lunedì 27 ottobre 2025

Chi cerca trova

Lili Haily (21.10.22 by HYL)

Accademia dell'ancora, sera del 4° sener crescente (12 aprile)

Nella fuga Autolicus con la coda dell’occhio nota che ci sono nuovi richieste nella bacheca delle missioni e si ripromette di tornare a visionarli. La fuga li porta in un vicolo appartato a poca distanza ma Rollo si rende conto che una coppia di persone vestita in modo anonimo passa dall’altra parte del vicolo, poi  la cosa si ripete una seconda e una terza volta. La zona non è sicura e la donna viene portata altrove. Belletto e Rollone la convincono a parlare: sembra che due persone l'abbiano minacciata arrecando dei danni al suo negozio per farla desistere dalla ricerca del fidanzato e lei è subito corsa all’arca per ritirare la sua richiesta di aiuto. I due descritti dalla donna sono già noti, una donna dai capelli a spazzola e un uomo dai capelli lunghi neri come quello che era fuggito davanti a casa sua quella mattina.

Per mettere al primo posto il bene della donna la ricerca viene interrotta, ma Rollo insiste per avere la nota di ingaggio firmata anche se non ha più valore.

Autolicus insiste per tornare a vedere la bacheca e viene accompagnato da Rollone. All’arrivo la rissa sembra terminata molte persone stanno rialzandosi e i curiosi si tengono alla larga mentre cinque guardie conferiscono con Ariagan. I due saggiamente desistono dal loro intendo riproponendosi di ripassare per colazione.

Magione Renyjak, mattino del 4° nehener crescente (13 aprile)

Jean Jaques si sveglia sporco dei postumi di una pesante sbornia con al fianco due donne di dubbia moralità. Scopre da Makrov che i "festeggiamenti" si sono protratti per tutto il giorno precedente, e si fa indicare come raggiungere il maestro di spada che sta cercando: visto che non è così facile entrare al quartiere nobiliare decide di cogliere l'occasione ed andare subito alla sua residenza nonostante il fetore che emana non lo renda presentabile.

Accademia dell'Ancora, mattino del 4° nehener crescente (13 aprile)

Alla locanda ci sono pochi avventori, mentre due carpentieri sono al lavoro per riparare i tavoli rotti. Ariagan si informa su chi sia il capo del palco 51 per mandare la richiesta dei danni. Sembra che ci siano volute quattro guardie per arrestare Feliziana e portarla in caserma.

Ci sono due nuove missioni in bacheca 

  1. Ricerca di mostro umanoide alla collina delle ossa 7500 drog, committente bottegaio Claremont
  2. Ricerca di erbe rinvigorenti 5000 drog (più extra in base alla quantità), committente Barone Ozan Pulat del quartiere Tolnir

La ricerca delle erbe viene presa, Rollo la crede facile e meno rischiosa e Autolicus sa che al quartiere Tolnir c’è la base dei Leali Vigilanti e vuole portare avanti l’indagine su di loro.

Guardia cittadina, mattino del 4° nehener crescente (13 aprile)

Belletto sentendosi un po’ responsabile dell’accaduto va in caserma per vedere la sorte di Feliziana e al suo arrivo il sergente della guardia Simon Palmerino lo informa che “la pazza” è già stata rilasciata e affidata alle cure del suo gruppo. Non ha fatto mistero che la causa della rissa è il suo fidanzato Belletto Fortunato Sciagura…

Quartieri Gadhyr, mattino del 4° nehener crescente (13 aprile)

JJ attraversa il quartiere nobiliare mentre i passanti girano alla larga da lui ancor prima di sentirne il fetore. Nonostante le indicazioni ricevute ha bisogno di dettagli e li ottiene in un negozio di argenteria. Il cancello di fronte all’argenteria era la meta. Mentre sta chiedendosi come fare per annunciarsi, il portone si apre ed esce una bella donna armata fino ai denti. Dopo alcuni scambi di battute la donna lo sfida sulla pubblica piazza per giudicare se è degno di essere addestrato e lo attacca con rapidità. Il colpo viene schivato e JJ si rende conto che probabilmente la donna non è chi dice di essere. Infatti il duello viene interrotto da un altra voce femminile autoritaria. La vera maestra Selna si scusa per la scortesia di Lili un ottimo apprendista fabbro che si occupa delle armi del palazzo e per rimediare alla scortesia si sente in obbligo di ricevere JJ anche senza appuntamento.

