Cittadella Gadhir, mattino del 3° sener crescente (5 aprile)
La sera precedente si è conclusa con una discussione sulla gestione della bacheca che ha lasciato l'amaro in bocca a tutti. Rollone si arrovella per gran parte della notte finché non gli viene l'idea di stilare un contratto da far firmare ai suoi compagni. Illustra l'idea mentre sono in cammino verso la cittadella Gadhir per definire i dettagli sulla missione di scorta, ma nessuno dei suoi sodali condivide il suo entusiasmo.
Il discorso si interrompe quando arrivano alla cittadella, dove si è formata una lunga fila per entrare. Le guardie imperiali, protette da un'armatura composta da un materiale simile alla grafite, interrogano tutti quelli che vorrebbero entrare. I componenti del Palco 51 non vengono ritenuti adeguati per entrare e sono costretti a fare il giro delle mura interne per entrare dalla porta nord, più vicina alla meta.
All’interno della cittadella accedono ad una tenuta con giardini e campi coltivati, dove trovano l'arcibarone. Il nobile committente è un omone spocchioso coperto di un cappotto sotto al quale sfoggia il torso istoriato di tatuaggi. Nella stalla la cavalcatura del barone si rivela essere un’alce gigantesca. Alla battuta parteciperanno l'arcibarone e il suo assistente Makorv che organizzerà la spedizione. Viene compilata una lista di equipaggiamento necessario. Klik prova a richiedere cose per i suoi progetti come acciaio, piombo e calamite, tutte cose abbastanza improbabili che vengono scartate dall’uomo.
La partenza viene fissata all’alba del secondo giorno (il 3° ahoer - 7 aprile). Il luogo d’incontro è la porta nord/est della città.
Resto del 3° sener crescente (5 aprile)
Rollone va ad avvisare la Giada Nera, poi corre a casa per cominciare a scrivere il contratto. Klik termina la costruzione della casetta per Ignea e le promette mirabolanti migliorie quando reperirà altro materiale in cambio della sua collaborazione futura.
Belletto e Azlyn vanno in osteria e apprendono da Ariagarn che Clarmont, un suo ex fornitore, potrebbe sapere qualcosa di più sulla collina delle ossa. Il tizio vive al distretto Dalnyr, all'incrocio col bivio del porto.
Jean Jaques si incontra con Aline e le rivela di essere suo fratello da parte del padre, il conte De Gavrillac de Bourbon, infrangendo tutti i sogni d'amore della ragazza. Jean Jaques ribadisce che farà tutto quello che è in suo potere per impedire al bieco marchese Noël De Maynes di mettere le grinfie su di lei, e che per farlo dovrà allenarsi con la spada per poterlo affrontare in duello. Lei fa fatica ad accettare la realtà. Dopo essersi sfogata gli rivela l’identità del migliore maestro di spada di Belkar, Selna Doukoon.
Belkar, 3° nehener crescente (6 aprile)
Azlyn si dedica alla produzione di poncho mimetici, mentre Klik riesce a produrre un prototipo di piccione meccanico che ancora però non è in grado di coprire grandi distanze (circa 200 metri).
Gli altri raggiungono in un paio di ore il distretto Dalnyr. La parte più esterna della macchia sembra essere relativamente sicura tanto che è frequentata da cacciatori e boscaioli ma addentrandosi nella parte più scoscesa i pericoli sembrano aumentare. C’è una fauna tipica dei boschi ma ascoltando i racconti di chi ci è stato anche creature strane e insetti più grandi del normale. Il bosco sembra essere anche particolarmente buio e le spedizioni trovano spesso ossa tutte spolpate apparentemente più numerose rispetto al numero di uomini di cui si conosce la scomparsa. Belletto osservando con attenzione la collina sembra scorgere il profilo di un corpo femminile, e grazie a questa "mappa mentale" è abbastanza sicuro di sapersi orientare in futuro. Rollone vuole parlare con un brone per avere dettagli sulla leggenda della "collina delle ossa". Interpellato il bracciante Stolavich si scopre che la storia risale a circa quindici anni prima, qualche anno dopo la conquista da parte del Llundian. Un nobile, forse un cavaliere, si addentrò nel bosco e non fece più ritorno. Le spedizioni inviate successivamente per cercarlo ebbero la stessa sorte. Rollo non può fare a meno di pensare ad una buona storia: la resistenza brone coperta dalla leggenda della collina delle ossa.
Dopo una breve e infruttuosa ricerca di erbe al limitare del bosco si torna in città, Belletto vorrebbe acquistare delle erbe repellenti per insetti e dopo una furibonda lite fra i tre (Rollone, Belletto e Jean Jaques) sull’utilizzo della cassa comune si opta per lasciare le erbe sullo scaffale. Rollo si convince sempre di più dell’esigenza di un buon contratto che regoli le questioni interne del Palco 51...
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