Nonostante il post precedente si fosse chiuso con "altri dettagli a breve", è passato un altro mese.
Molto intenso però.
Mi sono gettato a capofitto nell'ambizioso progetto che chiamo scherzosamente "LoKenera", che prevede di modellare il sistema generico Cypher System per adattarlo all'ambientazione di Lords of Knowledge. E mi sono divertito moltissimo.
Il meccanismo dei focus del sistema della Monte Cook Games (edito in Italia dalla Wyrd Edizioni) vuole che quasi tutti i personaggi giocanti siano dotati di capacità sovrannaturali (o comunque sovrumane), il che le rende in qualche modo "ordinarie" nel senso che se tutti i personaggi ce l'hanno le cose sono due: o sono in molti ad averne o è stato un caso miracoloso che si siano incontrati proprio loro.
Ovviamente esiste la possibilità di limitare queste capacità per rendere i personaggi più "comuni", ma l'idea mi stuzzicava molto, ed al motto "i problemi sono opportunità" ho deciso di mettere mano anche all'ambientazione. LoK IV sarà ambientato qualche decennio nel futuro rispetto alla versione precedente, ed in questo tempo sono successe cose che hanno stravolto il mondo, rendendolo molto più "selvaggiamente magico".
Dal punto di vista delle meccaniche mi sono posto l'obiettivo di includere tutte le caratteristiche salienti di LoK: la magia divisa in tre tipi, i giganti meccanici, le arcanomacchine, i naga, le divinità, ecc. Ho anche mantenuto il concetto di razza in aggiunta al paradigma tipo, descrittore, focus (nonostante sia sconsigliato) in quanto ritengo che le razze di LoK, con le loro differenze (marcate ma non al punto da definire un descrittore come vuole il CS) rappresentino uno dei fondamenti del gioco. Il manuale del Cypher System mi è stato molto di aiuto in quanto prevede, anche se a volte solo con un accenno, le meccaniche per la risoluzione delle situazioni più disparate. Un esempio: anche se non esistono meccaniche per il combattimento tra robottoni (che avrei usato per i giganti meccanici), gli accenni al combattimento tra navi spaziali sono risultati ugualmente validi, almeno come punto di partenza.
Ho avuto un po' più di difficoltà con le tre scuole di magia, me la sono cavata ridistribuendo le capacità speciali dell'adepto e dividendo lo stile magico in tre nuovi stili: psicoscientifico, rituale e sciamanico. In questo modo il vecchio custode dei rituali sarà, nel nuovo sistema, un adepto in stile rituale, mentre il vecchio novizio (che era un combattente con alcune competenze nei rituali) può essere rappresentato da un combattente in stile rituale.
Gli Archetipi non esistono ovviamente più, anche se restano alcune organizzazioni di cui un personaggio può far parte, come ad esempio gli ordini cavallereschi, i guardiani erranti, le spie whirn, ecc. Si tratta di un concetto trasversale per cui ogni personaggio può decidere di appartenere ad una di queste organizzazioni, ovviamente a patto di averne i requisiti e seguirne i precetti.
I primi test sul campo hanno dato esiti molto positivi sia per i giocatori più esperti sia per quelli alla loro prima esperienza.
C'è ancora molto da fare. Altri dettagli a breve.
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