Casa del Bosco, sera del 7° tehner crescente (6 maggio)
Parsic e Kaisho rientrano nella locanda dopo aver pestato e messo in fuga i bulletti. Incuranti degli sguardi degli altri avventori, tornano al loro tavolo, dove vengono avvicinati da una ragazza.“Voi non siete di queste parti, nevvero?” inizia lei. “Lo sapete che quello che avete pestato è Anyou du Cheval, figlio del barone Rumac du Cheval?”
La ragazza si presenta come Hadassah la mercante. Si offre di fare da guida alla compagnia in modo che non si verifichino altri incidenti simili.
Nel frattempo entrano 5 soldati con le insegne dell’impero. Il più vecchio, la cui barba copre a malapena le crudeli cicatrici che attraversano il suo volto, scruta gli avventori, poi fa un cenno ad uno dei suoi. Questo srotola una pergamena e la legge ad alta voce:
“In virtù dei recenti accadimenti verificatisi ai confini est, ed al conseguente riaccendersi delle ostilità nei confronti del Bronerun, l’Imperatore Murabet Arstein, quinto del suo nome, esorta tutti gli uomini e le donne che siano di integrità morale ed in grado di prestare servizio, di unirsi all’arma dell’impero per fronteggiare in modo perentorio il nemico nel momento del bisogno.Poi, dopo aver arrotolato la pergamena, “Se c’è qualcuno interessato si faccia avanti.”
Ai prestanti servizio sarà garantito vitto, alloggio, una diaria e soprattutto l’onore di aver servito Sua Maestà Imperiale.”
Il soldato anziano si avvicina poi al bancone, e prende a parlare sommessamente con Sir Bafford.
La compagnia si guarda bene dall’unirsi all’esercito. Sono spiriti liberi loro! Ed anzi iniziano a pianificare la loro prossima tappa. Ora che hanno pestato il figlio di un barone è il caso di alzare i tacchi al più presto.
Dopo meno di mezz’ora i soldati a metà tra il deluso e l'annoiato, lasciano la locanda. Solo un ragazzino si è mostrato interessato, ma è stato rifiutato per la giovane età.
Casa del Bosco, mattino del 7° enhor crescente (7 maggio)
La compagnia si appresta a partire di primo mattino.Mentre salutano la contessa, questa informa Medòm che il suo medaglione ha delle proprietà arcane, ma non sa quali. Né Medòm né Bodo avevano idea della cosa.
Quindi il gruppo si incammina verso nord alla volta di Ronta, dove sperano di poter cambiare i buoni di cassa dati loro dalla contessa. Hadassah li segue: “Che coincidenza! Anche io sono diretta a Ronta!”
Ronta, mattino dell’8° ahner crescente (8 maggio)
La compagnia si sveglia un po’ indolenzita. Quando sono arrivati in città, la sera prima, hanno scoperto che tutte le locande erano state occupate dalle forze militari in movimento verso il fronte, e si sono dovuti accontentare di dormire in uno scomodo magazzino, trovato grazie alle conoscenze di Hadassah.I nostri non perdono tempo e si mettono in moto per incassare i buoni imperiali della contessa.
Fortunatamente esiste un ufficio di cambio presso il municipio della città, un enorme edificio ricavato da una vecchia fortezza ampiamente riammodernata nel corso del tempo.
L’uomo che li riceve li informa che, a causa delle forti spese sostenute dall’amministrazione cittadina per sostenere lo spostamento dei militari, può emettere valuta sufficiente a cambiare un solo dei buoni imperiali. Per di più, quando Kaisho chiede di verificare l’autenticità dei buoni, l’uomo ha altre cattive notizie: non ne è certo, ed anzi se non gli fosse stato richiesto un esame approfondito forse non se ne sarebbe accorto, ma ha l’impressione che il documento di cambio della contessa presenti delle imperfezioni. Ed ovviamente in vista di questi sviluppi si rifiuta di cambiare i buoni.
Il gruppo se ne va. Infuriato, Kaisho propone di tornare indietro per chiedere spiegazioni alla contessa. Gli altri accolgono l’idea e si rimettono in cammino.
Verso la Casa del Bosco, tardo pomeriggio dell’8° ahner crescente (8 maggio)
A pochi chilometri dalla Casa del Bosco la compagnia vede un carro sul margine della via. Avvicinandosi si accorgono che è proprio il carro della contessa Elminia. Non c’è nessuno nelle vicinanze. Dopo un’ispezione ravvicinata si accorgono che sul fianco destro del carro ci sono molti segni di punte di frecce, evidentemente rimosse. L’interno del carro è sottosopra, e tutti gli oggetti di valore sono spariti.Bodo e Kaisho ispezionano i dintorni. Sembra che gli assalitori, un numero imprecisato, abbiano attaccato il carro dal fitto canneto che separa la strada dal Mosione, il fiume che la costeggia. Un esame accurato fa notare loro numerose tracce di sangue, come se dei corpi fossero stati trascinati. Kaisho si immerge nel fiume, e rinviene un cadavere. Lo riporta a terra, e riconoscono una delle guardie della contessa. Parsic controlla il corpo e stabilisce che la morte - causata da numerose frecce - risale ad un massimo di 8 ore prima.
Intanto Medòm nota un giovane uomo a cavallo dirigersi verso di lui. Il volto non gli è nuovo, ed infatti dice di essere il figlio di Sir Bafford. Alcuni viandanti hanno informato il locandiere del carro abbandonato lungo la via, e questo preoccupato ha inviato il figlio a controllare. Dopo essere stato informato su quanto scoperto, il ragazzo propone alla compagnia di andare alla Casa del Bosco per fornire dettagli al padre, mentre lui andrà a spron battuto a Ronta ad informare le guardie sull’accaduto.
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