Luogo imprecisato verso Faer, pomeriggio del 4° Nehener pieno (13 luglio)
Il gruppo è su uno degli strani velivoli della corporazione. Interamente costruito in metallo e senza quasi nessuna parte mobile, i passeggeri rimuginano su come sia possibile che si libri in aria come un uccello. Su quello e su come sono riusciti a sfuggire ancora una volta ai brone giù a Villabigia.Il viaggio lungo il tunnel non aveva serbato loro nessuna sorpresa, ma giunti nei pressi dell’uscita hanno sentito delle voci. Evidentemente i brone eliminati all’andata erano stati sostituiti. Purtroppo non erano molto meglio dei loro predecessori, né più svegli, ed in poco furono sconfitti da Medòm, Vilkor e Bodo. Più fastidioso era stato invece il loro amico, risoluto nello scagliare frecce da un edificio di due piani. Il gruppo fu costretto a fare un giro molto lungo utilizzando le abitazioni come riparo, per poi darsi alla macchia. Non sempre le cose vanno per il meglio, eppoi la loro missione adesso è quella di tornare alla corporazione per riferire l’accaduto.
Dopo circa mezz’ora di viaggio il copilota contatta la corporazione dicendo di essere costretto ad un atterraggio di emergenza. Già in ansia per la notizia, il gruppo scatta come una molla quando, avvicinatosi al pilota, Vilkor viene colpito alla nuca e stordito dal copilota.
Il Bodo, Medòm ed Anudahabi vengono tranquillizzati: non è un tradimento né un rapimento. Il dr. Eracleo ha bisogno di parlare con loro lontano dalle orecchie della corporazione.
Il velivolo atterra ed il gruppo scende. Dopo poco appare - letteralmente - Eracleo, che li saluta. Dice di aver notato dei fenomeni anomali legati al Sacrificio - ossia Luce - il giorno prima, e chiede se ne sanno qualcosa.
Bodo e Medòm raccontano quanto successo il giorno prima, in particolare la manifestazione di Luce. Eracleo è pensieroso. Incalzato da Bodo confessa che lo scopo della corporazione è quello di sacrificare letteralmente la bambina per creare un’arma in grado di contrastare i Colossi, dei quali la corporazione è già a conoscenza. Il dottore non desidera la morte di Luce, per cui si sta impegnando, all’oscuro della corporazione, per trovare un’alternativa. Quanto successo il giorno prima suggerisce che questa alternativa esiste.
Eracleo viene interrotto da Bodo ed Anudahabi, entrambi su tutte le furie per le bugie e la crudeltà della corporazione. Il dottore comprende le loro ragioni, ma fa notare che, purtroppo, la vita di una bambina è un prezzo irrisorio di fronte a quella di migliaia di soldati, senza contare le vittime tra i civili dei paesi conquistati. Inoltre, stando alle informazioni raccolte, agli stessi Colossi viene data vita sacrificando un fanciullo come Luce. E l’unico modo per impedire queste crudeltà è quello di trovare un’alternativa sul come impiegare i poteri di Luce. Ma per questo avrà bisogno di affidare altri incarichi al gruppo, forse anche più rischiosi di quello appena svolto.
Dopo un momento di riflessione, e di certo con qualche riserva, il gruppo accetta di collaborare con lo scienziato.
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