lunedì 17 novembre 2014

[RdL] Stanze bianche

(c) by Vladislav Ociacia

Everek, Presidio della Corporazione, sera del 4° ahner crescente (10 aprile)

Il viaggio di ritorno non è stato piacevole. La compagnia è stata alloggiata nelle consuete cuccette a bordo della Allegra ma non troppo, ma questa volta è stato impedito loro di circolare per la nave. Questioni di sicurezza, sembrerebbe.  Oltre a ciò non è stata data loro la possibilità di verificare le condizioni psicofisiche del maestro After. Anche in questo caso per questioni di sicurezza.
L’arrivo al presidio della Corporazione non migliora le cose: non è consesso loro di vedere After, e vengono scortati in un’area che non hanno mai visto. E’ composta da ampie stanze bianche e ben pulite, dove l’ambiente ha uno sgradevole odore di composto chimico. Il gruppo viene a sapere che dovranno sottoporsi ad alcuni esami per verificare che gli eventi - in particolare il contatto con Chaim ed After - non abbia generato qualche spiacevole conseguenza. Maya è molto restia (per usare un eufemismo), ma viene convinta da Maliny - che da brava piscoscienziato vede la Corporazione sotto un’ottica differente - e soprattutto da Chaim, che è allo stremo delle forze. Sembra infatti che tutti gli arcani di cura praticati su di lui non abbiano alcun effetto, ed è ancora gravemente ferito a seguito dello scontro con Brapir Akrak.
Maya intende far sapere ai custodi del tempio di Shogiru che After è vivo e trattenuto dalla Corporazione, per cui convince Kaisho a fuggire per portare loro un messaggio. Il whirn non se lo fa ripetere due volte, e con movenze furtive si allontana non visto.

Everek, Presidio della Corporazione, alba del 4° nehener crescente (13 aprile)

Al gruppo viene chiesto più volte un resoconto dettagliato dell’accaduto ed ogni membro viene sottoposto a svariati esami, eseguiti da uomini in camice con macchinari complessi. Tutto sommato il personale della Corporazione è gentile - anche se in un modo strano - e la compagnia viene trattata con riguardo.
Tuttavia lo spirito libero di Maya si sente oppresso da quelle mura, ed all’alba del quarto giorno decide di andarsene.
Il suo tentativo viene subito frustrato da una guardia che le ricorda che non può uscire dall’edificio. Maya fa della resistenza, e la guardia è costretta ad immobilizzarla. Nel frattempo Kirsten ed un’altra guardia sono intervenuti. Kirsten, desiderosa di aiutare la compagna di avventure, ignora l’altra guardia, che brandendo una sorta di asticella metallica le intima di allontanarsi. La novizia scopre a sue spese che si tratta di un bastone fulminante e, percorsa da dolorose scariche elettriche, si accascia al suolo in preda a convulsioni. Maya desiste immediatamente dai suoi propositi di fuga per soccorrerla, e le due si ritirano nella loro stanza.

Poche ore dopo, mentre la compagnia è alle prese con la colazione, ricevono la visita del Prof. Kimmen. Con aria contrita si scusa dell’accaduto, attribuendo la colpa all’eccesso di zelo delle guardie del turno notturno.
Per scusarsi offre qualsiasi aiuto gli sia possibile dare. Come prima cosa concede a chi lo desidera di allontanarsi dal presidio quando vuole, benché, sottolinea, l’iter degli esami non sia ancora completo. Per quanto riguarda After, non può ancora lasciarlo andare, ma concede a Maliny di partecipare agli studi effettuati sul vecchio maestro.

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