La maestra porta al fianco uno stocco chiuso da un sigillo in ceralacca, e non insegna più per un voto che ha fatto. Ha commesso degli errori gravi accecata dal suo obiettivo e non vuole che altri facciano gli stessi errori. Per accettarlo come allievo dovrebbe convincerla che è disposto ad abbandonare i suoi obiettivi di vendetta nei confronti di Noël De Maynes. JJ dovrà pensare alla proposta e ritornare nel caso da lei.

Palco 51, mattino del 4° nehener crescente (13 aprile)

Klik nella mattinata costruisce un piccione meccanico in grado di sganciare come fosse una granata la sacca di acido recuperata nella collina delle ossa, e aggiunge come esercizio di stile ulteriore una piccola sella per Ignea.

Belletto intanto compra dei fiori e vuole andare alla sede dei pagliacci (palco 17). Incontra JJ lungo la strada, che decide di accompagnarlo.

Distretto Tolnyr, mattino del 4° nehener crescente (13 aprile)

Rollone a Autolicus vanno dal barone Ozan Pulat per ricevere l’incarico. E' un nordan dal viso allungato, barba e baffi curati e capelli lunghi e mossi. La sua signora è cagionevole e l’erba Pluvia serve per fare degli infusi rinvigorenti. E’ un’erba rara che si trova nella vicina foresta di Fohrn (dove si erano già occupati dell'infestazione di topi) dove sembrano esserci strane infestazioni. Il compenso verrà conferito se le erbe saranno consegnate entro due giorni di tempo, ed un extra sarà offerto in base alla quantità di erbe recuperate a giudizio dell’erborista di fiducia. Il timer è già scattato prima ancora della firma, Rollo in un primo momento vuole parlare con l’erborista poi si convince erroneamente di aver già visto quell’erba mentre cercava altro e decide di firmare senza sentire il parere di nessun’altro sentendosi già in tasca la ricompensa…

Sodalizio dei Leali Vigilanti - Sede centrale, tarda mattinata del 4° nehener crescente (13 aprile)

Autolicus decide di andare alla sede dei leali vigilanti, “la cerca la trova ed entra” senza che Rollo riesca a fermarlo. Al vigilante che gli si fa incontro dice di cercare un vecchio amico dell’orfanotrofio, Torrin Xuti, ma l’uomo - senza dar segno di pensarci su - dice di non conoscerlo e che non è né lì né in altre sedi…

Fine venticinquesima puntata.


Diario a cura di Eros Rollone
Revisione a cura di Ohmnibus
Immagine (c) HYL

lunedì 20 ottobre 2025

Questione di coscienza

Lady Ludimilla Alberoni (Lady Viviselda with her companion by Olga Cornacchia)

Belkar, pomeriggio del 4° sener crescente (12 aprile)

Rollone e Klick sono per lasciar perdere la faccenda Minger, troppi pericoli e nessun pagamento. Inoltre l’incarico consiste nel ritrovare il fidanzato di Jandra, non nel fare giustizia.

Belletto è titubante la mancanza di una ricompensa sembra aver fatto presa invece Autolycus vorrebbe andare fino in fondo.

Nell’attesa di prendere decisioni il gruppo si divide, Klick torna al suo laboratorio per finire dei lavori e per analizzare la daga piuma mentre gli altri accompagnano Rollone alla dimora degli Alberone per recapitare le spoglie del cavalier Edmondo e sperare di ottenere un po’ di buona pubblicità e offrire i  servigi del Palco 51 ad una nobile famiglia.

Con una sapiente piazzata a Jordavo, una delle guardie della famiglia, Rollo riesce a farsi ricevere dalla signora Ludimilla, donna di una certa età con l’aspetto nobile vestita di rosso scuro e con in grembo un orribile cagnolino. I resti vengono offerti senza richiesta di compenso ma la signora si dimostra scettica avendo innumerevoli volte ricevuto dei falsi da truffatori senza ritegno. Racconta che in passato una famosa compagnia composta da venti validi avventurieri non ha mai fatto ritorno dalla ricerca delle spoglie, sembra quindi inverosimile che un gruppo di attori possa invece aver avuto successo.

