del nobile, rispose: “Amico mio, se un’idea è innocua, non merita affatto di essere chiamata idea.”

lunedì 21 ottobre 2019

[RdL] Evoluzione della specie

Salamandra di Bugat (Strangething by Oscar Römer)

Tempio abbandonato, mattino del 5° ahner crescente (17 aprile)

Mentre il gruppo incautamente si è disseminato per tutta la stanza, 4 sanguisughe di Bugat scendono dal soffitto e attaccano.
Sono diverse dal solito, sono più grandi, appoggiano su quella che sembra essere una coda di sangue e hanno 4 strani arti con i quali attaccano e si danno spinte per piombare sull’avversario. Dopo aver reso sicuro il luogo occorrerà studiare queste creature e capire cosa abbiamo davanti da affrontare e se sono sanguisughe mutate.
Piotr accorre subito in difesa del filosofo cercando di aprirsi un varco fra due delle sanguisughe, Ryanna nel frattempo viene colpita e avvinghiata da una terza bestia che nonostante un arco voltaico non molla la presa. Yanagi inizialmente non ha fortuna negli attacchi. Il campo di battaglia è disseminato di mobilio rotto che ostacola ogni azione degli avventurieri ma le sanguisughe non sembrano risentirne.
Diogenes spedisce una terza bestia con un potere mentale contro una colonna nei pressi di Piotr che deve fronteggiarne 3 contemporaneamente. Schiva la maggior parte dei colpi ma con suo grande orrore uno di essi va a segno ma invece di arrecare semplicemente danno, un ugello penetra nella pelle coriacea del westan succhiando sangue e rinvigorendo la creatura.
Dopo una lotta estenuante e una profezia lanciata da Piotr al momento meno opportuno le creature vengono sconfitte ma per poco Ryanna e Diogenes ci lasciano le penne e anche gli altri sono parecchio ammaccati. Forse è giunto il momento di dare un arma anche a Ted, oltre alla lanterna, in modo che possa contribuire come meglio può e acquisire finalmente una certa dignità, pensa Piotr... presto entrerà nel discorso col servitore avventuriero.
IL CORVO DALLE ARGENTEE PIUME
E DAGLI OCCHI D’ORO CESELLATI,
OBBEDIENTE AL SANGUE NELLE VENE
GLI OPPRESSI ANCOR FARA’ LIBERATI
Diogenes è a terra, si cerca di curarlo invano, bisogna rifiatare ma stare a ridosso del cristallo può essere pericoloso. Piotr testardo come suo solito si carica Diogenes sulle spalle e scortato da Ted si dirige all’uscita. Ma comincia a girare in tondo. Il cristallo ha un influsso sulla mente di chi si avvicina, come successe le altre volte. Tutti decidono di rifiatare nella stanza ma Piotr si incaponisce e in 10 minuti di tentativi riesce a guadagnare l’uscita senza affidarsi alla vista ma usando gli altri sensi. Gli altri non ne vogliono sapere di uscire forse perché ammaliati dal cristallo o forse perché tanto in 10 minuti sarebbero dovuti rientrare comunque per disattivarlo. Piotr decide di ispezionare la porta chiusa all’ingresso e scopre che ci sono delle rune magiche sul perimetro; è convinto che esista un meccanismo di apertura che richiede poteri arcani. All’interno della stanza, mentre Diogenes si cura, gli altri ispezionano ogni angolo e il maestro Yanagi osservando due statue in posa di combattimento richiama alla memoria una utile tecnica difensiva che studiò da giovane.
Diogenes comincia a studiare il meccanismo per disattivarlo e...

Resoconto a cura di Piotr
Immagine (c) by Oscar Römer

lunedì 14 ottobre 2019

[RdL] La via del penitente

Mostro talpa (Blind Molebear by Ian Jacobson)

Tempio abbandonato, mattino del 5° ahner crescente (17 aprile)

Sollevata la botola della cucina, i nostri eroi si trovano di fronte ad una scala a chiocciola che scende verso l’oscurità, sufficiente a far passare una sola persona alla volta. Ad una prima occhiata la scala non sembra essere stata usata di recente, ma dal basso sale un pungente odore di umidità, muffa e di qualcosa di indefinito ma disgustoso. Lungo le pareti della scalinata ci sono affreschi di scarsa qualità, rappresentanti la creazione dell’universo secondo la religione Spiritualista; gli affreschi sembrano essere molto vecchi e dipinti da mano dilettantesca. Con Coraggio ed audacia Fioravante si offre per aprire la fila durante la discesa, suscitando la sincera ammirazione di Diogenes.

