Boscovia, alba del 1° tahner pieno (20 giugno)
Mentre il gruppo sta seppellendo i corpi degli assalitori, dal fitto degli alberi esce un vecchio dal volto tatuato. Tutti mettono mano alle armi tranne il nuovo arrivato, che si guarda intorno ammiccando stupito. Dopo alcuni attimi di tensione il gruppo ed il nuovo arrivato si chiariscono. L’uomo è un auran e si chiama Anudahabi. Racconta di essere stato condotto in quel posto specifico da sogni che ha iniziato ad avere molte settimane prima. Nonostante alcune divergenze con Bodo, decide di seguire il gruppo, perché probabilmente è per quello che i sogni l'hanno condotto lì. Il gruppo valuta Anudahabi troppo insolito per essere una minaccia e nessuno si oppone, anche se ovviamente terranno gli occhi aperti più che mai.La loro permanenza a Rulta, ora che hanno fatto fuori tre membri delle Lame Nere, sembra essere compromessa, ed invece di andare al tempio come si erano ripromessi decidono di riprendere la Grande Via Nord verso est; lasceranno il carro al primo tempio incontrato sulla via.
Staer, notte del 1° tahner pieno (20 giugno)
Il gruppo parte alle prime luci dell’alba e la notte arriva a Faer senza aver incontrato nessun tempio ancora in uso. Anche in questa grande cittadina è quasi tangibile il senso di preoccupazione che aleggia tra la popolazione, ed il gran traffico di forze armate non contribuisce a migliorare il senso di sicurezza - semmai il contrario.Senza perdere tempo il gruppo si dirige al tempio più vicino, dove vengono accolti dal luminoso Basil, il giovane custode che al momento fa le veci del maestro del tempio.
Bodo informa Basil sul come hanno trovato il carro e gli mostrano la cassa, chiedendo se sia sicuro aprirla. Quando ode la voce della bambina, Basil sbotta “Ma c’è una bambina lì dentro! Certo che dovete aprirla!”.
Bodo, seppur in parte preoccupato, era alla ricerca di un pretesto per aprire la cassa, e Basil glie lo fornisce. Rompe il sigillo e rimuove la sbarra.
Le ante della cassa si aprono da sole. All’interno sembra esserci una seconda cassa più piccola, che grazie ad un complesso meccanismo - completamente in legno - lentamente scorre in avanti fino ad uscire parzialmente da quella che la contiene. Anche le ante di questa seconda cassa si aprono, ed una terza è al suo interno. Similmente alla precedente scorre in avanti, e finalmente anche le ante della terza cassa si aprono, rivelandone il contenuto.
Una bambina vestita con una tunica candida è inginocchiata, le mani graziosamente posate sulle gambe. I suoi capelli sono neri, e si muovono all’aria come se fosse sott’acqua. Una fascia di seta bianca le cinge le spalle, ed anch’essa si muove all’aria come di vita propria.
La bambina, senza mai aprire gli occhi, sorride, ed il cuore dei presenti si riempe di pace alla vista di quel sorriso. Quasi in lacrime, la bambina si rivolge ai presenti: “Così luminosi! Siete bellissimi!”
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