lunedì 6 giugno 2022

Gente cattiva

Orso-talpa glabro (Ursavinae glaber) (The Crying Beast by Roberto Padula))

Nord di Torana, mezzogiorno dell'11° tehner pieno (2 settembre)

Bastiano apre la valigia ed estrae la nuova spada senza tuttavia avere tempo di accenderla perché preferisce avvicinarsi e dare manforte al compagno immobilizzato dall’animale. Giannunzio si prepara  a colpire ricoprendosi di fiamme ed elettricità. 

Diomira evoca il suo naga, ma qualche potere magico è all’opera e compaiono due Nimrod. A prima vista sembrano identici, ma guardando bene uno di loro ha gli occhi dai colori inversi e un piumaggio con una sfumatura più scura. Diomira impartisce l'ordine di aiutare Bastiano nel combattimento, ma solo uno dei Nimrod esegue gli ordini; l'altro vola sulla spalla di Alona, con evidente soddisfazione di quest'ultima.

Rodrigo nonostante fatichi a respirare pianta ripetutamente il machete nelle costole della bestia ferendola e distogliendo la sua attenzione dagli attacchi degli altri. La creatura reagisce alzandosi sulle zampe posteriori per poi ricadere pesantemente sul combattente. Rodrigo tuttavia non è nuovo a scontri del genere ed intuendo le intenzioni della creatura coglie l'occasione al volo e rotola via schivando il colpo.

Wotan si frappone tra il gruppo e la creatura nel tentativo di proteggerla mentre tenta di calmarla: con i suoi poteri che lo connettono alla natura le dice "fuggi, questa gente è cattiva". Bastiano non comprende il gesto e la attacca nuovamente provocandole una seria ferita.

La creatura allora scava un buco nel terreno con la facilità con cui si scava in un mucchio di foglie secche, per poi sparirvi dentro. Inizialmente Wotan spera che la creatura abbia recepito il suo messaggio, ma il suo infallibile sesto senso gli dice che sta invece tentando un nuovo attacco. Bastiano cerca riparo salendo su una roccia vicina, mentre Diomira decide di restare immobile sul posto, sospettando che la creatura percepisca i movimenti. Rodrigo e Giannunzio non hanno tempo di scegliere una strategia perché la roccia su cui era salito Bastiano - ed un'ampia porzione di terreno intorno - sprofondano improvvisamente.

Rodrigo, non tanto per salvare il compagno quanto per la foga di uccidere il suo mostro, si tuffa nel buco sprezzante. Bastiano nella semioscurità del sottosuolo è vittima della sua claustrofobia. Colto dal panico getta la sua preziosa arma e scala in modo frenetico la parete, ignorando il mondo intorno a sé (incluso Rodrigo) e con l'unico scopo di guadagnare l'aria aperta. Una volta fuori si immobilizza, fingendosi morto.

Da quelli che sembrano essere dei cunicoli sotterranei la creatura sferra un pesante attacco contro Rodrigo, che nonostante sia ancora rantolante per il precedente agguato riesce ad evitare gli artigli.

Un raggio di luce negativa si proietta dal bastone di Diomira per impattare sul muso della bestia facendola indietreggiare di qualche metro e provocandole quella che si direbbe una frattura al cranio. Il guerriero ne approfitta per raccogliere la spada gettata dal compagno ed usarla per trafiggere la bestia, uccidendola. In preda all'adrenalina ed alla rabbia, Rodrigo infierisce furiosamente sulla creatura. Una volta calmatosi, coperto di melma e sangue il Ferretti, a forza di braccia, porta in superficie la grossa  carcassa - o quel che ne resta.

Ci vorranno altri dieci minuti prima che Bastiano riesca a muovere un passo. Poi dopo aver rifiatato suggerisce a Rodrigo un modo per fare drog e lui, sotto lo sguardo torvo di Wotan, con due colpi di machete ben assestati taglia le zampe anteriori dai  resti della bestia, così da ottenere una ricompensa dalla Corporazione.

Segue una breve discussione che porta ad un accordo: nei prossimi scontri nel caso ci si trovi di fronte a bestie selvagge si lascerà tentare Wotan di calmarle senza disturbare il suo operato.

Il viaggio riprende, si fanno le misurazioni e si ritorna a Torana.

Torana, sera dell'11° tehner pieno (2 settembre)

Diomira si reca da Ovidio Benson, il segretario di Pendelton, lo convince a farsi mostrare il documento in cui lady Shizuka dichiara la donazione alla Chiesa del Nuovo ordine, in attesa di una richiesta formale per ottenerlo. Sarà interessante vedere se verrà modificato prima della successiva lettura.

Il documento dichiara che un messo sarà incaricato di verificare l'avanzamento dei lavori dopo 12 settimane. Se questi saranno a buon punto, verrà corrisposta a Diomira Tempofosco la somma di 2000 doppi drog per l'edificazione della chiesa e 300 doppi drog per l'acquisto del terreno. In caso contrario saranno corrisposti solo i 300 per l'acquisto del terreno. Forse lord Pendelton mira ad ostacolare la costruzione per intascarsi questa cifra.

Wotan va ad osservare l’occhio comparso sul faraglione e si accorge che sono state installate lanterne che ne illuminano il volto, mentre un paio di persone appese a corde sono al lavoro forse per la pulizia della superficie.

Bastiano porta la sua spada al sicuro alla Corporazione. Il deposito gli costerà 250 drog al giorno, e se ne fa spillare altri 300 da Altezza dell’emporio per un paio di bottigliette di terracotta.

Giannunzio chiede a Yelena di procurargli un particolare oggetto per i suoi rituali: il frammento di una sciabola rotta nell'ultimo combattimento del proprietario. La ragazza è perplessa ma assicura che farà il possibile. Il fascinoso nordan porta quindi gli arti della talpa in Corporazione, dove li consegna alla segretaria dott. Qualatha, ma insiste per parlare con la dottoressa Dimitrescu quando scopre che sarà lei a stabilire il valore dei reperti; tuttavia il suo tentativo di spillare un buon prezzo a suon di testosterone fallisce perché le due studiose non sembrano subirne l’influsso.

Rodrigo dopo essersi ripulito da tutto quel sangue si reca dal fabbro Annadelio per la riparazione dell'armatura. Il combattente è convinto che il gruppo sarebbe ripartito in esplorazione l'indomani, e vista l'urgenza chiede al fabbro di lavorare di notte, cosa che fa lievitare il prezzo a 2000 drog. Rodrigo, che pur essendo avido è famoso per avere le mani bucate, accetta senza batter ciglio. Più tardi scoprirà che in verità non c'era nessuna urgenza.

La partenza è infatti fissata da lì a due giorni, in direzione della montagna dove è caduto l’oggetto misterioso.

Fine trentunesima puntata.


Diario a cura di Silvy
Revisione a cura di Ohmnibus
Immagine by Roberto Padula

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