La scala scende verso il basso per almeno 15 metri, le pareti sono affrescate per tutta la lunghezza della scala che finisce in una stanza a semicerchio. Di fronte agli eroi scesi dalla scala si parano tre porte: una, al centro della mezzaluna, riporta sopra la scritta “Il cammino dei sapienti” ed è in materiale roccioso, apparentemente senza alcun tipo di serratura o maniglia; la porta nella parte destre dalla mezzaluna riporta sopra di essa la scritta “Il cammino dei penitenti” ed è in legno con una serratura ed una maniglia; la porta nella parte sinistra della mezzaluna è leggermente più piccola delle altre e gli affreschi che la circondano hanno motivi naturalistici meno ridondanti e arzigogolati del resto delle pareti, inoltre, la porta ha un aspetto più umile e anonimo della altre due, pur essendo in legno come la seconda.

Dopo un breve conciliabolo ed un tentativo fallito di aprire la porta dei Sapienti, compiuto da Rayanna, i nostri eroi decidono di avventurarsi attraverso la porta di sinistra, quella senza scritta sopra. Oltre la porta c’è un corridoio basso, con soffitto ad arco, che prosegue per circa 6 metri in linea retta, sino ad aprirsi su una stanza quadrata. All’interno della stanza ci sono 6 giacigli di paglia con delle coperte usurate; i giacigli sembrano essere in disuso da tempo, ma Myristica riesce comunque a trovare all’interno di uno di essi una pergamena magica che Diogenes identifica come un Talismano di Scongiuro. Il Talismano viene affidato a Rayanna, visto che gli altri membri del gruppo non possono trasportarlo senza il rischio di renderlo inutilizzabile. Per ringraziarci, Rayanna dà a tutti gioiosamente la scossa, e Fioravante la invita a farsi curare. Subito dopo lo stesso Fioravante tiene un’interessante lezione sulle porte segrete a Diogenes, che ascolta interessato.

Appurato che non ci sono altre uscite in questa stanza, il gruppo ritorno alla stanza con le 3 porte e decide di intraprendere il Cammino dei Penitenti, perciò apre la porta di destra della mezzaluna. Il corridoio dietro la porta è simile a quello già incontrato, ma più grande nelle dimensioni e lungo; inoltre alle pareti si notano dei portatorce, privi di queste ultime; non si rivelano tracce evidenti di passaggio. Il corridoio prosegue per 10 metri e poi si apre in una stanza dalle dimensioni simili a quelle della stanza dormitorio, anche se qui c’è un’altra apertura nella parete di fronte a quella da cui arrivano gli eroi. Ai due lati della stanza ci sono delle panche e fissati alle pareti, sopra le panche, dei ganci metallici; su una delle panche c’è una veste nera, un vecchissimo abito rituale che secondo Fioravante può valere qualcosa, a differenza del pezzo di un rosario di legno che Myristica trova nelle tasche. Nella stanza c’è un intenso odore, simile a quello di cipolla, che proviene dall’apertura inesplorata.

Il corridoio, oltre l’apertura, vira verso Nord, ma appena Fioravante imbocca il corridoio pesta qualcosa di nero ed oleoso, il cui odore lo identifica come Olio di Roccia, un liquido infiammabile per torce e lanterne non molto usato. A questo punto Fioravante e Rayanna, che vedono nel buio, proseguono da soli lasciando i portatori di torce indietro. Percorsi 5 metri il corridoio ha una biforcazione; svoltando a sinistra, dopo altri 5 metri, c’è una piccola stanza quadrata contenente alcune casse, dei barili, 2 dozzine di torce e un paio di candelabri in metallo. Uno dei barili perde liquido (l’olio di roccia che si è riversato nel corridoio). I due esploratori tornano indietro e riprendo il cammino lungo il corridoio.