Nota per l’autore “per interessare Ludimilla Alberone occorre scrivere qualcosa sugli animali”

Palco 51, pomeriggio del 4° sener crescente (12 aprile)

Klick riesce solo a capire che il metallo di cui è fatta la daga è di altissima qualità e la lama sembra mantenere il filo qualunque cosa succeda. Decide di uscire in cerca dei compagni e mentre è per strada incrocia una coppia e la donna sviene. Il marito accusa subito di stregoneria il povero Klick e intanto si forma un capannello di curiosi. Klick dopo essersi sincerato che la donna sia ancora viva si allontana con tranquillità e nessuno ha il coraggio di fermarlo. Dopo una decina di minuti viene però raggiunto da due guardie che lo arrestano. Il resto del gruppo li vedono e, non riuscendo a convincere le guardie, li seguono in caserma.

Guardia cittadina, pomeriggio del 4° sener crescente (12 aprile)

Alla caserma il marito, Pekir, sta sbraitando contro il capitano mentre la donna, Magda, è seduta su una sedia. Rollo riesce a sentire quello che sta cercando di dire la donna ignorata dal marito e viene fuori che da giorni soffre di svenimenti. Mentre tutti sono distratti dalla discussione Belletto si rende conto che al dito indossa un anello uguale a quello destinato a Jandra, anello donatole dal marito alcune settimane prima.

Dopo che Klick è stato scagionato e la coppia è andata via Rollo e Belletto decidono di raccontare dei loro sospetti sugli anelli. Il capitano li ascolta pazientemente, ma non ha intenzione di impiegare uomini per sospetti senza prove.

Ci sono dunque almeno due anelli dello stesso tipo in circolazione. Vista l’inutilità della guardia cittadina, per mettere a posto la loro coscienza Rollo propone a Belletto di portare la questione al tempio dei cavalieri. Klick torna in laboratorio per proseguire gli studi su Autolycus, scoprendo che la sua armatura serva a contenere l'anormale crescita del suo corpo. Nota inoltre che i campioni prelevati continuino a vivere...

Monastero dei cavalieri Davati, pomeriggio del 4° sener crescente (12 aprile)

Al tempio dei cavalieri nella zona nord riescono ad entrare solo perché Rollo nomina Zakukir, ma i cavalieri sono gente con cui non si scherza. La storia che raccontano senza prove è difficile da credere e vengono mandati via, non prima di aver richiesto nomi e recapiti di tutte le persone coinvolte. La cosa lascia loro l’amaro in bocca, hanno fatto il loro dovere di cittadini ma nessuna delle autorità farà nulla per salvare queste donne in pericolo.

Accademia dell'ancora, sera del 4° sener crescente (12 aprile)

La compagnia arriva all'Accademia dell'Ancora su richiesta di Ariagan.

Si fa loro incontro Jandra con il volto stravolto dopo aver pianto a lungo, e tentando di dissimulare il suo turbamento chiede di interrompere la ricerca di Mingher. E' stata chiaramente minacciata da qualcuno e mentre si sta cercando di capire si fa avanti Feliziana, gli occhi iniettati di sangue per la gelosia. Belletto per liberarsene la istiga contro un astante e la pazza gli si scaglia addosso tempestandolo di manganellate gridando "Per l'amore del mio Belletto Fortunato Siagura!". La situazione precipita rapidamente. Belletto prende sotto braccio Jandra ed esce. Autolycus prontamente fa lo stesso con Klick e Rollone preso in contropiede rimane indietro coinvolto nella mischia furibonda. Riuscirà a mettersi in salvo per il rotto della cuffia, non prima di aver schivato due sedie scagliate nella sua direzione...

Fine ventiquattresima puntata.


Diario a cura di Eros Rollone
Revisione a cura di Ohmnibus
Immagine (c) Olga Cornacchia

lunedì 6 ottobre 2025

L’entropia che tutta l’energia porta via

Gulga Darrius (Wise One by Stuart Kim)

Vicoli di Belkar, sera del 4° tahner crescente (11 aprile)

Di ritorno dalla serata di bisboccia Rollo Autolicus e Belletto vengono fermati in un vicolo da due tengu che portano loro la ricompensa per aver fatto giustizia. Sembra che Mingher Alish sia stato buttato morto nella baia da due persone riconosciute dalla descrizione per membri dei Leali Vigilanti. La ricompensa è una daga che prende Rollo essendo l’unico ancora disarmato. La lama è a forma di piuma e risulta essere leggerissima ma Rollo, nonostante i suoi sforzi non è in grado di capirne le altre qualità.

