lunedì 4 aprile 2016

[RdL] Scorta

Landscape_02 by Pervandr

Monastero degli otto, 2° Nehener pieno (29 giugno)

Anudahabi, per avere idea di quale scelta fare, decide di usare nuovamente i suoi poteri divinatori. Si allontana temporaneamente dal monastero in ricerca delle radici necessarie al rituale. Tornato al monastero si chiude nella sua stanza e chiede agli dèi che cosa può fare lui per Luce.

La visione è meno chiara della precedente. Lo sciamano coglie scene di vita mondana in cui lui è insieme alla bambina: passeggiano nei prati, visitano mercati cittadini, fanno le faccende di casa…

L’auran si convince che il futuro della bambina è quello di avere una vita normale. Anche gli altri sono dell’opinione di restare insieme alla bambina, e si recano dal Maestro Kaldaw per comunicare questa loro decisione. Ma il maestro del tempio ha già disposto affinché il Sacrificio sia spostato in un luogo segreto. Bodo ed Anudahabi lo convincono che la bambina ha bisogno di protezione, e si offrono di scortarla.

Monastero degli otto, mattino del 2° Ahoer pieno (30 giugno)

Mancando il tempo per la costruzione di un nuovo “contenitore” per il Sacrificio, Luce viaggerà in sella ad un mulo usando una sella speciale. Con lei, oltre al gruppo, viaggiano i due monaci Pessaq e Roguel, gli unici a conoscere la destinazione del viaggio. Nel caso incontrino qualcuno useranno la scusa di accompagnare un malato di peste in pellegrinaggio. Tranne Luce, che indossa una tunica ed una cappa, gli altri saranno tutti vestiti da monaci.
La comitiva si incammina verso mezzogiorno.

Luogo imprecisato, 3° Ahner pieno (3 luglio)

Il gruppo arriva nuovamente in vista del villaggio incontrato pochi giorni prima.
Bodo e Medòm decidono di ispezionarlo da vicino. Non c’è alcun segno di vita in tutto il villaggio, ma il westan sente alcuni rumori provenire da un edificio che si rivela essere una macelleria. Entrano cautamente per scoprire che i suoni - probabilmente passi - provengono da un piano interrato sotto la bottega. Uno stretto corridoio porta ad una rampa di scale che scende verso il buio. La claustrofobia di Bodo e lo spirito di sopravvivenza di Medòm prendono il sopravvento, ed improvviso realizzano che non sono poi così curiosi di sapere cosa è accaduto al villaggio.
Il gruppo procede oltre tenendosi alla larga dal villaggio misterioso.

Bosco Teurati, notte del 3° Nehener pieno (6 luglio)

Il gruppo viaggia a lungo per le terre selvagge. L’idea è quella di passare a Nord del Feudo dei Teurati per poi tornare a Sud, in modo da restare lontani dalla Grande Via Nord.
La notte del 3° Nehener pieno si accampano in un bosco a sud del fiume Tarfli.
Mentre Anudahabi è di guardia il gruppo viene avvicinato da tre uomini a cavallo. Lo sciamano usa alcune invocazioni per spaventare - più che attaccare - gli intrusi. Piuttosto amareggiato dall’accoglienza, il capo dei tre si presenta come Tarsar Teurati, cugino del signore del feudo, ed accusa il gruppo di bivacco senza permesso. Anudahabi racconta che stanno scortando un malato di peste. Tarsar è curioso di sapere di chi si tratta: essendo accompagnato da così tanti monaci deve essere sicuramente una persona importante. Anudahabi tentenna non sapendo bene cosa rispondere, ma per fortuna Tarsar è preoccupato della presenza di un malato di peste e non insiste troppo. Dopo aver intimato al gruppo di andarsene, lui e i suoi tornano sui loro passi.

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