Dopo 5 metri nell’altra direzione il pavimento non è più ricoperto dall’olio, ma delle vibrazioni fortissime provenienti dalla terra preannunciano l’arrivo di quella che si rivelerà essere una Talpa Gigante con le braccia ricoperte di roccia. Fioravante e Rayanna chiedono aiuto e arrivano prima il Maestro Yanagi e Hisui, che picchiano il mostro, poi Myristica e Galaele che gli piantano un paio di frecce nel corpo, poi, mentre Diogenes sta arrivando, chiama anche Ted, che però, portando la lanterna sopra l’olio, lo fa divampare. L’effetto è che tutti finiscono a terra compresa la talpa gigante, ed è a quel punto che Yanagi e Hisui colpiscono con velocità e forza incredibili la creatura che cade a terra morta. Myristica prova a pulire la fuliggine da Galaele, ma viene scansata malamente e sembra accusare l’ennesimo rifiuto del bel mercante di pelli; nel frattempo Diogenes presta le prime cure al povero Ted, che oltre ad essere svenuto è costretto a subire i rimbrotti degli ingrati eroi. Fioravante decide che esplorare con le sue mani gli orifizi della creatura morta sia una buona idea, per verificare la presenza di organi riproduttivi. A questo punto il gruppo esplora meglio la stanza dei barili e trova alcuni oggetti ritualistici che possono avere un qualche valore, oltre ad un anello con tre chiavi: 2 di ferro e 1 di rame, ma nessuno particolarmente complessa o raffinata.

Decidiamo allora di proseguire nel corridoio oltre la talpa morta, dal quale si sentiva, appena percettibile, un rumore di acqua che scorre. Il corridoio prosegue per 15 metri e poi svolta a sinistra, prosegue per altri 5 metri e arriva ad una porta di legno parzialmente scardinata, che Fioravante apre completamente, rivelando dietro di essa una stanza ottagonale.

La stanza ha una statua ad ogni angolo, ognuna raffigurante una delle divinità maggiori; di fronte ad ogni parete c’è una colonna (tranne che in quelle Nord e Sud). Sul pavimento, al centro della stanza, c’è un lampadario (probabilmente caduto dal soffitto), nel resto della stanza panche rovesciate un po’ dappertutto. Sul soffitto si nota un dispositivo con un Cristallo, dall’aspetto ormai familiare, e nei pressi 4 sanguisughe di Bugat, che si staccano dal soffitto e atterrano sul pavimento assumendo una forma vagamente umanoide e una posizione eretta, seppur non sostenute da veri e propri arti inferiori, ma da una coda di sangue...

Fine diciannovesima puntata.

Resoconto a cura di Diogenes
Immagine (c) by Ian Jacobson

giovedì 3 ottobre 2019

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #10


In quel tempo, Diogenes non aveva ancora iniziato a tenere le sue lezioni, ma già dispensava filosofia nelle osterie e nelle strade, quando trovava gruppi di ascoltatori, offrendo loro da bere o viceversa.

Una sera, all’Insegna Grigia, egli arrivò già alticcio, e i due bicchieri di vino ordinati sciolsero la lingua al Maestro, che iniziò una lunga dissertazione su politica religione e amore. Parlò con gli astanti per diverse ore, e quando uno se ne andava, si rivolgeva ad un altro, uno qualsiasi.

Alla fine qualcuno se ne lamentò col proprietario che, avvicinandosi al tavolo di Diogenes da dietro il bancone in un raro momento di pausa del Maestro, lo riprese così: “Senti, Diocoso, ma non sei stanco di sentire la tua voce?”

Diogenes fissò il proprietario, sorrise e, dopo aver fatto un sorso di vino, rispose: “In realtà, amico mio, provo molto piacere ad ascoltarmi: è uno dei miei piaceri più intensi. Ho spesso lunghe conversazioni con me stesso, e sono talmente bravo che a volte non capisco nemmeno una parola di ciò che dico.”

Tra le risate dei presenti, il proprietario poté solo tornare dietro il bancone borbottando improperi.

lunedì 30 settembre 2019

[RdL] La febbre dell’argento

Argento nativo
Miniera abbandonata, 4° enhor crescente (16 aprile)