Casa di Mingher, mattino del 4° sener crescente (12 aprile)

Il mattino dopo i tre, accompagnati da Jandra, ispezionano il piccolo e spoglio monolocale dal quale nulla sembra mancare a parte i vestiti della festa. Il calamaio sembra suggerire che Minger abbia scritto qualcosa, cosa per lui inusuale e nella successiva perquisizione viene rinvenuta una lettera indirizzata alla fidanzata nella quale si scusa con lei in quanto stava per farle torto e l’avvisava di aver trovato il coraggio di chiarire la situazione parlando con il culto.

Dopo un gran pianto, Jandra riferisce che non sa nulla di preciso del culto e perché Minger non ne ha mai parlato apertamente.

Usciti in strada per raggiungere il luogo di lavoro, Belletto si rende conto che qualcuno li osserva; un tizio dai capelli lunghi e neri cerca di dileguarsi e l’inseguimento non ha successo. 

La famosa bottega di tessuti di Gulga Darrius è un misto di tessuti e strani oggetti che non si capisce se in vendita o da collezione. Dal vecchio proprietario si viene a sapere che ultimamente Mingher era più cupo e nervoso del solito e che frequentava il tempio delle otto cuspidi in piazza Wenval. Nessuna apparente strana frequentazione nemmeno coi Leali Vigilanti anche se in passato era stato rifiutato dalla loro organizzazione in quanto ritenuto non idoneo.

Autolicus ricorda che in questa  zona c’era in passato una venerazione per una divinità non ben vista, Zakukir, divinità maggiore dell’entropia. Un culto destinato a scomparire in quanto istiga i seguaci a suicidarsi

Il tempio delle otto cuspidi è stato costruito sui resti di una struttura dedicata allo sciamanesimo e si affaccia su una piazza con una piccola fontana. Il tempio è dedicato alle 8 divinità minori della luce. Dopo aver fatto una offerta chiamiamo con una campanella il custode del tempio, il luminoso Effengard. Per il custode, Mingher era un anima in pena ma di lui sa poco; in compenso rimane sconvolto dalla notizia del culto di Zakukir e suggerisce nel caso venisse trovato di informare il tempio dei cavalieri in quanto sono un pericolo per l’intera società. Vanno contro gli insegnamenti della luce... distruggono dove la luce crea e corrompono dove la luce purifica...

Fine ventitreesima puntata.


Diario a cura di Eros Rollone
Revisione a cura di Ohmnibus
Immagine (c) Stuart Kim

lunedì 7 luglio 2025

Storie d’amore e non solo

Parasitic Corpse Wasp by Magnus Loen

Albero sacro ad Anui, tarda mattinata del 4° ahner crescente (10 aprile)

Belletto scambia i suoi tarocchi per conoscere il motivo della creazione dell’anello: avidità di potere ottenuto in modo illegittimo.

Rollone offre una storia vera per un altra, l’ultima storia dell’isola di Tiwia per la storia di come il fondatore dell’Arca creò l’accademia. La memoria di tutti di quegli eventi viene cancellata istantaneamente senza nemmeno la possibilità per Rollo di metterla in scena raccontandola. Ottiene in cambio un indizio: biblioteca di Ilyo Baydin, terzo mobile a sinistra, scaffale alto, dietro ad un libro rossiccio c’è un plico contenente la risposta alla domanda e la prova inconfutabile della veridicità. Probabilmente un risparmio di settimane se non mesi di lavoro.

Il gruppo ritorna sui propri passi e prima di sbucare dall’altro lato della galleria un paio di insetti giganti dotati di lunghi pungiglioni svolazzano in prossimità dell’uscita impedendo ogni fuga. L’arcibarone vorrebbe caricare, ma Rollone lo ferma proponendosi di distrarre le creature. Tutto invano: ben due pessimi lanci di fionda ottengono l'effetto opposto e le creature si avvicinano.

Autolycus desidera intensamente di bloccare uno degli insetti, quando la mano tesa in segno di opposizione si apre e ne esce una antenna che spara un arco voltaico che la paralizza temporaneamente.

L’arcibarone è un po’ in difficoltà col pesante martello in spazi stretti, e viene colpito dal pungiglione dell’essere. Il veleno bruciante gli strappa colorite imprecazioni. Rollo corre in soccorso dell'arcibarone, e nonostante le sue proteste con rapidi movimenti estrae il pungiglione e pulisce la ferita dal veleno.

