Da qualche tempo mi frullava in testa l'idea di realizzare dei sacchetti porta-dadi personalizzati con il simbolo di Lords of Knowledge. Dopo qualche incertezza iniziale ho fatto l'elenco di quello che serviva e mi sono messo in moto per assemblarli. L'obbiettivo era quello di averli pronti per le feste natalizie in modo da omaggiarne i più assidui seguaci di LoK.
Anzitutto mi sono procurato una stoffa adatta. Non è stato semplice come mi aspettavo perché trovare una stoffa bianca, dello spessore e della morbidezza giusta non è facile, anche perché non sono un frequentatore assiduo di mercerie.
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Per un sacchetto serve un lembo ed un cerchio per il fondo |
Poi ho sfruttato l'abilità di mia madre che ha cucito la stoffa. Prima di essere tacciato di schiavismo nei confronti dei miei stessi genitori, voglio solo sottolineare che mia madre impiegava meno tempo a cucire un sacchetto di quanto io ne impiegassi a tagliare la stoffa.
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Mani esperte e precise |
In breve sono stati cuciti 15 sacchetti ed il caso ha voluto che lo scampolo comprato fosse della dimensione esatta, evitando così sprechi. Siccome non sono poi così efficiente, ho dimenticato completamente la dimensione dello scampolo...
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Nemmeno 30 minuti dopo... |
Ogni sacchetto è stato ripreso per la realizzazione dell'orlo dentro al quale sarebbe passato il laccio per la chiusura. Dopo poco il primo prototipo era pronto.
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Il primo di quindici |
A questo punto resta solo la decorazione, che di fatti è la parte più complessa e delicata. Le passate esperienze con le
magliette mi hanno insegnato che lo stencil può dare buoni risultati, ma sono piuttosto brigosi, soprattutto se si tratta di applicarli 15 volte. Ho deciso quindi di realizzare una specie di timbro. Dalla vicina ferramenta ho comprato due tavolette 20x20, della stuoia in gomma e del mastice. Ho incollato la stuoia ad una tavoletta e vi ho inciso il simbolo di LoK, ed una volta rimossi i bordi ne è venuto fuori il timbro.
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Non il massimo, ma sempre meglio di incidere una patata |
Ora, costruito il timbro la cosa più logica che può venire in mente è quella di mettere del colore in un piattino, immergerci il timbro e poi timbrare il sacchetto. Non fatelo, non funziona (fortuna che prima ho provato su un vecchio straccio).
Quello che invece bisogna fare è spennellare il timbro con il colore e poi timbrare il sacchetto.
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Come insegna il maestro Miyagi: suuuu... giuuuu... suuuu... giuuuu... |
Prima di applicare il timbro bisogna ovviamente mettere la seconda tavoletta comprata (non ne avevo prese due a caso!) all'interno del sacchetto. Per evitare pasticci è meglio avvolgere la tavoletta nella carta perché il colore tende a passare la stoffa.
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Queste mollette hanno 1001 usi! |
Con il timbro non è stato difficile decorare tutti i sacchetti, ed alla fine ho deciso di farne 5 rossi. Fortunatamente lavare il timbro si è rivelata un'operazione semplice che non ha portato effetti collaterali.
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Quindici di quindici |
Fatto questo ho aspettato un giorno che il colore per tessuti si asciugasse. Il giorno dopo ho stirato i sacchetti e ci ho infilato i laccetti. Visto lo spessore della stoffa i risultati migliori li ho ottenuti con i cordini per tende, ma in certi casi ho utilizzato un cordino singolo più spesso.
Naturalmente essendo in tema di festività natalizie ho deciso di riempire i sacchetti con dei dolcetti. In fin dei conti tutti i destinatari avevano già almeno un set di dadi.
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Schifezze adatte ad un giocatore di ruolo |
Ed eccoli qui, pronti per essere consegnati a pochi eletti! Uno di questi sacchetti è addirittura arrivato oltre oceano, ma questa è un'altra storia!
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Tredici?!? E gli altri due dove sono finiti? |
Che dire? I destinatari sembrano aver apprezzato ed ho deciso di tenerne uno per me dato che il mio vecchio sacchetto aveva fatto il suo tempo. Posso dire che svolge egregiamente il suo lavoro sia da un punto di vista funzionale che da un punto di vista estetico, quindi ora avete un'ottima idea per i prossimi regali di natale, non sprecate l'occasione!
Sono venuti veramente molto bene!
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