Piotr riconosce immediatamente le pietre per quello che sono, minerale di argento. Saputo che ce ne è dell’altro, organizza assieme ai compagni lo svuotamento del pozzo prima che avvengano altri crolli. Dopo tre ore di duro lavoro ma senza sentire fatica per l’eccitazione caricano sul carretto 150 kg di pietre.
Durante il viaggio di ritorno verso Coppetti si scatena un’accesa discussione su come proteggere il minerale dai furti e se sia opportuno portarselo dietro durante l’imminente caccia alle streghe del tempio sconsacrato. Il bottino viene suddiviso per 9 anziché per 6. A Piotr proprio non va giù che anche Ted percepisca una parte del bottino visto che fino a quel momento non è stato altro che un portatore di torce stipendiato dai von Matterhorn, così come sostiene sia meglio seppellire il tesssoro diversificandolo in tanti punti differenti per precauzione. Galaele, Piotr, Rayanna e Fioravante seppelliscono la loro parte mentre gli altri si portano dietro quasi 17 kg di materiale a testa. Diogenes stimerà la sua parte in 2500 drog meno il costo della lavorazione del materiale.
Arrivati a Coppetti ormai di notte consegnano i resti di Mastiagatti alla vedova che chiede di portarli nelle sue stanze. L‘indomani mattina dopo il pagamento della ricompensa, subito suddivisa in 9 parti, il gruppo parte alla volta del tempio abbandonato.

Tempio abbandonato, mattino del 5° ahner crescente (17 aprile)

Il sentiero poco battuto viene presto inghiottito dalla vegetazione, il carro arriva fino ad un grosso rovo che sbarra la strada e lì viene abbandonato. Il maestro e Hisui lasciano sul carro incustodito la loro parte di bottino pesando circa la metà del loro peso corporeo invece Ted, Myristica e Diogenes non ne vogliono sapere nemmeno di seppellirlo e se lo portano dietro malsopportando le lamentele del westan che ad ogni albero borbotta un “ve lo avevo detto”.
Dopo 30 minuti di strada faticosa in una fitta vegetazione si arriva ad un tempio che appare come rudere. Il tetto una volta di legno ormai non esiste più, le pareti sono in muratura ci sono delle finestre a vetrata fissa ed una porta di legno invecchiato chiusa. Dopo il fallimento dello scassinamento Piotr è costretto a sfondare la porta facendo volare ovunque pezzi di cardini. Dentro si presenta come un unico ambiente , le immagini delle 8 divinità maggiori alle pareti, delle panche rotte al centro un altare spoglio e coperto di polvere sul fondo con due porte. A destra si raggiunge quella che era stata la cucina. Sul muro una scritta parzialmente coperta da un pensile attaccato solo da un lato: “LA VERITÀ VA...”. Rialzando un pensile Diogenes e Fioravante se lo tirano rovinosamente addosso ma almeno riescono a leggere la scritta: “...CERCATA NEL PROFONDO”. Fioravante trova una botola ben nascosta sotto un altro mobile… Prima di scendere si ispeziona il resto del piano.
La porta a sinistra dell’altare dà su un corridoio che porta da un lato ad una celletta dove il maestro recupera un vecchio libro di preghiere strappato probabilmente durante l’invasione auran e dall’altro un ambiente dove la vegetazione ha sfondato la finestra ed è penetrata all’interno. Piotr vede un movimento con la coda dell’occhio, probabilmente un animale di medie dimensioni si è rifugiato nella vegetazione ed è fuggito dall’apertura. “C’è qualcosa là!” e parte all’attacco verso l’esterno a testa bassa… Mentre fa il giro gli altri stabiliscono che si tratta della tana di qualche animale. Arrivato all’esterno dell’apertura Piotr non trova nulla, sarà stato troppo lento (maledette gambe corte) e da una falciata rabbiosa al rovo. Dopo aver sfogato parte della rabbia rientra per dare un contributo maggiore alla missione. Tornati in cucina, Piotr “l’apritore di porte”, spalanca la botola e...

Fine diciottesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine (CC BY-SA 3.0Aangelo

lunedì 23 settembre 2019

[RdL] Sangue e fango

Naga d'acqua (Water Elemental by Jackal0fTrades)

Miniera abbandonata, 4° enhor crescente (16 aprile)

Il liquido interno dei necrofori si rivela un acido potente, dopo un primo momento di soddisfazione per la tamarrata che ha compiuto, Piotr è costretto a rotolarsi nel fango per pulirsi... ma la pelle si arrossa quasi come carne viva.
Ricomposto fa per avanzare e inciampa su qualcosa che spunta dal terreno, una maschera di legno che in un primo momento sembra una semplice maschera di scena ma delle incisioni sul retro rivelano essere un potente cripto in grado di replicare il viso sul quale appoggia.

