lunedì 30 giugno 2025

La gentil carezza della Dea

Vastara, the Hanged One by Ana Fedina

Collina delle Ossa, sera del 3° enhor crescente (9 aprile)

Nel cuore della foresta, il gruppo — JJ, Leucosia, Azlyn, Autolicus Belletto — conclude la faticosa caccia al cinghiale. La carne, nonostante sia stata pulita con attenzione, ha un sapore sgradevole, e l’Arcibarone si rifiuta di mangiarla preferendo le poche razioni rimaste.

La sera vengono notati strani aculei conficcati negli alberi attorno al campo: sembrano simili a quelli trovati nel corpo del cinghiale. Azlyn ne raccoglie uno, pensando di regalarlo ad Aliberto Divini. 

Collina delle Ossa, mattino del 4° ahner crescente (10 aprile)

Tutti tranne Belletto e l’Arcibarone si svegliano sfiniti: hanno sofferto di lancinanti crampi allo stomaco per tutta la notte, forse un effetto della carne consumata.

Rimessosi in marcia e giunto al bivio, il gruppo decide di esplorare l'altro ramo dove le tracce del cinghiale si inoltrano, ma l’Arcibarone è titubante. Mentre discutono,  Belletto e Autolicus notano una strana roccia: intagliata a scacchiera e procede oltre una curva. Autolicus ha una rivelazione: potrebbe trattarsi delle squame di un serpente pietrificato, ed anzi sembrano corrispondere come forma e dimensione alla pietra che da' il nome al sentiero del serpente.

Mente si inoltra in esplorazione il terreno sotto i piedi di Belletto cede, facendolo scivolare tra dei rovi le cui spine violacee fanno pensare a del veleno. Fortunatamente non viene ferito, ma si complicano molto le operazioni di estrazione da parte di JJ e Autolicus.

Una volta al sicuro, Autolicus ricorda e racconta una leggenda dell’infanzia: 

Si racconta di una nobildonna affetta da una malattia incurabile che l'avrebbe portata presto alla morte. La nobildonna decise di percorrere il sentiero del serpente per recarsi all'albero sacro alla dea Anui, matrona della morte, e offrirle in sacrificio la vita di una sua domestica in cambio di una lunga esistenza. La dea non vide di buon occhio l'offerta e maledisse la nobildonna: sarebbe vissuta in eterno, ma al servizio della dea e vincolata all'albero. Le sue carni sarebbero lentamente avvizzite mentre uomini e donne si sarebbero recati da lei in cerca di una risposta in cambio di un dono. Fino alla fine dei tempi avrebbe assaporato la letizia di un dono adeguato e l'amarezza di un dono indegno.

Azlyn disegna la scultura del serpente.

Il gruppo prosegue e attraversa una galleria buia, decorata con graffiti che rappresentano un grande albero e figure umane ambigue. Uscendo dal tunnel, il paesaggio si fa spettrale: l’aria è inquieta, i colori sbiadiscono. Scoprono che la “collina” che hanno visto poco prima è in realtà la chioma di un albero gigantesco, simile a un teschio ricoperto di lanugine e fogliame folto.

Sotto l’albero trovano ciondoli metallici e figurine umane a testa in giù, fasciate. Azlyn, presa da terrore, si allontana con il maggiordomo Makovr. JJ si avvicina all’albero e prega la dea, offrendo la fibbia della sua cintura.

A quel punto appare Vastaara l’Appesa, spirito legato all'albero metaforicamente e fisicamente: i suoi arti sono avvolti in spesse corde o liane che la tengono appesa come un burattino. In risposta al suo dono, JJ riceve un messaggio criptico riguardo al suo desiderio di apprendere l’arte della spada: deve convincere il suo futuro maestro che non ripeterà i suoi stessi errori.

Autolicus offre tutti i suoi soldi, ma Vastaara li rifiuta. Solo donando un pezzo del suo corpo meccanico riesce a ottenere una risposta al suo quesito: i suoi genitori sono vivi, ma ignari della loro condizione. Non è nato dall’amore. Vastaara sembra toccata dalla tristezza che le sue parole portano nel cuore del ragazzo, ed avvicinandosi lo accarezza con un gesto amoroso. "Ricorda che nonostante tutto resti quello che sei. Te stesso è il dono più grande che hai, non sottovalutarlo e non dimenticarlo mai."

Azlyn dona un anello di alluminio e chiede se sia sicuro per lei tornare nella corporazione. Vastaara le risponde con durezza, mettendo in dubbio i valori dell’organizzazione. In cambio di un secondo dono, Azlyn chiede l’origine del luogo e riceve l'invito a intraprendere un viaggio per apprendere le ragioni della dea. Solo alla fine del cammino, se degni, potranno ritrovare questo luogo.

Fine ventunesima puntata.


Diario a cura di Azlyn
Revisione a cura di Ohmnibus
Immagine (c) Ana Fedina