lunedì 28 dicembre 2020

Lettera di addio di Hessefa

Hessefa Nal Barim (Cleopatra by San Yang)

Segue la lettera consegnata alla compagnia da Hessefa in punto di morte.

Se state leggendo queste righe, ancora una volta non sono stata all’altezza delle aspettative.

Da quello che ho capito studiando gli scritti di Kalarones, il rituale richiede uno sforzo sovrumano per essere attivato. Il solo riportare le scritture nella pergamena mi ha ridotta allo stremo delle forze, temo che attivare il rituale possa essere più pericoloso del previsto.

Temo che attivare il rituale richieda l’estremo sacrificio.

Ma che altro posso fare? Le sorti di Lisalania e forse di tutta Marahan sono appese ad un filo e questo è l’unico spiraglio di salvezza che abbiamo.

La mia risolutezza vacilla se solo penso a cosa andrò a perdere… l’idea di non poter più vedere Carenna mi paralizza. Spero di essere forte, ditele che lo sono stata.

Da quando l’ho vista danzare per la prima volta ai Cinque coltelli, il mondo mi è crollato addosso. Non tanto per la mia reputazione - quella è stato un prezzo equo - ma perché ho capito che per la mia intera vita ho sbagliato tutto. Ho applicato i rigidi dettami di Kessef senza capirne veramente il senso. Come può essere la danza di Carenna immorale quando dona così tanta gioia a chi vi assiste? Come posso giudicare immorale La casa delle meraviglie quando la sua esistenza porta sollievo ai lisalensi e ricovero a chi è vittima di ingiustizie? Come si può giudicare immorale l’omosessualità quando questa è una delle forme del vero amore tra due esseri viventi? Capisco perché Carenna permetta a Diogenes di fare le sue orazioni ai Cinque coltelli. Quel pazzo probabilmente è l’unico saggio in un mondo di pazzi, e anche lei deve averlo capito.

Non potrò mai ringraziare abbastanza Carenna per tutto quello che mi ha dato. Grazie a lei ho aperto gli occhi ed ho spezzato il giogo degli insegnamenti che mi sono stati impartiti. Mi ha fatto rinascere, ed anche se sono trascorsi pochi giorni il tempo trascorso con lei ha portato nella mia vita più gioia di quanta ne posso contenere.

Tutto sommato sono stata fortunata. Correrò questo rischio per lei, non potrei sopportare l’idea di non aver dato il meglio di me per farla vivere in un mondo migliore. Questo sarà il mio contributo alla sua felicità.

Ditele che sono stata forte, ditele di esserlo altrettanto.

Addio.


Immagine (c) by San Yang

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