L’acqua delle piattaforme si è un po’ abbassata e prima di continuare si decide di farne entrare altra per regolare il livello lasciando sempre all’asciutto il terzo pozzo. Si recuperano i resti avvolgendoli in una coperta. Arrivati al terzo buco finalmente ispezioniamo il pozzo. In un primo momento Yanagi viene calato poi [dopo che gli è stato chiesto di “strisciare” nell’apertura, termine che il maestro ritiene molto offensivo, N.d.GM] si rifiuta di calarsi nell’apertura laterale che dovrebbe essere lo scolo dei pozzi, si arrabbia ed esce a fumare la sua pipa. Piotr se la prende con Galaele perché la sua abilità di scalatore e minatore viene messa in discussione [sì ma da Myristica, N.d.GM] e serve l’intercessione di Diogenes per convincerlo a lavorare in gruppo. Si mettono in sicurezza i resti, con dei picchetti viene assicurata una fune e Myristica si infila nello scarico che si rivela essere una stanza con una cassapanca chiusa da lucchetti arrugginiti. Una volta aperta si scopre essere piena di pietre, minerali, essendo una miniera e a giudicare dalla fatica fatta per celarli devono valere parecchio.
Scossa di terremoto e parte della seconda colonna crolla [si crea una spaccatura tra il secondo ed il terzo pozzo, N.d.GM], l’acqua inizia a scendere nel terzo pozzo, Myristica si accaparra più pietre possibili e usa un [crypto di] teletrasporto per uscire in sicurezza. Diogenes e Piotr la attendono fino all’ultimo in prossimità dell’apertura dalla quale esce un mostro fatto di acqua.
Diogenes fugge dopo il primo attacco del mostro mentre il westan no… non può fuggire, non prima dei aver almeno saggiato la forza dell’avversario. Il colpo che gli sferra sapientemente gli abbassa le difese ma la sua ascia sembra passare senza danni nell’acqua di cui è composto. I compagni rimasti fuori tornano dentro per vedere se gli altri hanno bisogno di aiuto, visto che il terremoto potrebbe aver scatenato altri crolli e la scena che vedono è imbarazzante... Piotr stava decidendo se eseguire una ritirata tattica, essendo rimasto solo o attaccare a testa bassa nonostante il poco danno inferto, quando il suo “difetto” ha il sopravvento per la prima volta dopo l’episodio della grappa versata e... comincia a prendersela con un cartello incurante degli attacchi del mostro che ad un certo punto coi suoi tentacoli gli avvolge la testa cercando di soffocarlo.
Mentre i compagni fanno poco o niente danno, Diogenes ha la bella idea con un potere di scagliare il cartello addosso al mostro nella speranza che Piotr se la prenda con lui e infatti con un balzo finisce 8 metri più sotto nel fondo del pozzo ma almeno si ridesta dalla possessione e si libera dalla morsa dei tentacoli. Piotr da sotto con una poderosa asciata e il maestro di kung fu con calci volanti abbattono la creatura che si liquefà letteralmente.

Ammaccati i componenti del gruppo escono dalla miniera mettendo in sicurezza i resti, non appena Piotr vede le pietre recuperate da Myristica fa un sobbalzo e...

Fine diciassettesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine (c) Phill Simmer

giovedì 19 settembre 2019

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #9


In quel tempo, Diogenes si trovava a Nuova Selota, per poter diffondere le sue lezioni al di fuori degli stretti confini di Lisalania. La mattina precedente la sua lezione, Diogenes s’imbattè in una botteguccia con la vetrina coperta da una tenda e un cartello che diceva: «Fatevi leggere la fortuna sulle mani e sulle carte. 10 Drog». Entrò, un po' imbarazzato, e si trovò di fronte a una donna rubiconda sulla quarantina che uscì da una stanza interna masticando un boccone del pasto interrotto. Con aria noncurante gli indicò un tavolino addossato al muro opposto alla vetrina, e senza guardarlo disse: «Prego, si accomodi». Poi sedette davanti a lui. I suoi modi erano bruschi. «Mescoli queste carte e tagli il mazzo tre volte, poi metta le mani sul tavolo col palmo in alto, per favore.» Voltò le carte e le sparse sul tavolo, le studiò, poi guardò le mani del Maestro. «Lei sta pensando a un lungo viaggio, il che significa che presto lascerà Nuova Selota. Ma vi tornerà fra breve per dedicarsi a un'altra attività... diversa da quella che fa ora.» Qui la donna esitò e parve confondersi. «Be', è quasi la stessa, però è diversa. Vedo un enorme successo coronare questa nuova iniziativa; lei ha davanti a sé una fortuna straordinaria, ma non so dirle quale sia.» Per la prima volta alzò lo sguardo su Diogenes, poi gli prese la mano. «Oh sì, ecco tre matrimoni: i primi due non riusciranno, ma lei giungerà alla fine dei suoi giorni felicemente ammogliato e con tre figli.» (Qui il Maestro iniziò a ridere) Poi tornò alla mano. «Sì, farà una fortuna eccezionale, è una mano da soldi la sua.» Scrutando un divertito Diogenes in viso, disse: «Morirà di broncopolmonite all'età di ottantadue anni. 10 Drog, prego. Ha qualche domanda da fare?»

