Villaggio Uru-tan, notte del 7° sener crescente (3 maggio)
Maya è sconvolta per quanto appena accaduto. Dopo aver discusso con il resto della compagnia ed averci meditato su, prende atto della determinazione della contessa e decide che la cosa migliore è quella di consegnarle le reliquie. Ma al contempo non è disposta a privarsene: così a sua volta assolda la compagnia affinché sottragga le reliquie alla contessa dopo un periodo di tempo consono. Così facendo spera di tornare in possesso degli oggetti sacri senza subire le ire della nobildonna.Medòm, tenuto all’oscuro del piano, viene rilasciato per rendere più credibile il ravvedimento di Maya. Le reliquie sono affidate al dr. Zanoch, e la compagnia si incammina sulle tracce di Elminia per consegnargliele.
Sera del 7° nehener crescente (4 maggio)
Il gruppo segue le tracce lasciate dalla contessa e da Tuvalin, ed in meno di una giornata si ritrovano nella zona morta dove si aggirava il guardiano. Tra i resti marciscenti della vegetazione si intravedono già i primi germogli.Attraversano la zona di fretta, e si preparano a ripercorrere il sentiero aperto faticosamente tra la vegetazione per giungere fin lì, ma non lo trovano. Trovano invece un altro sentiero, aperto di recente. Maliny grazie al potere Psicometria capisce che sono stati i fuggitivi ad aprirlo, e si inoltrano.
Mattino del 7° ahoer crescente (5 maggio)
Il sentiero si interrompe bruscamente. Quando Medòm alza gli occhi vede la contessa e Tuvalin seduti su un ramo che puntano loro rispettivamente una balestra ed un arco corto. Chaim spiega rapidamente di come Maya abbia cambiato idea per la salvaguardia del suo villaggio, e Zanoch mostra le reliquie.La contessa utilizza una specie di talismano per constatare l’autenticità degli oggetti, e si dichiara soddisfatta. Ma, ricorda, il contratto si conclude nel momento in cui lei sia condotta sana e salva in un luogo civilizzato, e quel bosco ha qualcosa di strano.
La compagnia si rende conto che in effetti quel luogo è molto diverso dal Bosco di Altavalle.
Dopo qualche ora di riposo si rimettono tutti in cammino verso quella che dovrebbe essere la direzione giusta per uscire dal bosco, ma la conformazione del terreno non corrisponde a quella incontrata all’andata; quantomeno il bosco sembra meno fitto.
Alla sera la compagnia giunge ad un fiume, e si rende conto che il problema è più grave del previsto: non dovrebbero esserci fiumi in quella zona del bosco.
Kaisho si arrampica su un albero e scruta l’orizzonte. Vede alberi ovunque, ed in lontananza a nord una catena montuosa. Anche questo è fuori posto: la catena montuosa dovrebbe essere ad est.
Il whirn scende e chiede di poter usare Zaradal, che già in passato ha permesso di superare un incantesimo di disorientamento, ma non accade nulla. Chiede di poter usare le reliquie, nella speranza di qualche effetto combinato, ma di nuovo non sembra succedere nulla… tuttavia viene colto da un’improvvisa illuminazione: lui ha già visto in passato una vegetazione simile. E’ accaduto pochi mesi prima, e senza dubbio si tratta della flora arboreana. Il dr. Zanoch è stupito per non essersene accorto prima, ma in effetti anche la collocazione della catena montuosa corrisponde con il territorio arboreano.
Non è dato sapere come sia accaduto, sta di fatto che la compagnia si trova in un continente lontano migliaia di miglia da casa.
Fortunatamente il dr. Zanoch è in grado di usare il teletrasporto, ed uno ad uno rimanda tutti i compagni nella Casa del Bosco.
Casa del Bosco, sera del 7° tehner crescente (6 maggio)
Dopo essersi lavati, rifocillati e riposati, la contessa riceve la Compagnia degli Erranti nella sala comune della Casa del Bosco per un banchetto di commiato.La nobildonna ringrazia la compagnia del valido aiuto fornito, che tra alti e bassi le ha comunque permesso di ottenere quello che stava cercando. Non nasconde che forse la compagnia è troppo “eticamente schierata” per accettare certi tipi di ingaggio, e forse in futuro dovrebbero ponderare meglio le offerte di lavoro, ma tutto è bene quello che finisce bene, e pertanto consegna ad ogni membro della compagnia un buono di cassa imperiale del valore pattuito, oltre alla sua riconoscenza.
Dal fondo della sala una bassa figura incappucciata si alza dal suo tavolo e, non vista, esce dalla locanda.
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