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Saltata la visita all’opificio di Shildok, il gruppo decide di tornare ad indagare sulle tracce del bruto, in particolare nel luogo dove queste tracce iniziano.
Si tratta del cortile interno di un palazzo di tre piani, sul quale si affacciano molte finestre anche se per la maggior parte appartengono a case abbandonate. Considerando i vari segnali (panni stesi, finestre che al mattino erano chiuse ed ora aperte, ecc.) il gruppo individua tre finestre che fanno eccezione.
Il palazzo ha una struttura piuttosto complessa ed il gruppo fa fatica a capire a quale porta debbano bussare per accedere all’abitazione corrispondente alla finestra. Dopo vari tentativi falliti riescono finalmente a mettersi in contatto con gli abitanti del palazzo.
Non scoprono nulla di particolare se non il fatto che ultimamente uno sconosciuto è passato qualche volta per il cortile. Non che non passi nessuno per quel cortile, ma trattandosi di un cortile privato la cosa non è passata completamente inosservata.
Il gruppo interroga anche altri inquilini dei palazzi vicini ed ottengono conferma della presenza di questo sconosciuto. Le descrizioni fanno riferimento ad un llud calvo, di statura medio-bassa e dal torace largo, che indossa abiti di qualità medio-bassa. Dato che, anche se semi abbandonato, il quartiere è abitato da mercanti benestanti l'abbigliamento sciatto dell'uomo desta ulteriori sospetti.
Nel frattempo il sole è tramontato ed il gruppo è costretto ad abbandonare le ricerche fino al giorno dopo.
E’ la sera del 12° Nehener di Stagione Nuova (8 marzo).
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