Torana, sera dell'11° ahoer pieno (1 settembre)
Ad ora di cena Giannunzio va alla Chiesa del Nuovo ordine, e mentre Diomira fa catechismo alla sua fedele Giusilda va al piano di sopra per parlare con Silvy, intenta a catalogare le piante raccolte.
Chiede ragguagli sull'incontro della sera prima con la tizia che ha distrutto i suoi papaveri. Dopo un resoconto decidono di informare gli altri della compagnia sugli incontri con i loschi figuri avvenuti i primi giorni, in particolare l'aggressione e la strana movimentazione di merce dalla Ithaqua. Silvy racconta a Giannunzio della sua ricerca di erbe che "non so cosa siano né cosa facciano di preciso, ma c'è un maiale di svariate tonnellate cresciuto a dismisura dopo che glie ne ho date da mangiare. Forse ha a che fare con le creature giganti incontrate."
Rodrigo è in compagnia di Carenna. Il guerriero racconta degli scontri avvenuti nella giungla, e la ragazza li trova esagerati, ma lascia correre. Carenna poi, affascinata dall'avventura, chiede di essere tenuta in considerazione per la prossima missione, chiedendo una buona parola da parte di Rodrigo. Lui dice che farà il possibile, e la conversazione scivola rapidamente su dove poter trovare compagnia femminile a pagamento per la notte. Carenna sorridendo dice di non saperne nulla, poi in confidenza racconta a Rodrigo che in città c'è un giro di prostituzione gestito dalla malavita locale, e gli consiglia di starne alla larga. Goffamente il guerriero chiede alla ragazza di passare la notte insieme, con l'effetto di farla allontanare.
Alona dopo una giornata passata in piazza a dispensare cure va in taverna a cenare, e vedendo Carenna alzarsi ed allontanarsi dal tavolo di Rodrigo decide di unirsi a lui. Dopo alcune difficoltà con l'oste per ordinare la cena a causa dell'ecolalia del vecchio, i due pasteggiano con pane, la zuppa di pesce e crostacei, tutto innaffiato di succo di frutta fermentato.
Alona chiede a Rodrigo alloggio per la notte, e lui accetta immediatamente per poi ricordarsi della scomoda presenza del coinquilino Bastiano. Dopo aver passeggiato per la citta ripiegano in uno dei pescherecci ormeggiati al molo, dove consumano una notte di passione.
Anche Wotan passa alla Chiesa del Nuovo ordine, dove informa Diomira di essere andato in avanscoperta nella zona da esplorare l'indomani.
I due si uniscono a Silvy e Giannunzio al piano superiore, e chiacchierando si parla del fatto che ci siano dei criminali del posto e che vengono trasportate casse sospette. Silvy racconta anche del maiale gigante e chiede aiuto a Wotan per capire come sia successo.
Torana, notte dell'11° ahoer pieno (1 settembre)
Nella notte tutti sono vittima di incubi terribili di cui tuttavia non riusciranno a ricordare i dettagli.
A mezzanotte Silvy, Wotan e Rodrigo (che scopre di essere stato abbandonato da Alona) si svegliano improvvisamente e sentono suono rombante provenire da est, in cielo.
Silvy si affaccia alla finestra e vede un puntino luminoso che dopo pochi secondi si trasforma in una scia rossa che illumina il cielo, per impattare con un bagliore lontano nell'entroterra, lasciando poi spazio al silenzio. La ragazza resta ad osservare dalla finestra, ma non notando nulla torna a letto, dove per il resto della notte sarà tormentata dagli incubi.
Wotan è fuori dal suo alloggio e mentre cerca di capire la direzione ed il luogo dell'impatto vede passare Rodrigo. I due dopo essere passati dalla Corporazione ed averla trovata barricata, decidono di fare una breve esplorazione. Rodrigo passa ai suoi alloggi per prendere tutto il materiale necessario e trova Bastiano addormentato, abbracciato ad un'enorme valigia nera, anche lui agitato per gli incubi. Decide di non svegliarlo ed insieme a Wotan si recano nella parte alta di Torana.
