Valle senza nome, pomeriggio del 6° Sener pieno (26 luglio)
Sir Martòn attiva il suo maglio potenziato e con due colpi formidabili abbatte la parete. Dall’altra parte, nel buio, si estende un corridoio. Dopo averne percorsi pochi metri scatta un allarme, ma è impossibile capire se sono stati loro ad attivarlo o il gruppo di Calliana e Rhinosserou, penetrato dall’ingresso principale. Non c’è tempo per porsi dubbi: arrivati ad un incrocio a T, il gruppo vede da un lato un brone in camice bianco che fugge chiudendo una paratia dietro di sé, dall’altro un gruppo di soldati brone avanzare minacciosamente.Mentre Zanoch e Anudahabi cercano di forzare la paratia, gli altri ingaggiano un furioso combattimento.
Il gruppo ha la meglio sugli avversari, ma Medòm riporta ferite minori, ed il suo mantello adattivo è ridotto ormai ad uno straccio. Bodo, Martòn e l’altro ammazzagiganti al seguito sono più fortunati, ma non illesi. Nel frattempo il dr. Zanoch ha aperto la paratia, e tutti entrano in quello che sembra un laboratorio. Oltre una parete a vetri due brone in camice bianco sono intenti ad agire su una plancia di controllo lunga tutta una parete. Oltre loro un’ampia finestra si affaccia su un’enorme stanza sferica al centro della quale si erige una mezzaluna di un materiale simile all’ossidiana che poggia a terra tramite un sostegno. Al centro del semicerchio, sorretto da scariche elettriche, un globo luminoso vibra in modo minaccioso.
Il gruppo si precipita nella stanza sfondando la fragile porta ed allontanando gli uomini dalla consolle. Uno di loro due, il più vecchio, è stoico e non parla, mentre il più giovane chiede di essere salvato: il nullificatore di armoniche è in sovraccarico e minaccia di esplodere.
Bodo, Medòm e l’ammazzagiganti al seguito si allontanano per informare la vedetta di far evacuare il gruppo di Calliana e Rhinosserou, mentre Anudahabi, Zanoch e Sir Martòn tentano di evitare il peggio. L’unico modo è scollegare il cavo di alimentazione principale del nullificatore, una dozzina di metri più in basso. Il dr. Zanoch utilizza la psicoscienza per migliorare temporaneamente le capacità di Martòn, che con maestria scaglia il suo maglio. L’arma sembra essere attratta dal bersaglio, tanto è preciso il tiro: il cavo viene divelto, ed il globo di luce si affievolisce fino a spegnersi.
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