In breve il primo mostro viene abbattuto e subito si sente nell’aria uno strano odore che secondo Belletto potrebbe attirare gli altri insetti dell’alveare.

La fuga diventa obbligo, e si riesce a convincere il barone a tornare in città velocemente con la promessa di una serata con donne e alcool.

Belkar, alba del 4° tahner crescente (11 aprile)

Dopo una marcia forzata durata tutta la notte, il gruppo arriva in città. Il Palco 51 insiste per farsi firmare il contratto della missione con una solerzia che infastidisce l'arcibarone. Il documento viene portato subito all’Accademia dell'Ancora. Ariagan viene coinvolto suo malgrado nell'organizzazione di una bella serata per l’arcibarone.

I più tornano nelle loro stanze per riposare qualche ora, ma Belletto trova Feliziana nella sua stanza. La donna ha passato giorni attendendolo sul suo letto lasciando equivoche tracce della sua presenza. Belletto è costretto a fuggire fra la folla lasciando Feliziana in lacrime. Non potendo tornare al teatro si reca alla corporazione per vendere una carcassa ben conservata di uno degli insetti pieni di acido corrosivo. Ne ricava 2500 drog.

Nel frattempo Autolycus lasciato solo prende dalla bacheca un'altra missione e corre ad avvisare Rollone. Il whirn viene destato dal suo riposo, e dopo un primo momento di opposizione si ritrova a fare i complimenti al ragazzo: la missione riguarda la scomparsa di Mingher Alish ed è emessa da Jandra Telmak. Non è prevista nessuna ricompensa, ma è l’occasione per andare a fondo della questione dell’anello magico che era rimasta sullo stomaco a tutti.

Accademia dell'Ancora, sera del 4° tahner crescente (11 aprile)

Quando il gruppo arriva l’arcibarone, circondato da numerose ragazze, ha già occupato due tavoli affiancati. Offre da bere a tutto il gruppo, ma Feliziana spunta dal nulla ed inizia a tampinare Belletto che si trova costretto a prometterle un appuntamento al ritorno dalla prossima missione.

Rollone, non avendo femmine della misura giusta per le mani, si estranea dalla festa e va a parlare con Makovr per ottenere l’indirizzo della famiglia Alberoni dove portare i resti del cavaliere.

JJ già ubriaco tenta di “far diventare uomo” un Autolycus visibilmente imbarazzato.

Rollone e Belletto, prese le distanze dalla rumorosa compagnia, vengono avvicinati da una donna che appare fuori luogo per gli abiti modesti. Si presenta come Jandra, e dice di essere stata indirizzata da loro da Ariagan. Dopo averli ringraziati sentitamente per aver accettato la missione, racconta loro qualche dettaglio: due giorni prima il fidanzato Mingher, che conosce da 3 anni, è uscito di casa ben vestito e non ha più fatto ritorno. Lavora come aiuto bottegaio nella stessa zona del magazzino dove era stato seguito da JJ. Il suo comportamento era risultato strano da quando gli era stato detto che non era possibile recuperare l'anello. I due non raccontano la verità alla donna, ossia che l'anello è stato ritrovato e consegnato, per evitarle altro inutile dolore. Accettano la missione e promettono che l’indomani, con il suo permesso, sarebbero andati a perquisire l’abitazione dell’uomo. Rollo offre di riaccompagnare la ragazza a casa visto l’orario e trascina con se Belletto.

Magione Renyjak, mattino del 4° sener crescente (12 aprile)

JJ si risveglia con la bocca impastata e due donne al fianco. Giacciono su un divano grande come la sua stanza al teatro. Visto che si trova entro le mura interne decide di andare a conoscere il suo nuovo maestro di spada. Mentre gironzola alla ricerca dell'uscita incrocia Makrov, che scuote la testa in segno di disapprovazione prima di proseguire con le sue faccende.

Fine ventiduesima puntata.


Diario a cura di Eros Rollone
Revisione a cura di Ohmnibus
Immagine (c) Magnus Loen

lunedì 30 giugno 2025

La gentil carezza della Dea

Vastara, the Hanged One by Ana Fedina

Collina delle Ossa, sera del 3° enhor crescente (9 aprile)

Nel cuore della foresta, il gruppo — JJ, Leucosia, Azlyn, Autolicus Belletto — conclude la faticosa caccia al cinghiale. La carne, nonostante sia stata pulita con attenzione, ha un sapore sgradevole, e l’Arcibarone si rifiuta di mangiarla preferendo le poche razioni rimaste.

