giovedì 7 gennaio 2021

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #34


In quel tempo, Diogenes supervisionava annoiato le ristrutturazioni a casa Von Matterhorn.

I signorini Julius e Bernard erano partiti da poco, e il Conte aveva colto l’occasione per ristrutturare quella porzione di casa che intendeva destinare alle stanze del figlioccio. Ovviamente il Conte aveva pensato che fosse una buona idea affidare la supervisione dei lavori a Diogenes stesso, il quale invece li seguiva di malumore e con vena polemica, sollevando continue obiezioni al lavoro degli operai, dando continui consigli non richiesti, assillando il capocantiere con domande su eventuali problemi che si sarebbero potuti creare ma che erano ben lungi dal presentarsi.

Fu così che un pomeriggio il Conte si affiancò al figlioccio e gli spiegò che il capocantiere si lamentava delle continue intromissioni e domande, del fatalismo e di tutti i problemi che Diogenes vedeva anche dove non ne erano. Il Conte cercò di spiegare a Diogenes come fosse necessario non porre continui problemi agli operai, ma aiutarli nel trovare una soluzione.

A quel punto Diogenes si voltò stupito e, col tono più candido del mondo, disse: “Mio Signore, io sono un filosofo: ho un problema per ogni soluzione!!!” e si diresse verso il capocantiere ponendone uno nuovo.

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