Giungla di Tiwia, sera del 10° ahner pieno (21 agosto)
Gli ostaggi vengono liberati dando loro telepaticamente un appuntamento all’indomani mattina per essere scortati al villaggio del lago a bordo della loro strana imbarcazione vista nella comunicazione mentale.
Diomira ha chiesto di fare il primo turno di guardia che con Rodrigo. La sacerdotessa è particolarmente interessata all’origine dei poteri dimostrati dal compagno di viaggio. Non c’è sintonia tra loro e le domande inopportune di quella “donnetta petulante” distraggono Rodrigo che non si avvede del pericolo incombente. Dei viticci magici lo imprigionano mentre Diomira riesce a dare l’allarme. Bastiano si gira infastidito dall’altro lato dormendo ancora un po’ mentre gli altri riescono a destarsi anche se non immediatamente. Almeno quattro creature si muovono veloci nella boscaglia accerchiando l’accampamento e iniziano a volare le frecce. Wotan si nasconde estraendo il machete ed avvicinandosi ai rumori. Silvy con sicurezza afferma che si tratta del popolo della palude. Bastiano mentre ancora si stiracchia pensa che arrivino per recuperare la pietra blu immaginando che la ritengano una sorta di reliquia.
Diomira dopo essersi cinta del solito campo di risonanza viola, accende il suo bastone di una luce blu nell’intento di impressionare gli attaccanti, ma riesce solo ad attirare le frecce nemiche che la colpiscono e si rivelano essere avvelenate. Wotan invano tenta con i suoi poteri di liberarla.
Giannunzio si sposta ad una ventina di metri dal campo per intercettare i fruscii che sembrano girare intorno. Silvy viene imprigionata a sua volta mentre Rodrigo a mani nude sradica finalmente i viticci continuando a schivare le frecce in arrivo.
Bastiano appena destato e privo di armatura decide di utilizzare il suo crypto protettivo e si avvicina a Silvy per darle assistenza, ma la older si libera agilmente e si avvicina a Giannunzio per dargli manforte. Wotan con un potente colpo di machete disarciona uno dei cavalieri rompendogli al contempo l’armatura. Anche Giannunzio ingaggia battaglia con un’altra creatura. Rodrigo libero dai viticci viene attaccato da uno sciame magico che lo infastidisce ma si getta ugualmente nella boscaglia per intercettare il terzo cavaliere urlando a Bastiano di muovere le chiappe e fare il suo lavoro e infatti come una scheggia parte intercettando l’ultimo fruscio.
I cavalieri vengono rapidamente eliminati ma rimane uno sciamano nascosto nell’ombra. Nimrod viene inviato a stanarlo. Lo sciamano appiedato tenta la fuga ma viene raggiunto e ucciso. Dopo una rapida perquisizione dei corpi, Bastiano decide di accatastare i caduti lungo le rive del lago per mostrarli agli uomini rana l’indomani.
Giungla di Tiwia, mattino del 10° tahner pieno (22 agosto)
In tarda mattinata un'imbarcazione di una decina di metri si avvicina alla riva sospinta da una mezza dozzina di creature. Non sembra essere realmente funzionante e nemmeno sembrerebbe poter galleggiare per più di pochi secondi. Un uomo rana più grosso rispetto gli altri si fa avanti e sembra rivolgersi a Wotan. Bastiano con poca grazia usando gesti e urli tenta di comunicare con lui mostrandogli la pila di cadaveri dei paludosi e cercando di far cadere il merito su Wotan per ingraziarseli ulteriormente e magari farlo passare per eroe o chissà addirittura un dio. Diomira tenta di fare le presentazioni, il rospo grosso probabilmente il capo si chiama qualcosa come Anuran mentre gli avventurieri vengono parimenti storpiati in Botan, Bilby, Brastiano, ecc.
Tutto il gruppo viene invitato sulla barca chiamata “Uebbè” che, scricchiolando imbarca acqua ancora da ferma. Del resto gli uomini rospo sono più piccoli rispetto agli umani e si capisce subito che non tutti potranno salire. Quindi si opta per dividere il gruppo e utilizzare la barca gonfiabile della corporazione. L’operazione di gonfiaggio compiuta da Yelena lascia le creature meravigliate.
Mentre gli altri useranno il "battello pneumatico a propulsione termica", Wotan, Diomira e Giannunzio saliranno sulla barca del popolo del lago...
Nessun commento:
Posta un commento