La sera vengono notati strani aculei conficcati negli alberi attorno al campo: sembrano simili a quelli trovati nel corpo del cinghiale. Azlyn ne raccoglie uno, pensando di regalarlo ad Aliberto Divini. 

Collina delle Ossa, mattino del 4° ahner crescente (10 aprile)

Tutti tranne Belletto e l’Arcibarone si svegliano sfiniti: hanno sofferto di lancinanti crampi allo stomaco per tutta la notte, forse un effetto della carne consumata.

Rimessosi in marcia e giunto al bivio, il gruppo decide di esplorare l'altro ramo dove le tracce del cinghiale si inoltrano, ma l’Arcibarone è titubante. Mentre discutono,  Belletto e Autolicus notano una strana roccia: intagliata a scacchiera e procede oltre una curva. Autolicus ha una rivelazione: potrebbe trattarsi delle squame di un serpente pietrificato, ed anzi sembrano corrispondere come forma e dimensione alla pietra che da' il nome al sentiero del serpente.

Mente si inoltra in esplorazione il terreno sotto i piedi di Belletto cede, facendolo scivolare tra dei rovi le cui spine violacee fanno pensare a del veleno. Fortunatamente non viene ferito, ma si complicano molto le operazioni di estrazione da parte di JJ e Autolicus.

Una volta al sicuro, Autolicus ricorda e racconta una leggenda dell’infanzia: 

Si racconta di una nobildonna affetta da una malattia incurabile che l'avrebbe portata presto alla morte. La nobildonna decise di percorrere il sentiero del serpente per recarsi all'albero sacro alla dea Anui, matrona della morte, e offrirle in sacrificio la vita di una sua domestica in cambio di una lunga esistenza. La dea non vide di buon occhio l'offerta e maledisse la nobildonna: sarebbe vissuta in eterno, ma al servizio della dea e vincolata all'albero. Le sue carni sarebbero lentamente avvizzite mentre uomini e donne si sarebbero recati da lei in cerca di una risposta in cambio di un dono. Fino alla fine dei tempi avrebbe assaporato la letizia di un dono adeguato e l'amarezza di un dono indegno.

Azlyn disegna la scultura del serpente.

Il gruppo prosegue e attraversa una galleria buia, decorata con graffiti che rappresentano un grande albero e figure umane ambigue. Uscendo dal tunnel, il paesaggio si fa spettrale: l’aria è inquieta, i colori sbiadiscono. Scoprono che la “collina” che hanno visto poco prima è in realtà la chioma di un albero gigantesco, simile a un teschio ricoperto di lanugine e fogliame folto.

Sotto l’albero trovano ciondoli metallici e figurine umane a testa in giù, fasciate. Azlyn, presa da terrore, si allontana con il maggiordomo Makovr. JJ si avvicina all’albero e prega la dea, offrendo la fibbia della sua cintura.

A quel punto appare Vastaara l’Appesa, spirito legato all'albero metaforicamente e fisicamente: i suoi arti sono avvolti in spesse corde o liane che la tengono appesa come un burattino. In risposta al suo dono, JJ riceve un messaggio criptico riguardo al suo desiderio di apprendere l’arte della spada: deve convincere il suo futuro maestro che non ripeterà i suoi stessi errori.

Autolicus offre tutti i suoi soldi, ma Vastaara li rifiuta. Solo donando un pezzo del suo corpo meccanico riesce a ottenere una risposta al suo quesito: i suoi genitori sono vivi, ma ignari della loro condizione. Non è nato dall’amore. Vastaara sembra toccata dalla tristezza che le sue parole portano nel cuore del ragazzo, ed avvicinandosi lo accarezza con un gesto amoroso. "Ricorda che nonostante tutto resti quello che sei. Te stesso è il dono più grande che hai, non sottovalutarlo e non dimenticarlo mai."

Azlyn dona un anello di alluminio e chiede se sia sicuro per lei tornare nella corporazione. Vastaara le risponde con durezza, mettendo in dubbio i valori dell’organizzazione. In cambio di un secondo dono, Azlyn chiede l’origine del luogo e riceve l'invito a intraprendere un viaggio per apprendere le ragioni della dea. Solo alla fine del cammino, se degni, potranno ritrovare questo luogo.

