lunedì 13 maggio 2019

[RdL] Barbieri e pescivendoli

Alexander Pushkin by Orest Kiprensky

Locanda “I cinque coltelli”, sera del 3° Enhor crescente (9 aprile)

Quattro zeloti entrano nella locanda seguiti da un’altro che li comanda. Carenna accorre a parlare col loro capo, è visibilmente alterata e alza la voce. I quattro cominciano a girare fra i tavoli, uno in particolare si ferma al tavolo del gruppo che cerca di consumare il pasto con disinvoltura senza apparire colpevoli di alcunché... Fortunatamente erano venuti per minacciare Carenna di ulteriori interventi per fermare le attività sconce nel suo locale.
Si ritorna alle proprie dimore tranne Myristica che va di locanda in locanda per reperire informazioni sui due delatori che avevamo visto allontanarsi dai 5 coltelli.
Pare alloggino alla locanda Lungofiume, il tipo col mantello ha qualcosa al collo sembra un busto e una sorta di mascherina che si aggancia e gli copre il volto; gli occhi, inquietanti, sono azzurri turchese, paiono non naturali e quasi luminosi, la pelle è chiarissima e le labbra screpolate. L’altro sembra essere un cavaliere ma non ha simboli di alcun genere.

Lisalania, mattina del 4° Ahner crescente (10 aprile)

Il giorno dopo appuntamento per colazione alla depandance di Diogenes alle ore 8. Piotr ed Ulfriss si uniranno alle 9 dal barbiere. Contemporaneamente si presentano quattro guardi cittadine con il comandante delle guardie Coduardo Cassaliti giunto per interrogare il baronetto dopo la segnalazione del suo servitore del ritrovamento del cadavere.
Diogenes quasi si tradisce, la sua versione finale è questa: “ho mandato Marshall dal fattore a prendere del latte, sapevo che ne produceva di buono, lo avevo incontrato la sera prima alla locanda e li l’ho visto vivo l’ultima volta, saputo del ritrovamento ho detto a Marshall di informare subito la guardia cittadina”
Rimane da sperare solamente che le indagini non portino Cassaliti ad interrogare anche altri del gruppo perché nessuno ha pensato di mettere accordo tra le versioni di tutti...
Il capitano si congeda ordinando a Diogenes di informarlo su altre cose che potrebbero venirgli in mente e di mantenersi nei pressi della città.

Ulfriss e Piotr visto l’evidente ritardo degli altri decidono di bussare alla porta del barbiere. Parlano con moglie e figlia disperate, la figlia di 8 anni Carastina per la verità ha un qualcosa di inquietante... Il barbiere è stato preso senza motivo, a loro nulla è stato detto, non sanno cosa fare e nemmeno a chi chiedere. Ulfriss si offre di dar loro una mano, probabilmente occorrerà andar a fare due chiacchiere con la milizia ma la cosa non entusiasma nessuno.

Tornati sulla piazza il gruppo si riunisce e mentre si discute il da farsi un uomo si avvicina.
Cerca Ulfriss e Piotr il cui nome gli è stato fatto da un “amico comune”, Freido il calzolaio. L’uomo è un pescatore e ha un problema da risolvere, sembra che delle cose strane escano dalle fogne e mangino il suo pesce, forse dei procioni e ha bisogno di aiuto. Diogenes contratta per del pesce fresco come pagamento per il su...nostro aiuto nella faccenda.

Arriviamo sul posto, il problema ulteriore è che il tombino è ubicato nel territorio di una gang e sarà difficile potersi avvicinare. Non appena il gruppo si avvicina 3 teppisti male assortiti sbucano da un portone, il loro capo comincia uno scambio con Piotr che non ne vuol sapere di desistere e con Piotr a far trattative non può finire che in rissa. A schiaffi e pugni mettiamo fuori combattimento i tre e ne sbucano altri 5 ma in una manciata di secondi sono tutti a terra che rantolano senza aver versato nemmeno una goccia di sangue.
Penetriamo nel magazzino e scopriamo un contrabbando di grappa di radice viola. Diogenes con un comportamento veramente poco nobile, affida una bottiglia a ciascuna persona del suo entourage, saccheggia il tavolo dove stavano giocando d’azzardo intascandosi 500 drog e trova un oggetto particolare e misterioso che dovrà studiare per capire il funzionamento... Il capo della gang inizia a minacciare vendetta e i tentativi di Piotr di fargli perdere i sensi a furia di pugni lo trasformano nel bersaglio diretto della sua minaccia. Presa la chiave del tombino ci apprestiamo a scendere nella fogna per risolvere il problema del pescatore e per capire cosa stesse proteggendo la gang nel sotterraneo. Scendendo Diogenes con una delle sue trovate sembra convincere il capo della gang che in realtà lui fa parte della milizia.

Fine quarta puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine di dominio pubblico by Orest Kiprensky

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