A quel punto Diogenes non trattenne più le risate: «No, mi pare che basti. Io volevo solo sapere di un’osteria decente qui nella Capitale!!»

lunedì 16 settembre 2019

[RdL] Non stuzzicare i necrofori che dormono

Bastante Aldogiovannini (Viking Chieftain by bnolin)

Coppetti, sera del 4° tehner crescente (15 aprile)

Piotr diventa una barriera vivente, “a dispetto dell’aspetto” è un guerriero molto abile, sgambetta qua e là con le sue gambette tozze e nessuno riesce ad aggirare i colpi di piatto della sua enorme ascia.
Con un potere Rayanna velocizza il maestro che rimanda nelle retrovie a schiaffi un paio di villici mentre si accende la pipa senza che se ne rendano nemmeno conto e persino Diogenes si rivela utile scaraventandone via altri con un potere fino a quel momento sconosciuto ai suoi compagni.
Diogenes cerca di convincere invano gli aggressori ad andarsene con le sue arti oratorie, c’è da dire che villici si rivelano inoffensivi per un gruppo di combattenti esperti, purtroppo anche tentando di trattenere i colpi per non uccidere, per poco il morto non ci scappa. Il solito arco voltaico ne stende la metà e una piattonata di ascia del westan riduce in fin di vita un malcapitato, oltre a rompergli la mascella.
Combattimento finito, il ferito grave viene stabilizzato da Diogenes che si ricorda di aver assistito a qualche lezione di anatomia in passato fra un boccale di birra ed un bicchiere di vino. Le sue arti mediche devono ricevere un pagamento, allora aiutato da Rayanna, ma contestato dal resto del gruppo, fruga nelle tasche dei 4 feriti derubandoli.
Dopo una discussione sull’opportunità di lasciare dei moribondi per strada Piotr si impunta e sveglia i meno gravi per far portar via gli altri dalla strada. Non riceverà ringraziamenti per il suo gesto anzi alla domanda sul motivo dell’attacco risponderanno “non ce l’hai uno specchio a casa?”

Coppetti, mattino del 4° enhor crescente (16 aprile)

Passa la notte e al mattino la vedova Salva introduce il gruppo al borgomastro Bastante Aldogiovannini. (Pro memoria per Diogenes: per fare buona impressione, all’affermazione siete la metà di mille non si risponde “no siamo la metà di 16”). Nessuna informazione purtroppo su Temestocle però si scopre che ci sono state altre 25 sparizioni, per lo più di cacciatori nel bosco ad est della strada per Lisalania. Forse verrà fatta una colletta fra le famiglie se si risolverà il problema.
Il sindaco stesso accompagna gli avventurieri dalla famiglia di Ricciardo Castagnari. La madre dell’emporista li accoglie nella casetta in centro proprio sopra l’emporio ed è felice di aver avuto notizie del ritrovamento di “Ricciardino”. Racconta una strana storia di streghe che sarebbero responsabili della sparizione del cognato di sòra Adrialuna recatosi nel “boschetto di là, qua sotto insomma“ dove c'è un tempio non più utilizzato (perché gli auran non vogliono che si adorino i vecchi dei). L’anziana rimane colpita positivamente tanto da regalare a tutti una lanterna.
Dopo breve consultazione si sceglie di dare la caccia ai 5000 drog di ricompensa per la restituzione dei resti di Bebo, il bosco a sud le streghe e le sparizioni, non prevedendo ricompensa passeranno in secondo piano.
Alla miniera Sartori non si vedono nuove tracce, sembra un lavoretto facile, alchè, entrati nella stanza degli insetti necrofori, Piotr dopo un paio di passi sprofonda nel terreno che improvvisamente cede sotto di lui e si incastra. Mentre gli insetti tentano di mangiargli i piedi i compagni gli gettano una corda ed in qualche modo a forza di braccia si tira fuori dalla trappola. Ancora più infuriato di quando era entrato inizia a colpire il terreno con la sua ascia urlando parole nella sua lingua che inequivocabilmente appaiono offese terribili. A causa di tutta quella confusione 6 bestie spuntano dal terreno e comincia un combattimento all’ultimo sangue.
Gli insetti sono molto robusti, il carapace è molto più duro del legno e forse potrà essere rivenduto, pensa il maestro. Lo scontro è molto duro, Diogenes viene colpito al deretano, Yanagi e Hisui sono feriti gravemente. Piotr dopo averne tagliato un esemplare in due parti con un colpo di ascia ben assestato perde la sua arma e a pugni cerca di aprirsi un varco per riprenderla. Tale è la sua furia che anche quando Diogenes raccoglie da terra e gli porge la sua amata ascia se ne infischia e a mani nude schiaccia l’ultimo mostro che esplode in  un getto di liquido giallo. Imbrattato dell’icore della bestia, il westan sente la pelle bruciare sempre più intensamente...