Fine ventunesima puntata.


Diario a cura di Azlyn
Revisione a cura di Ohmnibus
Immagine (c) Ana Fedina

lunedì 5 maggio 2025

Il cinghiale istrice

Bristling Boar by Zezhou Chen

Collina delle Ossa, sera del 3° tehner crescente (8 aprile)

A seguito del furto di gran parte delle provviste la compagnia è costretta a razionare il cibo, ma l'arcibarone non è della stessa opinione e con strafottenza mangia a sazietà.

Dopo una chiacchierata con Leucosia, che tenta inutilmente di convincerlo a non esagerare, chiede uno spettacolo. Nonostante sia improvvisato il Palco 51 riesce ad entusiasmarlo tanto da proporre una scommessa. Assisterà ad uno dei prossimi spettacoli del Palco 51, se si divertirà finanzierà la compagnia, altrimenti il Palco 51 sarà costretto a smettere di recitare.

Collina delle Ossa, metà mattino del 3° enhor crescente (9 aprile)

Autolycus, Jean Jaques e Choro tornano da una sessione di caccia con qualche provvista, tra cui un coniglio.

Dopo aver disfatto il campo, in attesa che l'arcibarone si svegli, Autolycus racconta di una leggenda udita da bambino e tornatagli in mente dopo aver visto la roccia del serpente.

“Una nobildonna colpita da una malattia grave, non rassegnandosi alla morte, sacrificò una sua domestica sotto un albero sacro alla dea della morte Anui. La dea non vide di buon occhio il sacrificio e della nobildonna non si seppe più nulla.”

Secondo la leggenda per arrivare all'albero sacro è necessario seguire il “sentiero del serpente”.

Attesi i comodi dell'arcibarone ci si rimette in cammino seguendo le tracce del cinghiale. Giunti ad un bivio (ossia dove le tracce del cinghiale si dividono) si decide di seguire il sentiero che va verso l'alto.

Dopo circa un'ora di cammino Leucosia sente uno strano odore, ma è interrotta da Choro che indica quello che si rivelerà essere il cinghiale.

E' enorme, e dal suo corpo spuntano numerosi rostri di differente lunghezza e dimensione. La battaglia si rivela ardua per l'incredibile forza e robustezza del cinghiale, in grado di travolgere tutti con una sola carica e dalla pelle spessa come quella di un rinoceronte. Grazie soprattutto alla reazione rapida di Jean Jaques viene impedito alla bestia di fuggire, ed in poco viene sopraffatta.

I rostri si rivelano essere pungiglioni ricurvi conficcati nel corpo della bestia nell'arco di anni. Tramite i suoi poteri arcani Autolycus capisce che la bestia è nata con una mutazione che la rende immune al veleno di qualunque cosa gli abbia infilato quei pungiglioni addosso, sebbene tra i suoi muscoli esistano tutt'ora delle cisti contenenti il suddetto veleno.

La bestia viene macellata con estrema cura da Jean Jaques, Leucosia e Belletto, mentre il resto della compagnia appronta il campo a qualche centinaio di metri di distanza dalla carcassa. Sembra essere stata l'idea giusta, perché qualcosa di ronzante sembra esserne attratto. I nostri non restano a controllare di cosa si tratta e si allontanano più in fretta che possono.

Fine ventesima puntata.



Diario a cura di Belletto Fortunato
Revisione a cura di Ohmnibus
Immagine (c) Zezhou Chen

lunedì 3 marzo 2025

Tra Choro e Leucosia interferire è eresia

Roccia del Serpente

Collina delle Ossa, metà giornata del 3° tehner crescente (8 aprile)

Klik arretra allontanandosi dalla battaglia per sentirsi più sicuro mentre JJ si lancia all’attacco colpendo con lo stocco qualcosa di legnoso dentro l’armatura del cavaliere. Leucosia continua a lanciare improperi allo spettro per mantenerlo in fuga e l’arcibarone impartisce ordini a tutti gestendo al meglio la battaglia per poi tentare di colpire col suo pesante maglio. Il cavaliere fa un balzo avanti mulinando la spada con un ampio arco teso a colpire tutti i presenti alla mischia. Con un balzo Choro supera tutti affronta il cavaliere e assesta un colpo che lo fa barcollare. 

