lunedì 24 luglio 2023

La sfida

Bone Relic by Francisco Marcen

La voragine, pomeriggio del 2° sener pieno (27 settembre)

Il corridoio, come gli altri, è parecchio lungo ed angusto: l’arco a trapezio del soffitto dà la sensazione di essere fatto su misura di qualcuno o qualcosa… dalla stanza in cui conduce arriva un bagliore diffuso azzurro.

Anche qui ci si trova in una stanza cubica con spigolo di venti metri circa. Al centro una colonna più tozza delle altre incontrate finora, alla cui sommità si trova un dispositivo che genera un raggio di luce azzurra molto intenso che si perde in un'apertura a cinque metri di altezza sul muro di destra, con tutta probabilità in direzione della prima stanza. Quattro colonne ottagonali dividono la stanza in nove aree di dimensione omogenea. Queste colonne sono di arenaria e riportano incisioni di scene mondane. Attorno all’obelisco centrale, sul pavimento, sono disegnati dei cerchi concentrici. L'obelisco stesso è diverso dagli altri in quanto il blocco che ne definisce la forma include una scalinata a chiocciola concentrica che conduce alla sua sommità, ovvero dove c'è lo strano dispositivo.

Diomira non trova trappole nella stanza, eppure si sente irrequieta. Nei pressi dell'obelisco centrale, inizialmente nascosta da una delle quattro colonne c'è una struttura a forma di ziggurat simile a quella vista nella stanza centrale. Al posto della maschera c'è uno strano osso - probabilmente un femore umano - parzialmente ricoperto d'oro. Wotan nell'iscrizione alla base della ziggurat legge "Osso del morto".

Sulla parete a sinistra rispetto all'ingresso un'enorme incisione di cinque metri ritrae Ungharaf nell'atto di seminare distruzione.

Non sembrano esserci altre uscite ma Diomira in uno spigolo trova dei segni che sembrano indicare la presenza di un passaggio segreto.

Aileen e Silvy salgono sulla sommità dell'obelisco centrale, dove in un alloggiamento di ossidiana dall'interno riflettente trovano un oggetto azzurro di forma piramidale che emette luce azzurra - con tutta probabilità la terza chiave che stanno cercando.

Sul soffitto, intorno alle colonne, sembra esserci una decorazione a sbalzo che rappresenta cerchi concentrici.

Le incisioni alla base delle colonne raccontano la storia delle persone che portarono nel tempio questo oggetto triangolare, ma viene indicato solo l'atto, non le ragioni per cui viene compiuto né l'origine dell'oggetto.

Mentre tutti sono intenti ad esaminare la stanza l'urlo di Aileen lacera l'aria: dal soffitto lungo le colonne stanno scendendo quattro enormi scolopendre. In un attimo uno degli insetti colpisce Aileen, per poi ghermirla tra le spire. Bastiano e Wotan schivano e contrattaccano mentre tentano di avvicinarsi alla ragazza catturata per salvarla, tanto basta per attrarre l'attenzione dell'insetto e permettere di Aileen di tentare di divincolarsi, purtroppo invano. Le creature sembrano essere in grado di sferrare morsi velenosi: ne è testimone Silvy che, oltre al dolore, sente irrigidire i muscoli e viene ghermita come la compagna.

Diomira evoca uno spirito dalle sembianze di un robusto gorilla che, dopo essersi rapidamente arrampicato lungo una delle colonne, raggiunge la creatura che trattiene Aileen e dando sfoggio della sua forza bruta la smembra selvaggiamente, per poi prendere al volo la whirn prima che precipiti a terra.

Wotan è in qualche modo offeso da queste creature che tentano di ucciderlo senza motivo, e si poroduce in un impressionante colpo rotante che ferisce gravemente le tre restanti. Bastiano, punto sul vivo, tenta la stessa manovra: non risulta abbastanza aggraziata, ma facendo leva sulle sue spiccate competenze da combattente riesce nondimeno ad abbattere due degli artropodi.

Silvy nel frattempo era riuscita a sgusciare dalla ferrea presa dell'ultimo insetto rimasto, rimanendo saldamente aggrappata nel tentativo di ferirlo. Il centopiedi però riesce a liberarsi dalla presa attorcigliandosi, per poi mettersi al sicuro sul soffitto della stanza. La caduta della older viene attutita da Nimrod, lo spirito-falco di Diomira, e appena messo piede atterra scaglia le sue ultime frecce verso la scolopendra. Come fosse una gara fra combattenti, Bastiano estrae i semi di fuoco sottratti tempo prima dalla sacerdotessa dei cavalcalupi lanciandoli verso l'insetto. Non sono però efficaci come quelli scagliati poco dopo da Wotan, ancora preso dal suo furore. L'insetto infine, gravemente ferito e bruciacchiato, nonostante gli attacchi di Diomira e Aileen riesce a mettersi in salvo infilandosi nella stretta apertura in cui passa il raggio di luce azzurro - anche grazie a Wotan che, calmatosi, si rifiuta di cedere il suo arco a Bastiano impedendogli quindi di contribuire all'attacco.

Il passaggio dell'insetto interrompe temporaneamente il raggio luminoso, ma dai suoni dei pesanti meccanismi sembra chiaro che poco dopo questo viene ripristinato. Bastiano decide di andare a verificare la situazione nella stanza centrale, forse per paura di restare intrappolato o nella speranza di mettere fine al tentativo di fuga dell'insetto ferito.

Fine cinquantottesima puntata.



Diario a cura di Bastiano
Revisione a cura di Ohmnibus
Immagine (c) by Francisco Marcen

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