Orfanotrofio San Argabar, notte del 3° ahner crescente (3 aprile)
Il giro notturno di ispezione all’orfanotrofio promette bene, le finestre basse non hanno tutte le inferiate ed è abbastanza facile riuscire ad entrare non visti nella struttura sia perché il piccolo cortile è pieno di ombre sia per l’assenza di guardie nella zona.
Belletto, che si è visto bocciare l'idea di far scorte di dolciumi, si sente comunque abbastanza sicuro da anticipare l’effrazione, e assistito da Rollone in veste di scassinatore scavalcano le mura di cinta.
Dopo aver forzato una finestra col piede di porco affrontano l’oscurità a tentoni fino a quello che dovrebbe essere l'archivio. La serratura chiede in pegno un grimaldello, che Rollone dovrà ricomprare, ma riescono ad entrare senza allertare nessuno.
Accesa una candela, Belletto trova nelle sue ispezioni un documento relativo ad una grossa donazione. Ha già visto da qualche parte il tipo di carta anticata utilizzata, ma non ricorda dove.
Rollone che nel frattempo rovista negli schedari non trova la cartella di Autolycus che l'amico gli aveva richiesto. E' più fortunato con la cartella di Torrin Xuti. Si scopre che è diventato orfano durante l’invasione del Llundian. Non si è mai integrato con gli altri bambini ed è stato spesso vittima di bullismo. Per sfuggire alle angherie si nascondeva in strette intercapedini dove nessuno oltre a lui era in grado di infilarsi grazie alla sua corporatura esile. Prima della sua fuga dall'orfanotrofio pare abbia avuto contatti con altri ragazzi poco raccomandabili fuori dell’orfanotrofio, uno dei quali aveva un tatuaggio di uno scudo.
Uscendo dall’edificio i due vengono sorpresi da un bambino destatosi per i rumori e riescono a rimandarlo a letto dietro compenso di 40 drog, dato che non avevano dolciumi. Allontanatisi velocemente dalla zona, Rollone medita di tagliarsi i baffi e si annota nel diario di non passare per un po’ nei pressi dell’orfanotrofio per non farsi riconoscere.
Palco 51, mattino del 3° tahner crescente (4 aprile)
All’indomani mattina la scritta col sangue “Sarò la tua Sciagura” imbratta l’entrata del teatro. Appare subito chiara al solo interessato; un inquietante messaggio d’amore di un certo pagliaccio per Belletto…
Accademia dell'Ancora, mattino del 3° tahner crescente (4 aprile)
Il terzetto si toglie di torno e va a cercare informazioni all’Accademia dell'Ancora. Secondo Ariagan lo scudo potrebbe essere il simbolo degli antagonisti dell’ARCA, il “Sodalizio dei leali vigilanti”, la cui base principale si trova nel distretto di Tolnir. Le cose si fanno troppo pericolose per andare avanti oltretutto non ci sono più questioni in sospeso con loro che giustifichino eventuali rischi. La bacheca delle missioni è ben fornita, la richiesta di un teatro di burattini gratis per l'orfanotrofio viene scartato per evitare di essere riconosciuti, il recupero di un relitto è infattibile per evidenti mancanza di mezzi e competenze necessarie. Belletto decide di partecipare come cavia ad una sperimentazione di farmaci, mentre Rollone è interessato, in qualità di improvvisato impresario di Autolycus, alla richiesta della di una guerriera che offre soldi per essere affrontata in combattimento. Autolycus vuole convincere Rollone ad accettare una pericolosa missione per scortare un barone in una battuta di caccia alla Collina delle ossa. Il barone è un nobile del Niduven, nel Llundian, che sembra essere stato mandato al fronte alcuni mesi prima perché "scomodo". Le voci su di lui dicono che cavalchi un alce. La Collina delle ossa, il cui nome ufficiale riportato sull'ingaggio è "Macchia di Dalnyr", è tristemente nota perché chiunque vi si avventuri non torna e di lui si trovano solo le sue ossa. Qualcuno ha commentato scrivendo sul biglietto che la missione è una follia…
La donna nordan che si fa chiamare "La Giada Nera" e che cerca qualcuno in grado di sconfiggerla, ha affittato un magazzino dove vive e si allena. Sembra moto ben preparata e pericolosa. Autolycus e Belletto vogliono convincerla a partecipare alla spedizione alla Collina delle ossa confidando che l’impresa possa portarle l’adrenalina che va cercando, lei accetta per 1250 drog a patto di avere un incontro con Autolycus. Lui si convince solo dopo che Rollone si è offerto di combattere al suo posto.
Dopo un primo tentativo poco convinto Autolycus perde il controllo e va in berserk. Il suo colpo sprigiona un onda di energia che, schivato agilmente dalla donna, colpisce in pieno il povero Belletto. La Giada Nera blocca in una morsa il braccio di Autolycus facendo leva fino a quasi romperlo. Un gesto inconsulto del ragazzone lo porta però a rompersi il braccio da solo…
Con l’impegno di avere in futuro un altro scontro la donna accetta di prender parte alla spedizione. Rollone e Belletto, corrono a prendere il biglietto della missione e si incamminano verso la dimora del barone per avere i particolari...
Fine quindicesima puntata.
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