lunedì 26 agosto 2013

[RdL] La città di confine

Immagine (c) by Paul Fearn
La Compagnia degli Erranti, dopo alcuni giorni di viaggio, arriva ad Everek, la città di confine.
La città si erige al confine tra due regni (Lluminod del Nord e Lluminor del Sud) annessi all'Impero, cosa che in passato l'ha resa un'importante luogo strategico. E' per questo che ancora oggi la città, seppur di ridotte dimensioni, è circondata da robuste mura.
Fin da lontano spicca il caratteristico ponte che collega le due rive della città: ad un occhio inesperto sembrerebbe essere fatto di "ragnatela metallica", ma quella che sembra la tela di un ragno è in verità una struttura reticolare che sorregge il ponte. La sua costruzione è molto recente: è stata infatti realizzata dalla Corporazione quando si è presentata la necessità di dover ampliare il ponte preesistente. Il nuovo ponte, seppur dall'aspetto estremamente fragile (tanto che chi lo attraversa per la prima volta lo fa sempre con una certa apprensione) è in grado di sostenere senza problemi il peso di un mastodonte a pieno carico.
Il ponte è presidiato notte e giorno da guardie cittadine, ed il passaggio è soggetto ad un pedaggio: 50 drog per un uomo a piedi, 75 per un cavallo (o simile), 100 per un carro (esclusi i cavalli). Al pagamento (se richiesto) viene consegnato un piccolo sasso liscio con inciso un simbolo. Il sasso consente il transito da una parte all'altra del ponte per tutta la giornata. Ogni giorno il simbolo cambia, ed esibendo un sasso con il simbolo sbagliato non è consentito il transito. Il sasso è a perdere.

Giunti in città, Loreline e Kirsten si allontanano dalla Compagnia alla ricerca di un equipaggiamento migliore di quello in loro possesso. A seguito dell'aggressione subita hanno perso la maggior parte dei loro beni, e quelli di rimpiazzo non le fanno sentire a loro agio. Sebbene la cosa sia comprensibile per Kirsten, il comportamento di Loreline fa intuire il trauma subito: lei, infatti, in quanto Guardiano Errante ha fatto giuramento di privazione di ogni bene terreno, tranne quelli strettamente legati al suo sostentamento ed al suo mestiere.
Un paio d'ore dopo le due sono di ritorno alla Compagnia, che nel frattempo le ha attese. Non hanno trovato nulla di particolarmente interessante, e per non sprecare la giornata si accingono a pagare il pedaggio per proseguire il loro viaggio.
Improvvisamente qualcuno vicino grida di dolore, ed una donna scende in strada chiedendo aiuto. Un uomo, mercante di tappeti, è stato pugnalato. Grazie all'intervento di Parsic l'uomo, che dice di chiamarsi Lario, se la cava, ma non è in grado di dare indizi sull'assalitore: è stato colpito alle spalle ed ha visto solo il movimento di qualcuno che usciva, troppo veloce per distinguerne i lineamenti o anche solo la corporatura.
Loreline fa un po’ di domande ma non riesce a rilevare nulla di interessante: non sembra esserci movente né indizi da seguire. Su richiesta delle guardie cittadine si reca al castello per stilare rapporto, dopo di che lei ed resto della Compagnia degli Erranti si arrabattano per passare la notte in città.

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