Vicoli di Belkar, sera del 4° tahner crescente (11 aprile)
Di ritorno dalla serata di bisboccia Rollo Autolicus e Belletto vengono fermati in un vicolo da due tengu che portano loro la ricompensa per aver fatto giustizia. Sembra che Mingher Alish sia stato buttato morto nella baia da due persone riconosciute dalla descrizione per membri dei Leali Vigilanti. La ricompensa è una daga che prende Rollo essendo l’unico ancora disarmato. La lama è a forma di piuma e risulta essere leggerissima ma Rollo, nonostante i suoi sforzi non è in grado di capirne le altre qualità.
Casa di Mingher, mattino del 4° sener crescente (12 aprile)
Il mattino dopo i tre, accompagnati da Jandra, ispezionano il piccolo e spoglio monolocale dal quale nulla sembra mancare a parte i vestiti della festa. Il calamaio sembra suggerire che Minger abbia scritto qualcosa, cosa per lui inusuale e nella successiva perquisizione viene rinvenuta una lettera indirizzata alla fidanzata nella quale si scusa con lei in quanto stava per farle torto e l’avvisava di aver trovato il coraggio di chiarire la situazione parlando con il culto.
Dopo un gran pianto, Jandra riferisce che non sa nulla di preciso del culto e perché Minger non ne ha mai parlato apertamente.
Usciti in strada per raggiungere il luogo di lavoro, Belletto si rende conto che qualcuno li osserva; un tizio dai capelli lunghi e neri cerca di dileguarsi e l’inseguimento non ha successo.
La famosa bottega di tessuti di Gulga Darrius è un misto di tessuti e strani oggetti che non si capisce se in vendita o da collezione. Dal vecchio proprietario si viene a sapere che ultimamente Mingher era più cupo e nervoso del solito e che frequentava il tempio delle otto cuspidi in piazza Wenval. Nessuna apparente strana frequentazione nemmeno coi Leali Vigilanti anche se in passato era stato rifiutato dalla loro organizzazione in quanto ritenuto non idoneo.
Autolicus ricorda che in questa zona c’era in passato una venerazione per una divinità non ben vista, Zakukir, divinità maggiore dell’entropia. Un culto destinato a scomparire in quanto istiga i seguaci a suicidarsi
Il tempio delle otto cuspidi è stato costruito sui resti di una struttura dedicata allo sciamanesimo e si affaccia su una piazza con una piccola fontana. Il tempio è dedicato alle 8 divinità minori della luce. Dopo aver fatto una offerta chiamiamo con una campanella il custode del tempio, il luminoso Effengard. Per il custode, Mingher era un anima in pena ma di lui sa poco; in compenso rimane sconvolto dalla notizia del culto di Zakukir e suggerisce nel caso venisse trovato di informare il tempio dei cavalieri in quanto sono un pericolo per l’intera società. Vanno contro gli insegnamenti della luce... distruggono dove la luce crea e corrompono dove la luce purifica...
Fine ventitreesima puntata.