lunedì 14 agosto 2023

Risposte, non domande!

Sirius Aliens'Remains in Maya by Pangda 胖达

Terre brulle di Tiwia, mezzogiorno del 2° nehener calante (28 settembre)

La pioggia torrenziale non sembra avere il coraggio di varcare una soglia invisibile, tuttavia l'eccesso idrico ha creato veri e propri acquitrini nei pressi di questo confine. La vegetazione della foresta inizia a farsi largo nei terreni aridi, ma al termine della stagione delle piogge tornerà ad arretrare.

I nostri si fanno coraggio e passano - quasi senza soluzione di continuità - da un deserto arido ad una giungla pluviale.

Viaggio verso il Tempio del guado

Durante il viaggio Rodrigo continua ad avere strani sogni. Bastiano gli suggerisce di stabilire una connessione mentale con le sue apparizioni. Trattandosi di "estranei" potrebbe funzionare, e Rodrigo si ripromette di farlo alla prima occasione. Al momento si concentra sullo studio della "tibia del morto", che si rivela essere un potente artefatto taumaturgico.

Bastiano inizia a pensare al futuro sull'isola, e decide di stringere amicizia con Skidzo dato conosce i luoghi e le abitudini dei suoi nemici.

Anche Wotan lega con Skidso, e si fa raccontare i pericoli della foresta. Uno di questi è un albero  che lui chiama "mugugnino": emette dei suoni mugugnanti o lamentevoli per attrarre delle prede, ma quando queste si avvicinano sprigiona dalla corteccia delle spore. Le spore uccidono la preda tra atroci sofferenze, per poi tramutarla essa stessa in "mugugnino". Il gruppo passa nei pressi di una zona dove secondo Skidso crescono questi alberi. Per fortuna la compagnia accoglie le sue paure e se ne tiene alla larga.

Durante il viaggio vengono rinvenute tracce di un animale molto grande e forte che aveva incrociato il sentiero, ma complice la pioggia non riescono a seguirle né a ricavare altri dettagli.

Tempio del guado, mezzogiorno del 3° ahner calante (2 ottobre)

Il Tempio del guado è come lo avevano lasciato, tranne per il fatto che le piogge torrenziali hanno ripulito la superficie dello spiazzo antistante il portone dal fango per lasciare spazio ad un tappeto di detriti.

Le indagini sullo spiazzo non rivelano nuovi dettagli oltre quelli già scoperti. I tre blocchi su cui inserire le chiavi riportano altrettanti volti, ed i loro dettagli lasciano pensare ad individui ben precisi del passato. Probabilmente Re o eroi popolari.

Wotan si aggira per il cortile e raccoglie indizi. Si accorge che la struttura è stata costruita circa seicento anni fa, ed il portone è stato aperto per l'ultima volta circa trecento anni fa.

Si procede quindi al posizionamento delle chiavi, ma prima Bastiano ci tiene ad incidere sulla parete la nuova data di apertura del tempio.

Le tre chiavi vengono unite da un sottile raggio di luce azzurra, e con un forte rumore di roccia stridente il portone si abbassa, rivelando un passaggio largo quattro metri ed alto cinque.

Ai lati del corridoio si aprono quattro passaggi, due par lato, uno di fronte l'altro. Proseguono per alcuni metri prima di curvare, e per il momento vengono ignorati.

Aileen, frustrata per non poter utilizzare i suoi poteri, si mette a disegnare una mappa della zona. Bastiano osserva che la mappa somiglia ad un quadrupede.

Si giunge in una grande stanza quadrata di circa venti metri, alla quale si accede da uno spigolo. Al centro un ampio piedistallo largo circa dieci metri, costituito da tre gradoni di mezzo metro di altezza e profondità. Il piedistallo è ruotato di 45° rispetto alla stanza, per cui presenta un fianco - e non uno spigolo - a chi entra. Sulle pareti sono raffigurate scene di calca di persone, tra le quali si riconosce una figura molto simile al Re scimmia. Le figure sembrano impegnate nel raggiungere - ognuna prima delle altre - la parte opposta della stanza, dove la bocca di un'enorme rappresentazione del Dio Sole si apre su un altro corridoio.

Sul pavimento un solco traccia un cerchio intorno al piedistallo. Dal cerchio si irradiano altri quattro solchi fino al centro delle pareti, in corrispondenza di un foro del tutto simile a quelli visti nel cortile. Probabilmente i solchi rappresentano delle canalette di scolo.

Al centro del piedistallo c'è un pozzo apparentemente molto profondo. Il Ferretti, scevro da ogni preoccupazione, getta una patata, e dal ritardo con cui arriva il suono del tonfo valuta che la profondità è di ben oltre cinquanta metri.

Si decide di tornare sui propri passi per ispezionare i quattro passaggi. Tutti si risolvono in una breve spirale quadrata, ma nel primo si chiude con l'incisione di un felino i cui occhi sono stranamente bui, tanto che le luci delle fiaccole sembra affievolirsi. Aileen la vuole esaminare con i suoi occhi, ma quando gli arriva di fronte sparisce sotto gli occhi attoniti di Wotan e Skidso che la stavano accompagnando.

La ragazza si ritrova in uno spazio buio e vuoto. Una voce - quella dell'entità felina che ha già udito in passato - le chiede se è pronta per la prova. Aileen chiede dove si trova, e la voce ribatte che esige risposte, non domande. La ragazza chiede chi ha creato questo posto, e l'entità evidentemente stizzita la rimanda indietro.

Il gruppo si riunisce e si varcano le fauci del Dio Sole. Ci si ritrova in una caverna naturale formata da una spaccatura orizzontale verso il basso. Infiltrazioni hanno formato negli anni numerose stalattiti nel soffitto, mentre il pavimento è stato lavorato per renderlo regolare. L'inclinazione del pavimento è di circa 45°, e lo spazio si allarga più in basso verso l'oscurità.

Bastiano si convince che si tratti del punto di impatto della cometa caduta nel passato, e che il tempio sia stato costruito intorno.

A giudicare dall'inclinazione sembra possibile discendere senza attrezzatura, sebbene perdere la presa significhi scivolare verso il fondo senza possibilità di fermarsi, nonostante ad intervalli irregolari siano state piazzate alcune strette piattaforme...

Fine sessantesima puntata.


Diario a cura di Bastiano
Revisione a cura di Ohmnibus
Immagine (c) Pangda 胖达

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