Fine sedicesima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine (c) Bob Nolin

lunedì 9 settembre 2019

[RdL] Mentre il fabbro Piotr batteva il ferro

Teobolfo Cantieri (Blacksmith by mojette)
Lisalania, sera del 4° ahoer crescente (14 aprile)

L’incontro con Freido si rivela grottesco ed infruttuoso. “L’ala forgiata, boh che è una stella?”
Avvilito Piotr si reca a I 5 coltelli per bere qualcosa ed assistere allo spettacolo di Carenna la quale gli rivela, dopo la promessa di non far sapere alcunché a Diogenes, che due sere prima allo strano incontro con la gran sacerdotessa, la quale notoriamente vuole chiudere tutti i locali come il suo ritenendoli immorali, le è stato chiesto di esibirsi in privato...
Tornato a casa Piotr trova Ulfris che fa i bagagli, i suoi confratelli Ellimi hanno bisogno di lui, ha trovato un passaggio per il confine e poi chissà dove andrà. Si sente come di abbandonare un parente tanto è l’affetto cameratesco col westan.
“Saluta gli altri e saluta Lenassa, merita qualcuno meglio di me.”
Prende lo zaino e se ne va nella notte.

Fioravante è a cena col padre silenzioso, preoccupato per la proposta dei rivoluzionari che presto torneranno. Si accende una discussione fra i due, il padre ha messo su tutta la baracca nella speranza che lui tornasse ed ora che lo ha fatto perché esporsi e rischiare tutto? Fioravante è del parere che presto bisognerà prendere posizione e spinge per la ribellione agli auran ma sosterrà il padre qualunque decisione prenderà. Esaminando la spada col suo aiuto apprende che è un potente artefatto e si chiama Fiera.
“Ah riconosco il simbolo, la strega Belarga! E' poco risaputo ma la favola si ispira ad una storia vera di quasi 200 anni fa, e il metallo è ancora perfetto!”

Myristica va dall’erborista, si apposta fuori conoscendo le sue abitudini e non appena va a dormire fa un passo in direzione dell’erboristeria e si accorge di un paio di individui sospetti. Svanisce grazie alle sue arti e si accorge che ben 5 giovani miliziani fanno la ronda nei pressi dell’erborista. Il vecchio guardone ha avvisato la milizia! Si avvicina ad uno isolato (tale Gisberto), il meno sveglio di tutti esce dalle ombre e lo sgozza. Gli toglie la fascia dal braccio e gliela ficca in gola. Col favore delle ombre si dilegua.

All’insegna grigia il maestro Yanagi e (il maestro) Diogenes si recano per bere qualcosa e si ritrovano Myristica. Diogenes nota che uno schizzo di sangue le sporca la guancia... Myristica va in cucina da Dublana e le lascia intendere cosa sia accaduto, urla a Severio di offrire da bere a lei e i suoi amici.
Diogenes: “Cosa abbiamo fatto per meritarci la birra?”
Myristica: “Tu niente come al solito! Ed io sono stata qui con voi tutta sera”

Lisalania, mattino del 4° tehner crescente (15 aprile)

