Nord-est di Pontelargo, mattina del 5° Nehener pieno (20 luglio)
Dopo essersi inoltrati in una galleria artificiale (con tutta probabilità un tempo una miniera), la compagnia giunge in una grande sala. All’interno oltre a numerose casse un gruppo di brone, due dei quali fluttuano a mezz’aria. Sulle prime sembrano ignorare i nuovi arrivati, intenti a discutere animatamente tra di loro, ma pochi istanti dopo quattro di loro li caricano, mentre i restanti due volano fino al soffitto. Invece di ingaggiare combattimento, i quattro brone tentano di superare il gruppo - anche se nel far questo espongono il fianco agli attacchi e subiscono varie ferite.Bodo si rende conto che non stanno tentando di caricare, ma cercano invece di scappare da qualcosa: la preoccupazione - quasi terrore - sui loro volti spinge il westan ad incitare a gran voce la ritirata. Gli unici a non arretrare sono Vilkor, Medòm ed il dr. Zanoch.
Nel frattempo i due uomini che si stanno librando in volo hanno poggiato le mani su una trave portante prossima all’ingresso della sala, salmodiando qualche oscuro arcano. Dopo sinistri scricchiolii, la trave cede, causando un crollo che sigilla l’ingresso alla sala.
Mentre il resto della compagnia era già arretrato nel tunnel, salvandosi, Zanoch, Vilkor e Medòm si sono addentrati nella sala. Fortunatamente si sono salvati - ed hanno messo fuori combattimento i due studiosi dell’Ordine del Sapere brone - ma ora sono intrappolati.
Zanoch redarguisce duramente gli altri due chiedendo senza avere una risposta sensata del perché non siano fuggiti all’allarme lanciato da Bodo. I due gli chiedono che differenza faccia, e lui risponde che sarebbe stato in grado di teletrasportarsi in salvo, ma ora deve pensare anche a loro.
Nel frattempo, dall’altra parte del crollo, Bodo, Anudahabi ed i cinque Figli di Kamen che li accompagnano cercano un modo di disostruire il passaggio, senza riuscirci.
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