lunedì 4 luglio 2022

Un’altra talpa

Rando (Random Portrait sketches by Léo Lasfargue)

Torana, pomeriggio dell'11° enhor pieno (3 settembre)

Dopo l'offerta del pranzo della Chiesa del Nuovo Ordine, Alona si mette al servizio dei fedeli per somministrare cure ma qualcosa va storto e provoca una frattura alla spalla di uno dei pazienti. Prima che Diomira possa intervenire, dalla folla iniziano ad inveire contro Alona, ed in molti iniziano ad andarsene criticando la scarsa qualità del pranzo.

Wotan intende cercare erbe per distillare una droga soporifera per addormentare gli animali prima che il gruppo li uccida. Alona vanta una certa esperienza nel campo e si offre di aiutarlo. Hanno molta fortuna e trovano una rarissima pianta che dovrebbe esistere solo in Arborea e per giunta fuori stagione.

Bastiano e Rodrigo cercano lavoro come manovali nella costruzione di alcuni edifici nel nord di Torana. Bastiano ha un incidente sul lavoro e ne ricava un braccio destro rotto. Chiede ad Alona di curarlo e lei gli da anche delle erbe per sopportare il dolore. Per paura di essere escluso dalla spedizione chiede a lei ed a Rodrigo di non parlare con gli altri della sua condizione. Dovrà stringere i denti per una o due settimane e i suoi colpi non saranno più così letali.

Diomira, su richiesta di Rodrigo, chiede a Giusilda informazioni sui traffici loschi al mercato del pesce. La ragazza è convinta che una certa Esterina venda il suo corpo con la copertura di qualche organizzazione criminale, e che provi anche piacere nel farlo. Giusilda pare non si sia ancora abituata alla estrema tolleranza della chiesa del nuovo ordine in queste e altre faccende.

La prima messaggera si reca quindi a Palazzo Torana da Ovidio, il segretario di Pendelton, per delegare la consegna della copia dell'atto di donazione a Giusilda, ma Ovidio le dice che è pronta e glie la consegna. In cambio le chiede di mettere una buona parola per lui con Carenna. Ed ovviamente se dovessero chiederle mai qualcosa lui non le ha mai consegnato alcuna copia del contratto.

Il gruppo comincia a stilare un listino prezzi dell’emporio di Torana. Questa volta Altezza spilla 20 drog a Wotan per due pezzuole di stoffa, da usare nella costruzione di dardi da cerbottana. Silvy si offre di vendere frecce, e lei è disposta ad acquistarne per 1 drog cadauna. Altezza è sprovvista delle provette e pinzette chieste da Silvy, ma in compenso ha molte posate whirn che, secondo lei, possono essere adattate allo scopo.

Tutti dormono bene, tranne Bastiano. I suoi sonni sono agitati per via del dolore al braccio, nel mezzo della notte si sveglia e decide di fare una passeggiata al buio nei pressi della fattoria del maiale gigante. A quel punto vuota un sacco nella mangiatoia dal quale escono enormi tocchi di carne sanguinolenta come quella volta che... ma improvvisamente si sveglia dall'incubo urlando. Le tremende imprecazioni del compagno di camera Rodrigo lo riportano alla dura realtà.

Torana, mattino dell'12° ahner pieno (4 settembre)

La mattina ci si prepara all'imminente partenza. E' presente anche Carenna, che è stata evidentemente giudicata idonea. Yelena ha portato alcuni gingilli nuovi come un dispositivo che inibisce tutte le energie magiche nel raggio di 15 metri che potrà forse essere molto utile. 

Si parte.

Dopo alcune ore di viaggio salta all’occhio che molte persone sono passate da quelle parti. Ci sono tracce di stivali di diversi gruppi di persone alcune anche di ritorno. Carenna si rivela essere un'ottima fonte di informazione: si è accorta che manca parecchia gente in città, gente che ha debiti e anche il cerusico. Fatto due più due tutti si rendono conto che la malavita locale è andata al campo di papaveri non per bruciarlo, come pensavano, ma per sfruttarlo, vista la presenza del cerusico. Chi ha rivelato l'ubicazione della valle? Sembra strano che per qualche seme sopra un tetto un intera organizzazione si sia mossa su un territorio inesplorato, forse una talpa dall’interno ha dato loro informazioni dettagliate, un corporativo o con più probabilità qualche lord...

Bastiano si rende conto che le tracce più recenti sono di poche ore prima e mentre pensava di accelerare il passo si accorge che Silvy è sparita. Diomira manda il falco alla sua ricerca, ma viene attaccato da un grosso condor e per poco non finisce male. Mentre Silvy tenta di costruire una freccia segnaletica Bastiano come un segugio riesce a ritrovarla perdendo però tempo prezioso.

Quasi giunti alla valle di papaveri si sentono due guardie bisbigliare di un certo Ebaroth loro capo e fare commenti poco delicati su alcune donne.

Mentre Rodrigo silenziosamente tenta di arrivar loro alle spalle, Diomira accorcia le distanze e risponde loro a tono. Bastiano scatta in avanti, arma in pugno, superando Diomira ed arrivando in corpo a corpo, pronto a reagire in attesa di una loro mossa. Uno si gira di soprassalto cercando di colpire  istintivamente e maldestramente Bastiano, l’altro fa un passo indietro e mette mano ad un corno per dare l’allarme. Come un fulmine Bastiano lo colpisce furiosamente, uccidendolo sul colpo e facendo rotolare via il corno. Poi tenta un secondo attacco sulla seconda guardia, che però si salva miracolosamente dal morso dell'acciaio quando incespica e cade all'indietro, spaventato dalla furia omicida di Bastiano. Wotan, nascosto tra i cespugli, dà vita a dei viticci che si attorcigliano sulla guardia, immobilizzandola. Silvy corre ad impadronirsi del corno: potrebbe essere utile usarlo dopo aver preparato delle trappole ed organizzato un agguato.

Rodrigo e Bastiano legano quindi il prigioniero ed iniziano ad interrogarlo. L'esperienza lascerà sicuramente segnato il poveretto, che dice di chiamarsi Rando ed essere un pesce piccolo. L'altra guardia si chiamava Ludovico, poi ci sono altri cinque scagnozzi in una tenda nel campo: Ebaroth, il Picozza, il Santo, il Brillo e Lucinda la fidanzata di Nico. Questo Nico sembra essere il capo dell’organizzazione criminale che gestisce un'oppieria, una bisca, un bordello ed ovviamente il contrabbando. L’oppieria si trova dietro al fabbro in un grosso edificio dove si trova una scala verso il basso, parola d’ordine per entrare “Papavero”

Ci sono inoltre una dozzina di persone al lavoro nei campi, fra cui anche il cerusico.

Rodrigo prende il cannocchiale per dare un'occhiata giù nella valle, e appena mette a fuoco esclama "Oh, cazzo..."

Fine trentatreesima puntata.


Diario a cura di Bastiano
Revisione a cura di Ohmnibus
Immagine by Léo Lasfargue

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