lunedì 19 marzo 2012

[RdL] Rivelazioni

I nostri sono già giunti alla tenuta del clan Daimo, dove alloggiano nei quartieri della servitù. Sono liberi di muoversi nelle aree pubbliche del palazzo e quindi non hanno problema ad accedere nell'intercapedine tra la pavimentazione del palazzo ed il terreno.

Dopo varie discussioni si giunge alla decisione di far evocare da  Soichiro-san (Sullivan) degli animali in grado di scavare in modo da riesumare il corpo di Kushinata, la figlia dello Shogun.
Dopo ulteriori ponderazioni si decide che la creatura migliore per adempiere a questo scopo sia il procione.

Soichiro-san si addentra quindi nell'intercapedine (per altro ingombra di sporcizia ed ossa di piccoli animali) fino a raggiungere la zona sottostante la camera di Yosuke Daimo. Una volta qui esegue il rituale di invocazione e giungono sei procioni al suo servizio. Vengono subito messi al lavoro secondo uno schema piuttosto complesso che interessa l'intera area sotto la stanza. Lo schema prevede però che tutti i procioni scavino contemporaneamente, spesso intralciandosi tra di loro, per cui l'operazione che inizia nel pomeriggio viene coronata dal successo solo l'alba del giorno dopo.

A questo punto tutto è pronto. Il pomeriggio dello stesso giorno arriva lo Shogun Mifune, ed i personaggi decidono di agire prima del banchetto (come avevano originariamente pianificato).
Mentre Soichiro-san, Kaisho-san e O-Zanichi (Zanoch) restano in attesa sotto la stanza del capoclan, Shomi-san (Shlom), Ajin-san (Azzurrina) e Radichi-dan (Radish) accedono alla stessa dall'esterno, ma scoppia una colluttazione con le due guardie poste all'ingresso della stanza. I nostri sono in superiorità numerica, ma sono disarmati e riescono ad avere la meglio a fatica. Il pavimento della stanza viene perforato e minacciando di uccidere le due guardie ed un altro servitore il gruppo intima di far accorrere lo Shogun Mifune. E lo Shogun arriva.

Gli astanti possono solo intuire quali siano le vere emozioni dello Shogun. Dal suo volto austero trapela solo la rabbia e la vergogna per l'errore fatto. Dapprima considera l'idea di giustiziare sul posto tutti i presenti solo per il fatto di essere lì in quel momento, ma si trattiene. Fa imprigionare Yosuke Daimo e tutti i Ryuyomi, in attesa di poterli interrogare. E così tutto il gruppo viene sbattuto in una buia cella priva di finestre.

Nonostante l'ansia per l'interrogatorio, l'oscurità e l'impossibilità di agire fa scendere una sorta di torpore sui membri del gruppo, che uno ad uno cadono addormentati.

La porta della cella viene improvvisamente spalancata, e la luce che si riversa nella cella fa svegliare i personaggi di soprassalto. Una voce crudele intima loro di uscire. "Avanti, topi di fogna! Avete dormito abbastanza per oggi, vi levo io la voglia di battere la fiacca! Forza, se non volete che vi faccia tagliare la lingua!"
Usciti dalla cella il gruppo si ritrova in un corridoio lastricato di marmo, totalmente differente dalla prigione dove erano rinchiusi. Uno schiocco di frusta li fa trasalire. "Forza, feccia! Non ho tempo da perdere, muovetevi! Le pietre vi stanno aspettando!"
Le loro sembianze sono ancora quelle di whirn, anche se il loro aspetto è differente. Sono vestiti con abiti scoloriti, vecchi, lisi dall'uso. Le loro mani sono callose e sentono sulla schiena le cicatrici lasciate da numerose frustate.
Un altro schiocco di frusta. "Avanti ho detto! Muovetevi, se non volete assaggiare la prossima!"
A parlare è un uomo più alto di loro, anche se non colossale. Muscoloso ma non robusto. Ha i capelli e gli occhi neri, veste una comoda tunica di lino ed un copricapo fermato da una spilla dorata, come dorati sono i suoi bracciali e collane. I lineamenti sono quelli degli auran.
Incitati dai minacciosi schiocchi di frusta i nostri si incamminano lungo il corridoio, cercando di immaginare cosa li aspetta.

Sullivan si guarda intorno, anche se è circondato da visi sconosciuti sa di chi si tratta: Radish, Shlom, Kaisho, Azzurrina...

...ma da nessuna parte scorge Kirsten.

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