Il mattino dopo Piotr di buon mattino è già al lavoro in officina, Yanagi viene per parlare col fabbro e chiedere cosa potrebbe valere il cuore del mostro-albero. Il fabbro esce per parlare con suoi contatti e lascia l’officina nelle mani di Piotr. Yanagi tenta di vendere il suo arco a Piotr il quale per timore di perdere il posto non può offrirgli più di 1000 drog.
Piotr: “Prova ad andare dalla concorrenza e vedrai che non ti faranno un prezzo migliore!”
Alla concorrenza viene venduto per 1500 drog grazie all’aggiunta di una robusta dose di oppio per pipa del vecchio maestro.
Come al solito il westan viene dimenticato dagli altri in officina a lavorare, riuscirà a liberarsi solo al ritorno del fabbro con la scusa di portare al maestro la notizia che un artigiano è disposto a pagare lo strano legno 3000 drog per farne forse delle pipe. Piotr è messo in guardia dal fabbro, nella notte hanno ucciso un miliziano.
Piotr: “Ed io cosa c’entro?”
Fabbro: “Sei forse un llud tu?
Piotr: “Messaggio ricevuto capo!”

Fioravante si reca alla residenza Von Matterhorn dove gli viene detto dalla bella Robin che Diogenes era ancora in meditazione e poteva quindi aspettarlo nella sala comune dove Myristica “come se nulla fosse” stava facendo colazione. Diogenes mediterà per un altra ora e mezza... Al suo risveglio riunione del gruppo a casa sua. Mentre prepara una nuova orazione si decide di partire per Coppetti e cercare le due famiglie per portare notizie della morte di Bebo Mastiagatti e Temestocle Massacesi.

Partenza col carretto di Galaele che si chiude in un triste silenzio nonostante Myristica tenti di consolarlo. Ma la perdita è troppo vicina e l’interesse sarebbe rivolto comunque ad altre sponde... Coppetti è un paese famoso per le ceramiche arrivando si notano le ciminiere dei forni e l’odore nauseabondo che ricorda la frutta marcia.
Al maneggio I cavalli di Frisio il padrone signor Frisio dice che il Massacesi gli ha rubato un cavallo (non lo ha riportato perché deceduto in realtà) e ci indica gentilmente i forni di proprietà del sindaco, dove lavorava... “Vedi il fumo? Sotto c’è il forno...Ma guarda te!”
Piotr si scusa sinceramente con Diogenes per averlo spinto a parlare con Frisio, è stato un suo errore di valutazione, in quel caso le sue arti non servivano. Ai forni avrebbe parlato lui lasciandogli in caso il compito di conferire col sindaco, la più alta autorità di Coppetti...
I forni si trovano in un lunghissimo edificio di mattoni con numerose ciminiere, chiedendo ad un lavoratore si apprende che Massacesi lavorava lì da qualche mese e andò via due settimane fa. Occorre parlare col sindaco per sapere qualcosa di più.
All’osteria non sanno nulla di Massacesi ma ci indicano l’abitazione di Bebo Mastiagatti una fattoria più a nord. Raggiunta la zona ci si trova davanti ad un’abitazione di medie dimensioni ben tenuta. La moglie di Bebo è informata della dipartita. Offre 5000 drog per il recupero della salma a cui vuole dare degna sepoltura offre la cena e stallo per la notte in un magazzino vuoto. La vedova signora Salva ha due figli Antonino di 5 e Lucilla di 8, la suocera è una vecchia arzilla di nome Duilea molto brava a cucinare, la ricetta della sua  focaccia alla cipolla verrà mantenuta rigorosamente segreta.
Il giorno dopo su richiesta del gruppo la signora Salva li presenterà al sindaco.

Dopo cena Diogenes si esibisce sulla pubblica piazza con uno scarno pubblico di un paio di dozzine di individui e la metà va via delusa... Bottino della serata 85 drog di cui ben 5 di Piotr colpito particolarmente dall’esibizione del Maestro goduta dalla prima fila.
Sulla strada di casa in una zona poco abitata una dozzina di loschi figuri armati di bastone e catene aggredisce il gruppo, probabilmente spettatori delusi... Vedendoli arrivare Myristica e Fioravante si defilano per attaccarli alle spalle mentre Piotr si pianta in mezzo alla strada e rumorosamente si infuria sfidandoli. I 12 si infrangono su Piotr che con una piattonata di ascia li respinge e il maestro Yanagi ne colpisce due che pensano bene di rimettersi nelle retrovie. Fioravante tenta di aggirarli Myristica rimane dove si trova. Nessun danno questi sono ben poca cosa ma sono 12 e si rifanno sotto tutti a Piotr che perde la pazienza e parte al contrattacco...

Resoconto a cura di Piotr
Immagine by David Giraud (c) UbiSoft