Dopo aver raggiunto un luogo adatto Rodrigo si arrampica su un albero e con il suo cannocchiale nota molto in lontananza un bagliore rosso, circa nella direzione intrapresa nelle precedenti esplorazioni. Tornato da Wotan, i due decidono di tornare a letto e di condividere con gli altri le loro scoperte l'indomani mattina.
Torana, mattino dell'11° tehner pieno (2 settembre)
Sono tutti riuniti da Yelena di fronte alla Chiesa del Nuovo ordine, dove Diomira ha appena concluso il suo sermone sui sogni ed ha elargito (per la seconda volta) offerte sufficienti per un pasto ai presenti alla funzione.
Si scambiano racconti sugli incubi e su quanto accaduto nella notte quando la loro attenzione è attratta dal vociare dei passanti intenti ad indicare i faraglioni. Nella notte deve essere successo qualcos'altro, perché sul faraglione più grande è apparso qualcosa di simile ad un occhio.
Diomira sostiene un intervento divino mentre il resto delle persone rimangono perplesse.
Dopo un piccolo dibattito sul da farsi, se andare verso il meteorite come suggerito da Rodrigo al più presto o se andare a completare le rilevazioni iniziate il giorno precedente, Yelena decide per la seconda opzione, ma nel farlo intende verificare il luogo dell'impatto dato che Rodrigo ha visto sì un piccolo bagliore, ma avvolto nelle tenebre della notte.
Giunti in Corporazione per prendere le attrezzature incontrano il segretario prof. Iarabin Velkan intento a parlare con il prof. Kelevin Wallenban. Il primo sta raccontando di aver visto il bolide ma di non sapere dove abbia impattato, al che interviene Yelena dicendo che Rodrigo lo sa, e racconta anche quanto è accaduto ai faraglioni, lasciando i due doppiamente allibiti. Mentre gli accademici si occuperanno di analizzare il faraglione, il gruppo raccoglie l'attrezzatura e verso le 10 del mattino si avvia.
Diomira lungo il cammino si immobilizza e dice "che strane forze ci sono nella zona", per poi rimettersi in cammino senza degnare nessuno di una spiegazione.
Arrivati nello stesso punto raggiunto nella notte da Rodrigo e Wotan si effettuano altre osservazioni anche con il teodolite portato da Yelena in modo di avere un'idea della distanza.
Una volta fatte le rilevazioni si prosegue verso gli altri punti. Yelena propone di spingersi un po' più in là del pianificato e tutti a consentono. Wotan apre la strada avendo già stato nella zona, finché i cinguetti emessi dai vari uccelli iniziano ad essere stranamente fastidiosi.
Di lì a poco scorgono su dei rami gli uccelli responsabili di questo fastidioso suono. Wotan capisce che sono tranquilli, e decide di avvicinarsi per tentare di comunicare con loro, quando si avverte una vibrazione nel terreno che rapidamente aumenta di intensità e culmina ai piedi di Wotan, che improvvisamente sprofonda nel terreno. Quasi inconsciamente reagisce saltando goffamente via e finendo sdraiato supino, ma almeno fuori dal buco. Gli uccelli volano via spaventati emettendo versi che provocano intense emicranie a tutti. Rodrigo afferra Wotan e lo trascina indietro di qualche metro per poi frapporsi tra il westan ed il buco, che intanto ha iniziato ad ingrandirsi e dal quale esce un'orribile creatura grande come un'orso bruno. La creatura balza su Rodrigo che non riesce ad evitare il pesante impatto. La bestia dopo aver penetrato con i lunghi artigli la corazza del ruvido guerriero atterra pesantemente su di lui svuotandogli i polmoni.
Wotan nel tentativo di calmare la bestia...
Fine trentesima puntata.