Rollo si rivolge di nuovo agli spettri con voce profonda e convincente: “Fratelli! Ascoltate la storia di Batta, Chango e Tussuk. Di come sono morti... come voi!!! Morti perché hanno osato oltrepassare la pietra del serpente. Tornate a dimorare nell’oscurità. Anime maledette!” 

Gli spettri si sono lanciati uno sguardo e appaiono meno determinati e pericolosi e Rollo avendo ottenuto quello che si era prefissato si defila nascondendosi nella boscaglia.

Dalla testa mozzata esce un liquido nero denso che si appiccica all’avambraccio del povero Klik. Solo Azlyn riesce a farglielo saltare via prima che faccia troppi danni. Belletto da' il suo contributo con una frase caustica portando “sciagura” al cavaliere e Klik si ributta nella mischia lanciando lampi taglienti. Leucosia osserva un luccichio nel luogo dove era seduto il cavaliere e sempre maldicendo lo spettro si avvicina lentamente per indagare. La battaglia impazza, JJ ubbidisce agli ordini dell’arcibarone impegnando gli spettri mentre il cavaliere continua ad incassare colpi, Klik viene temporaneamente paralizzato dalla paura e Rollo cerca di capire dove sia rotolata la testa, la troverà solo a scontro finito. Leucosia finalmente giunta all’albero raccoglie un medaglione composto da un mosaico di vetro raffigurante il simbolo di un cervo. Lo impugna e rivolgendosi al cavaliere ottenendo di paralizzarlo per un istante, quanto basta all’arcibarone per sferrare il colpo finale. L’armatura crolla, il medaglione si incrina e gli spettri lanciano un terribile urlo prima di svanire.

Nei pressi vengono rinvenute le spoglie, vecchie di una decina di anni, di tre persone che vengono seppellite con un gesto di misericordia da Belletto. JJ si appropria della spada e dello scudo, entrambi imbevuti di potere magico, mentre Leucosia si infila in tasca il medaglione che ha alcune proprietà interessanti. Rollo infila in un sacco il cranio e l’elmo del cavaliere per riportarlo in città. Il resto del corpo e l’armatura viene seppellito con l’intento di, magari, ritornare a prenderlo qualora la famiglia si mostrasse interessata e volesse pagare una lauta ricompensa.

Lo stemma secondo Makrov appartiene alla famiglia Alberone dell’ Orunet, sembra che molti anni fa la famiglia dell’arcibarone abbia rubato dei meriti sul campo di battaglia; l’arcibarone non sembra interessato a riportare le spoglie per riappacificarsi con loro.

La battuta al cinghiale prosegue e dopo poco viene raggiunta una formazione rocciosa che somiglia ad un serpente. Rollo mette a conoscenza il gruppo del contenuto del diario e della pericolosità del luogo dove sono giunti e l’arcibarone decide di spostare lì il campo per proseguire la sua avventura. Ordina ad una parte del gruppo di tornare a smontare il campo. Belletto, Leucosia, Rollo e Choro si mettono in cammino, una volta giunti al campo notano subito che qualcosa non va. Il campo è stato saccheggiato da qualche animale che, a dispetto dei sospetti iniziali, non sembra essere il cinghiale. Le provviste sono sparite. Quattro persone dovranno portare le cose di otto e Leucosia si rifiuta di caricarsi come un mulo. Scoppia un litigio furibondo con Choro che in un primo momento subisce la presenza terrificante ed è costretta a fuggire ma quando la morsa magica viene rilasciata ritorna più arrabbiata che mai e riesce a darle due poderosi pugni prima che Belletto e Rollo riescano a separarle. 

Caricandosi più del dovuto, ma facilitati dall’aver perso il peso delle provviste, il gruppo si riunisce e viene preparato il nuovo campo. Alcune cose non di vitale importanza sono rimaste indietro e verranno recuperate all’indomani mattina o nel viaggio di ritorno. La notizia della perdita del cibo viene accolta con preoccupazione da Makrov che si augura che la caccia al cinghiale vada a buon fine per evitare di dover finire prematuramente la battuta. 

Presi da parte solo i componenti del Palco 51 Leucosia inizia una discussione sull’accaduto e su eventuali provvedimenti da prendere nei confronti di Choro...

Fine diciannovesima puntata.


Diario a cura di Eros Rollone
Revisione a cura di Ohmnibus